METRORRAGIE DEL TERZO TRIMESTRE Flashcards

1
Q

DEFINIZIONE

A

Perdita di sangue dai genitali esterni dopo le 24 settimane

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2
Q

indicenza metrorragie del terzo trimestre

A

Si verificano nel 2-5 % di tutte le gravidanze.

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3
Q

PROGNOSI ASSOCIATA METRORRAGIE DEL TERZO TRIMESTRE

A

Terza causa di morte materna, dopo la gravidanza extrauterina (3° trimestre) e la gestosi.

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4
Q

CAUSE METRORRAGIE DEL TERZO TRIMESTRE

A
  • Placenta previa
  • distacco intempestivo di placenta
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5
Q

definizione placenta previa

A

Inserzione patologica, della placenta al livello dell’istmo (così che si pone al davanti della parte presentata dal feto).

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6
Q

cosa avviene con la placenta previa

A

Distacco intempestivo di placenta normalmente inserita: la placenta normalmente si distacca dopo che nasce il bambino, col secondamento.

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7
Q

complicanze placenta previa

A

Qui avviene prima Rottura d’utero grave e più rara, ma possibile [già trattata] Emorragie da varici della cervice

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8
Q

provenienza delle emorragie

A

Il 50% di queste emorragie generalmente proviene dall’inserzione placentare

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9
Q

DIANGOSI METRORRAGIE DEL TERZO TRIMESTRE

A
  • Stabilire la provenienza del sanguinamento
  • Prima cosa, a volte è sufficiente, uno speculum sterile per capire se proviene dalla cavità o dal collo. Di fronte ad una emorragia in gravidanza bisogna prima di tutto stabilirne la provenienza.
  • ecografia si può fare diagnosi di placenta previa o di distacco di placenta.
  • È fondamentale non perdere tempo a fare inutili visite manuali che possono aggravare l’emorragia, bisogna trasportare nel più breve tempo la pz in una sala.
  • Poi si controlla il battito.
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10
Q

DIAGNOSI DIFFERENZIALE TRA PLACENTA PREVIA E ALTRE CAUSE DI SANGUINAMENTO

A
  • K cervice
  • Polipi
  • Traumi
    Per es potrebbe provenire dal collo dell’utero (perché c’è un tumore o un polipo) oppure dall’interno dell’utero (e in questo caso non può che trattarsi di una gravidanza extrauterina o di un distacco intempestivo di placenta normalmente inserita).
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11
Q

CLASSIFICAZIONE METRORRAGIE DEL TERZO TRIMESTRE

A

I due principali scenari clinici sono la placenta previa e il distacco intempestivo di placenta.

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12
Q

DIAGNOSI DIFFERENZIALE

A

Questi due quadri li distinguiamo da alcuni fattori:
* Distacco di placenta: emorragia scarsa, dolore trafittivo (come una pugnalata), pancia dura, c’è molto sangue (di colore scuro).
* Placenta previa: l’emorragia non è accompagnata da dolore, il colore del sangue è rosso vivo e manca l’ipertono uterino;

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13
Q

COSA E’ PROGNOSTICAMENTE PREFERIBILE TRA PLACENTA PREVIA E DISTACCO DI PLACENTA

A

-> La placenta previa, che al massimo può portare ad un parto pre-termine.

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14
Q

differenze distacco di placenta e placenta previa

A

La placenta previa non si presenta con dolore e le perdite ematiche sono di colore rosso vivo dovuto al fatto che l’inserzione della placenta è nel segmento uterino inferiore e il sangue esce più precocemente e non si forma l’ematoma. Nella placenta previa abbiamo utero molle non è duro come nel distacco placentare. Nella placenta previa per la terapia dobbiamo badare all’età gestazionale per cercare di salvare il feto, mentre nel distacco di placenta dobbiamo salvare la madre. Nella placenta previa dobbiamo cercare di portare la gravidanza alla settimana di sicurezza che è la 34esima. Si somministrano corticosteroidi per 2 giorni con distanza di 24 ore, per cercare di far maturare i polmoni del feto. Vanno dati dopo la 24esima settimana perché prima della 24esima non abbiamo lo sviluppo dei pneumociti di secondo tipo

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15
Q

definizione placenta previa

A

Impianto patologico della placenta4 al polo inferiore dell’utero, in corrispondenza del S.U.I., così che si pone al davanti della parte presentata del feto (“previa“)

