TUMORE TROFOBLASTICO GESTAZIONALE Flashcards

1
Q

SINONIMO

A

CORIOCARCINOMA

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2
Q

DEFINIZIONE

A

Neoplasia altamente maligna, distruttiva e necrotizzante

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3
Q

COMPOSIZIONE

A

costituita da elementi trofoblastici atipici che proliferano irregolarmente non formando più strutture villose normali o in degenerazione molare

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4
Q

EZIOLOGIA

A
  • Si sviluppa quasi sempre da una gravidanza (gestazionale) che nel 70% dei casi è molare, da un aborto o da una gravidanza a termine.
  • Più raramente si sviluppa a seguito di una gravidanza a termine, un aborto o una gravidanza extrauterina.
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5
Q

MANIFESTAZIONE E LATENZA

A

Si manifesta con latenza di circa un anno.

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6
Q

MORFOLOGIA TUMORE TROFOBLASTICO GESTAZIONALE

A

è un nodulo dall’aspetto sarcomatoso.

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7
Q

DIFFUSIONE DEL TUMORE TROFOBLASTICO GESTAZIONALE

A

Diffonde per:
* VIA EMATOGENA:
PERCHE’ AVVIENE DISSEMINAZIONE PER VIA EMATOGENA, a causa della penetrazione nei vasi di elementi neoplastici.
SEDI ELETTIVE DI METASTATIZZAZIONE Le sedi elettive di metastatizzazione sono polmoni, pelvi, vagina, cervello, colonna vertebrale, rene fegato, intestino
* PER CONTINUITÁ: metastatizzano sia attraverso i vasi che irrorano il miometrio ed il parametrio che tramite l’erosione rapida della parete uterina
* PER CONTIGUITÁ metastatizzano interessando organi adiacenti come ovaio, tuba, vescica, uretra, retto
* PER VIA LINFATICA: la metastatizzazione per via linfatica è un evento eccezionale

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8
Q

ANATOMIA PATOLOGICA

A
  • MACROSCOPIA si distinguono due forme:
    o NODULARE (più frequente) si presenta come un nodulo irregolare, di colorito scuro necrotico al centro e molto sanguinante
    o DIFFUSA infiltra la parete a tutto spessore
  • MICROSCOPIA: elementi cellulari ipercromici con nucleoli prominenti e talora multipli disposti in ammassi irregolari e polimorfi.
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9
Q

CLINICA

A

La sintomatologia può essere locale o generale:
* SINTOMATOLOGIA LOCALE: le manifestazioni cliniche dipendono dalla localizzazione endometriale o miometriale del tumore.
o PERDITE EMATICHE irregolari e frammiste a liquame maleodorante per la necrosi tumorale
o DOLORI PELVICI per contrazione dell’utero e interessamento degli organi pelvici
o FREQUENTE RISCONTRO DI TUMEFAZIONI OVARICHE (cisti teco-luteiniche) che possono complicarsi
o NEL CASO DI LOCALIZZAZIONE ENDOMETRIALE L’EROSIONE DELLA PARETE può simulare una gravidanza extrauterina (emorragia interna, con anemizzazione acuta, shock ipovolemico ed emoperitoneo)
* SINTOMATOLOGIA GENERALE:
o ANEMIA
o PROTEINURIA per azione tossica sul rene da parte delle proteine tumorali
o EDEMA
o FEBBRE secondaria alla necrosi e alla liberazione di citochine
o TIREOTOSSICOSI (rara per produzione di HCT)
o SINDROME SUB-OCCLUSIVA per compressione ab-estrinseco sull’intestino
o INSUFFICIENZA RENALE post-renale per compressione dell’uretere
o TOSSE, EMOTTISI, POLMONITE, DOLORE TORACICO, IPERTENSIONE POLMONARE da localizzazione polmonare

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10
Q

DIAGNOSI

A
  • COME SI ESEGUE UNA DIAGNOSI DI GTT IN CASO DI MANCANZA DI UN NODULO,
  • Dopo una mola vescicolare si eseguono dei dosaggi seriali di β-HCG,
  • β-HCG,aumenta in maniera esponenziale.
  • la diagnosi di tumore trofoblastico gestazionale si esegue dopo 3 mesi (diagnosi definitiva).
  • Si procede al ricovero, durante il quale si esegue
  • Isteroscopia: visualizzare l’utero, per vedere se ci sono eventuali focolai al suo interno;
  • Ecografia transvaginale: valuta il volume uterino e la eventuale presenza di aree anecogene circondate dal più ecogeno tessuto trofoblastico indicanti emorragie miometriali
  • TC-total body: utile per stadiare la malattia e valutare l’interessamento dei parenchimi (fegato, polmone e cervello) e dei linfonodi
  • RM utile per studiare l’architettura miometriale e la pelvi
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11
Q

QUANDO DA MALATTIA DEGENERATIVA PARLO DI TUMORI TROFO-BLASTO GESTAZIONALE GTT… DOPO QUANTO TEMPO DALL’EVACUAZIONE DELLA MOLA? Dopo 2 mesi, valuto le beta. E CHE ACCERTAMENTO FACCIO? VISTO CHE LE BETA DA QUALCHE PARTE DEVONO VENIRE? Ecografia appena arriva… MA LA COSA IMPORTANTE? IL CONCETTO è CHE HO B-HCG ALTE E DEVO CAPIRE DA DOVE VENGONO

A

La sede può essere ovunque quindi faccio TAC-totalbody poi isteroscopia se ci sono dei focolai dentro UTERO

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12
Q

COSA FARE NEL CASO DI NEOPLASIA OCCULTA

A

Nel caso di neoplasia occulta è possibile la radioimmunolocalizzazione con anticorpi anti hCG

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13
Q

COME FARE DIAGNOSI PRECOCE DI CORIOCARCINOMA

A

La diagnosi precoce del corioncarcinoma può essere fatta solo col monitoraggio sistematico della produzione di gonadotropina corionica in pz con pregressa mola.
6 Esame ginecologico: rivela un utero aumentato di volume con caratteri gravidici e talvolta coesistono tumefazioni annessiali (cisti tecoluteiniche) o noduli in vagina (metastasi);
7 esame istologico: dal punto di vista istologico la diagnosi è quasi impossibile.

