diagnosi schizofreia Flashcards
Diagnosi: criteri diagnostici del DSM-IV
sintomi caratteristici, disfunzione sociale o lavorativa, durata, esclusione dei disturbi schizoaffettivi e dell’umore, esclusione di sostanze e condizione medica generale, relazione con disturbo pervasivo dello sviluppo ,
sintomi caratteristici dsm iv
due o più dei seguenti sintomi, ciascuno presente per un periodo di tempo significativo durante un periodo di un mese (o meno se trattati con successo): deliri, allucinazioni, eloquio disorganizzato, comportamento grossolanamente disorganizzato o catatonico, sintomi negativi. È richiesto un solo sintomo se i deliri sono bizzarri, se le allucinazioni consistono in una voce che continua a commentare il comportamento o i pensieri del soggetto, se due o più voci conversano tra loro
disfunzione sociale lavorativa
per un periodo significativo di tempo dall’esordio del disturbo una o più delle principali aree di funzionamento (lavoro, relazioni interpersonali, cura di se) si trovano a livello notevolmente ridotto a quello pre-malattia o, se essa è sviluppata nell’infanzia o adolescenza, si ha incapacità di raggiungere un livello prevedibile.
durata sintomi
segni continuativi del disturbo che persistono da almeno 6 mesi che deve includere almeno 1 mese di sintomi (o meno se trattati con successo) che soddisfino il criterio A e può includere anche periodi di sintomi prodromici o residui durante i quali possono essere manifesti soltanto sintomi negativi o due o più sintomi elencati nel criterio A in forma attenuata. La durata ci permette di fare DD con disturbo schizofreniforme (meno di 6 mesi) e disturbo psicotico breve (meno di 1 mese).
esclusione disturbi schizoaffettivi e umore
non devono essere presenti episodi depressivi maggiori, maniacali o misti durante la fase attiva della malattia. Se anche si verificano episodi di alterazione dell’umore essi non devono avere durata totale maggiore a quella complessiva dei periodi attivo e residuo
esclusione di sostanze e condizioni mediche generali
il disturbo non deve essere dovuto a effetti fisiologici diretti di una sostanza (da abuso o farmaco) o a una condizione medica generale
F. Relazione con un disturbo pervasivo dello sviluppo
se c’è storia di disturbo autistico o altro disturbo pervasivo dello sviluppo la diagnosi addizionale di schizofrenia si fa solo se sono anche presenti deliri o allucinazioni rilevanti per almeno un mese.
terapia schizofrenia, tipi
Farmacologica
Pseudoeducativa —-> molto importante all’esordio della malattia Riabilitazione cognitiva e sociale 9
terapia farmacologica schizofrenia
La terapia farmacologica va somministrata anche nella diagnosi non certa ma al solo comparire di determinati quadri sintomatologici. Questo perché i farmaci inizialmente utilizzati sono trasversali poi si differenziano in base alla patologia accertata.
cosa fare in pz senza diagnosi certa
SCHIZOFRENIA Un paziente che presenta sintomatologia deve essere trattato immediatamente anche senza una diagnosi certa di schizofrenia (senza certezza si fa diagnosi di disturbo schizofreniforme). Si tratta il paziente per sei mesi se i sintomi regrediscono si tratta molto probabilmente di un episodio psicotico transitorio, se i sintomi sono ancora presenti e se inizia ad essere più marcato il deterioramento cognitivo si fa diagnosi di schizofrenia.
cosa distingue schizofrenia da altre psicosi
PSICOSI Il deterioramento cognitivo è ciò che distingue la schizofrenia da altre psicosi.
terapia farmacologica psicosi, su quali sintomi sono piu’ efficaci
i neurolettici sono i farmaci più usati per il controllo della schizofrenia, in particolare dei sintomi positivi mentre sono meno efficaci su quelli negativi. Essi sono inoltre in grado di prevenire le ricadute e tanto più è precoce l’intervento terapeutico tanto migliore sarà la prognosi. Circa ¼ dei pazienti trattati con neurolettici classici non risponde. Gli antipsicotici atipici (clozapina, risperidone e olanzapina) hanno affinità, oltre che per i recettori dopaminergici, anche per quelli della serotonina con minori effetti collaterali extrapiramidali e risposta anche nel 30-60% dei non responders ai neurolettici classici. Importante è anche la riabilitazione del malato per cercare di recuperare capacità perdute o mai acquisite per ottenere una migliore qualità di vita e sociale.