Il Parlamento Flashcards
cos’è il parlamento
Nell’UE la democrazia viene tutelata attraverso l’esistenza di istituzioni che rappresentano il popolo.
In particolare, i cittadini dell’UE sono rappresentati a livello istituzionale dal parlamento europeo. Il parlamento europeo è l’unica istituzione dell’UE ad essere eletta direttamente dai suoi cittadini.
Inoltre, il principio democratico si estende anche agli stati, i quali sono rappresentati dal consiglio europeo. I parlamenti nazionali sono coinvolti nelle seguenti attività per quanto riguarda il loro ambito europeo:
Diritti di informazione.
Controllo del rispetto del principio di sussidiarietà.
I parlamenti nazionali hanno il diritto di contestare un atto che non ritengono conforme. Vi è una doppia rappresentatività, cioè una democrazia diretta (Nella quale sono coinvolti i cittadini per mezzo del meccanismo dell’iniziativa. Per poter proporre alla commissione una nuova iniziativa legislativa deve essere raggiunta una quota di almeno un milione di firme.) e una indiretta.
I compiti del parlamento
I compiti del parlamento europeo sono:
Funzione legislativa (Insieme al consiglio).
Funzione di bilancio.
Controllo politico dell’operato della commissione.
Elezione del presidente della commissione.
com’è formato il parlamento
Il parlamento europeo è formato da 705 membri più il presidente (Ruolo occupato al momento da Roberta Metsola). Il mandato dura cinque anni. I seggi del parlamento europeo sono ripartiti in modo particolare; infatti, 6 seggi sono assicurati ad ogni stato mentre il resto viene distribuito in maniera proporzionale in base alla popolazione (Rimane comunque un massimo di 96 seggi per un singolo stato). All’interno del parlamento vi sono gruppi parlamentari divisi in base al proprio orientamento politico. I membri del parlamento godono di vari privilegi, fra qui ricordiamo in particolare l’immunità da ogni provvedimento di detenzione e procedimento giudiziario in tutti gli stati membri diversi da quello di appartenenza. La sede del parlamento è a Strasburgo.
L’iniziativa legislativa
IL TFUE attribuisce al parlamento europeo l’iniziativa legislativa solo in casi eccezionali che sono espressamente previsti dal Trattato. L’iniziativa legislativa è un’attività che spetta anche alla commissione, la quale elabora progetti normativi che vanno poi valutati e approvati congiuntamente dal parlamento e dal consiglio. Nella procedura legislativa ordinaria vi è una parità fra parlamento e consiglio, in particolare condividono il potere di approvazione degli atti, ma non hanno potere propositivo in quanto non ha iniziativa legislativa a differenza di quanto avviene nei parlamenti nazionali. Il potere di iniziativa legislativa è della commissione, ma il parlamento detiene un potere definibile come iniziativa dell’iniziativa (Conosciuto anche come ruolo di proposta, è stato concesso al parlamento col Trattato di Maastricht del 1992) nei confronti della commissione, può cioè chiedere alla commissione di presentare un progetto di legge in materie in cui ritiene opportuno un intervento legislativo. Se la commissione rifiuta di seguire la richiesta del parlamento essa sarà tenuta a motivare la propria decisione.
sfiduciare la commissione
Il Trattato di Lisbona ha fornito al parlamento il potere di sfiduciare la commissione. La mozione di sfiducia, se approvata, costringe alla dimissione dell’intera commissione. La votazione sulla mozione di sfiducia richiede una doppia maggioranza (Maggioranza qualificata). Siccome le conseguenze della mozione di sfiducia sono gravi si è deciso di attribuire al presidente della commissione il potere di chiedere le dimissioni di un singolo commissario.
l’esercizio delle funzioni di bilancio
Per quanto riguarda l’esercizio delle funzioni di bilancio il parlamento europeo stabilisce ogni anno il bilancio dell’anno successivo. Il progetto di bilancio è presentato dalla commissione e viene poi successivamente esaminato da consiglio e parlamento. Il parlamento ha la facoltà di proporre modifiche alle spese.
