Mezzi alternativi per la risoluzione delle controversie e le garanzie e principi Flashcards
La mediazione
Consiste nell’attività, comunque denominata, svolta da un terzo imparziale e finalizzata ad assistere due o più
soggetti nella ricerca di un accordo amichevole per la composizione di una controversia,
anche con formulazione di una proposta per la risoluzione della stessa’.
Mira alla risoluzione della controversia senza passare dall’autorità giudiziaria ma facendo riferimento ad un mediatore.
Casi della mediazione:
- per le cause di condominio
- locazione
- successioni
- condominio
La mediazione e negoziazione obbligatoria
Il legislatore ha previsto che, per alcune controversie, il ricorso alla mediazione è obbligatorio. Questo obbligo è volto a togliere un po’ di lavoro agli uffici
giudiziari.
Per la negoziazione assistita il legislatore cerca solamente di ritardare il momento in cui le parti si rivolgono al giudice senza rendere eccessivamente gravoso il ricorso alla giustizia.
Differenza tra la mediazione e il processo
𝘌𝘴𝘦𝘮𝘱𝘪𝘰: 𝘯𝘦𝘭 𝘤𝘢𝘴𝘰 𝘥𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘰𝘷𝘦𝘳𝘴𝘪𝘢 𝘪𝘯 𝘮𝘢𝘵𝘦𝘳𝘪𝘢 𝘥𝘪 𝘭𝘰𝘤𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘪𝘰 𝘯𝘰𝘯 𝘱𝘰𝘴𝘴𝘰 𝘳𝘪𝘷𝘰𝘭𝘨𝘦𝘳𝘮𝘪 𝘥𝘪𝘳𝘦𝘵𝘵𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘢𝘭
𝘨𝘪𝘶𝘥𝘪𝘤𝘦 𝘮𝘢 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘰𝘣𝘣𝘭𝘪𝘨𝘢𝘵𝘰 𝘢 𝘳𝘪𝘷𝘰𝘭𝘨𝘦𝘳𝘮𝘪 𝘢𝘥 𝘶𝘯 𝘰𝘳𝘨𝘢𝘯𝘪𝘴𝘮𝘰 𝘥𝘪 𝘮𝘦𝘥𝘪𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘳𝘢𝘨𝘨𝘪𝘶𝘯𝘨𝘦𝘳𝘦 𝘶𝘯
𝘢𝘤𝘤𝘰𝘳𝘥𝘰 𝘴𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘤𝘩𝘪𝘢𝘮𝘢𝘳𝘦 𝘪𝘯 𝘤𝘢𝘶𝘴𝘢 𝘨𝘭𝘪 𝘰𝘳𝘨𝘢𝘯𝘪 𝘨𝘪𝘶𝘳𝘪𝘴𝘥𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘭𝘪.
La sostanziale DIFFERENZA tra la mediazione e il processo sta nel fatto che la mediazione non
conduce sempre a una decisione in quanto ha solamente una funzione di mediazione e quindi
le parti non sono vincolate dalla proposta del mediatore.
La negoziazione assistita
In questo istituto il ruolo ricoperto dal mediatore viene ricoperto da un avvocato.
Quindi le parti stipulano una convenzione di negoziazione assistita con la quale, attraverso
l’aiuto dei loro avvocati, cercano di trovare un accordo per risolvere la controversia.
Casi della negoziazione assistita:
- Risarcimento dei danni derivanti dalla circolazione dei veicoli
- cause per somme che non superano i 50mila euro
Anticostituzionali
Questi strumenti sarebbero anticostituzionali nel caso in cui il legislatore costringesse le parti a
rivolgersi solamente a questi due istituti senza poter fare ricorso al giudice
L’arbitrato
E’ uno strumento antico e che trova la
sua disciplina agli articoli 839 e seguenti del Codice di Procedura civile.
L’arbitrato si caratterizza per il fatto della presenza di un giudice privato scelto dalle parti che può essere un collegio di 3 arbitri così come solo 1, un’altra caratteristica è che si arriva ad una DECISIONE come il processo VINCOLANTE PER LE PARTI.
L’arbitrato però non ha molto successo qui perché il giudice ha dei costi elevati e infatti viene utilizzato per cause specifiche infatti non per forza deve essere un esperto del diritto ma un esperto della materia a cui è alla base il caso. Posso scegliere come arbitro anche un ingegnere.
Il principio del contraddittorio
Questo principio asserisce che ciascuna delle parti del
processo deve avere la possibilità di difendersi.
