Capitolo 9: Rimborso dell'imposta Flashcards
Rimborso
Il rimborso è un particolare procedimento diretto al soddisfacimento di un credito vantato dal contribuente nei confronti dell’ente impositore.
Il soggetto attivo è qui il contribuente che vanta il credito, mentre il soggetto passivo è l’ente impositore chiamato a rimborsarlo.
Situazioni che possono dar vita al rimborso
- Riscossione anticipata del tributo rispetto alla sua esatta determinazione: il contribuente risulta aver versato più del dovuto
- malfunzionamento del modello di attuazione del tributo: casi in cui il debito tributario è stato determinato in modo definitivo, ma si è pervenuti successivamente ad una sua rideterminazione, essendo risultata la prima determinazione errata.
Casi di malfunzionamento del modello di attuazione del tributo??
Sono i casi di:
- Inesistenza, abrogazione o illegittimità della norma impositiva: rimborso è escluso con riferimento ai rapporti esauriti
- Errore commesso nella dichiarazione da parte del contribuente che versa più del dovuto
- Errore commesso dall’ente impositore in sede di determinazione del tributo.
Compensazione
La compensazione:
- consente al contribuente di utilizzare immediatamente il proprio credito, con un utilizzo limitato, impiegato solo ai fini del pagamento di altre imposte, dello stesso tipo ma di anno successivo ( compensazione verticale) oppure di tipo diverso e dello stesso anno(compensazione orizzontale).
- viene utilizzata direttamente in dichiarazione o mediante F24 per pagare altre imposte.
Sia per il risparmio che per la compensazione la scelta a favore di una o di altra avviene in dichiarazione ed è revocabile. E’ disciplinato solo il caso di mutamento dell’opzione da rimborso a compensazione non è disciplinato l’opposto.
Rimborso(I)
Nel rimborso, per la fruizione del credito occorre un consenso attivo dell’ente impositore, che non solo deve confermare in merito alla spettanza del credito che deve provvedere in concreto mediante effettivo pagamento. E fino all’effettivo pagamento, il contribuente non può usare il credito.
Procedure di rimborso
- Su istanza di parte
- D’ufficio
Rimborso d’ufficio
Determina l’insorgenza a carico dell’Ufficio di un vero e proprio obbligo di provvedere alla restituzione delle somme indebitamente percette.
La fattispecie del rimborso d’ufficio, in quanto derogatorie, sono tassativamente previste dalla legge.
- Ipotesi in cui il versamento (totale o parziale) di un tributo appare determinato da errori materiali o duplicazioni, addebitabili all’Ufficio.
- Il caso in cui l’ammontare della ritenuta di acconto sia superiore a quello dell’imposta liquidata in base alla dichiarazione
- Il caso di versamento diretto in misura superiore all’imposta liquidata
- Imposte riscosse in pendenza di giudizio, rimborso delle somme oggetto di riscossione provvisoria in misura superiore a quanto accertato come dovuto dalla Commissione medesima.
Regole comuni a tutte le discipline circa il rimborso su istanza di parte
a. rimborso deve essere chiesto nei modi e nei termini espressamente disciplinati dagli specifici regimi
b. termini decadenziali per promuovere l’istanza di rimborso
c. nelle imposte dove è prevista la presentazione di una dichiarazione contenente la liquidazione a saldo dell’imposta da versare, l’opzione compiuta in quella sede per il rimborso produce gli stessi effetti dell’istanza di rimborso.
d. legittimazione passiva a ricevere l’istanza di rimborso
e. contenuto minimo dell’istanza
f. silenzio diniego
g. rifiuto espresso al rimborso
h. sospensione del rimborso
Interessi dovuti per il ritardato rimborso
Gli interessi corrispondono pari all’uno per cento per ogni semestre compiuto, escluso il primo, successivo alla data del versamento e fino a quella dell’ordinativo del pagamento, da calcolare al tasso legale vigente al momento della scadenza di ciascun semestre.
Per i rimborsi Iva gli interessi sono dovuti nella misura del 2 per cento annuo con decorrenza dal novantesimo giorno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione.
Rimborso imposte dirette
In materia di imposte sui redditi, l’istanza va presentata in carta semplice all’ufficio competente territorialmente in base al domicilio fiscale del contribuente al momento della richiesta, o alla data di presentazione della dichiarazione dei redditi in relazione ai quali si genera rimborso.
L’istanza deve essere presentata entro un rigoroso termine decadenziale ,detto termine è di 48 mesi dal versamento.
Legittimato a proporre istanza è sia il contribuente che il sostituto d’imposta.
Rimborso imposte dirette: Conteggio del termine
La decadenza per la presentazione dell’istanza di rimborso decorre dal giorno dei singoli versamenti in acconto - nel caso in cui detti versamenti all’atto della loro effettuazione risultino già parzialmente o totalmente non dovuti.
Se l’indebito emerge solo al momento del versamento a saldo il termine decorre dal versamento del saldo.
Rimborso imposte dirette: Recupero delle somme erroneamente rimborsate
Al recupero delle somme erroneamente rimborsate e degli interessi eventualmente corrisposti si provvede direttamente mediante iscrizione a ruolo. La relativa cartella va notificata, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del terzo anno successivo a quello di esecuzione del rimborso o, se più ampio, entro il termine previsto per la notifica dell’accertamento maggiorato di 12 mesi.
Rimborso imposte indirette
La disciplina del rimborso va rinvenuta nei testi normativi dedicati alle singole imposte.
Imposta di registro, Imposta di successione e donazione, imposte ipotecarie e catastali: il rimborso debba essere richiesta all’Ufficio che ha eseguito la registrazione, a pena di decadenza, entro 3 anni dal giorno del pagamento o, se posteriore, da quello in cui è sorto il diritto alla restituzione.
Rimborsi Iva
Il principio di neutralità dell’Iva costituisce principio fondamentale del regime comune dell’Iva a garanzia del quale si pone il riconoscimento del diritto di detrazione dell’Iva a monte, a sua volta parte integrante del meccanismo dell’Iva.
La modalità di rimborso sono rimesse ai singoli stati, la giurisprudenza della Corte di Giustizia ha elaborato una serie di condizioni, cui i singoli stati devono uniformarsi e per permettere al soggetto passivo di recuperare, in condizioni adeguate, la totalità del credito risultante come eccedenza di Iva. Solo il soggetto passivo ha titolo ad agire per il rimborso nei confronti dell’amministrazione, non anche il consumatore finale.
Rimborso Iva: termini di decadenza
Il termine di decadenza è fissato in un biennio.
Un differente termine è previsto per il rimborso del credito Iva risultante dalla dichiarazione.
L’esposizione del credito nella dichiarazione, al fine di ottenere il rimborso, non occorra alcun ulteriore adempimento da parte del contribuente.
L’esercizio per poter ottenere giudizialmente il riconoscimento del diritto al rimborso è soggetto solamente all’ordinaria prescrizione decennale, mentre non è applicabile il termine biennale di decadenza.