La domanda giudiziale

Question 1

La domanda giudiziale

Answer 1

L’azione si esercita con la domanda. Se noi facciamo riferimento al modello base di processo,
come sia disciplinata questa domanda ce lo dice 𝗹’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟭𝟲𝟯 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗼𝗱𝗶𝗰𝗲 𝗱𝗶 𝗣𝗿𝗼𝗰𝗲𝗱𝘂𝗿𝗮 𝗖𝗶𝘃𝗶𝗹𝗲.

Tale articolo prevede che ci siano una serie di informazioni che partono 𝗱𝗮𝗹𝗹’𝗶𝗻𝗱𝗶𝘃𝗶𝗱𝘂𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗴𝗶𝘂𝗱𝗶𝗰𝗲 a quella 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶 fino a quella dell’𝗼𝗴𝗴𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗿𝗶𝗰𝗵𝗶𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗼 𝗿𝗶𝘃𝗼𝗹𝗴𝗼 𝗮𝗹 𝗴𝗶𝘂𝗱𝗶𝗰𝗲.

Individuo il giudice, le parti (elemento soggettivo) e l’oggetto della richiesta.

Question 2

La disciplina della forma dell’art 163

Answer 2

L’articolo 163 disciplina la forma della domanda nel nostro modello base di processo nel rito di
cognizione.

La domanda si compone di due parti:

1. una parte e quella 𝗶𝗻𝗱𝗶𝗿𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗮 𝗮𝗹 𝘀𝗼𝗴𝗴𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗰𝘂𝗶 𝗶𝗼 𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗼𝗻𝗴𝗼
2. una seconda parte nella quale 𝗶𝗻𝗱𝗶𝘃𝗶𝗱𝘂𝗼 𝗹’𝗼𝗴𝗴𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘁𝘂𝘁𝗲𝗹𝗮 𝗴𝗶𝘂𝗿𝗶𝘀𝗱𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲.

Question 3

La funzione della domanda

Answer 3

La funzione della domanda è quella di 𝗱𝗲𝘁𝗲𝗿𝗺𝗶𝗻𝗮𝗿𝗲 𝗶 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗶𝗻𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗻𝘂𝗻𝗰𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗴𝗶𝘂𝗱𝗶𝗰𝗲, 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗴𝗿𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗲𝗻𝘂𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗱𝗼𝘃𝗲𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗰𝗶𝘀𝗼𝗿𝗶𝗼 del giudice al quale io mi rivolgo.

Tale principio che si chiama 𝗶𝗹 𝗽𝗿𝗶𝗻𝗰𝗶𝗽𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗿𝗿𝗶𝘀𝗽𝗼𝗻𝗱𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗳𝗿𝗮 𝗶𝗹 𝗰𝗵𝗶𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗲 𝗶𝗹 𝗽𝗿𝗼𝗻𝘂𝗻𝗰𝗶𝗮𝘁𝗼.

Question 4

Il principio della corrispondenza fra il chiesto e il pronunciato

Answer 4

E’ enunciato 𝗱𝗮𝗹𝗹’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟭𝟭𝟮 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗼𝗱𝗶𝗰𝗲 𝗱𝗶 𝗣𝗿𝗼𝗰𝗲𝗱𝘂𝗿𝗮 𝗖𝗶𝘃𝗶𝗹𝗲.

L’articolo 112 asserisce che:
“𝘐𝘭 𝘨𝘪𝘶𝘥𝘪𝘤𝘦 𝘥𝘦𝘷𝘦 𝘱𝘳𝘰𝘯𝘶𝘯𝘤𝘪𝘢𝘳𝘦 𝘴𝘶 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘢 𝘭𝘢 𝘥𝘰𝘮𝘢𝘯𝘥𝘢 𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘰𝘭𝘵𝘳𝘦 𝘪 𝘭𝘪𝘮𝘪𝘵𝘪 𝘥𝘪 𝘦𝘴𝘴𝘢; 𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘱𝘶ò 𝘱𝘳𝘰𝘯𝘶𝘯𝘤𝘪𝘢𝘳𝘦 𝘥’𝘶𝘧𝘧𝘪𝘤𝘪𝘰 𝘴𝘶 𝘦𝘤𝘤𝘦𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪, 𝘤𝘩𝘦 𝘱𝘰𝘴𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘱𝘳𝘰𝘱𝘰𝘴𝘵𝘦 𝘴𝘰𝘭𝘵𝘢𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘦 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪.”