Questo principio viene nominato sia nell’articolo 24 della Costituzione (vedi sopra) sia nell’articolo 111 della Costituzione che regola il giusto processo.
Secondo questo principio entrambe le parti devono essere a conoscenza del processo e, durante tutta la durata del processo, le parti devono avere la possibilità di difendersi.
Il contraddittorio è differito
Nel caso del procedimento ingiuntivo una delle parti si rivolge direttamente al giudice, in presenza di una serie di presupposti che sono quelli indicati dall’articolo 633 del Codice di Procedura civile, e gli chiedo di emettere una ingiunzione di pagamento che andrò a notificare al mio debitore senza che quest’ultimo fosse informato del mio ricorso al giudice.
Non costituisce una violazione del principio del contraddittorio dal momento in cui il legislatore ha previsto che il debitore ha la possibilità di opporsi a tale decreto ingiuntivo documentando il fatto che quella somma che il creditore richiede non è dovuto.
Il principio della domanda
Tale principio fa riferimento al diritto di agire in giudizio previsto sia all’interno dell’articolo 24 della Costituzione.
Articolo asserisce che
‘𝘈𝘭𝘭𝘢 𝘵𝘶𝘵𝘦𝘭𝘢 𝘨𝘪𝘶𝘳𝘪𝘴𝘥𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘭𝘦 𝘥𝘦𝘪 𝘥𝘪𝘳𝘪𝘵𝘵𝘪 𝘱𝘳𝘰𝘷𝘷𝘦𝘥𝘦 𝘭’𝘢𝘶𝘵𝘰𝘳𝘪𝘵à
𝘨𝘪𝘶𝘥𝘪𝘻𝘪𝘢𝘳𝘪𝘢 𝘴𝘶 𝘥𝘰𝘮𝘢𝘯𝘥𝘢 𝘥𝘪 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦’.
Questo significa che la autorità giudiziaria non opera in
maniera automatica ma deve essere chiamata in causa da parte dei soggetti interessati.
Art 112 c.p.c Corrispondenza tra il chiesto e il pronunciato
Un corollario del principio della domanda.
Il giudice deve pronunciare su tutta la domanda e non oltre i limiti di essa; e non può pronunciare d’ufficio su eccezioni, che possono essere proposte soltanto dalle parto
Il principio dispositivo sostanziale
Principio secondo cui solo il titolare del diritto può
intraprendere una azione facendo valere il suo diritto in giudizio.
𝘌𝘴𝘦𝘮𝘱𝘪𝘰: 𝘴𝘦 𝘮𝘪𝘰 𝘮𝘢𝘳𝘪𝘵𝘰 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘥𝘦𝘪 𝘴𝘰𝘭𝘥𝘪, 𝘥𝘪 𝘴𝘶𝘢 𝘱𝘳𝘰𝘱𝘳𝘪𝘦𝘵à, 𝘢𝘥 𝘴𝘶𝘰 𝘶𝘯 𝘢𝘮𝘪𝘤𝘰 𝘴𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘤𝘩𝘪𝘦𝘥𝘦𝘳𝘦 𝘯𝘶𝘭𝘭𝘢
𝘪𝘯 𝘤𝘢𝘮𝘣𝘪𝘰, 𝘪𝘰 𝘯𝘰𝘯 𝘱𝘰𝘴𝘴𝘰 𝘴𝘰𝘴𝘵𝘪𝘵𝘶𝘪𝘳𝘮𝘪 𝘢 𝘭𝘶𝘪 𝘱𝘦𝘳 𝘧𝘢𝘳𝘦 𝘤𝘢𝘶𝘴𝘢 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰𝘯𝘢 𝘢 𝘤𝘶𝘪 𝘮𝘪𝘰 𝘮𝘢𝘳𝘪𝘵𝘰 𝘩𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘪
𝘴𝘶𝘰𝘪 𝘴𝘰𝘭𝘥𝘪.
Eccezioni al principio dispositivo sostanziale
Esistono alcune eccezioni al principio della dispositivo sostanziale ovvero nel caso in cui il legislatore abbia riscontrato un interesse pubblico nel caso in cui il processo non venga iniziato dal soggetto titolare di tale diritto ma dal pubblico ministero.
