carcinoma dell'endometrio, Flashcards

1
Q

carcinoma dell’endometrio, epidemiologia

A

, tumore più frequente in assoluto tra i tumori ginecologici, donne tra 45 e 65 anni, donna spesso obesa, nullipara, tumore florido,HA AVUTO AUMETO DI INCIDENA

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
2
Q

CARCINOMA DELL’ENDOMETRIO, PROGNOSI

A

E’ generalmente un tumore con buona prognosi, contrariamente al k ovarico. Ha un elevato indice di curabilità, con un tasso di sopravvivenza al primo stadio pari al 85-90%. Nel caso in cui si verifichino recidive la prognosi è pessima, la pz va incontro a morte certa dopo 1 due anni, nonostante la terapia.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
3
Q

PATOGENESI K DELL’ENDOMETRIO

A

generalmente sono tumori ormonodipendenti, spesso è su base iperplastica, recettori che rispondono bene alla terapia ormonale . Unici tumori svincolati dal controllo ormonale sono quelli dell’età più avanzata, superiore a 65 aa,

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
4
Q

FATTORI DI RISCHIO K ENDOMETRIO

A
  • E’ UN TUMORE DEL PROGRESSO, legato al cambiamento dello stile di vita nel dopoguerra
    1 alimentazione ricca di grassi di origine animale e di carne,
    2 ormoni ed integratori, possono portare alla stimolazione di un focolaio neoplastico in fase iniziale,
    3 indiscriminato uso di farmaci
    5 età peri post menopausale, rarissimi prima dei 40 anni
    6 stato socio economico medio alto, più frequente nei paesi industrializzati
    7 nulliparità, sembra che la gravidanza abbia un ruolo protettivo,
    8 aumentata esposizione agli estrogeni endogeni
  • anovularietà, le pz che non ovulano hanno una memoria estrogenica non controbilanciata dal progesterone,
  • sdr di stein leventhal pcos
  • obesità, tessuto adiposo è un serbatoio di estrogeni,
  • epatopatie e cirrosi, causano mancata eliminazione di estrogeni ed accumulo degli stessi
  • epatopatia e cirrosi, determinano mancata eliminazione di estrogeni e quindi loro accumulo
    9 familiarità per tumori ormono dipendenti,
    10 assunzione di estrogeni in menopausa senza protezione con progestinici
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
5
Q

FATTORE PROTETTIVO K ENDOMETRIO

A

pillola, grande prevenzione primaria

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
6
Q

K ENDOMETRIO, DIAGNOSI

A
  • donne con perdita ematica, ISTEROSCOPIA esame di primo livello,

SCREENING,
- eco transvaginale ecotv, si misura lo spessore della parete uterina, se è inferiore a 4 mm non ci si deve preoccupare, ma se supera i 5 mm, si fa automaticamente l’isteroscopia, il limite si sposta ad 8 mm nel caso di pz che fanno terapia sostitutiva con estrogeni,
- PARAMETRI DI RIFERIMENTO IN MENOPAUSA PER ESEGUIRE L’ISTEROSCOPIA
- Spessore non superiore a 4 mm in pz che non fanno terapia ormonale sostitutiva
- Spessore non superiore ad 8 mm in pz che fanno terapia ormonale
- In menopausa, se spessore è inferiore ad 1 mm, ecotv si fa ogni 12 mesi
- Tra 2 e 4 mm eco tv ogni 3 mesi,
- Isteroscopia, esame di secondo livello, ambulatoriale, necessita dilatazione
- Isteroscopia operativa,
- Biopsia ed esame istologico

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
7
Q

STADIAZIONE K ENDOMETRIO

A
  • Esame clinico
  • Ecografia con sonda vaginale
  • Isteroscopia
  • Cistoscopia,
  • Rettoscopia,
  • Urografia,
  • Linfografia,
  • Tc valutazione linfonodi,
  • Rmn, alto costo e scarsa disponibilità
  • Scintigrafia ossea ed epatica
  • Markers ca 125
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
8
Q

SINTOMATOLOGIA K ENDOMETRIO

A
  • PERDITA EMATICA, menometrorragie, metrorragie in menopausa, spotting intermestruale,
  • LEUCOXANTORREA, perdita bianco giallastre maleodoranti, legate alla distrofia vaginale,
  • ALGIE PELVICHE molto tardive e legate all’infiltrazione
  • DISTURBI VESCICALI O RETTALI
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
9
Q