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16
Q

classificazione placenta previa

A

COME AVVIENE LA CLASSIFICAZIONE DELLA PLACENTA PERVIA
In base al rapporto che contrae con l’O.U.I. (l’orifizio uterino interno) e il S.U.I.
TIPI DI PLACENTA PERVIA distinguiamo:
* Centrale: è la peggiore, e spesso ci costringe a fare l’isterectomia perché non si riesce a bloccare il sangue;
o totale = O.U.I. completamente coperto placenta occlude l’orifizio uterino interno, anche dopo dilatazione
o parziale = O.U.I. parzialmente coperto
* Marginale = il bordo della placenta lambisce i limiti dell’O.U.I. senza superarlo, lembi placentari vanno a lambire i bordi dell’orifizio uterino interno e si collocano a meno di 3cm dall’orifizio stesso.
* Laterale = situata ancora più lateralmente all’orifizio uterino, comprende il S.U.I. senza interessare l’O.U.I. (più di 3 cm da OUI)(in cui l’orifizio uterino interno è libero ma la placenta è comunque inserita nel segmento uterino inferiore, ma a più di 3cm dallo stesso)
Queste distanze le misuriamo con eco transvaginale

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17
Q

epidemiologia placenta previa

A

90% nelle pluripare. (7-8 figli frequente), che possono avere un ridotto tono addominale e dell’utero per cui la pancia tende a scendere, infatti quando si sospetta bisogna andare sempre a ricontrollarla alla 34esima settimana, perché se la placenta continua ad essere così bassa siamo di fronte a placenta previa.

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18
Q

eziologia placenta previa

A

Le cause non sono completamente conosciute.
Fattori che incidono:
* Multiparità (l’utero è più flaccido, pareti meno toniche, la placenta tende a scendere)
* Diabete per alterazioni microvascolari.
* Precedenti chirurgie sull’utero (cesareo, gravidanze gemellari)
* Età

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19
Q

a che cosa dovrebbe essere correlata la maggiore incidenza nelle pluripare

A

La maggior frequenza nelle pluripare sarebbe dovuta ad alterazioni della contrattilità uterina e ad un difetto della vascolarizzazione deciduale per delle pregresse cicatrici conseguenti ad altre gravidanze. La placenta cerca sempre nuovi spazi favorevoli alla sua inserzione.

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20
Q

ulteriori fattori di rischio placenta previa

A

Precedenti chirurgie sull’utero, diversi tagli cesarei: non si sa perché ma la blastocisti si annida sempre lì vicino.
In qualunque tipo di questa placenta è frequente che si verifichi un distacco mano a mano che il segmento uterino inferiore si espande durante il travaglio.
La perdita deriva dal fatto che l’utero cresce, ma la placenta è inestensibile e quindi si distacca, il sangue è soprattutto materno.
4 Normalmente si inserisce sul fondo dell’utero, lateralmente o posteriormente, ma mai sul segmento uterino inferiore, in cui l’endometrio ha una vascolarizzazione inferiore, una capacità deciduale ridotta e non può far fronte all’azione erosiva dei villi. Poiché il segmento uterino inferiore non oppone resistenza all’invasione dei villi si può avere anche una placenta accreta (quando si fissa troppo in profondità nella parete dell’utero) o percreta (i villi si spingono sino alla sierosa peritoneale

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21
Q

placenta previa , quando si manifesta

A

Si manifesta di regola al terzo trimestre di gravidanza (in 1/4 dei casi entro la 30ª sett., in più della metà tra la 30ª e la 40ª sett.). Sanguina a partire dalla 26esima settimana, sotto la 26esima sono casi rari.

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22
Q

quando sanguinano differenti tipi di placenta,

A

Centrali sanguinano quando inizia la dilatazione;
Laterali e marginali sanguinano quando c’è contrazione perché non essendo estensibile le contrazioni la fanno un po’ rompere; e quindi sanguinano prima.

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23
Q

caratteristiche e sintomatologia placenta previa

A
  • Sanguinamento genitale di colore rosso vivo di entità variabile che insorge all’improvviso senza contrazioni o traumi (la laterale e marginale sanguinano quando ci sono le contrazioni):
  • Indolore (no ipertono uterino)
  • Intermittente, caratteristica buona
  • Non porta ad anemia
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24
Q

cosa ci preoccupa del sanguinamento precoce in placenta previa

A

Età gestazionale, cercare di portare alla settimana di sicurezza, 34esima, si ha una condotta di attesa, si somministrano cortisonici per sviluppo polmonare feto. La cosa buona è che le perdite sono parcellari e smette di sanguinare, facendoci guadagnare tempo.

