clinica schizofrenia Flashcards
sintomatologia fase prodromica
- ritiro sociale
- riduzione della funzionalità
- perdita dell’interesse
- mancanza del pensiero critico
- depersonalizzazione
- derealizzazione
SINTOMI FONDAMENTALI SCHIZOFRENIA,cosa e’ alterato
- associazioni reattive,pensiero non lineare, non finalizzato:
- dell’affettività (lo schizofrenico è una persona anaffettiva);
- ambivalenza (voglio-non voglio);
- del rapporto con la realtà
- dell’attenzione e della memoria
- cognitiva (associata a volte a degenerazione anatomica);
- della volontà
sintomi accessori schizofrenia
- delirio e allucinazioni
- impoverimento psicomotorio
suddivisione in gruppi dei sintomi
I sintomi vengono raggruppati in tre gruppi (aspetto dimensionale): dimensione positiva, negativa, disorganizzativa
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SINTOMI DIMENSIONE POSITIVA
• dimensione positiva (funzione esasperata) ——> Deliri e allucinazioni —-> iperattività dopaminergica
sintomi dimensione negativa
dimensione negativa (funzione persa o appiattita) ——> apatia, alogia ——> ipoattività dopaminergica
sintomi dimensione disorganizzativa
dimensione disorganizzativa (una tra le forme più gravi, disorganizzazione affettiva e dell’eloquio)
IMPORTANZA E GRAVITA’ SCHIZOFRENIA
- precocità d’esordio,
- gravità della sintomatologia e della frequente cronicizzazione con rapido deterioramento delle capacità del soggetto
- conseguente isolamento sociale
ETA’ ESORDIO, tra la tarda adolescenza e i 20-25 anni, l’esordio prima dell’adolescenza è raro ma è stato descritto e nei bambini porre diagnosi può essere difficile in quanto in questa età deliri e allucinazioni possono essere meno elaborati che negli adulti.
casi di esordio tardivo
Rari, oltre i 40 anni che sono caratterizzati prevalentemente da sintomi di tipo paranoide, maggiore prevalenza nelle femmine, tratti di personalità schizoide o paranoide nella fase premorbosa, tendenza alla cronicità, migliore risposta ai neurolettici e minore probabilità di insorgenza nei parenti rispetto alla forma a esordio giovanile. Nei maschi l’età d’esordio è in senso di irrealtà e stranezza, difficoltà di riconoscimento percettivo della realtà interna ed esterna con perdita del controllo dei propri pensieri, dubbi sulla propria identità o percezione di cambiamento di parti del corpo.
fase prodromica schizofrenia
- diminuisce i contatti interpersonali,
- una peggiore perfomance scolastica e lavorativa e appare distaccato e chiuso,
- idee strane o bizzarre in netto contrasto con il livello culturale e il ragionamento precedente del soggetto ( convinzioni di tipo magico, si può avere interesse per lo studio di telepatia o chiaroveggenza).
-Il contenuto dell’eloquio può essere alterato (vago, impoverito o prolisso), - si ha difficoltà a svolgere compiti finalizzati e attività ludiche e sportive sono progressivamente abbandonate.
-comparsa forte componente ansiosa, - difficoltà di concentrazione,
-insonnia,
-irritabilità e distraibilità. - senso di irrealtà e stranezza,
- difficoltà di riconoscimento percettivo della realtà interna o esterna con perdita del controllo dei propri pensieri,
-dubbi sulla propria identità o percezione di cambiamento di parti del corpo.
DURATA FASE PRODROMICA la fase prodromica ha durata variabile che è inversamente proporzionale alla gravità della prognosi.
fase attiva schizofrenia
Alla fase prodromica segue la fase attiva in cui questi sintomi, che nella fase precedente erano solo indice di cambiamento della personalità del soggetto, diventano eventi psicopatologici rilevanti e tali sa sconvolgere le caratteristiche del soggetto.
fase attiva sintomi fondamentali
disturbi della percezione,
alterazioni a carico del pensiero, del linguaggio e della comunicazione,
disturbi dell’affettività,
alterazioni del comportamento
, incapacità a provare piacere,
riduzione della volontà, dell’iniziativa e dell’attenzione associati a marcato deficit funzionale di varie aree del funzionamento del soggetto (occupazionale e sociale).
variabilita’ quadro clinico
CLINICOIl quadro clinico della schizofrenia può comunque variare enormemente da soggetto a soggetto e nel tempo e quindi nessun sintomo si può considerare patognomonico.
disturbi percezione schizofrenia
frequentemente riscontrati, possono interessare qualsiasi sistema sensoriale.
allucinazioni piu’ frequenti in schizofrenia
- più frequenti sono quelle uditive (voci sussurrate, mormorate o dialoganti che commentano, criticano o minacciano il paziente).
- si possono associare a marcata componente ansiosa che influenza il comportamento
- nelle forme croniche si può osservare un certo grado di distacco affettivo dalle stesse.
- Le allucinazioni visive (semplici o complesse), olfattivo/gustative (odori o sapori inconsueti e sgradevoli) e cenestesiche (per lo più spiacevoli e dolorose: bruciature, stiramenti, punture, trafitture al cervello o torsioni muscolari spesso associate a delirio di trasformazione corporea) sono più rare.
- anche pseudoallucinazioni che hanno caratteristiche sovrapponibili alle allucinazioni ma non sono obiettivate nel mondo esterno (voce o suono nella testa, sentire i propri pensieri).