Capitolo 6: Embriogenesi, Istologia, Apparato tegumentario e locomotore-PARTE 3/3 Flashcards
Cosa provoca l’arrivo di un impulso nervoso in un muscolo?
Il rilascio di Ca2+ dal reticolo sarcoplasmatico della fibra muscolare: il calcio si lega al complesso delle proteine regolatrici e ne modifica la conformazione, liberando il sito di attacco della miosina sull’actina: così i miofilamenti possono agganciarsi e scorrere reciprocamente, permettendo la contrazione.
Cosa succede nei muscoli quando lo stimolo nervoso cessa?
La pompa del calcio ricomincia a pompare attivamente lo ione Ca2+ all’interno del reticolo sarcoplasmatico, determinando il rilassamento del muscolo: la miosina si dissocia dall’actina e il sarcomero torna alla lunghezza originale
Come si chiama la contrazione muscolare che si verifica senza che il muscolo si accorci?
Contrazione isometrica
Come si chiama la contrazione muscolare che determina l’accorciamento del muscolo, ma non cambia il tono muscolare?
Contrazione isotonica
La contrazione muscolare richiede molta energia: come la ottengono le cellule muscolari?
Dall’idrolisi dell’ATP
A cosa serve l’idrolisi dell’ATP nel contesto della contrazione muscolare?
l’idrolisi dell’ATP è necessaria per attivare la miosina in modo che questa possa attaccarsi all’actina e permettere lo scorrimento dei filamenti sottili sui filamenti spessi. L’idrolisi dell’ATP permette il distacco delle teste di miosina dai filamenti sottili di actina e il loro successivo riattacco in un altro punto verso l’estremità del sarcomero
Cosa succede ai muscoli se manca l’ATP?
Miosina e actina restano strettamente associate tra loro: succede 3-4 ore dopo la morte (rigor mortis)
Perché l’ATP dev’essere prodotto all’interno delle fibrocellule muscolari?
Perché è presente in ogni momento in piccolissima quantità all’interno delle fibrocellule muscolari
Cosa succede quando la contrazione muscolare non è molto intensa, anche se prolungata nel tempo, vs quando lo sforzo muscolare è intenso?
Se lo sforzo non è intenso, l’apporto di ossigeno è sufficiente a far procedere la respirazione cellulare, producendo una gran quantità di ATP; se è intenso il muscolo è in anaerobiosi e ricava ATP tramite la glicolisi, il cui prodotto finale è l’acido lattico, che si accumula nel muscolo provocando affaticamento muscolare.
Cosa succede all’acido lattico che si accumula nel muscolo in caso di sforzo?
Viene trasportato al fegato, dove può essere usato per la produzione di glucosio, in un processo che richiede ATP, prodotto dalla respirazione cellulare. Per questo in caso di sforzo muscolare, l’organismo è in “debito di ossigeno”
Che cos’è la mioglobina?
Una proteina contenuta nei muscoli con la funzione di trasportare e immagazzinare ossigeno, costituendo una riserva a cui il muscolo può attingere per produrre ATP, necessario per la contrazione.
Qual è la struttura della mioglobina?
è simile a quella dell’emoglobina, ma è fatta da una sola catena polipeptidica anzicché 4 e contiene solo un gruppo eme.
Chi ha più affinità per l’ossigeno: la mioglobina o l’emoglobina?
La mioglobina: cattura l’ossigeno dal sistema circolatorio, lo trasporta nelle cellule muscolari e lo rilascia nei momenti in cui è necessario (per esempio in caso di sforzo fisico)
Le caratteristiche citologiche e biochimiche delle fibre muscolari sono diverse a seconda della funzione e del muscolo di cui fanno parte. In quali fibre si possono distinguere?
Fibre rosse (o a contrazione lenta) e fibre bianche (o a contrazione veloce)
Quali sono le caratteristiche delle fibre rosse (o a contrazione lenta)?
Formano i muscoli che devono sostenere contrazioni prolungate (come quelli della postura). Hanno velocità di contrazione bassa ma molta vascolarizzazione e molti mitocondri e mioglobina, caratteristiche che permettono di produrre molta ATP e quindi di sostenere lunghi periodi di contrazione
Quali sono le caratteristiche delle fibre bianche (o a contrazione veloce)
Formano i muscoli soggetti a contrazioni rapide e intense, meno vascolarizzate delle fibre rosse, povere di mioglobina e mitocondri, ma con molto glicogeno e enzimi della glicolisi, per cui possono produrre ATP velocemente, ma per un lasso di tempo non troppo prolungato