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14
Q

TERAPIA

A

Dopo aver concluso gli accertamenti diagnostici cosa facciamo? Partiamo con una chemioterapia di prima linea:
* Terapia di prima scelta: chemioterapia con metotrexate più acido folico dopo 30 ore (monoterapia), altrimenti metotrexate attacca acido folico e non i villi. Se fallisce [β-HCG continua a salire], faccio EMACO;
* Terapia di seconda scelta: EMACO (Etoposide, Metotrexate, Actinomicina-d, Ciclofosfamide, Oncovin® [Vincristina]), ha il 100% di efficacia nei tumori trofoblastici;
Con EMACO quindi tratto stadi 2, 3 e 4.

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15
Q

COME SAPPIAMO SE LA PZ STA RISPONDENDO A TERAPIA

A

[riguardo EMACO]
FINO A QUANDO E’ NECESSARIO SOMMINISTRARE LA TERAPIA Somministrare, se possibile, fino a che si ottengono 3 livelli consecutivi di HCG normali misurati settimanalmente. Per ridurre il rischio di recidiva si dovrebbero somministrare altri 2 cicli aggiuntivi dopo azzeramento.

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16
Q

Quando possiamo fare l’isterectomia?

A

Quando non si ha più positività alla β-HCG.

17
Q

TERAPIA NEL CASO IN CUI NON SIANO SODDISFATTI I CRITERI DI TRATTAMENTO

A

Il primo atto a valenza sia diagnostica che terapeutica è lo svuotamento della cavità uterina che può rappresentare l’unico approccio qualora non siano soddisfatti i criteri di trattamento:
1) Presenza di perdite ematiche persistenti in associazione ad un plateau di β-hcg
2) Valori di bhcg superiori a 20.000 ui/l dopo 4 settimane dallo svuotamento della gravidanza molare
3) β-HCG in aumento per tre dosaggi consecutivi
4) Diagnosi istologica di corioncarcinoma
5) Dosabilità dei markers dopo 4-6 mesi dallo svuotamento
6) Presenza di metastasi

18
Q

COME VIENE DECISO IL MOMENTO CORRETTO PER INIZIARE IL TRATTAMENTO

A

Il momento per iniziare il trattamento viene deciso monitorando la curva dell’Hcg

19
Q

SU CHE COSA VA BASATA LA SCELTA DEL TRATTAMENTO

A

fattori prognostici che ne condizionano l’evoluzione
STADIO 1 →Malattia confinata all’utero
STADIO 2 → Malattia coinvolgente l’apparato genitale (annessi, vagina, parametri)
STADIO 3 → Tumore coinvolgente i polmoni
STADIO 4 → Altre metastasi
A:senza fattori di rischio
B:con 1 fattore
C:con 2 fattori

20
Q

FATTORI DI RISCHIO

A
  1. HBG> 10.000 UI/l
  2. DURATA DI MALATTIA > 6 MESI DOPO LA PRECEDENTE GRAVIDANZA
    Prognosi
21
Q

PROGNOSI

A

stadio I → basso rischio
stadio II -stadio III → basso rischio o alto rischio (punteggio > 8)
stadio IV → alto rischio

22
Q

QUALI SONO I CASI IN CUI DEVO FARE LA PROFILASSI OLTRE CHE ALL’INTERVENTO ?

A

hcg iniziali molto elevate devo fare sempre la profilassi oltre intervento.

23
Q

SCHEMI TERAPEUTICI SULLA BASE DEL RISCHIO

A

Gli schemi terapeutici sono i seguenti:
* Basso rischio: chemioterapia con metotrexate più acido folico dopo 30 ore (monoterapia), altrimenti metotrexate attacca acido folico e non i villi. Se fallisce, si fa EMACO;
* Medio rischio: EMACO (Etoposide, Metotrexate, Actinomicina-d, Ciclofosfamide, Oncovin [Vincristina]), ha il 100% di efficacia nei tumori trofoblastici;
* Alto rischio: EMACO;
Con EMACO quindi tratto stadi 2, 3 e 4.

24
Q

COME SI VALUTA RISPOSTA ALLA TERAPIA CON EMACO

A

EMACO La risposta alla terapia si valuta monitorando le β-HCG nel tempo, eventualmente si integra con TC.
[riguardo EMACO] Somministrare, se possibile, fino a che si ottengono 3 livelli consecutivi di HCG normali misurati settimanalmente. Per ridurre il rischio di recidiva si dovrebbero somministrare altri 2 cicli aggiuntivi dopo azzeramento.

25
Q

UNA DONNA DI 40 ANNI CHE HA GIA AVUTO FIGLI PER ESSERE ANCORA PIU SICURI COSA SI PUO FARE?

A

Isterectomia
COME TRATTO? isterosuzione e curettage che può essere contemporaneo o distanziato; l’importante è svuotare la mola! dopo doso la beta-HCG e CI SONO CASI IN CUI POSSO MANDARE SUBITO LA PAZIENTE A CASA E ALTRI IN CUI DEVO FARE UN ULTERIORE?