Il giudice non può dare di più rispetto a quello che chiedo, anche se lui sulla base delle risultanze processuali, probatorie si convincesse che la somma che mi spetta è ben maggiore rispetto a quelli richiesti, anche in questo caso egli non potrebbe condannare la mia controparte al pagamento di quella somma maggiore rispetto a quella che io gli ho mandato
(𝗰𝗼𝗿𝗿𝗶𝘀𝗽𝗼𝗻𝗱𝗲𝗻𝘇𝗮 𝘁𝗿𝗮 𝗰𝗵𝗶𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗻𝘂𝗻𝗰𝗶𝗮𝘁𝗼).

E’ necessario quindi che il giudice non dia di più o non dia qualcosa di diverso rispetto a quello richiesto. Il giudice non può pronunciarsi su diritti diversi o ulteriori rispetto a quelli che io ho fatto valere con la proposizione della mia domanda.

Question 5

Propongo la domanda giudiziale, nell’esercizio del mio diritto d’azione.
Quale può essere l’esito del processo?

Answer 5

Il processo può concludersi tramite una 𝘀𝗲𝗻𝘁𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗶 𝗿𝗶𝘁𝗼 cioè con una sentenza con la quale il giudice dia atto dell’impossibilità di decidere la causa nel
merito per difetto o di una condizione dell’azione o di un presupposto processuale.

La causa 𝗻𝗼𝗻 𝘃𝗶𝗲𝗻𝗲 𝘁𝗿𝗮𝘁𝘁𝗮𝘁𝗮 𝗻𝗲𝗹 𝗺𝗲𝗿𝗶𝘁𝗼 perché non ho rispettato le regole, ritenute fondamentali dal
legislatore, per poter accedere ad una pronuncia sul merito.

Qualora 𝗻𝗼𝗻 𝗰𝗶 𝘀𝗶𝗮 𝘂𝗻𝗮 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗰𝗲𝘀𝘀𝘂𝗮𝗹𝗲 che impedisca al giudice di decidere nel merito allora fra i vari scenari che posso prefigurarmi ci può essere quello di 𝗺𝗲𝗿𝗶𝘁𝗼, 𝗱𝗶 𝗮𝗰𝗰𝗼𝗴𝗹𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗼 𝗱𝗶 𝗿𝗶𝗴𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗺𝗶𝗮 𝗱𝗼𝗺𝗮𝗻𝗱𝗮.

• Il giudice 𝗮𝗰𝗰𝗼𝗴𝗹𝗶𝗲 𝗹𝗮 𝗺𝗶𝗮 𝗱𝗼𝗺𝗮𝗻𝗱𝗮 perché la ritiene
  infondata in fatto e in diritto.
  O
• L’altro scenario è quello del 𝗿𝗶𝗴𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗺𝗲𝗿𝗶𝘁𝗼, sul giudice dica che non è convinto, non sa per chi decidere sulla base del materiale predisposto dal
  processo.
  Il giudice potrà accoglierla o respingerla soltanto in parte.

In tutti i casi, in ipotesi in cui ci sarà una pronuncia di merito, ci sarà accertamento sul diritto che
io ho fatto valere.

Question 6

Quali sono gli effetti principali proposti dalla domanda?

