ABORTO Flashcards
DEFINIZIONE NASCITA COMPLETA
Una nascita si dice completa al completamento della 38sima settimana:
- A LIVELLO MEDICO-LEGALE è aborto una interruzione della gravidanza entro il 180° giorno completo di amenorrea (secondo quanto stabilito dalla legge italiana è possibile effettuare l’interruzione volontaria di gravidanza, possibilità presente fino alla 22° settimana di gestazione)
- CLINICAMENTE nella pratica ostetrica possiamo utilizzare diversi criteri:
o peso del feto inferiore ai 500 gr
o l’OMS indica anche una lunghezza di 25 cm
LEGGE 194
DEL 78 È una legge che permette di effettuare l’aborto prima dei 90 giorni dalla data di concepimento se la prosecuzione della gravidanza può determinare un serio pericolo per la salute psico-fisica della gravida o in relazione alla sua condizione socio-economica, alle circostanze in cui è avvenuto il concepimento, al suo stato di salute o a previste future malformazioni del feto. In pratica l’aborto prima del terzo mese è completamente volontario. Per l’ivg è necessario solo un certificato del medico che attesti che la pz chiede un’interruzione di gravidanza.
IN REALTA’ FINO A QUANDO SI PUO’ INTERROMPERE LA GRAVIDANZA
Fino alla 22esima settimana. COSA E’ NECESSARIO PER L’ABORTO OLTRE IL 90ESIMO GIORNO? Un certificato redatto da uno psichiatra che dichiara che il proseguimento della gravidanza può comportare un rischio di patologia psichiatrica grave alla paziente.
SE LA DONNA E’ SERIAMENTE MOTIVATA AD INTERROMPERE LA GRAVIDANZA OLTRE LA 22ESIMA SETTIMANA, E LO PSICHIATRA NON LE VUOLE IL CERTIFICATO, COSA PUO’ FARE
? Può andare in centri fuori dall’Italia dove eseguono aborti fino alla 35esima settimana, attraverso l’iniezione di idrossido di potassio nel cordone ombelicale e si crea una morte endouterina del feto. La donna torna in Italia e dice non sente più il bambino e viene fatto il raschiamento.
INTERRUZIONE VOLONTARIA DELLA GRAVIDANZA
l’aborto è regolamentato dalla legge 194 del 1978. L’Art. 4 dice che l’interruzione della gravidanza è lecita entro i primi 90 giorni quando la donna accusa circostanze per cui la prosecuzione della gravidanza determina un serio pericolo per la sua salute fisica o psichica. L’interruzione volontaria di gravidanza dopo i 90 giorni fino al 180esimo giorno (22 settimane +5 giorni) può essere praticata quando la gravidanza o il parto comportino grave pericolo per la vita della donna o quando siano accertati processi patologici, tra cui anomalie e malformazioni del nascituro, che determinino grave pericolo per la salute fisica o psichica della donna. Entro la settima settimana si può abortire farmacologicamente con Ru e poi con prostaglandine. Tra le 7 e le 12 settimane si fa una isterosuzione.
MEF
Dopo il 180° giorni si parla di MEF (Morte Endouterina del Feto).
COSA AVVIENE NEL CASO IN CUI NON CI SIANO QUESTE CARATTERISTICHE
Se non ci sono queste caratteristiche si parla di nascita prematura: di bambino vivo (se presenta segni di vita come battito cardiaco, pulsazione del cordone, respirazione) o bambino morto (natimortalita’).
COSA SI INTENDE PER PARTO PRETERMINE
Tra i 500Kg e 1 Kg si parla parto pretermine
SEGNI DI MORTE EMBRIONALE
- assenza di battito cardiaco
- assenza di movimenti normalmente presenti per l’età gestazionale
EPIDEMIOLOGIA ABORTO
- il 95 % degli aborti sono entro la 13 settimana.
- Ogni gravidanza ha un rischio di esitare in aborto spontaneo del 10-15% (diminuisce con le settimane di gestazione).
- Maggiore sotto i 15 anni e sopra i 35 e se ci son stati aborti in precedenza.
- Con l’aumentare dell’età aumenta la probabilità di avere feti con trisomia 21
FATTORI DI RISCHIO ASSOCIATI AD ABORTO
Fattori di rischio associati sono: Il Fumo, ma soprattutto il Diabete.
CLASSIFICAZIONE ABORTO
- SPONTANEO
- PROVOCATO: si intende un aborto causato da un evento accidentale conseguente a fattori esterni fortuiti, privi di rilevanza giuridica (va distinto dall’accelerazione del parto che è dovuto ad eventi lesivi che costituisconio reato di lesioni personali dolose o colpose, quindi ciò che cambia è nell’intenzione del provocatore).
- CRIMINOSO: prima dell’entrata in vigore della legge consisteva in un tentativo di interruzione della gravidanza, anche senza interromperla si cercava di far sanguinare la paziente traumatizzando la camera ovulare, in maniera tale che la pz si presentasse con il sanguinamento in pronto soccorso e si procedesse ad un raschiamento (erano tempi in cui non c’era ancora l’ecografia). Spesso questi maldestri tentativi potevano sfociare in perforazioni con necrosi intestinale e peritonite irreversibile che portava a morte.
- TERAPEUTICO: nel caso in cui la gravidanza presenti dei rischi
CLASSIFICAZIONE IN BASE AL MATERIALE ESPULSO O TRATTENUTO
In base al materiale espulso/trattenuto:
* COMPLETO: espulsione di feto (o embrione) + annessi. I dolori si interrompono. Potrebbe presentarsi una donna con emorragia; le si fa una eco transvaginale, non c’è niente, ha espulso tutto. Per sicurezza si fa comunque una revisione di cavità, con una curette (cucchiaio smusso) si puliscono le pareti.
* INCOMPLETO: ritenzione di materiale in cavità come residui di placenta, che può predisporre alllo sviluppo di infezioni. I dolori si riducono soltanto, si può avere poi infezione endouterina. Si ha conservazione delle caratteristiche gravidiche dell’utero, (dosaggio di hCG ancora mosso per diversi gg, chiusura del canale cervicale)
* INTERNO: Presenza di embrione non vitale che non viene espulso entro 24 ore.
- Il prodotto del concepimento muore, ma resta all’interno del cavo uterino ed è visualizzabile con l’eco, ma non ha battito né movimenti (normali rispetto all’età gestazionale)
- Magari la pz sta anche bene.
- È difficile diagnosticarli prima della 12° settimana: l’utero appare gravidico e aumentato di volume, non si hanno contrazioni uterine, il canale cervicale è chiuso, nessuna perdita ematica (o molto scarsa).
- Quindi si diagnostica perché l’utero non aumenta più di volume (a volte diminuisce per riassorbimento del liquido amniotico) e le prove di gravidanza diventano negative (non sempre, visto che a volte sopravvive una parte di tessuto coriale).
- Teoricamente, se lasciato a sé stesso, prevedrà infine un’emorragia con cui la donna perderà il materiale, magari anche senza infezioni
TERAPIA ABORTO
Si deve procedere allo svuotamento della cavità uterina prima che si formi un’emorragia o un’infezione.
COMPLICANZE ABORTO
Se non si sta attenti si può bucare facilmente l’utero e le strutture adiacenti (a iliache o vene iliache) e porre i presupposti per una peritonite. 1/4 -1/5 delle pz che si presentano in ambulatorio ha un aborto interno.