Consenso e Autodeterminazione Flashcards

13 pag. (40-52)

1
Q

Quale legge definisce il CONSENSO?

A

Legge 219/2017
Norme in materia di consenso informato e di disposizione anticipate di trattamento (DAT).

È una legge che regolamenta tutta la materia di autodeterminazione del paziente, dal consenso al trattamento sanitario. Sia esso in modalità sincronica (consenso o rifiuto per un trattamento presente) o diacronica (consenso o rifiuto per un trattamento futuro).

Il tema del consenso è oggetto di contenzioso.

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Q

Su quali basi giuridiche si basa la legge 219/2017?

A

I presupposti giuridici vengono definiti formanti giuridici.

COSTITUZIONE ITALIANA
I. Art. 2
Norma in bianco, che tutela i diritti generali e inviolabili della persona.
II. Art. 13
La libertà personale è inviolabile.
III. Art. 19
Riguarda le professioni religiose che rifiutano certi tipi di trattamento (es. testimoni di Geova che rifiutano trasfusioni).
IV. Art. 32
Nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge.

LEGGE 833/78 (istituzione del SSN)
Art. 33
Gli accertamenti ed i trattamenti sanitari sono di norma volontari. Anche in caso di trattamenti sanitari obbligatori (ASO e TSO), questi devono essere effettuati con certe modalità.

CONVENZIONE SUI DIRITTI DELL’UOMO E SULLA BIOMEDICINA
Ratificata dal Governo italiano nella LEGGE 145/2001.
I. Art. 5
Qualsiasi intervento in campo sanitario non può essere effettuato se non dopo che la persona interessata abbia dato il proprio consenso libero e informato. La persona interessata può liberamente ritirare il proprio consenso in qualsiasi momento.
II. Art. 6
Persone che non sono capaci di dare un consenso, come i minorenni, necessitano di rappresentanti legali che forniscano per loro il consenso.

CDM
Art. 35 cdm (consenso e dissenso informato): “L’acquisizione del consenso e del dissenso è un atto di specifica ed esclusiva competenza del medico, non delegabile. Il medico non intraprende ne prosegue in procedure diagnostiche o terapeutiche senza la preliminare acquisizione del consenso informato o in presenza di dissenso informato”.

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Q

Che tematiche affronta l’ART.1 della Legge 219/2017?

A

CONSENSO INFORMATO

I. COMMA 1
Tutela il diritto alla vita, alla salute, alla dignità e autodeterminazione della persona. Stabilisce che nessun trattamento sanitario può essere iniziato o proseguito se privo del consenso libero ed informato della persona interessata, tranne che nei casi previsti dalla legge. È una legge di Stato.

II. COMMA 2
Amplia la relazione di cura tra medico ed assistito (nel quale si incontrano l’autonomia decisionale del paziente e le competenze del medico), estendendola a tutta l’equipe sanitaria e ai familiari o persone di fiducia del paziente stesso.

III. COMMA 3
Ogni persona ha il diritto di conoscere le proprie condizioni di salute e di essere informata in modo completo, aggiornato e a lei comprensibile riguardo alla diagnosi, prognosi, benefici e rischi degli accertamenti diagnostici e dei trattamenti sanitari indicati.
Il paziente può rifiutare in tutto o in parte di ricevere le informazioni e può indicare i familiari o una persona di fiducia per fornire il consenso.
Quello di essere informati è dunque un DIRITTO, non un dovere.

IV. COMMA 4
Il consenso dovrà essere acquisito nei modi e con gli strumenti più consoni alle condizioni del paziente, documentato in forma scritta, attraverso registrazioni o dispositivi che consentano al paziente di comunicare.
Il consenso sarà conservato in cartella clinica e nel fascicolo sanitario elettronico.

V. COMMA 5
Ogni persona capace di agire ha il diritto di rifiutare, in tutto o in parte, con le stesse forme di cui al comma 4, qualsiasi accertamento diagnostico o trattamento sanitario indicato dal medico. Ha inoltre il diritto di poter revocare in qualsiasi momento il consenso prestato.
Il medico deve accertarsi che il paziente abbia compreso pienamente le conseguenze di tale decisione e le possibili alternative. In questo caso la completa informazione dovrà essere ancor più dettagliata.
La norma include i casi di nutrizione ed idratazione artificiale.

VI. COMMA 6
Il medico è tenuto a rispettare la volontà espressa dal paziente di rifiutare o rinunciare al trattamento sanitario e, in conseguenza di ciò, è esente da responsabilità civile o penale.

VII. COMMA 7
Nelle situazioni di emergenza o urgenza il medico e i componenti dell’equipe sanitaria assicurano le cure necessarie, nel rispetto della volontà del paziente ove le sue condizioni cliniche e le circostanze consentano di recepirla.