Answer 6

Si distinguono 2 effetti:

• 𝗘𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗰𝗲𝘀𝘀𝘂𝗮𝗹𝗶
Tra i tanti, incontriamo 𝗹’𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 (punto di applicabilità di un meccanismo che alla proposizione della domanda ricollega l’impossibilità di riproporla davanti ad un giudice diverso) in riferimento 𝗮𝗹𝗹’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟯𝟵 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗼𝗱𝗶𝗰𝗲 𝗱𝗶 𝗣𝗿𝗼𝗰𝗲𝗱𝘂𝗿𝗮 𝗰𝗶𝘃𝗶𝗹𝗲

• 𝗘𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝗶 𝘀𝗼𝘀𝘁𝗮𝗻𝘇𝗶𝗮𝗹𝗶
𝗔𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟱 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗼𝗱𝗶𝗰𝗲 𝗱𝗶 𝗣𝗿𝗼𝗰𝗲𝗱𝘂𝗿𝗮 𝗰𝗶𝘃𝗶𝗹𝗲, cosiddetto 𝗽𝗿𝗶𝗻𝗰𝗶𝗽𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗲𝗿𝗽𝗲𝘁𝘂𝗮𝘁𝗶𝗼 𝗶𝘂𝗿𝗶𝘀𝗱𝗶𝗰𝘁𝗶𝗼𝗻𝗶𝘀, cioè l’irrilevanza dei mutamenti degli stati di fatto o della legge utilizzata per l’individuazione della giurisdizione della competenza.

Question 7

Successore del processo

Answer 7

Alla proposizione della domanda comporta 𝗹’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟭𝟭𝟬 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗼𝗱𝗶𝗰𝗲 𝗱𝗶 𝗣𝗿𝗼𝗰𝗲𝗱𝘂𝗿𝗮 𝗖𝗶𝘃𝗶𝗹𝗲:
“𝘘𝘶𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘭𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦 𝘷𝘪𝘦𝘯𝘦 𝘮𝘦𝘯𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘮𝘰𝘳𝘵𝘦 𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘢 𝘤𝘢𝘶𝘴𝘢, 𝘪𝘭 𝘱𝘳𝘰𝘤𝘦𝘴𝘴𝘰 è 𝘱𝘳𝘰𝘴𝘦𝘨𝘶𝘪𝘵𝘰 𝘥𝘢𝘭 𝘴𝘶𝘤𝘤𝘦𝘴𝘴𝘰𝘳𝘦 𝘶𝘯𝘪𝘷𝘦𝘳𝘴𝘢𝘭𝘦 𝘰 𝘪𝘯 𝘴𝘶𝘰 𝘤𝘰𝘯𝘧𝘳𝘰𝘯𝘵𝘰.”

Il processo si interrompe e alla parte venuta meno
subentra il successore.

Question 8

Effetti sostanziali importanti

Answer 8

Accanto agli effetti processuali della domanda abbiamo degli 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝗶 𝘀𝗼𝘀𝘁𝗮𝗻𝘇𝗶𝗮𝗹𝗶 𝗶𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗻𝘁𝗶.