TERAPIA K ENDOMETRIO, TRATTAMENTO STANDARD

A
  • Intervento chirurgico in laparotomia, anche se alcuni lo fanno in laparoscopia,
  • Scarsa chemio e radio sensibilita
  • TRATTAMENTO STANDARD, intervento chirurgico in laparotomia,
  • INIZIO, prelievo liquido libero in addome, nel caso in cui non ci sia si effettua un washing peritoneale, poi si preleva con un cateterino e si manda ad analizzare
  • Intervento consiste in un isterectomia semplice extrafasciale, asportanto circa 2 cm di colletto vaginale,
  • Annessiectomia bilaterale in blocco, utero, ovaie, tube, rimosse in un unico pezzo operatorio,
  • Se non è già stata fatta in laparoscopia, al termine dell’intervento si effettua una linfoadenectomia pelvica ed eventualmente lomboaortica,
  • Ci si limita alla chirurgia quando il tumore è in un primo stadio, se va oltre si associa radio e chemioterapia mantenendo invariata la tecnica chirurgica (non si effettua una demolizione maggiore asportando retto o altri organi vicini). La chemioterapia può essere fatta contemporaneamente alla radio o successivamente
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
10
Q

TRATTAMENTO STADIO I K ENDOMETRIO

A
  • 1) Washing peritoneale
  • 2) Isterectomia totale addominale, dopo rimozione utero dovrebbe essere aperto e valutato per capire infiltrazione,
  • 3) Annessiectomia bilaterale anche nelle giovane, è un tumore ormone dipendente
  • 4) Asportazione di colletto vaginale, circa 2 cm (per vedere le metastasi)
  • 5) Linfoadenect.pelvica e lombo-aortica (rischio emorragie, si esegue per via laparoscopica)
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
11
Q

PZ OBESE K ENDOMETRIO

A

se infiltrazione è minore del 50% ed il grading è basso si può evitare la linfoadenectomia

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
12
Q

K ENDOMETRIO, ALTERNATIVA TERAPEUTICA ST I

A
  • 1) linfoadenectomia pelvica per via laparoscopica, 2) se N-: isterectomia vaginale.
  • 3) -annessiectomia bilaterale-
  • Via vaginale: pazienti anziane, obese, con alto rischio operatorio oppure casi a basso rischio, che non necessitano di linfoadenectomia
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
13
Q

TRATTAMENTO ST II E ST III FOCALE, STANDARD CHIRURGICO MINIMALE

A
  • 1) WASHING
  • 2) ISTERECT.EXTRAFASCIALE + AA
  • 3) SAMPLING LINFONODALE ILIACO EXT-INT-COMUNE
  • 4) COLLETTO VAGINALE
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
14
Q

TERAPIA ST IIA

A

solo mucosa endocervicale, prognosi simile a st I) : ITA + aa + colpectomia 1/3 superiore + LA

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
15
Q

TERAPIA ST IIB

A

(infiltrazione stroma): se pz relativamente giovani ed in condizioni generali buone Wertheim Meigs (conservando le ovaie), se pz anziane e/o cattive condizioni generali ITA + AA + colpectomia 1/3 superiore + LA seguito da radioterapia

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
16
Q

TERAPIA ST III K ENDOMETRIO

A
  • Reperto introperatorio (trovato mentre si operava un primo stadio): ITA + AA + colpectomia 1/3 superiore seguito da radioterapia
  • Reperto postchirurgico (non segni di diffusione extrauterina): diffusione parametriale, ovarica, vaginale, linfonodale: radioterapia (eventualmente brachiterapia).
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
17
Q

TERAPIA ST IV, K ENDOMETRIO

A
  • La pz generalmente sopravvive solo 2 mesi.
  • RT palliativa
  • Chemio palliativa(la chemio viene usata in maniera non palliativa per il sieroso capillifero o per l‟endometriode G3 per evitare le recidive)
  • Ormono-terapia ad alte dosi(MAP e GnRH analoghi)
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
18
Q

TERAPIA K ENDOMETRIO DONNE GIOVANI

A

Terapia conservativa in donne giovani: numero limitato di casi, esame cavità ripetuti + terapia progestinica ev. IUD (Mirena), ev. ablazione settoriale. Solo in centri di riferimento, risultati per ora promettenti con gravidanze riportate nelle casistiche.
- [internet: Mirena è uno IUD (Intra Uterine Device, o IUS Sistema Intra Uterino) che rilascia l’ormone levonorgestrel all’interno dell’utero]

