USTIONE Flashcards

1
Q

1 DEFINIZIONE USTIONE

A

, alterazione indotta da un agente lesivo posto a contatto con tessuto vivente per un tempo abbastanza lungo da determinare danno tissutale

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2
Q

NATURA AGENTI LESIVI IN USTIONE

A

F) Termici

G) Chimici

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3
Q

3 EZIOPATOGENESI

A

H) Principale causa infortuni domestici, contatto o con fiamma o con liquido bollente
I) Infortuni sul lavoro,
J) Incidenti stradali

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4
Q

4 FATTORI DETERMINANTI LA GRAVITA’ DELLA LESIONE

A

K) Temperatura raggiunta dai tessuti,
L) Tempo dell’esposizione
M) Natura dell’agente ustionante

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5
Q

5 COSA AVVIENE A TEMPERATURE SUPERIORI DI 40 GRADI,

A

N) Denaturazione proteica e membrance cellulari,
O) Attivazione enzimi lisosomiali rilasciati dalle membrane lesionate
P) Perdita funzione delle pompe na k , riduzione di atp
Q) Necrosi cellulare oltre i 44 gradi,
R) Attivazione coagulazione massiva proteine tissutali con formazione di escara

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6
Q

ZONE DI DANNO,

CLASSIFICAZIONE, USTIONI

A

S) Escara, zona 1 di Jackson
T) Zona 2 di jackson, zona di stasi su base costrittiva, puo’ evolvere in necrosi
U) Zona 3 di jackson area di vasodilatazione mediata da sostanze vasoattive rilasciata in risposta allo stimolo infiammatoria
V) Zona edematosa circostante la zona ustionata sostenuta da aumento della permeabilita’ vascolare, raggiunge il massimo in 12 24 h che compromette l’afflusso vascolare e determina un quadro ipossico ischemico favorendo permanenza in situ di tossici e sostanze ad azione lesiva

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7
Q

PRIMO GRADO
Manifestazioni
Istologia

A

A) Manifestazioni: intenso eritema cutaneo dolente e dolorabile legato a fenomeni vasoattivi indotti dal traumatismo,

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8
Q

SECONDO GRADO
Suddivisione
Ustioni di secondo grado superficiale:
Ustioni di secondo grado profondo

A

A) Suddivisione, profonde e superficiale
B) Ustioni di secondo grado superficiale: eritema roseo, flittene, bolle di dimensioni variabili con essudato ricco di proteine da distacco dell’epidermide e del derma papillare, estremamente dolorose
C) Ustioni di secondo grado profondo: aree di colore biancastro purpureo, epidermide omogeneizzata, derma papillare distrutto, minime reazione flogistiche perivascolar

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9
Q

primo grado istologia

A

B) Istologia, alterazioni epiteliali a carico degli elementi piu’ superficiali dell’epidermide quali eosinofilia citoplasmatica, picnosi nucleare e congestione vascolare

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10
Q

cosa interessano le lesioni in primo grado

A

epidermide, derma intatto

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11
Q

eziologia lesioni di primo grado,

A

in genere lesioni solari

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12
Q

guarigione primo grado

A

riepitelizzazione, 4 5 6 gg

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13
Q

ustioni di secondo grado, tipi

A

profonde e superficiali

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14
Q

ustioni di secondo grado superficiale

A

eritema roseo, flittene, bolle di dimensioni variabili con essudato ricco di proteine da distacco dell’epidermide e del derma papillare, estremamente dolorose

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15
Q

ustioni di secondo grado profondo

A

aree di colore biancastro purpureo, epidermide omogeneizzata, derma papillare distrutto, minime reazione flogistiche perivascolare

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16
Q

cosa interessano ustioni di secondo grado profondo

A

coinvolgimento del derma, rest una parte di derma vitale

17
Q

guarigione ustione di secondo grado profondo

A

10 12 gg riepitelizzata, riepitelizza dal fondo degli annessi cutanei

18
Q

ustioni di terzo grado, cosa interessa

A

, compromissione di tutto il derma ed epidermide, tutta la cute è necrotica, necrosi a tutto spessore della cute,

19
Q

manifestazioni ustioni di terzo grado

A

varie sulla base dell’agente determinante, secche o umide, bianche o scure, si possono vedere i vasi trombizzati, peli facilmente staccabili,
- Lesioni non dolenti,