Competenze del parlamento dopo la revisione dei trattati
Il parlamento europeo si è visto crescere le proprie competenze nel corso degli anni grazie alle successive revisioni dei Trattati. Ciò è avvenuto tramite le revisioni, cioè è dipeso dalla volontà degli stati di modificare ed ampliare i compiti del parlamento europeo rispetto allo schema originale che lo vedeva sostanzialmente come semplice organo consultivo. Al parlamento era concesso solo di fornire un parere in merito al completamento di un Trattato, lasciando la conclusione effettiva o meno alla commissione, mentre oggi il parlamento deve approvare il testo prima che esso entri in vigore, inoltre il Trattato entra in vigore solo dopo l’approvazione di quest’ultimo.
Il parlamento ha inoltre il potere di bloccare, a maggioranza dei suoi membri, l’entrata in vigore degli accordi internazionali per quanto riguarda alcune materie (Come, per esempio, l’adesione di un nuovo membro all’unione). Anche dal punto di vista delle procedure giurisdizionali il parlamento ha visto accrescere i suoi poteri, infatti oggi il parlamento è legittimato a promuovere il ricorso di annullamento, ha cioè il potere di impugnare gli atti (Ha quindi il potere di avanzare un meccanismo di controllo della legittimità dell’attività dell’UE). Sì ricorre dinanzi la corte di giustizia europea (Altresì abbreviata come CGUE).
I giudici nazionali non possono vagliare la legittimità degli atti dell’UE e se hanno dubbi devono rivolgersi alla corte di giustizia. Questa operazione è stata fatta per emettere sullo stesso piano tutte le istituzioni (Cioè per garantire l’equilibrio interistituzionale), in questo modo sia il consiglio che la commissione e il parlamento possono avviare un ricorso per l’annullamento degli atti dell’UE che vengono stipulati in caso questi violino delle norme.
Ad oggi quindi il parlamento europeo è totalmente equiparato alle altre istituzioni. Il parlamento può impugnare qualsiasi atto delle istituzioni senza dover giustificare il proprio interesse ad agire (Per esempio per potersi assicurare che non vengano violate regole procedurali che prevedono il coinvolgimento del parlamento europeo).
Il Parlamento
Nell’UE la democrazia viene tutelata attraverso l’esistenza di istituzioni che rappresentano il popolo.
In particolare, i cittadini dell’UE sono rappresentati a livello istituzionale dal parlamento europeo. Il parlamento europeo è l’unica istituzione dell’UE ad essere eletta direttamente dai suoi cittadini.
Inoltre, il principio democratico si estende anche agli stati, i quali sono rappresentati dal consiglio europeo. I parlamenti nazionali sono coinvolti nelle seguenti attività per quanto riguarda il loro ambito europeo:
Diritti di informazione.
Controllo del rispetto del principio di sussidiarietà.
I parlamenti nazionali hanno il diritto di contestare un atto che non ritengono conforme. Vi è una doppia rappresentatività, cioè una democrazia diretta (Nella quale sono coinvolti i cittadini per mezzo del meccanismo dell’iniziativa. Per poter proporre alla commissione una nuova iniziativa legislativa deve essere raggiunta una quota di almeno un milione di firme.) e una indiretta.
I compiti del parlamento europeo sono:
Funzione legislativa (Insieme al consiglio).
Funzione di bilancio.
Controllo politico dell’operato della commissione.
Elezione del presidente della commissione.
Il parlamento europeo è formato da 705 membri più il presidente (Ruolo occupato al momento da Roberta Metsola). Il mandato dura cinque anni. I seggi del parlamento europeo sono ripartiti in modo particolare; infatti, 6 seggi sono assicurati ad ogni stato mentre il resto viene distribuito in maniera proporzionale in base alla popolazione (Rimane comunque un massimo di 96 seggi per un singolo stato). All’interno del parlamento vi sono gruppi parlamentari divisi in base al proprio orientamento politico. I membri del parlamento godono di vari privilegi, fra qui ricordiamo in particolare l’immunità da ogni provvedimento di detenzione e procedimento giudiziario in tutti gli stati membri diversi da quello di appartenenza. La sede del parlamento è a Strasburgo.