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
19
Q

TERAPIE ADIUVANTI K ENDOMETRIO Q

A

radioterapia ext, brachiterapia, chemioterapia, chemio-radioterapia, ormonoterapia.
- BRACHITERAPIA, consente di fare un trattamento radioterapico più breve, si fa nel caso in cui il k dell’endometrio invada il collo dell’utero o la cupola vaginale, serve a completare la radioterapia a fasci esterni

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
20
Q

TERAPIA ORMONALE K ENDOMETRIO

A
  • Oggi non viene quasi piu’ utilizzata nel k endometrio, pressocchè abolita, si usano in casi molto gravi, in pz con invasione di vescica e retto, al 2° o 3° stadio, non si fa né trattamento chirurgico né radioterapico, con scopo non curativo ma di allungamento della sopravvivena e miglioramento della qualità della vita,
  • Uso di farmaci come il megestrolo acetato,
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
21
Q

CHEMIOTERAPIA K ENDOMETRIO

A

E’ necessario quando si ha un interessamento linfonodale alto,
- È generalmente solo una chemioterapia di salvataggio, dopo recidiva post chirurgica ERT,
- Nell’endometrio si fa in genere platino e taxolo, per periodo di tempo indeterminato

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
22
Q
  • FOLLOW UP K ENDOMETRIALE
A

Controllo ogni 6 mesi per 5 anni, è raro che compaiano recidive dopo i 2 anni,
- Dopo i 5 anni la pz può considerarsi guarita, e deve riprendere a fare i controlli di routine attuali
- CONTROLLI
- visita ginecologica ed ecografia transvaginale e pap test,
- Tc una volta all’anno per 5 anni
- Marker tumorali, non aiutano, può salire CA 125 nelle recidive
- Nei vasi dubbi PET, elevata sensibilità, minor specificità

23
Q

PRECURSORI E STORIA NATURALE, COMPONENTI MUCOSA ENDOMETRIAELE

A

La mucosa endometriale è composta da due componenti:
- ghiandole
- stroma (stroma citogeno endometriale).
* Iperplasie semplici: ghiandole e stroma aumentano entrambi, in maniera proporzionale

24
Q

PROGNOSI IPERPLASIA SEMPLICI

A

Sono le alterazioni associate ad una prognosi migliore

25
Q
  • Iperplasie complesse
A

Aumentano le ghiandole ma lo stroma non aumenta;

26
Q

NATURA IPERPLASIE COMPLESSE

A

PRECANCEROSI

27
Q
  • Iperplasie con atipie
A

le ghiandole continuano ad aumentare e lo stroma addirittura diminuisce, divenendo praticamente invisibile nel preparato, praticamente non si trova più stroma nel preparatoQ

28
Q

CLASSIFICAZIONE,TIPO ISTOLOGICO ENDOMETRIOIDE , PATOGENESI

A

è un tumore estrogeno dipendente legato agli ormoni, florido, pieno di recettori ed estrogeni ecc…) , con una proliferazione di tipo cerebroide nella cavità uterina;

29
Q

EPIDEMIOLOGIA TUMORE ENDOMETRIOIDE

A

è tipico della donna di 50 anni, in età perimenopausale, la paziente è spesso obesa e nullipara,

30
Q

CARATTERISTICHE TUMORI ENDOMETRIOIDE

A
  • Il tumore è florido, insorge spesso su base iperplastica e ha dei recettori che rispondono molto bene alla terapia ormonale;
  • Estrogeno dipendente
  • Da iperplasia/ricco di recettori ormonali
31
Q
  • Tumore di tipo 2 – sieroso papillifero: tumore della senilità
    MORFOLOGIA
A

parte dall’atrofia, c’è una scomparsa della mucosa, dall’ atrofia compaiono dei focolai di carcinoma.
- Utero piccolo, vuoto,
- Unica piccola lesione a livello del fondo
- Più endofitico che esofitico
- Non endometrioide
- Privo di recettori
- Aggressività elevata
- Cattiva prognosi

32
Q

PATOGENESI

A

non è ormonodipendente, è svincolato da meccanismi endocrini, è un tumore da atrofia ed è privo di recettori