VIII. COMMA 8
Il tempo della comunicazione medico-paziente costituisce tempo di cura.

IX. COMMA 9
Le strutture sanitarie garantiscono la corretta attuazione di questa legge.

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4
Q

Che tematiche affronta l’ART.2 della Legge 219/2017?

A

Terapia del dolore, divieto di ostinazione ragionevole nelle cure e dignità nella fase finale della vita.

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Q

Che tematiche affronta l’ART.3 della Legge 219/2017?

A

MINORI e INCAPACI

I. PZ MINORENNE
Non è giuridicamente in grado di dare un consenso valido, con somministrazione del consenso ai genitori o rappresentante legale. La somministrazione del consenso ai genitori non toglie che dovrò coinvolgere il minore nel processo informativo e tenere conto anche della sua volontà (in relazione all’età).

I genitori NON possono dissentire per un trattamento proposto al minore se il medico lo reputa necessario. Di fronte a questa situazione, se ha tempo il medico può rivolgersi al giudice tutelare che autorizzerà il medico o il minore a decidere; altrimenti se non ha tempo il medico mette in atto l’atto medico indipendentemente dalla volontà del rappresentante legale.

Nel caso di atti ordinari non invasivi è sufficiente il consenso di un solo genitore, mentre per atti che esulino dall’ordinaria amministrazione è necessario il consenso di entrambi i genitori.

II. PZ INTERDETTO
Condizione della persona di maggiore età che, per infermità di mente abituale, è stata dichiarata incapace e interdetta dal tribunale. L’interdetto è sostituito da un tutore.

In caso di emergenza o urgenza medica il medico agisce come ritiene opportuno, altrimenti può rivolgersi al giudice tutelare. Verrà dunque richiesta l’amministrazione di sostegno in cui viene nominato un amministratore che sostituisce il paziente nel compimento di determinati atti.

III. PZ IN CONDIZIONE DI INCAPACITÀ NATURALE (Art. 428)
Condizione della persona che, sebbene NON interdetta, per qualsiasi causa, anche transitoria, è incapace di intendere e di volere. Ciò che conta affinché l’incapacità assuma rilevanza, è il momento in cui un atto giuridico sia stato posto in essere.
Il medico dovrà documentare in cartella la posizione di incapacità naturale del paziente, magari chiamando a consulenza psichiatra, neurologo o altri specialisti.
Il medico non è obbligato a coinvolgere i parenti, altrimenti se fanno parte del consenso si inserirà in cartella. In alternativa si può chiedere la nomina dell’amministrazione di sostegno.

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6
Q

Che tematiche affronta l’ART.4 della Legge 219/2017?

A

DISPOSIZIONI ANTICIPATE DI TRATTAMENTO (DAT)
Ci riferisce a persone NON ancora malate, dunque soggetti non ancora pazienti.

Si può andare a compilare un DAT anche solo in previsione di una situazione in cui si possono volere o non volere dei trattamenti.

Possono essere redatte come:
1. Atto pubblico dal notaio.
2. Scrittura privata autenticata dal notaio.
3. Scrittura privata semplice consegnata personalmente all’Ufficio di stato civile di residenza o alle strutture sanitarie delle regioni che abbiano regolamentato le DAT.

In particolari situazioni di disabilità possono essere anche redatti tramite videoregistrazione o dispositivi che consentano al soggetto di comunicare. È possibile anche nominare un fiduciario, purché maggiorenne e capace di intendere e di volere, chiamato a rappresentare la persona firmataria delle DAT divenuta incapace nelle relazioni con il medico e le strutture sanitarie.

Il medico è TENUTO al rispetto dell DAT, che possono essere disattese solo nel caso appaiano palesemente incongrue alla situazione attuale o contengano disposizione contrarie alla legge, al buon costume o al codice deontologico.

NON è prevista obiezione di coscienza, almeno che le DAT non siano più in linea con le conoscenze medico-scientifiche del tempo nel caso in cui siano state redatte in passato.

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7
Q

Che tematiche affronta l’ART.5 della Legge 219/2017?

A

PIANIFICAZIONE CONDIVISA DELLE CURE
Riguarda la dimensione diacrona del consenso.

È un articolo destinato a PZ già malati, affetti da patologie croniche invalidanti, che pianificano con medico e team che li assiste quello che sarà il loro percorso di cura con la consapevolezza che nel corso della malattia arriverà un momento in cui non potranno più fornire il consenso (es. PZ affetti da SLA).

Possono partecipare anche i parenti e NON è prevista l’obiezione di coscienza sulla pianificazione.

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