FENOMENI DEL PARTO E FENOMENI MATERNI O DINAMICI Flashcards
TIPI DI FENOMENI DEL PARTO
Comprendono:
1. Fenomeni materni o dinamici: modificazioni del canale del parto, per effetto delle contrazioni uterine e del passaggio del feto;
2. Fenomeni materno fetali o meccanici: modificazioni dei rapporti tra il feto ed il canale del parto per effetto della forza;
3. Fenomeni fetali o plastici: modificazioni del feto per effetto del passaggio attraverso il canale
FENOMENI MATERNI O DINAMICI
sono modificazioni del canale del parto, dell’utero, per effetto delle contrazioni uterine e del passaggio del feto. Vanno di pari passo ai fenomeni meccanici.
TIPI DI FENOMENI MATERNI O DINAMICI
1 espansione del segmento uterino inferiore
2 appianamento del collo uterino e dilatazione dell’orifizio uterino esterno
3 formazione della cosiddetta borsa delle acque
4 distensione della vagina, perineo ed anello vulvare
ESPANSIONE DEL SEGMENTO UTERINO INFERIORE,
già nelle ultime 8-10 settimane (quindi dalla 32esima settimana) sotto l’influenza delle contrazioni di Braxton-Hicks, il segmento uterino inferiore comincia ad espandersi.
FORMA FINALE ASSUNTA DAL SEGMENTO UTERINO INFERIORE
Alla fine assume la FORMA DI UNA COPPA in cui è alloggiato il polo inferiore dell’ovoide fecale. Col procedere del travaglio si espande ulteriormente in senso trasversale, potendo aver un accorciamento compensatorio in senso longitudinale. Il collo dell’utero si accorcia da 4 cm a 2cm, 1 cm e poi si appiana
COME SI RENDE CONTO LA GRAVIDA DELL’ESPANSION DEL SEGMENTO UTERINO INFERIORE
Una donna se ne rende conto perché la pancia è scesa.
COSA AVVIENE NEL CASO IN CUI CI SIA OSTACOLO ALLA PROGRESSIONE
SOTTIGLIEZZA A “CARTA VELINA” DELLE PARETI. Si ha la formazione di un cercine di retrazione patologico.
Questa specie di retrazione normalmente non deve risalire molto, perché risale nei casi in cui… la retrazione può essere indice della minaccia rottura d’utero. Se l’utero assume in travaglio di parto una forma a clessidra, la donna ha dolore fortissimo, attenti che potrebbe esserci una minaccia di rottura d’utero.
b. Appianamento del collo uterino e dilatazione dell’orifizio uterino esterno (o bocca uterina):
DEFINIZIONE
sono fenomeni passivi; si dissociano le fibre elastiche e collagene e il collo dell’utero man mano si dilata fino ad arrivare a dilatazione completa, che possiamo misurare con due dita (indice e medio in vagina) che è 10 cm, che permettono all’estremo cefalico di poter passare.
COSA AVVIENE A DILATAZIONE DELL’ORIFIZIO UTERINO ESTERNO
A dilatazione completa si forma un canale continuo. Nelle nullipare la dilatazione inizia quando il collo è appianato quasi del tutto (prima dilata, poi appiana); nelle pluripare appianamento e dilatazione procedono più o meno allo stesso modo contemporaneamente
APPIANAMENTO DIFFERENTE TRA GRAVIDE
L’appianamento è diverso tra:
a. Nullipara: la dilatazione inizia solo quando il collo è appianato quasi del tutto;
b. Pluripara: appianamento e dilatazione procedono più o meno allo stesso modo contemporaneamente;
Formazione della cosiddetta “borsa delle acque
” (borsa amnio-coriale) e rottura delle membrane: COSA NON SI DEVE DIRE non si dice mai la rottura delle acque!
COSA AVVIENE DOPO LA FORMAZIONE DELLA BORSA DELLE ACQUE
Si rompono le membrane e le acque amnio-coriali fuoriescono
QUANDO AVVIENE LA FUORIUSCITA DELLE ACQUE AMNIOCORIALI
Avviene contemporaneamente all’appianamento del collo uterino.
COME AVVIENE LA FORMAZIONE DELLA BORSA DELLE ACQUE
Dal momento della saldatura della decidua capsulare con quella parietale (16-17 sett) in avanti, la superficie esterna delle membrane ovulari rimane aderente alla superficie interna dell’utero. All’inizio del travaglio di parto, o anche prima, si ha il distacco del polo inferiore di queste membrane dalla parete uterina, formando la cosiddetta “borsa delle acque”: si formano per una differenza di pressione tra quella intrauterina e quella atmosferica. Sotto le contrazioni la borsa può spingersi in basso come un cuneo nel canale cervicale.
TIPI DI FUORIUSCITA DELLE ACQUE CORIALI
a. Rottura tempestiva: la rottura avviene quando la dilatazione cervicale è completa o quasi; è uguale sia nella multipara sia nella nullipara.
b. Rottura intempestiva: se avviene prima della dilatazione completa della bocca uterina;
i. Prematura: prima dell’inizio delle contrazioni
ii. Precoce: a contrazioni già iniziate
c. Rottura tardiva: dopo che si è verificata la dilatazione completa, quando la donna sta iniziando a spingere, quindi periodo espulsivo.