33
Q

EPIDEMIOLOGIA

A
  • donna con più di 60 anni
  • età più elevata degli altri tumori, è l’unico tumore in natura che peggiora la sua prognosi con l’aumento dell’età; gli altri tumori procedono e si evolvono più lentamente con la riduzione del metabolismo in età avanzata, mentre nel tumore sieroso papillifero avviene il contrario
34
Q

PROGNOSI

A

sono i tumori peggiori,

35
Q

CLASSIFICAZIONE IN BASE AP

A

CLASSIFICAZIONE SU BASE DI DIFFERENZIAZIONE
* per quanto riguarda la differenziazione distinguiamo tumori:
o G1
o G2
o G3: sono i peggiori, dove si perde la normale architettura endometriale
CLASSIFICAZIONE SU BASE ISTOLOGICA
* Per quanto riguarda il tipo istologico:
o Endometriode: è il migliore, con ottima prognosi;
o Adenoacantoma
o Adenosquamoso
o ADK a cellule chiare
o ADK sieroso-papillifero: molto aggressivo, simile a quello ovarico.
o ADK a secrezione mucosa

36
Q

FATTORI RISCHIO

A
  • Iperestrogenismo: è un FR, mentre il progesterone protegge;
  • Familiarità: positività alle mutazioni BRCA1 e 2;
  • Obesità: aumenta conversione degli ormoni;
  • Patologie epatiche: diminuiscono il catabolismo degli ormoni;
  • Ovaio policistico
  • Nulliparità
  • Assunzione di estrogeni in menopausa senza che siano bilanciati dai progestinici; questo succedeva soprattutto prima, fino a quando non ci si è accorti che gli estrogeni da soli aumentavano il rischio di carcinoma dell’endometrio; negli anni 90, quando si è ripresa la terapia ormonale, si è associato agli estrogeni almeno un progestinico per almeno 10 giorni al mese; dal 2002 alcuni studi hanno dimostrato un associato rischio di carcinoma alla mammella per chi fa uso di estrogeni e progestinici in menopausa, per cui la terapia ormonale è stata sostanzialmente abbandonata.
37
Q

EVOLUZIONE

A

Endometrio normale→ iperplasia semplice (con aumento bilanciato di ghiandole e stroma)→ iperplasia ghiandolare cistica (in cui le ghiandole si dilatano sino a formare delle vere e proprie cavità)→ iperplasia adenomatosa→ iperplasia adenomatosa con atipie→ carcinoma

38
Q

COSA FARE NEL CASO IN CUI SI RIESCA AD IDENTIFICARE L’IPERPLASIA

A

Nel caso in cui si riesca ad identificare l’iperplasia, è possibile agire sull’iperplasia bloccando l’evoluzione tumorale e risolvendo il problema. L’iperplasia con aspetto polipoide può essere ancora benigna.

39
Q

STEP DI EVOLUZIONE

A

quale è normalmente costituito da 2 componenti: ghiandole e stroma.
2) iperplasia semplice Se queste aumentano contemporaneamente e in maniera bilanciata si parla di iperplasia semplice.
3) iperplasia complessa Se invece aumentano le ghiandole ma non lo stroma, o addirittura questo diminuisce, si parla di iperplasia complessa, con ghiandole addossate l’una all’altra senza interposizione di stroma. [Sulle slides parla di “iperplasia ghiandolare cistica” e non parla della complessa]
4) iperplasia adenomatosa, Man mano che si va nelle iperplasie più complesse aumentano le ghiandole e diminuisce lo stroma sino ad arrivare all’IPERPLASIA ADENOMATOSA, paradigmatica e complessa per definizione (costituisce la soglia del K endometriale) in cui le ghiandole sono addossate (back to back) l’una all’altra senza interposizione di stroma.
5) k vero e proprio dell’endometrio allo stadio 0 Se le cellule ghiandolari presentano delle atipie al loro interno possiamo parlare di K vero e proprio dell’endometrio allo stadio 0, che è appunto l’IPERPLASIA ADENOMATOSA CON ATIPIE (si vedono cellule senza nucleo, cellule con 2 nuclei, nucleo ipercromico ecc…) in quanto non esiste il K in situ endometrio poiché manca la membrana basale che separa l’endometrio dallo stroma e l’endometrio dal miometrio. (L’endometrio poggia direttamente sul miometrio→ la neoplasia infiltra immediatamente la muscolare).