IL TFUE attribuisce al parlamento europeo l’iniziativa legislativa solo in casi eccezionali che sono espressamente previsti dal Trattato. L’iniziativa legislativa è un’attività che spetta anche alla commissione, la quale elabora progetti normativi che vanno poi valutati e approvati congiuntamente dal parlamento e dal consiglio. Nella procedura legislativa ordinaria vi è una parità fra parlamento e consiglio, in particolare condividono il potere di approvazione degli atti, ma non hanno potere propositivo in quanto non ha iniziativa legislativa a differenza di quanto avviene nei parlamenti nazionali. Il potere di iniziativa legislativa è della commissione, ma il parlamento detiene un potere definibile come iniziativa dell’iniziativa (Conosciuto anche come ruolo di proposta, è stato concesso al parlamento col Trattato di Maastricht del 1992) nei confronti della commissione, può cioè chiedere alla commissione di presentare un progetto di legge in materie in cui ritiene opportuno un intervento legislativo. Se la commissione rifiuta di seguire la richiesta del parlamento essa sarà tenuta a motivare la propria decisione.
Il Trattato di Lisbona ha fornito al parlamento il potere di sfiduciare la commissione. La mozione di sfiducia, se approvata, costringe alla dimissione dell’intera commissione. La votazione sulla mozione di sfiducia richiede una doppia maggioranza (Maggioranza qualificata). Siccome le conseguenze della mozione di sfiducia sono gravi si è deciso di attribuire al presidente della commissione il potere di chiedere le dimissioni di un singolo commissario.
Per quanto riguarda l’esercizio delle funzioni di bilancio il parlamento europeo stabilisce ogni anno il bilancio dell’anno successivo. Il progetto di bilancio è presentato dalla commissione e viene poi successivamente esaminato da consiglio e parlamento. Il parlamento ha la facoltà di proporre modifiche alle spese.
Il parlamento europeo si è visto crescere le proprie competenze nel corso degli anni grazie alle successive revisioni dei Trattati. Ciò è avvenuto tramite le revisioni, cioè è dipeso dalla volontà degli stati di modificare ed ampliare i compiti del parlamento europeo rispetto allo schema originale che lo vedeva sostanzialmente come semplice organo consultivo. Al parlamento era concesso solo di fornire un parere in merito al completamento di un Trattato, lasciando la conclusione effettiva o meno alla commissione, mentre oggi il parlamento deve approvare il testo prima che esso entri in vigore, inoltre il Trattato entra in vigore solo dopo l’approvazione di quest’ultimo.
Il parlamento ha inoltre il potere di bloccare, a maggioranza dei suoi membri, l’entrata in vigore degli accordi internazionali per quanto riguarda alcune materie (Come, per esempio, l’adesione di un nuovo membro all’unione). Anche dal punto di vista delle procedure giurisdizionali il parlamento ha visto accrescere i suoi poteri, infatti oggi il parlamento è legittimato a promuovere il ricorso di annullamento, ha cioè il potere di impugnare gli atti (Ha quindi il potere di avanzare un meccanismo di controllo della legittimità dell’attività dell’UE). Sì ricorre dinanzi la corte di giustizia europea (Altresì abbreviata come CGUE).
I giudici nazionali non possono vagliare la legittimità degli atti dell’UE e se hanno dubbi devono rivolgersi alla corte di giustizia. Questa operazione è stata fatta per emettere sullo stesso piano tutte le istituzioni (Cioè per garantire l’equilibrio interistituzionale), in questo modo sia il consiglio che la commissione e il parlamento possono avviare un ricorso per l’annullamento degli atti dell’UE che vengono stipulati in caso questi violino delle norme.
Ad oggi quindi il parlamento europeo è totalmente equiparato alle altre istituzioni. Il parlamento può impugnare qualsiasi atto delle istituzioni senza dover giustificare il proprio interesse ad agire (Per esempio per potersi assicurare che non vengano violate regole procedurali che prevedono il coinvolgimento del parlamento europeo).