L’articolo 2943 del Codice Civile ci dice che:
”𝘓𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘤𝘳𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 è 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘳𝘰𝘵𝘵𝘢 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘯𝘰𝘵𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦
𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘤𝘰𝘯 𝘪𝘭 𝘲𝘶𝘢𝘭𝘦 𝘴𝘪 𝘪𝘯𝘪𝘻𝘪𝘢 𝘶𝘯 𝘨𝘪𝘶𝘥𝘪𝘻𝘪𝘰 (𝘥𝘰𝘮𝘢𝘯𝘥𝘢 𝘨𝘪𝘶𝘥𝘪𝘻𝘪𝘢𝘭𝘦), 𝘴𝘪𝘢 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘤𝘰𝘨𝘯𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘰𝘷𝘷𝘦𝘳𝘰 𝘤𝘰𝘯𝘴𝘦𝘳𝘷𝘢𝘵𝘪𝘷𝘰 𝘰 𝘦𝘴𝘦𝘤𝘶𝘵𝘪𝘷𝘰. È 𝘱𝘶𝘳𝘦 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘳𝘰𝘵𝘵𝘢 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘥𝘰𝘮𝘢𝘯𝘥𝘢 𝘱𝘳𝘰𝘱𝘰𝘴𝘵𝘢 𝘯𝘦𝘭 𝘤𝘰𝘳𝘴𝘰 𝘥𝘪 𝘶𝘯
𝘨𝘪𝘶𝘥𝘪𝘻𝘪𝘰. 𝘓’𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘳𝘶𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘴𝘪 𝘷𝘦𝘳𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢 𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘦 𝘪𝘭 𝘨𝘪𝘶𝘥𝘪𝘤𝘦 𝘢𝘥𝘪𝘵𝘰 è 𝘪𝘯𝘤𝘰𝘮𝘱𝘦𝘵𝘦𝘯𝘵𝘦. 𝘓𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘤𝘳𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 è
𝘪𝘯𝘰𝘭𝘵𝘳𝘦 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘳𝘰𝘵𝘵𝘢 𝘥𝘢 𝘰𝘨𝘯𝘪 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘰 𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘷𝘢𝘭𝘨𝘢 𝘢 𝘤𝘰𝘴𝘵𝘪𝘵𝘶𝘪𝘳𝘦 𝘪𝘯 𝘮𝘰𝘳𝘢 𝘪𝘭 𝘥𝘦𝘣𝘪𝘵𝘰𝘳𝘦 𝘦 𝘥𝘢𝘭𝘭’𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘯𝘰𝘵𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢𝘵𝘰
𝘤𝘰𝘯 𝘪𝘭 𝘲𝘶𝘢𝘭𝘦 𝘶𝘯𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦, 𝘪𝘯 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘪 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘳𝘰𝘮𝘦𝘴𝘴𝘰 𝘰 𝘤𝘭𝘢𝘶𝘴𝘰𝘭𝘢 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘳𝘰𝘮𝘪𝘴𝘴𝘰𝘳𝘪𝘢, 𝘥𝘪𝘤𝘩𝘪𝘢𝘳𝘢 𝘭𝘢
𝘱𝘳𝘰𝘱𝘳𝘪𝘢 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘯𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘱𝘳𝘰𝘮𝘶𝘰𝘷𝘦𝘳𝘦 𝘪𝘭 𝘱𝘳𝘰𝘤𝘦𝘥𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘢𝘳𝘣𝘪𝘵𝘳𝘢𝘭𝘦, 𝘱𝘳𝘰𝘱𝘰𝘯𝘦 𝘭𝘢 𝘥𝘰𝘮𝘢𝘯𝘥𝘢 𝘦 𝘱𝘳𝘰𝘤𝘦𝘥𝘦, 𝘱𝘦𝘳
𝘲𝘶𝘢𝘯𝘵𝘰 𝘭𝘦 𝘴𝘱𝘦𝘵𝘵𝘢, 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘯𝘰𝘮𝘪𝘯𝘢 𝘥𝘦𝘨𝘭𝘪 𝘢𝘳𝘣𝘪𝘵𝘳𝘪.”

L’articolo 2945 del Codice Civile:
”𝘗𝘦𝘳 𝘦𝘧𝘧𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘳𝘶𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘴’𝘪𝘯𝘪𝘻𝘪𝘢 𝘶𝘯 𝘯𝘶𝘰𝘷𝘰
𝘱𝘦𝘳𝘪𝘰𝘥𝘰 𝘥𝘪 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘤𝘳𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦.”

Tale articolo prevede che nel momento in cui io presento la domanda giudiziale per effetto
dell’interruzione si inizia un 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗼 𝗽𝗲𝗿𝗶𝗼𝗱𝗼 𝗱𝗶 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗰𝗿𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲.

L’interruzione potrebbe non essere sufficiente per evitare che il mio diritto sia esposto a fatti
estintivi durante il corso del processo.

Esempio: Se il mio processo dura 12 anni, nonostante il decorso di un nuovo periodo di
prescrizione a seguito della presentazione della domanda giudiziale, io potrei trovarmi difronte
all’estinzione del mio diritto.

