degenerazione maculare senile ok Flashcards
ANATOMIA MACUL
MACULALa macula è una struttura particolare in cui i fotorecettori sono organizzati in maniera particolare. I coni sono direttamente a contatto con una cellula bipolare che a sua volta è a contatto con una cellula gangliare retinica. Il tutto è organizzato per fare in modo che lo spessore retinico sia ridotto al minimo indispensabile. I fotorecettori sono adiacenti all¶epitelio retinico pigmentato che a sua volta è separato dalla coriocapillare mediante la membrana di bruch
PERCHE’ LA CONOSCENZA ANATOMICA DELLA MACULA E’ IMPORTANTE
l’anatomia della macula perché questo condiziona la comprensione dei meccanismi che entrano in gioco nell’eziopatogenesi
DEGENERAZIONE MACULARE SENILE, CONSEGUENZE
La degenerazione maculare senile è la principale causa di grave perdita visiva dopo i 50 anni.
N.B. La retinopatia diabetica è la principale causa nei soggetti in età lavorativa.
COSA INTERESSA PRINCIPALMENTE DEGENERAZIONE MACULARE SENILE
Ê una malattia multifattoriale che interessa principalmente i fotorecettori, l’epitelio retinico pigmentato, la membrana di Bruch e la coriocapillare.
QUANDO SI VERIFICA DEGENERAZIONE MACULARE SENILE
La AMD si verifica quando lo strato della retina responsabile della nutrizione dei coni e dei bastoncelli e dell’eliminazione dei prodotti del loro catabolismo, svolge le sue funzioni con minore efficacia.
forme amd due forme
- AMD SECCA (detta anche non neovascolare, non essudativa, a carta geografica o atrofica),
- AMD UMIDA (detta anche neovascolare, essudativa)
CARATTERISTICHE AMD SECCA
caratterizzata da un assottigliamento progressivo della retina centrale che si atrofizza in quanto scarsamente nutrita dai capillari
caratteristica amd umida
caratterizzata da neovascolarizzazione coroideale (CNV), cioè dalla formazione di nuovi vasi coroidali anomali
cambiamenti con eta’ della retina
- Alterazione della dimensione e della forma delle cellule dell’epitelio retinico pigmentato
- Inspessimento della membrana di bruch
- Riduzione del numero dei fotorecettori
- Riduzione della densità dei vasi della coriocapillare
- Riduzione dello spessore della coroide
- Riduzione del calibro dei vasi della coriocapillare
cosa determina accumulo di lipofuscina
Un accumulo di lipofuscina nelle cellule dell’epitelio retinico pigmentato conseguente ad un deficit del catabolismo dei prodotti di degradazione recettoriale provoca degenerazione cellularee con formazione di µDRUSEN e conseguente rischio di sviluppare una membrana neovascolare.
cosa sono i drusen e dove si formano
Nello spazio tra l’epitelio retinico pigmentato e la membrana di bruch si sono formati degli accumuli di materiale proteico detti drusen.
cosa si associa a drusen
In più si ha la presenza di materiale scarsamente degradato all’interno
dell’epitelio retinico pigmentato.
DRUSEN, DA CHE COSA SONO FORMATI
alterazioni nel catabolismo del materiale processato da parte dell’epitelio pigmentato fa in modo che si formino i DRUSEN.
tipi di drusen
- hard, con spessore inferiore a 63 micron, che sono presenti nel 95% della popolazione anziana,
- soft, più grandi, di diametro compreso tra 125 e 250 micron
cosa consentono di individuare le caratteristiche dei drusen
Sono caratteristicamente
prognostiche e ci danno informazioni circa un aumento del rischio di sviluppare una degenerazione maculare senile.
CORRELAZIONE TRA DRUSEN E AMD
La correlazione tra drusen e AMD è talmente dimostrata da molteplici studi da costruire un dogma. La presenza di drusen molli nella macula anche in presenza di un virus normale viene oggi considerata una forma precoce di AMD.
fattori di rischio amd
N.B. Il fumo di sigaretta aumenta lo stress ossidativo e aumenta per questo il rischio di degenerazione maculare senile.
eventi principali dell’eziopatogenesi amd
STRESS OSSIDATIVO
- PREDISPOSIZIONE GENETICA
- FATTORI IMMUNITARI
- FATTORI INFIAMMATORI
- ANGIOGENESI
stress ossidativo in amd
Aè il danno cellulare provocato dai prodotti intermedi dell’ossigeno reattivo
PRODOTTI STRESS OSSIDATIVO INTERMEDIO (ROIs):
- Perossido di idrogeno
- Anione superossido
- Radicale ossidrile
- Ossigeno singoletto
radicali liberi reattivita’
I radicali liberi sono sostanze fortemente reattive per la presenza di un elettrone spaiato nella loro orbita più esterna.