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25
Q

condizioni fetali metrorragia, mortalità

A

Le condizioni fetali sono generalmente buone; il rischio per il feto è rappresentato dal parto pretermine. Inoltre, i continui distacchi possono provocare deficit di ossigenazione fetale e lacerazione dei vasi fetali.
MORTALITA’ La mortalità e bassa sia per madre che per feto, però la morbilità è alta.

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26
Q

su che cosa ci si basa per la diagnosi

A
  • Ci basiamo sulla clinica, in particolare la presenza di un sanguinamento rosso vivo nella seconda metà della gravidanza. La pancia è morbida.
  • Ci basiamo poi sull’utilizzo dell’Ecografia, transvaginale o addominale; ha un’accuratezza superiore al 95% ma attenzione ai FP (per es vescica piena) e ai FN. Vedrò la placenta in basso.
    Il limite di 30 settimane è importante perché solo a questo punto la placenta smette di spostarsi (cut-off) e possiamo fare diagnosi certa di placenta previa
27
Q

diagnosi, come si esegue la visita ostetrica,

A

La visita ostetrica va evitata per non causare imponenti emorragie: il sanguinamento può essere provocato dalla palpazione dei fornici (che in caso di placenta previa si presentano soffici e crepitanti).

28
Q

diagnosi differenziale,

A

Distacco di placenta: emorragia scarsa, dolore, pancia dura, c’è molto sangue

29
Q

TRATTAMENTO
DA CHE COSA DIPENDE IL TRATTAMENTO

A
  • L’ approccio dipende da:
  • EPOCA GESTAZIONALE (!!!) e stato della maturità polmonare fetale: se ha emorragia io che faccio? Tra 24a e 34a settimana do 12 mg/die Bentelan (Betametasone), che stimola la produzione di surfactante (prima delle 24 non ci sono gli pneumociti di secondo tipo, sarebbe inutile).
  • Se la perdita non si arresta si è costretti a intervenire e preparo il feto con due giorni di cortisonici cercando sempre di arrivare alla 34 settimana (è la settimana di sicurezza)
  • Dopo la 36 settimana posso fare il cesareo
  • Eventuale insorgenza del travaglio di parto: “va bene” se sono arrivato alla 36a settimana
  • Varietà di sede: se la sede è centrale e il sanguinamento è notevole bisogna intervenire subito
  • Entità del sanguinamento: se la pz è particolarmente anemica si può anche trasfondere per fare in modo che il feto diventi più maturo e non vada incontro agli handicap causati dall’immaturità)
30
Q

OSSERVAZIONE, QUANDO SI SEGUE ATTEGGIAMENTO OSSERVAZIONALE

A

L’atteggiamento osservazionale va eseguito se la donna è al di fuori del travaglio, in condizioni cliniche buone, con il sanguinamento in remissione e se l’epoca gestazionale è prima della 36-37ª sett.

31
Q

RACCOMANDAZIONI IN ATTEGGIAMENTO OSSERVAZIONALE

A

Ospedalizzazione e monitoraggio continuo; Evitare visite ostetriche per impedire il sanguinamento; Avere a disposizione unità di sangue a sufficienza; Espletare il parto non superando la 36-37ª sett.

32
Q

PARTO, COME VA ESEGUITO

A
  • Il metodo di espletamento elettivo è sempre il taglio cesareo, e va espletato celermente, onde evitare CID da perdita fattori della coagulazione.
  • In caso di emorragia imponente bisogna subito trasfondere sangue Rh negativo.
  • Bisogna essere pronti e preparati ad una possibile isterectomia (soprattutto placenta previa centrale)
33
Q

PARTO, A QUALI CASI VA RISERVATO IL PARTO PER VIA VAGINALE

A

Il parto per via vaginale va riservato solo a quei casi di placenta previa laterale con parte presentata -impegnata. In tutte le altre varianti bisogna ricorrere al taglio cesareo

