Le azioni di cognizione Flashcards
L’azione di cognizione
E’ un’azione che è volta all’emanazione di un provvedimento di accertamento che dia certezza circa l’esistenza o l’inesistenza del diritto fatto valere o di un certo rapporto giuridico.
Questo accertamento deve avere una caratteristica fondamentale, cioè deve essere un accertamento
che ad un certo diventa definitivo e deve essere
indiscutibile, è espresso dall’articolo 2909 del Codice Civile.
Il processo
E’ lo strumento per la tutela per i diritti soggettivi
L’articolo 2909
'’𝘓’𝘢𝘤𝘤𝘦𝘳𝘵𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘦𝘯𝘶𝘵𝘰 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘦𝘯𝘵𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘱𝘢𝘴𝘴𝘢𝘵𝘢 𝘪𝘯 𝘨𝘪𝘶𝘥𝘪𝘤𝘢𝘵𝘰 𝘧𝘢 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘢 𝘰𝘨𝘯𝘪 𝘦𝘧𝘧𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘵𝘳𝘢 𝘭𝘦 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪 (𝘥𝘦𝘭 𝘱𝘳𝘰𝘤𝘦𝘴𝘴𝘰), 𝘪 𝘭𝘰𝘳𝘰 𝘦𝘳𝘦𝘥𝘪 (𝘧𝘪𝘨𝘭𝘪) 𝘰 𝘢𝘷𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘤𝘢𝘶𝘴𝘢 (𝘤𝘰𝘭𝘰𝘳𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘩𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘢𝘤𝘲𝘶𝘪𝘴𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘪𝘭 𝘥𝘪𝘳𝘪𝘵𝘵𝘰 𝘢 𝘵𝘪𝘵𝘰𝘭𝘰 𝘥𝘦𝘳𝘪𝘷𝘢𝘵𝘪𝘷𝘰 𝘰𝘷𝘷𝘦𝘳𝘰 𝘪 𝘵𝘦𝘳𝘻𝘪 𝘢𝘤𝘲𝘶𝘪𝘳𝘦𝘯𝘵𝘪)“.
L’accertamento contenuto nella sentenza è l’obiettivo del processo di cognizione.
Come diventa indiscutibile l’accertamento contenuto in sentenza?
L’accertamento contenuto in una sentenza diventa
irretrattabile, indiscutibile quando nei confronti di quella sentenza non è più possibile proporre l’impugnazione.
La cosa giudicata si compone di 2 nozioni
- Sostanziale (vista in precedenza)
* Formale: la quale è presente nel Codice di Procedura civile all’articolo 324.
Codice di Procedura civile articolo 324
Tale articolo ci dice che:
“𝘚𝘪 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘯𝘥𝘦 𝘱𝘢𝘴𝘴𝘢𝘵𝘢 𝘪𝘯 𝘨𝘪𝘶𝘥𝘪𝘤𝘢𝘵𝘰 𝘭𝘢 𝘴𝘦𝘯𝘵𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘯𝘰𝘯 è 𝘱𝘪ù 𝘴𝘰𝘨𝘨𝘦𝘵𝘵𝘢 𝘯é 𝘢 𝘳𝘦𝘨𝘰𝘭𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰
𝘥𝘪 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘦𝘵𝘦𝘯𝘻𝘢, 𝘯é 𝘢𝘥 𝘢𝘱𝘱𝘦𝘭𝘭𝘰, 𝘯é 𝘢 𝘳𝘪𝘤𝘰𝘳𝘴𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘤𝘢𝘴𝘴𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦, 𝘯é 𝘢 𝘳𝘦𝘷𝘰𝘤𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘪 𝘮𝘰𝘵𝘪𝘷𝘪 𝘥𝘪 𝘤𝘶𝘪
𝘢𝘪 𝘯𝘶𝘮𝘦𝘳𝘪 4 𝘦 5 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘢𝘳𝘵𝘪𝘤𝘰𝘭𝘰 395.”
Quindi la sentenza passa in cosa giudicata formale quando non sono più proponibili nei suoi confronti i mezzi di impugnazione ordinari.
L’esigenza per il processo di cognizione 1°
Il primo bisogno di tutela nasce dall’esigenza di raggiungere la certezza in ordine all’esistenza o all’inesistenza di un certo diritto, di una certa situazione soggettiva, di un certo rapporto giuridico.