40
Q

DIFFUSIONE PER CONTIGUITA’

A

invade la parete miometriale, molto importante per la prognosi

41
Q

SIGNIFICATIVITA’ PER LA PROGNOSI DELL’INVASIONE DELLA PARETE MIOMETRIALE

A

, se supera il 50% c’è un rischio disinteressamento linfonodale, perché i vasi linfatici sono nella porzione più superficiale del miometrio).

42
Q

ULTERIORI STRUTTURE CHE POSSONO ESSERE INTERESSATE PER DIFFUSIONE

A

Può anche interessare il collo dell’utero, oppure se le cellule neoplastiche passano attraverso le tube possono colonizzare la pelvi (qui siamo già in 3 stadio)
o 1 stadio: limitato al corpo dell’utero;
o 2 stadio: limitato al collo dell’utero;
o 3 stadio: fuori dall’utero;
* Via linfatica: via di metastatizzazione prediletta,

43
Q

TIPI DI METASTASI PER VIA LINFATICA

A

da metastasi lente ma alte (non verso linfonodi pelvici, ma paracavali e paraortici). Si richiede una linfoadenectomia più impegnativa.

44
Q

VIA EMATICA, INCIDENZA

A

rarissima, si verifica qualche anno dopo l’intervento.

45
Q

RECIDIVE PEGGIORI

A

Le recidive peggiori sono quelle linfonodali, quelle centro-pelviche dove si formano delle masse della pelvi.

46
Q

CLINICA, PERDITA EMATICA GENITALE, MANIFESTAZIONI

A
  • La perdita ematica genitale è il sintomo fondamentale.
  • Il k endometrio si manifesta principalmente con perdita ematica: menometrorragie, metrorragie in menopausa, spotting intermestruale.
47
Q

COSA FARE IN DONNE CON PERDITA EMATICA GENITALE

A
  • Nelle donne con perdita ematica genitale in menopausa si fa subito un’isteroscopia per poter diagnosticare l’eventuale tumore in fase molto iniziale.
  • Nella donna fertile si deve porre attenzione alle mestruazioni emorragiche, le menometrorragie, ed effettuare un’isteroscopia di controllo.
  • Il sintomo più tipico in una pz che è in menopausa e non ha più le mestruazioni è la perdita ematica dai genitali esterni (→isteroscopia e biopsia endometriale), prestare molta attenzione a questa manifestazione!
  • Se il K insorge nel periodo perimenopausale (caratterizzato da irregolarità mestruali) il sintomo principale è rappresentato dalle meno-metrorragie (perdite ematiche al di fuori delle mestruazioni, ma che rappresentano la continuazione del normale flusso mestruale; durano per 15-20gg).
48
Q

LEUCOXANTORREA ,

A

DEFINIZIONE perdite bianco-giallastre maleodoranti (gialle perché c’è un po’ di Hb).
A CHE COSA E’ LEGATA LA LEUCOXANTORREA Sono legate alla distrofia vaginale in quanto una vagina asciutta sanguina facilmente e cambia il colore delle secrezioni.

49
Q

ALGIE PELVICHE, EPOCA DI INSORGENZA

A

molto tardive e legate all’infiltrazione.

50
Q
  • Disturbi vescicali o rettali
    QUALI SONO GLI AVVISI CHE PUÒ DARCI IN PRE-MENOPAUSA
A

Le perdite intermestruali o cicli prolungati e abbondanti + leucoxantorrea e algie

51
Q

IN QUALI PZ LA DIAGNOSI E’ MOLTO DIFFICILE,

A

La diagnosi di carcinoma dell’endometrio è molto difficile nella pre-menopausa. Infatti nella premenopausa si verifica il fallimento della prevenzione, in quanto è necessario fidarsi del sospetto clinico del medico, non ci sono dei cut-off predefiniti.

52
Q

COSA E’ NECESSARIO FARE IN PREMENOPAUSA DAVANTI AD UN SANGUINAMENTO UTERINOANOMALO,

A

Ogni sanguinamento uterino anomalo (AUB) oggi deve essere screenato con l’isteroscopia.

53
Q

DONNE PIU’ FACILI CON CUI FARE SCREENING PER K DELL’ENDOMETRIO

A

Le donne più facili da screenare sono le nullipare e le donne in menopausa perché hanno un minor spessore dell’endometrio.