20
Q

guarigione ustioni di terzo grado

A

misto di riepitelizzazione parziale e guarigione per seconda intenzione, decidere se è il caso o meno di operarla, in alcuni casi da trattare chirurgicamente per evitare che si abbia una guarigione per seconda intenzione o che si abbiano complicanze infettive gravi,

21
Q

ustioni di quarto grado

A

implica coinvolgimento delle strutture profonde

22
Q

tempo stimolante ustioni,

A
  • Temperatura necessaria per determinare ustione grave, di 49 ° , 10 minuti
  • 54° , 30 secondi
  • 60° 10 secondi
  • 65° 2 secondi
23
Q

sedi con prognosi peggiore, ustioni

A
  • Testa e collo, esiti cicatriziali deturpanti, inalazione di vapori caldi, possono procedere con edema della glottide fino ad arresto respiratorio
  • Mani e piedi, peggiorano prognosi per la funzione, esiti cicatriziali
  • Perineo, vicinanza che può determinare complicanze infettive
  • Estensione
24
Q

come calcolare estensione ustione

A
  • Regola del 9,
  • Si divide il corpo in 9 segmenti, tutti uguali ad un multiplo di 9%
  • Testa e collo 9%
  • Arti superiori 9%
  • Arti inferiori 18%
  • Tronco post 18%
  • In bambini diverse proporzioni
25
Q

importanza età pz ustionato in prognosi

A
  • Maggiormente interessate età estreme e comorbidita’
26
Q

come si estrinseca malattia da ustione

A
  • Tre fasi
  • Fase dello shock
  • Fase tossinfettiva
  • Fase distrofico dismetabolica
27
Q

fasi della malattia da ustione, patogenesi

A
  • In seguito ad insulto termico si ha attivazione di una serie di mediatori chimici, rilasciati nel circolo e se sono in una piccola zona di ustione che agiscono solo nelle zone circostanti,
  • Nel caso in cui l’area di danno sia molto estesa allora puo’ determinare danni per permeabilizzazione capillare e vasodilatazione arteriolare, sistema vascolare verso l’interstizio passano acqua, elettroliti e proteine
28
Q

cosa avviene in fase di shock

A
  • Diminuzione volume circolante
  • Aumento del letto vascolare
  • Crollo pressorio, ipossemia, danno cellulare, shock conclamato
29
Q

differenza tra shock circolatorio e shock da ustione

A
  • In shock emorragico inizialmente emodiluizione, mantiene compenso per piu’ tempo
  • In shock da ustione invece vasodilatazione anticipata, acidosi anticipata, nello shock di ustione diventa non compensato dopo pochissimo
30
Q

terapia fase di shock,

A

terapia infusionale

31
Q

fase tossinfettiva, cosa avviene

A
  • COSA AVVIENE, Ampie aree necrotiche con riassorbimento di sostanze tossiche che diventano ottimo pabulum per batteri,
  • Distruzione della barriera cutanea,
  • Depressione del sistema immunitario
32
Q

terapia chirurgica fase tossinfettiva

A

chirurgica

33
Q

fase distrofico dismetabolica, inizio

A

inizia precocemente

34
Q

fase distroficodismetabolica, cosa avviene

A
  • Aumento del metabolismo basale
  • Aumento evaporazione
  • Dispersione calorica dovuta alla perdita della barriera cutanea
  • Bilancio energetico ed azotato negativo, iperproteinemia, calo ponderale
35
Q

terapia fase distrofico dismetabolica,

A

nutrizionale

36
Q

cosa fare di fronte alla vittima di ustione

A
  • allontanare vittima dal fuoco, levare indumenti, immergere vittima in acqua fredda,
  • valutazione della superficie ustionata
  • in base all’estensione si decide dove inviare il pz
  • terapia infusionale, tipi, via venosa, centrale, periferica,
37
Q

quali farmaci utilizzati per supportare circolo

A
  • Perlopiù cristalloidi, soluzioni saline,
  • 4 cc di ringer lattato per kg peso, per percentuale di superficie ustionata
  • Quantita’ di liquidi molto elevate, metà in 8h, altra metà in successive 16 h
  • Si valuta correttezza terapeutica con valutazione diuresi oraria, con urometri
  • Importanza escarotomia
38
Q

quando fare escarotomia

A

Lesione di 3 grado circonferenziale, danno edema e possono dare una sorta di sindrome compartimantale, serve a prevenire anche infezioni
- Non sempre tutte le zone interessate da patologie vengono immediatamente eliminate, copertura con innesti cutanei