34
Q

COMPLICANZE ASSOCIATE

A
  • Mortalità materna (emorragia, CID; < 1%)
  • Mortalità perinatale (40-50 % causata dall’ espletamento del parto in epoca pretermine)
  • Tra le complicazioni c’è il sanguinamento incontrollabile dopo il secondamento (il segmento uterino inferiore è sottile e non oppone resistenza all’invasione dei villi → possibilità di placenta accreta
35
Q

PROGNOSI

A

La prognosi peggiore la ha la centrale che spesso porta a isterectomia perché il sangue infiltra il canale cervicale e quindi si ha perdita di sangue tardiva.
In alcuni casi la placenta si sposta verso l’alto durante la gravidanza, per via della crescita uterina, e molti casi si risolvono spontaneamente.

36
Q

DISTACCO DI PLACENTA NORMALMENTE INSERITA, DOVE SI TROVA LA PLACENTA NORMALMENTE INSERITA

A

La placenta normalmente inserita si trova nel segmento uterino superiore (fondo dell’utero) lateralmente o posteriormente ma MAI sul segmento uterino inferiore, in cui l’endometrio ha una vascolarizzazione inferiore, una capacità deciduale ridotta e non può far fronte all’azione erosiva dei villi.

37
Q

DISTACCO DELLA PLACENTA NORMALMENTE INSERITA, TIPI DI DISTACCO

A

TEMpestivo ed intempestivo

38
Q

quando avviene il distacco tempestivo

A

avviene fisiologicamente durante il secondamento, dopo il periodo espulsivo, entro 1h dall’espulsione del feto (ultima fase della gravidanza con espulsione della placenta e di tutti gli annessi).

39
Q

definizione distacco intempestivo

A

fa parte delle emorragie del terzo trimestre, ed è una distocia annessiale. Si intende la separazione della placenta dalla decidua uterina prima che il feto sia espulso.

40
Q

quando si può verificare il distacco intempestivo

A

Può avvenire patologicamente durante il travaglio nel periodo dilatante o espulsivo (DISTACCO PRECOCE) oppure durante la gravidanza prima del travaglio (DISTACCO PREMATURO).

41
Q

quando si verifica generalmente il distacco di placenta

A

Generalmente il distacco si verifica dalla 26° settimana in poi (prima di questo limite non si parla di distacco di placenta ma di aborto).

42
Q

tipi di distacco a seconda dell’estensione

A

A seconda dell’estensione del distacco:
* Distacco lieve = separazione per < 1/4 della superficie placentare
* Distacco moderato = separazione da 1/4 a 2/3
* Distacco grave = per più di 2/3 (difficilmente troviamo il feto ancora vivo, al massimo lo troviamo agonizzante)

43
Q

epidemiologia distacco della placenta

A
  • Pluripare > 35 aa
  • Ipertensione arteriosa = porta al 50% dei distacchi severi con morte fetale
  • Esiste una possibilità di recidiva: 10% dopo primo episodio e 20% dopo secondo episodio
44
Q

eziologia distacco della placenta

A

L’eziologia non è nota con certezza, ma vi sono dei fattori scatenanti e associati: Ipertensione (crisi ipertensive, senza arrivare alla gestosi)
- Sindrome dell’ipotensione supina o sdr della compressione della vena cava in cui si verifica un aumento della pressione pelvica a livello degli organi pelvici)
- Diabete, per alterazione del microcircolo.
- Distacchi traumatici per funicolo corto (soprattutto anziane) in periodo espulsivo (faccio cesareo) Rapida riduzione volumetrica dell’utero sovradisteso (dopo parto del primo gemello)
- Rottura delle membrane in Polidramnios → quando si rompono le membrane c’è la fuoriuscita improvvisa di un grande quantitativo di acqua e può portare a trascinamento della placenta. Bisogna far uscire il liquido amniotico piano piano.
- Fumo, droga, alcol in gravidanza
- Traumi accidentali, legati a manovre ostetriche
- Leiomiomi uterini,
- Anamnesi di un pregresso distacco di placenta: tende a recidivare,
- Pregresso taglio cesareo,
- Sesso maschile del feto,
- Corioamniosite,
- Rottura prematura delle membrane,
- Malnutrizione,
- Disturbi della coagulazione della madre

45
Q

patogenesi distacco della placenta

A

Si ha la formazione di un ematoma retroplacentare (tra decidua e corion) il quale quasi sempre causa una contrattura riflessa senza pause di tutta la parete uterina (utero tetanico perché si irritano le fibrocellule muscolari), che a sua volta causa l’estendersi dell’ematoma.