Nel caso in cui nessuno contesti il mio diritto, o che si vanti di essere titolare del mio diritto, io non posso andare davanti al giudice in quanto sono privo dell’interesse di agire.
E’ necessario quindi che ci sia la contestazione o il vanto del mio diritto in modo tale
che si possa andare davanti al giudice.
Processo di cognizione
Oltre a fornire una certezza che
chiarisca che io sono titolare del diritto di servitù o di proprietà, può portare ad una sentenza
che condanna al risarcimento.
l’azione di nullità
Attraverso il processo di cognizione io posso inoltre procedere con quella che è l’azione di
nullità disciplinata dall’articolo 1418 del Codice Civile secondo cui
‘𝘐𝘭 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘢𝘵𝘵𝘰 è 𝘯𝘶𝘭𝘭𝘰 𝘲𝘶𝘢𝘯𝘥𝘰 è 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘢𝘳𝘪𝘰 𝘢 𝘯𝘰𝘳𝘮𝘦 𝘪𝘮𝘱𝘦𝘳𝘢𝘵𝘪𝘷𝘦, 𝘴𝘢𝘭𝘷𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘭𝘢 𝘭𝘦𝘨𝘨𝘦 𝘥𝘪𝘴𝘱𝘰𝘯𝘨𝘢 𝘥𝘪𝘷𝘦𝘳𝘴𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦’.
Altri accertamenti meno comuni:
Azioni di accertamento negativo
L’azione di accertamento non viene utilizzata moltissimo per ottenere l’accertamento
dell’esistenza di un obbligo in capo ad un determinato soggetto.
Può capitare che l’accertamento di un obbligo venga richiesto da un soggetto asseritamente
titolare dell’obbligo, come potrebbe essere il debitore che agisce in giudizio contro il creditore
per chiedere al giudice di dichiarare che lui è libero dall’obbligo di pagamento.
Tali azioni, definite azioni di accertamento negativo
L’esigenza per il processo di cognizione 2°
il processo di cognizione risponde anche all’esigenza di ottenere da parte del giudice un ORDINE pronunciato nei confronti del soggetto contro cui agiamo a tenere una determinata condotta.
Parliamo di quelle che vengono definite azioni di
condanna ed è assistito da un particolare tipo di efficacia che viene definita EFFICACIA ESECUTIVA.
Titolo esecutivo
E’ chi che ottiene un provvedimento di cognizione di condanna, secondo quanto detto dall’articolo 474 del Codice di Procedura civile:
‘𝘓’𝘦𝘴𝘦𝘤𝘶𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘧𝘰𝘳𝘻𝘢𝘵𝘢 𝘯𝘰𝘯 𝘱𝘶ò 𝘢𝘷𝘦𝘳𝘦 𝘭𝘶𝘰𝘨𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘪𝘯 𝘷𝘪𝘳𝘵ù 𝘥𝘪 𝘶𝘯 𝘵𝘪𝘵𝘰𝘭𝘰 𝘦𝘴𝘦𝘤𝘶𝘵𝘪𝘷𝘰
𝘱𝘦𝘳 𝘶𝘯 . 𝘚𝘰𝘯𝘰 𝘵𝘪𝘵𝘰𝘭𝘪 𝘦𝘴𝘦𝘤𝘶𝘵𝘪𝘷𝘪 𝘭𝘦 𝘴𝘦𝘯𝘵𝘦𝘯𝘻𝘦’.
Le azioni di condanna:
A cosa riferiscono
Possono riferirsi al pagamento di una somma o ad un obbligo di fare o di non fare.
Obbligazioni di non fare
Ci riferiamo ad un’esigenza di tutela che nasca proprio in riferimento alla necessità che il soggetto contro cui agiamo si astenga dal tenere un determinato comportamento.
Quindi l’oggetto del processo è un obbligo di astensione, negativo.
Nel momento in cui mi rivolgo al giudice per chiedere una condanna ad una condotta di non fare si dice che chiedo al giudice l’emissione di un PROVVEDIMENTO INIBITORIO.
In quali casi il processo esecutivo è utile?
Può essere utile nel momento in cui sia inadempiuto l’obbligo di consegna di un bene o di rilascio di un determinato bene immobile
oppure
posso ottenere che l’ufficio esecutivo si sostituisca all’obbligato per la realizzazione o la distruzione di una determinata opera
