Patologia Forense: Grandi Traumatismi Flashcards
Che cosa si intende per GRANDI TRAUMATISMI?
Eventi nei quali abbiamo una forte cinetica di impatto tra il corpo e la forza contundente, caratterizzati da polimorfismo e polidistrettualità delle lesioni.
Un esempio lampante sono le lesività in corso di incidenti del traffico: possono essere molto utili nella ricostruzione delle dinamiche degli incidenti. Sono importanti a fini legali e assicurativi.
Nell’INVESTIMENTO DEL PEDONE quali sono le fasi, quali lesioni si verificano?
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URTO (o impatto)
Dipendente da altezza della vittima o tipo di veicolo. Spesso sono presenti fratture o ecchimosi degli arti inferiori o a livello del bacino; buona pratica è misurare la distanza di queste lesioni dalla pianta del piede, perché ciò consente di stabilire se vi sia compatibilità o meno con il veicolo coinvolto.
Se la forza d’impatto è sufficiente può essere visibile una caratteristica frattura a cuneo, con apice rivolto verso la direttrice della forza d’urto (bumper fracture), generalmente localizzata a livello di tibia, perone o entrambi. In base al momento della camminata in cui il pedone è stato investito rileveremo inoltre fratture poste ad altezze diverse. -
CARICAMENTO
Lesività prevalentemente a livello della testa, che urta contro i montanti dell’auto; nel caso il parabrezza si dovesse rompere potrebbe presentare ferite da taglio. -
PROIEZIONE (o abbattimento)
Lesività corrispondente all’urto del pedone contro l’asfalto. La distanza alla quale è proiettato il corpo fornisce informazioni sulla velocità a cui viaggiava il mezzo investitore. Ne può conseguire una lesività di tipo escoriativo, interessante superfici anche molto estese del corpo. In alcuni casi si possono avere anche avulsioni cutanee, lesioni al volto, fratture costali, traumi a ginocchia e dorso delle mani. -
ARROTAMENTO (o sormontamento)
Segni di pneumatici su abiti e corpo. -
TRASCINAMENTO
Lesioni da schiacciamento, impronte di pneumatici e lesioni di organi interni.
Nei MOTOCICLISTI e CICLOMOTOCICLISTI quali lesioni si verificano?
In caso di COLLISIONE FRONTO-LATERALE AUTO-MOTO il primo polo d’impatto è all’altezza della pelvi, con fratture di pelvi, anca o femore.
Il corpo del motociclista può poi essere proiettato sul cofano dell’auto con trauma contusivo che può determinare lesività degli organi interni toraco-addominali o anche fratture spinali e pelviche. Nel caso indossi o meno il casco si avranno lesioni cranio-encefaliche.
Nel caso il motociclista venga proiettato lontano dall’automobile si avrà lesività assimilabile a quella di investimento di pedone (lesività di tipo escoriativo).
Negli OCCUPANTI DI UN AUTOVEICOLO quali lesioni si verificano?
Sono dovute all’urto del corpo con le strutture interne dure, rigide ed anelastiche tipiche dell’abitacolo di un’autovettura, soggette ad alterazioni e deformazioni durante gli incidenti.
Le tipologie lesive variano in base a molti FATTORI:
- Dinamica del sinistro
- Caratteristiche strutturali dell’autovettura
- Massa e velocità dei mezzi veicolari
- Uso delle cinture di sicurezza
- Posizione degli occupanti l’autovettura.
Le cinture di sicurezza possono lasciare lesioni nastriformi figurate simil ecchimosi-escoriazioni a livello toracico, oltre che a fratture clavicolari, sternali o costali. Può essere interessata anche la parte addominale, fino a dislocazione degli organi interni e lacerazioni intestinali.
Nel caso di SCONTRO FRONTALE si ritrovano spesso lesioni del guidatore dovute alla protrusione di cruscotto e volante a livello del torace con lesioni su sterno e gabbia toracica, oltre che a livello degli arti inferiori, piedi e mani (per impatto con pedaliera). Nel passeggero solitamente è assente lesività sia a livello toracico che agli arti inferiori.
Nel caso di URTO POSTERIORE si avrà il caratteristico colpo di frusta.
In caso di URTO LATERALE il corpo contrasta con uno dei montanti laterali della macchina con conseguenti fratture di clavicola, costa e femore.