46
Q

destino possibile del sangue raccolto tra la parte spongiosa della parete uterina e la placenta,

A

Il sangue raccolto tra la parte spongiosa della parete uterina e la placenta può:
* Rimanere confinato nella sede del distacco se ai confini del distacco la placenta rimane aderente (emorragia interna);
* Farsi strada verso la periferia scorrendo tra le membrane e la parete uterina per poi uscire dal canale cervicale (emorragia esterna);
* Più frequentemente si ha un quadro misto di emorragia interna ed esterna.
* Nei casi più gravi quando l’ematoma non può riversarsi all’esterno il sangue può invadere il miometrio provocando il quadro dell’apoplessia utero-placentare (UTERO DI COUVELAIR), un utero in fase tetanica, duro, di colore bianco marmoreo (In questi casi è indicata l’isterectomia). Presenta lesioni irreversibili delle fibrocellule muscolari lisce e infiltrazione della parete da parte di emazie travasate. L’utero in queste condizioni ha perso la capacità contrattile (non è più in grado di bloccare il sanguinamento co il blocco di sicurezza) e se non viene rimosso costituisce fonte di infezioni porta a una complicanza sistemica, la CID, che si viene a creare a causa di un eccessivo consumo di fibrinogeno

47
Q

clinica , distacco della placenta,

A

La sintomatologia è caratterizzata da
* Sanguinamento a livello genitale di colore rosso scuro e entità moderata, intermittente (il sanguinamento genitale non è in relazione all’entità del distacco e può anche mancare). Si forma un ematoma retro-placentare. Il colore dipende dal fatto che il sangue non fuoriesce subito dopo la rottura dei vasi deciduali per cui ha tutto il tempo di ossidarsi.
* L’addome è ligneo, duro, l’ematoma retro placentare provoca un infarcimento del miometrio andando a provocare un miometrio marmoreo e duro con contrazioni tetaniche;
* Dolenzia spontanea e dolorabilità ai quadranti addominali inferiori, lacerante, trafittivo, senza remissione, a insorgenza improvvisa o con scarsi segni premonitori (a pugnalata) (perché l’utero è contratto, sino a diventare tetanico nelle forme gravi).
* Segni di sofferenza fetale acuta: Bradicardia.

48
Q

in base a che cosa sono definite le condizioni generali della pz , distacco della placenta

A

Le condizioni generali della pz sono in rapporto all’entità della perdita ematica e alle dimensioni dell’ematoma (infatti in caso di grosso ematoma la pz può presentarsi in stato di shock con polso piccolo, frequente e amenorrea).

49
Q

complicanze e conseguenze distacco della placenta

A

Complicanze immediate:
* Shock
* Emorragia massiva
Complicanze tardive:
* Emorragia imponente → consumo di fibrinogeno → CID (evenienza peggiore!! Rischio di morte)
* Apoplessia utero-placentare (utero di Couvelair), un utero infarcito di sangue, in fase tetanica, duro, di colore bianco marmoreo (in questi casi è indicata l’isterectomia);
* Danno fetale: dipende dall’ entità del distacco e dal mantenimento della perfusione.
* I.R.A.: da ipovolemia o da diffusa formazione di microtrombi (secondaria ad emorragia e shock)
* Sindrome di Sheehan: necrosi ipofisaria anteriore → amenorrea ipofisaria da ipovolemia post-partum (accompagnata da ipopituitarismo a insorgenza acuta)

50
Q

Cosa dobbiamo fare se c’è una CID iniziale?

A

1 Per salvare la donna dobbiamo dare eparina e fare l’isterectomia.
2 La prima cosa quindi è togliere l’utero, anche se la donna ha 23 anni.
3 L’eparina si da per bloccare il meccanismo di coagulazione, che continua.
4 In questo caso quindi facciamo cesareo d’urgenza e isterectomia più eparina.
Si possono avere anche complicanze renali oppure un quadro di ipertensione grave ci può dare emorragia cerebrale

51
Q

diagnosi, cosa fare nel caso di distacco della placenta , SE METTIAMO LA MANO SULLA PANCIA DELLA PAZIENTE COSA SENTIAMO?