Esempio: l’articolo 69 del Codice di Procedura civile dice che ‘𝘐𝘭 𝘱𝘶𝘣𝘣𝘭𝘪𝘤𝘰 𝘮𝘪𝘯𝘪𝘴𝘵𝘦𝘳𝘰 𝘦𝘴𝘦𝘳𝘤𝘪𝘵𝘢
𝘭’𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘤𝘪𝘷𝘪𝘭𝘦 𝘯𝘦𝘪 𝘤𝘢𝘴𝘪 𝘴𝘵𝘢𝘣𝘪𝘭𝘪𝘵𝘪 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘭𝘦𝘨𝘨𝘦’.
Uno di questi casi previsti dalla legge è contenuto
nell’articolo 117 del Codice Civile che dice che :
‘𝘐𝘭 𝘮𝘢𝘵𝘳𝘪𝘮𝘰𝘯𝘪𝘰 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘤𝘰𝘯 𝘷𝘪𝘰𝘭𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘨𝘭𝘪
𝘢𝘳𝘵𝘪𝘤𝘰𝘭𝘪 86, 87 𝘦 88 𝘱𝘶ò 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘪𝘮𝘱𝘶𝘨𝘯𝘢𝘵𝘰 𝘥𝘢𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘪𝘶𝘨𝘪, 𝘥𝘢𝘨𝘭𝘪 𝘢𝘴𝘤𝘦𝘯𝘥𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘱𝘳𝘰𝘴𝘴𝘪𝘮𝘪, 𝘥𝘢𝘭 𝘱𝘶𝘣𝘣𝘭𝘪𝘤𝘰
𝘮𝘪𝘯𝘪𝘴𝘵𝘦𝘳𝘰 𝘦 𝘥𝘢 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘪 𝘤𝘰𝘭𝘰𝘳𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘢𝘣𝘣𝘪𝘢𝘯𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘪𝘮𝘱𝘶𝘨𝘯𝘢𝘳𝘭𝘰 𝘶𝘯 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘦𝘴𝘴𝘦 𝘭𝘦𝘨𝘪𝘵𝘵𝘪𝘮𝘰 𝘦 𝘢𝘵𝘵𝘶𝘢𝘭𝘦’.
Il principio di imparzialità del giudice
Tale principio è enunciato dall’articolo 111 della
Costituzione secondo cui ‘𝘖𝘨𝘯𝘪 𝘱𝘳𝘰𝘤𝘦𝘴𝘴𝘰 𝘴𝘪 𝘴𝘷𝘰𝘭𝘨𝘦 𝘯𝘦𝘭 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘢𝘥𝘥𝘪𝘵𝘵𝘰𝘳𝘪𝘰 𝘵𝘳𝘢 𝘭𝘦 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪, 𝘪𝘯 𝘤𝘰𝘯𝘥𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘥𝘪 𝘱𝘢𝘳𝘪𝘵à, 𝘥𝘢𝘷𝘢𝘯𝘵𝘪 𝘢 𝘨𝘪𝘶𝘥𝘪𝘤𝘦 𝘵𝘦𝘳𝘻𝘰 𝘦 𝘪𝘮𝘱𝘢𝘳𝘻𝘪𝘢𝘭𝘦’.
Questo significa che il giudice non deve avere
con le parti una relazione personale (ad esempio amico, padre, madre).
Inoltre il giudice non deve avere rivestito un certo ruolo nella controversia che gli viene sottoposta.
Esempio: il giudice che si è occupato del primo grado non può partecipare alla impugnazione
della sentenza di primo grado.
Il principio della ragionevole durata
Tal principio è previsto dall’articolo 111 della
Costituzione secondo cui ‘𝘓𝘢 𝘭𝘦𝘨𝘨𝘦 𝘯𝘦 𝘢𝘴𝘴𝘪𝘤𝘶𝘳𝘢 𝘭𝘢 𝘳𝘢𝘨𝘪𝘰𝘯𝘦𝘷𝘰𝘭𝘦 𝘥𝘶𝘳𝘢𝘵𝘢’.
Il principio della ragionevole durata: tal principio è previsto dall’articolo 111 della Costituzione secondo cui ‘La legge ne assicura la ragionevole durata’. Per quanto riguarda questo principio è stata introdotta la legge Pinto (legge n. 89, 20012) attraverso cui possono rivolgersi allo Stato per ricevere un’equa riparazione economica in caso in cui il processo superi il termine ragionevole.
Tale termine è di 3 anni per il processo di primo grado, 2 anni
per l’appello e 1 anno per la Cassazione.
La giurisdizione volontaria
E’ l’amministrazione pubblica del diritto privato esercitata da organi
giurisdizionali. Tale tipo di giurisdizione si affianca alla giurisdizione contenziosa