Question 9

Tutela al mio diritto dall’estinzione

Answer 9

Per tutelare il mio diritto occorre un’altra disposizione contenuta sempre nell’articolo 2945 comma 2 del comma secondo cui:
“𝘚𝘦 𝘭’𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘳𝘶𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 è 𝘢𝘷𝘷𝘦𝘯𝘶𝘵𝘢 𝘮𝘦𝘥𝘪𝘢𝘯𝘵𝘦 𝘶𝘯𝘰 𝘥𝘦𝘨𝘭𝘪 𝘢𝘵𝘵𝘪 𝘪𝘯𝘥𝘪𝘤𝘢𝘵𝘪 𝘥𝘢𝘪 𝘱𝘳𝘪𝘮𝘪 𝘥𝘶𝘦 𝘤𝘰𝘮𝘮𝘪 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘢𝘳𝘵𝘪𝘤𝘰𝘭𝘰 2943, 𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘤𝘳𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘤𝘰𝘳𝘳𝘦 𝘧𝘪𝘯𝘰 𝘢𝘭 𝘮𝘰𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘪𝘯 𝘤𝘶𝘪 𝘱𝘢𝘴𝘴𝘢 𝘪𝘯
𝘨𝘪𝘶𝘥𝘪𝘤𝘢𝘵𝘰 𝘭𝘢 𝘴𝘦𝘯𝘵𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘥𝘦𝘧𝘪𝘯𝘪𝘴𝘤𝘦 𝘪𝘭 𝘨𝘪𝘶𝘥𝘪𝘻𝘪𝘰”.

Questo significa che la presentazione della domanda giudiziale non comporta solo l’interruzione della prescrizione ma anche una 𝘀𝗼𝘀𝗽𝗲𝗻𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 di quest’ultima.

𝗣𝗲𝗿 𝘀𝗼𝘀𝗽𝗲𝗻𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗼 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗿𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗽𝗲𝗿𝗺𝗮𝗻𝗲𝗻𝘁𝗲 della prescrizione si intende che nel momento in cui io propongo una domanda 𝗻𝗼𝗻 𝗶𝗻𝗶𝘇𝗶𝗮 𝘀𝘂𝗯𝗶𝘁𝗼 𝗮 𝗱𝗲𝗰𝗼𝗿𝗿𝗲𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗼 𝗽𝗲𝗿𝗶𝗼𝗱𝗼 𝗱𝗶 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗰𝗿𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 ma il periodo
di prescrizione ex novo inizia a decorrere 𝗱𝗮𝗹 𝗺𝗼𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝗮𝘀𝘀𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗶𝗻 𝗴𝗶𝘂𝗱𝗶𝗰𝗮𝘁𝗼
della sentenza che definisce il giudizio.