A

Un utero duro ligneo.
* Clinica: perdite ematiche intermittenti rosso scuro, dolore a pugnalata nei quadranti inferiori.
* Ecografia trans-vaginale: si può visualizzare l’ematoma retroplacentare come un’area ipoecogena tra placenta e miometrio. Va sottolineato che la negatività all’ecografia non esclude la diagnosi di distacco di placenta (non è affidabile nel distacco di placenta e può non vedere distacchi ampi), permette però di escludere la placenta previa.
- Dosaggio del D dimero Nel sospetto viene anche dosato il D-dimero che è sensibile, ma non specifico.

52
Q

cosa fare dopo aver fatto la diagnosi di distacco di placenta

A

Una volta fatta la diagnosi di distacco di placenta bisogna procedere al parto rapidamente anche se le perdite ematiche sono scarse, per via vaginale o per taglio cesareo (infatti la mortalità fetale arriva fino al 50% in distacco severo ed è legata all’ipossia durante il parto e all’immaturità)

53
Q

diagnosi differenziale, distacco di placenta

A

Con la placenta previa in cui però l’emorragia non è accompagnata da dolore, il colore del sangue è rosso vivo e manca l’ipertono uterino

54
Q

trattamento distacco di placenta, da che cosa dipende

A

dal grado

55
Q

trattamento distacco di placenta, prima delle 32 settimane

A

a) Nei casi lievi è indicato un trattamento conservativo con riposo a letto, monitoraggio fetale, cortisonici (Bentelan)
b) Nei casi gravi si induce il parto (cesareo di emergenza), specie in condizioni di shock (in questi casi il feto è già morto)

56
Q

TRATTAMENTO 32 SETTIMANE DISTACCO DI PLACENTA

A
  • Dopo le 32 settimane: si induce il parto (cesareo di emergenza
57
Q

A CHE COSA SI ASSOCIA IL CESAREO DI EMERGENZA , DISTACCO DI PLACENTA

A

A questo si associano:
- Trasfusioni
- Isterectomia in caso di utero di couvleir
- Eparina, che evita la degradazione dei prodotti del fibrinogeno
- Terapia di supporto renale in caso IRA.

58
Q

TRATTAMENTO DISTACCO LIEVE DI PLACENTA,

A

Distacco lieve (perdita ematica lieve, no segni di sofferenza fetale)
< 36 sett. si preferisce un’attenta osservazione della gravida in ospedale.
> 36 sett. e la gravida è in travaglio si procede ad amniotomia con accelerazione dell’espletamento del parto o per via vaginale (se le condizioni locali lo permettono) o con taglio cesareo

59
Q

DISTACCO MODERATO, COSA BISOGNA FARE

A

Ripristinare velocemente la situazione ematica (almeno 4 unità di sangue fresco).
Espletare velocemente il parto. La modalità di elezione è il taglio cesareo, tuttavia, se la donna ha una dilatazione dell’ OUE > 4 cm. e il feto è vivo e sta bene e il sanguinamento è in remissione, si può procedere all’ amniotomia per il parto per via vaginale con assistenza tempestiva ed ottimale del neonato.

60
Q

DISTACCO GRAVE, COSA AVVIENE AL FETO

A

feto è generalmente morto e si interviene tempestivamente sulla madre)

61
Q

DISTACCO GRAVE, TERAPIA

A
  • Trasfusioni di sangue fresco + plasma fresco
  • In ps prima cosa doppio accesso venoso
  • Controllo costante di tutti i parametri vitali, F.C., P.A.
  • Posizionamento di catetere vescicale per monitoraggio della diuresi in caso di I.R.A.
  • Espletare velocemente il parto che porta all’ arresto dei meccanismi che inducono la CID.
62
Q

TIPOLOGIA DI PARTO IN DISTACCO GRAVE

A
  • per via vaginale se il feto è morto, se l’emorragia è controllabile, se la dinamica uterina è favorevole.
  • per via laparotomica se il feto è vivo, se l’emorragia è irrefrenabile, se la dinamica uterina è sfavorevole
63
Q

PROGNOSI DISTACCO GRAVE

A

È una patologia prevalentemente materna, ma può coinvolgere anche il feto.
Mortalità materna: 0,5 - 5% (emorragia, CID, IRA)
Mortalità fetale: 50-80% nei distacchi moderati-gravi
Morbilità intrapartum: legata all’ ipossia pre partum, intrapartum e alla prematurità.