schizofrenia, eziopatogenesi Flashcards
eziopatogenesi schizofrenia
difficile individuare un singolo fattore scatenante della patologia, implicati numerosi fattori endogeni ed esogeni: a questo contribuisce anche il difficile inquadramento diagnostico dato dalla varietà di manifestazioni che la patologia assume. Presenta comunque importanti basi biologiche.
fattori coinvolti nella definizione dell’ eziopatogenesi schizofrenica
genetica, neuropatologia,studi postmortem con alterazioni, neurofisiologia, potenziali evocati.
familiarita’ schizofrenia
- i parenti degli schizofrenici hanno maggiore incidenza della malattia (rischio aumentato di 10 volte).
- In gemelli omozigoti è stato inoltre dimostrato un tasso di concordanza del 60-70%
E’ quindi presente un’ importante componente genetica ereditaria accompagnata da fattori eziologici ambientali
geni coinvolti in eziopatogenesi
- ancora non trovato un unico gene responsabile
- possibile ereditarietà poligenica (possibili geni di suscettibilità sul cr. 6, X, Y.
- Altre ipotesi riguardano i geni codificanti i recettori dopaminergici
- ad oggi ancora nulla ha trovato conferma.
neuropatologia schizofrenia
l’andamento cronico della malattia e la similitudine sintomatologica con alcune psicosi organiche ha suggerito che possa esistere un’alterazione cerebrale strutturale. Per la sua ricerca si sono usati studi postmortem e indagini in vivo con tecniche di imaging.
studi postmortem
- riduzione del volume
- alterazione citoarchitetturale (perdita neuronale, alterazioni della normale organizzazione laminare negli strati più superficiali, alterazioni di proteine del citoscheletro neuronale e dell’orientamento delle cellule piramidali)
QUALI AREE CEREBRALI SONO MAGGIORMENTE INTERESSATE DALLE ALTERAZIONI
++ sistema limbico e corteccia paraippocampale del lobo temporale). Si pensa che queste anomalie siano dovute a una maggiore vulnerabilità e ad alterazioni nella migrazione cellulare nervosa fetale.
dove aumento recettori d2
- in caudato, putament, accumbens (possibile siano indotti dal trattamento cronico con antipsicotici)
- una riduzione dei recettori 5HT 2 nella corteccia prefrontale
- aumento 5HT 2 nei gangli della base.
TC, COSA EVIDENZIA IN SCHIZOFRENIA:
aumento delle dimensioni dei ventricoli cerebrali laterali nel 20-30% dei pazienti schizofrenici esaminati : che sembra essere un’alterazione primitiva da riferirsi a un’epoca molto precoce dello sviluppo del SNC.
andamento clinico pz con aumento dimesioni ventricolo laterale
Pazienti con questa alterazione hanno un maggior grado di deterioramento cognitivo e intellettivo, prevalenza di sintomi negativi (appiattimento affettivo, apatia, anedonia, povertà ideatica, alogia) e peggiore risposta alla terapia. È quindi un fattore prognostico negativo.
altre alterazioni associate ad aumento ventricolo laterale
Tra le altre alterazioni osservabili la più frequente è l’atrofia corticale.
cosa evidenzia rmn in schizofrenia
- significativa riduzione bilaterale del volume delle regioni prefrontali, -anomalie strutturali localizzate nelle regioni mediali temporo-limbiche (ippocampo, amigdala e giro ippocampale),
- la riduzione del giro temporale superiore,
- un aumento significativo del volume del pallido, del caudato e del putamen.
cosa causa aumento dimensioni nuclei della base
- potrebbe essere dovuto ad arresto del fisiologico processo di rimaneggiamento sinaptico,
- all’uso di antipsicotici
- a una risposta compensatrice alla riduzione di neuroni afferenti provenienti dalle regioni temporali anteriori, frontali e talamiche.
cosa evidenzia spect in schizofrenia
ha evidenziato una ipoperfusione del lobo frontale soprattutto in corso di svolgimento di test cognitivi per tale area ad indicare una difficoltà di attivazione della corteccia prefrontale.
in quali pz sembra prevalere ipofrontalita’
L’ipofrontalità sembra prevalere nei pazienti con sintomatologia negativa (anedonia, appiattimento affettivo e alogia).