Question 10

Istituto della decadenza

Answer 10

E’ un effetto della domanda alla prescrizione.
L’articolo 2113 del Codice Civile ci dice
“𝘓𝘦 𝘳𝘪𝘯𝘶𝘯𝘻𝘪𝘦 𝘦 𝘭𝘦 𝘵𝘳𝘢𝘯𝘴𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪, 𝘤𝘩𝘦 𝘩𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘱𝘦𝘳
𝘰𝘨𝘨𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘥𝘪𝘳𝘪𝘵𝘵𝘪 𝘥𝘦𝘭 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘵𝘢𝘵𝘰𝘳𝘦 𝘥𝘪 𝘭𝘢𝘷𝘰𝘳𝘰 𝘥𝘦𝘳𝘪𝘷𝘢𝘯𝘵𝘪 𝘥𝘢 𝘥𝘪𝘴𝘱𝘰𝘴𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘪𝘯𝘥𝘦𝘳𝘰𝘨𝘢𝘣𝘪𝘭𝘪 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘭𝘦𝘨𝘨𝘦 𝘦 𝘥𝘦𝘪
𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘢𝘵𝘵𝘪 𝘰 𝘢𝘤𝘤𝘰𝘳𝘥𝘪 𝘤𝘰𝘭𝘭𝘦𝘵𝘵𝘪𝘷𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘤𝘦𝘳𝘯𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘪 𝘳𝘢𝘱𝘱𝘰𝘳𝘵𝘪 𝘥𝘪 𝘤𝘶𝘪 𝘢𝘭𝘭’𝘢𝘳𝘵𝘪𝘤𝘰𝘭𝘰 409 𝘥𝘦𝘭 𝘤𝘰𝘥𝘪𝘤𝘦 𝘥𝘪 𝘱𝘳𝘰𝘤𝘦𝘥𝘶𝘳𝘢
𝘤𝘪𝘷𝘪𝘭𝘦, 𝘯𝘰𝘯 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘷𝘢𝘭𝘪𝘥𝘦. 𝘓’𝘪𝘮𝘱𝘶𝘨𝘯𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘷𝘦 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘱𝘳𝘰𝘱𝘰𝘴𝘵𝘢, 𝘢 𝘱𝘦𝘯𝘢 𝘥𝘪 𝘥𝘦𝘤𝘢𝘥𝘦𝘯𝘻𝘢 , 𝘦𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘴𝘦𝘪
𝘮𝘦𝘴𝘪 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘥𝘢𝘵𝘢 𝘥𝘪 𝘤𝘦𝘴𝘴𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭 𝘳𝘢𝘱𝘱𝘰𝘳𝘵𝘰 𝘰 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘥𝘢𝘵𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘳𝘪𝘯𝘶𝘯𝘻𝘪𝘢 𝘰 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘵𝘳𝘢𝘯𝘴𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦, 𝘴𝘦
𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘦 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘷𝘦𝘯𝘶𝘵𝘦 𝘥𝘰𝘱𝘰 𝘭𝘢 𝘤𝘦𝘴𝘴𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘮𝘦𝘥𝘦𝘴𝘪𝘮𝘢. 𝘓𝘦 𝘳𝘪𝘯𝘶𝘯𝘻𝘪𝘦 𝘦 𝘭𝘦 𝘵𝘳𝘢𝘯𝘴𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘥𝘪 𝘤𝘶𝘪 𝘢𝘪
𝘤𝘰𝘮𝘮𝘪 𝘱𝘳𝘦𝘤𝘦𝘥𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘱𝘰𝘴𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘪𝘮𝘱𝘶𝘨𝘯𝘢𝘵𝘦 𝘤𝘰𝘯 𝘲𝘶𝘢𝘭𝘴𝘪𝘢𝘴𝘪 𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘴𝘤𝘳𝘪𝘵𝘵𝘰, 𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘵𝘳𝘢𝘨𝘪𝘶𝘥𝘪𝘻𝘪𝘢𝘭𝘦, 𝘥𝘦𝘭
𝘭𝘢𝘷𝘰𝘳𝘢𝘵𝘰𝘳𝘦 𝘪𝘥𝘰𝘯𝘦𝘰 𝘢 𝘳𝘦𝘯𝘥𝘦𝘳𝘯𝘦 𝘯𝘰𝘵𝘢 𝘭𝘢 𝘷𝘰𝘭𝘰𝘯𝘵à.”

Quindi l’impedimento della decadenza è possibile anche con l’impugnazione mediante atto
stragiudiziale ma in ogni caso la domanda giudiziale 𝗶𝗺𝗽𝗲𝗱𝗶𝘀𝗰𝗲 𝗹𝗮 𝗱𝗲𝗰𝗮𝗱𝗲𝗻𝘇𝗮.

Question 11

Effetti sostanziali accrescitivi

Answer 11

La promozione della domanda ha anche degli 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝗶 𝘀𝗼𝘀𝘁𝗮𝗻𝘇𝗶𝗮𝗹𝗶 𝗮𝗰𝗰𝗿𝗲𝘀𝗰𝗶𝘁𝗶𝘃𝗶 come quello della
produzione degli interessi sugli interessi scaduti ovvero 𝗹’𝗮𝗻𝗮𝘁𝗼𝗰𝗶𝘀𝗺𝗼.

Question 12

Effetto sostanziale accrescitivo deriva dalla trascrizione della domanda giudiziale.

Answer 12

Esempio: Se io trascrivo la domanda di annullamento del contratto prima che un soggetto terzo
abbia trascritto l’acquisto di quel bene che è stato oggetto della compravendita che voglio
annullare, la trascrizione sarà opponibile e prevarrà sul diritto del terzo che quindi verrà travolto
dalla trascrizione della domanda.