QUANDO SONO PRODOTTI I RADICALI LIBERI
Sono i veri killer delle strutture cellulari e considerati responsabili dell’aterosclerosi, nonché di tutte le malattie degenerative e dell’invecchiamento.
DI CHE COSA SONO CONSIDERATI COLPEVOLI I RADICALI LIBERI
Sono i veri killer delle strutture cellulari e considerati responsabili dell’aterosclerosi, nonché di tutte le malattie degenerative e dell’invecchiamento.
DOVE SI FORMANO RADICALI LIBERI
Si formano all’interno delle nostre cellule ( in particolare nei mitocondri), dove l’ossigeno viene utilizzato per produrre energia.
QUANDO SI POSSONO RIDURRE IL RISCHIO DI DANNI MOLECOLARI A LIVELLO DELLE CELLULE
Qui vediamo una serie di reazioni che si verificano durante lo stress ossidativo queste se il soggetto ha
dei meccanismi di difesa sufficientemente efficaci ci consente di ridurre il rischio di danni molecolari
a livello delle cellule.
COSA AVVIENE AD ENZIMI COINVOLTI IN DETOSSIFICAZIONE DURANTE L’ETA’
Purtroppo gli enzimi coinvolti in queste reazioni con il passare degli anni tendono a diventare sempre meno efficaci, dunque il rischio ossidativo tende ad incrementare. I radicali liberi hanno azioni distruttive sulle cellule, in particolar modo sui grassi ma anche su zuccheri, fosfati, proteine e sugli enzimi cosi come sul DNA dove provocano alterazione dell’informazione genetica.
PERCHE’ I FOTORECETTORI SONO PARTICOLARMENTE SUSCETTIBILI ALL’OSSIDAZIONE
I segmenti esterni dei fotorecettori sono ricchi di acidi grassi polinsaturi soprattutto a livello della macula (per l’elevata attività metabolica associata ad una massiva esposizione alle radiazioni ultraviolette) dove si realizza una condizione unica per una perossidazione lipidica massiva. I coni I coni e i bastoncelli sono esposti ad un rischio di danno biologico non sovrapponibile a nessun Altro tipo cellulare, perché la retina presenta un elevato consumo di ossigeno, superiore a quello di qualunque altro tessuto.
SUSCETTIBILITA’ DELLA RETINA AL DANNO OSSIDATIVO
La retina è una struttura ad alta concentrazione di ossigeno e continuamente esposta alla luce, quindi molto suscettibile al danno ossidativo.
eccesso di danno ossidativo nella retina, cosa puo’ causare
Pertanto un eccesso di danno ossidativo nella retina può portare a formazione di drusen ed evoluzione dell’ AMD. (degenerazione maculare senile)
meccanismi di difesa sistemi biologici verso radicali
sono suddivisibili in due gruppi:
- ANTIOSSIDANTI, solitamente intracellulari, che eliminano i radicali liberi appena si formano (superossido desmutasi, catalasi, perossidasi, alcuni aminoacidi e glutatione)
- ANTIOSSIDANTI, intra o extra cellulari, che bloccano le catene di reazioni innescate dai radicali liberi ad un livello intermedio, rendendoli comunque inefficaci (alfa tocoferolo, acido ascorbico, lattoferrina, ceruloplasmina, transferrina, carotenoidi, alfa1-antitripsina, alfa2-macroglobulina, selenio, zinco, latticodeidrogenasi, catecolamine ecc..)
predisposizione genetica a fenomeni ossidativi eccessivi
Esistono delle alterazioni genetiche associate a una maggiore incidenza di degenerazione maculare senile. Nella degenerazione maculare senile entrano in gioco anche dei meccanismi infiammatori e immunoregolatori .
degenerazione maculare senile, anotomia patologica
Si viene a verificare un processo patologico a carico dell’epitelio retinico pigmentato, dei fotorecettori, della membrana di Bruch e della coriocapillare.
in che cosa si traducono i meccanismi patogenetici della degenerazione maculare
Tutto ciò si traduce alla fine nella formazione di drusen, che sono l’espressione di deposizione di proteine e lipidi nell’epitelio retinico pigmentato e nello spazio tra epitelio e fotorecettori. Oltre a ciò entrano anche in gioco altri elementi che riguardano la neovascolarizzazione.