Delitti Contro la Vita e l'Incolumità Individuale Flashcards
10 pag. (23-32)
Che cosa si intende per DELITTO, come sono procedibili e quali tipologie riconosciamo?
I DELITTI, insieme alle contravvenzioni, appartengono ai reati (tutti i fatti illeciti).
Rispetto alle contravvenzioni, i delitti sono delle fattispecie di reato di maggior gravità e rilevanza.
In base alla procedibilità riconosciamo:
1. Procedibili a querela di parte
2. Procedibili d’ufficio
I delitti si possono poi suddividere in:
1. Delitti contro la vita.
2. Delitti contro l’incolumità individuale.
3. Delitti di pericolo (es. rissa, abbandono di minore o di incapaci, omissione di soccorso).
Che cosa si intende per DELITTI CONTRO LA VITA e quali fattispecie riconosciamo?
L’omicidio, che si realizza nel momento in cui taluno cagiona la morte di un’altra persona. È SEMPRE procedibile d’ufficio.
FATTISPECIE
Si differenziano in base all’elemento psicologico del reato.
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Doloso
Con dolo, cioè volontà di compierlo. -
Colposo
Non c’è volontà, ma per colpa se ne provoca la morte. È quello di cui vengono più frequentemente accusati gli esercenti la professione medica. -
Preterintenzionale
Quando chiunque, con atti diretti a colpire o ledere qualcuno dolosamente, determina oltre l’intenzione la morte.
- Omicidio preterintenzionale
- Aborto preterintenzionale (es. picchiando una donna si causa non volutamente la morte del prodotto di concepimento). -
Del consenziente
Causare la morte di una persona sotto suo consenso. Riguarda i temi di suicidio assistito ed eutanasia.
Con il caso di DJ Fabio, la Corte costituzionale ha dichiarato in parte l’illegittimità dell’art.580 c.p. per cui NON si configura come reato il suicidio assistito in determinate situazioni. È stato modificato anche l’art.17 CDM che proibisce ai medici di aiutare i soggetti a suicidarsi. -
Conseguente ad altro delitto
Es. morte per overdose conseguente allo spaccio di sostanze stupefacenti. -
Istigazione o aiuto al suicidio
Motivo per cui di fronte al suicidio c’è l’obbligo di rapporto al referto. - Infanticidio e feticidio.
- Omicidio stradale e lesioni personali gravi o gravissime.
Che cosa si intende per INFANTICIDIO e FETICIDIO, da quale legge è definito?
Art. 578 c.p.
La madre che cagiona la morte del proprio neonato immediatamente dopo il parto (INFANTICIDIO) o del feto durante il parto (FETICIDIO), quando il fatto è determinato da condizioni di abbandono materiale o morale connesse al parto, è punita con la reclusione da 4 a 12 anni. Per coloro che concorrono nel fatto la pena di reclusione sarà non inferiore a 21 anni. Se si è agito con il solo scopo di favorire la madre, la pena può essere diminuita di uno o due terzi.
(Nel caso in cui le condizioni di abbandono materiale e morale non sussistano, si parla di “omicidio volontario”).
È un delitto a forma vincolata, speciale. SOLO LA MADRE può commettere il reato di infanticidio e feticidio: chiunque aiuti la madre ad uccidere il prodotto del concepimento risponderà di omicidio.
Che cosa si intende per SEGNI DI VITA AUTONOMA, quali sono e come si valutano?
Nel caso di reato di infanticidio o feticidio, il PM indaga se il prodotto del concepimento fosse vivo o meno: se non era vivo, il reato NON sussiste. Il presupposto fondamentale è dunque che il soggetto sia vivo.
Per capire se il soggetto fosse vivo, si indagano segni di vita autonoma, o DOCIMASIE: sono le prove che dobbiamo portare al PM per constatare che il prodotto del concepimento era vivo nel momento in cui la madre ha messo in atto le manovre per ucciderlo.
Le docimasie riguardano delle modificazioni che si realizzano nel neonato nel momento in cui comincia la vita autonoma.
DOCIMASIE
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Respiratorie
Si deve dimostrare che il neonato abbia compiuto almeno 1 atto respiratorio. -
Polmonari
a) Istologica (la più usata oggi, si studiano segni e distribuzione di espansione a livello alveolare in preparato istologico)
b) Radiologica
c) Ottica
d) Idrostatica. -
Extrapolmonari
a) Gastrointestinale
b) Auricolare. -
Non respiratorie
Si può studiare il cordone ombelicale, in quanto in cui nel momento in cui esso viene strappato o reciso, si innesca una risposta infiammatoria nei confronti dell’insulto traumatico nel punto in cui è stato strappato. Possiamo effettuare dunque uno studio immunoistochimico per ricercare triptasi (indice di vitalità a livello del tessuto fetale), TNFα e citochine infiammatorie, ovvero marcatori precoci di infiammazione: se questi sono ASSENTI, siamo certi del fatto che il feto sia nato MORTO.
Che cosa si intende per VITALITÀ riguardo il prodotto del concepimento e da cosa è condizionata?
È l’attitudine del prodotto di concepimento a proseguire la vita autonoma.
Non condiziona il reato, ma condiziona la PENA con cui verrà punita la madre.
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Cause cronologiche
Prima di una certa epoca gestazionale non è possibile pensare a vita autonoma. Veniva considerato come limite la 24°-25° settimana di gestazione; l’accertamento si effettua tramite misurazione di dati biometrici (es. misurazioni anatomiche e osservazione dei centri di ossificazione). -
Cause patologiche
Presenza o assenza di malformazioni. - Studio dello sviluppo polmonare.
- Studio dei glomeruli renali.
Si effettua l’autopsia in cui si rimuovono tutti gli organi insieme, in modo da poterli esaminare nel loro complesso. In questo preparato si vanno a ricercare malformazioni incompatibili con la vita: l’organo più importante da questo punto di vista è il cuore.
Quali sono le tipologie di DELITTO CONTRO L’INCOLUMITÀ INDIVIDUALE?
- PERCOSSE
-
LESIONI PERSONALI
- Dolose
- Colpose
Che cosa si intende per PERCOSSE e da quale legge è definito?
Art. 581 c.p.
Chiunque percuote taluno, se dal fatto NON deriva malattia nel corpo o nella mente, è punito a querela della persona offesa, con la reclusione fino a 6 mesi e con multa fino a 309 euro.
Sono un delitto comune, limitato a produrre una sensazione fisica dolorosa alla parte colpita.
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Punibili a querela della persona offesa
NON c’è obbligo di rapporto o referto. -
Di pura condotta
Non è definito come delitto di un evento perché NON causano malattia. -
Doloso
Può essere compiuto solo volontariamente. -
A forma vincolata
Si può percuotere solo con mezzi naturali (mani, NON un bastone).
Che cosa si intende per LESIONI PERSONALI e da che legge sono definite?
Art. 582 c.p.
Chiunque cagiona ad alcuno una lesione personale, dalla quale deriva una MALATTIA del corpo o nella mente, è punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni.
- Si genera una MALATTIA per cui è un reato di evento.
- È un delitto a forma libera, perché si può provocare una lesione personale in qualsiasi modo e con qualsiasi tipo di condotta.
- È un reato che può essere di tipo doloso o colposo. Distinguiamo dunque lesioni personali dolose e lesioni personali colpose.
Qual è la definizione giuridica del concetto di MALATTIA?
È malattia qualsiasi alterazione anatomica OPPURE funzionale dell’organismo, ancorché localizzata e non impegnativa delle condizioni organiche generali.
È una qualsiasi alterazione peggiorativa dell’organismo a carattere dinamico, evolutivo, produttiva di un disordine funzionale.
La durata della malattia corrisponde al periodo di tempo in cui evolve il processo morboso reattivo e riparativo fino alla guarigione. Si distinguono una fase di acuzie con massima impotenza funzionale e dolore, successivamente un periodo di convalescenza in cui termina la fase acuta e si va verso una riabilitazione. Si considera cessata la malattia quando l’organismo nel suo complesso o l’organo singolo si è stabilizzato nella sua funzione.
La malattia dunque può evolvere in:
1. Morte.
2. Restitutio ad integrum.
3. Guarigione con postumi.
(Es. lo schiaffo che produce al massimo dolore e arrossamento fugace rientra nel reato di percossa, se crea un’ecchimosi trasforma il delitto in lesione personale rispondendo perfettamente alla definizione giuridica di malattia).
Come si classificano le LESIONI PERSONALI DOLOSE?
Si classificano sulla base della durata della malattia e a seconda della presenza o meno delle aggravanti biologiche. TUTTE le lesioni personali dolose (ad eccezione delle lievissime) sono procedibili a querela di parte o d’ufficio, per cui scatta l’obbligo di rapporto/referto.
-
LIEVISSIME
Durata malattia <20gg e non ci sono aggravanti. NON c’è obbligo di rapporto/referto. La valutazione sulla durata è un giudizio ex ante, cioè basato sulla regolarità statistica di presentazione ed evoluzione di tale lesione. NON si può sapere davvero come evolverà la lesione.
(es. ecchimosi). -
LIEVI
Durata malattia 20-40gg. Si procede d’ufficio con obbligo di rapporto/referto. -
GRAVI
Durata malattia >40gg OPPURE provocante incapacità ad attendere alle ordinarie occupazioni OPPURE indebolimento permanente di un senso o di un organo OPPURE con pericolo per la vita. (es. frattura di femore). -
GRAVISSIME
Malattia certamente e probabilmente insanabile, con perdita di un senso, dell’uso di un organo o arto, mutilazione che rende l’arto inservibile, incapacità di procreare, difficoltà grave o permanente della favella, deformazione o sfregio permanente del viso.
Quali sono le condizioni definenti LESIONI PERSONALI GRAVI?
Per essere definita grave, deve essere presente almeno un’aggravante biologica.
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INCAPACITÀ DI ATTENDERE ALLE ORDINARIE OCCUPAZIONI
Attività di tipo lavorativo, vita quotidiana (igiene personale, nutrirsi, vestirsi). Devono essere attività abituali e lecite. -
PERICOLO PER LA VITA DELLA PERSONA OFFESA
Compromissione del tripode vitale: funzione cardiaca, nervosa o respiratoria. -
INDEBOLIMENTO DI UN SENSO O DI UN ORGANO
Si ha quando i reliquati (postumi) della lesione, superata la fase di malattia, lasciano effetti menomativi stabili e durevoli. NON è importante l’entità dell’indebolimento, basta che sia apprezzabile o sostanziale.
Il concetto di senso per la medicina legale è lo stesso della medicina clinica, mentre per ORGANO si intende l’insieme di una o più parti anatomiche che concorrono alla realizzazione di una stessa funzione (es. organo della prensione, della funzione statico-deambulatoria).
Con INDEBOLIMENTO si intende una diminuzione della funzione di un organo. La riduzione della funzione viene espressa legalmente con una percentuale.
- Se la funzione rimane vicina al 100% e quindi l’indebolimento non è apprezzabile, la lesione non esiste dal punto di vista penale.
- Se la percentuale tende a 0 scatta la lesione personale gravissima.
Si può anche indebolire ulteriormente un organo già indebolito. Inoltre, la possibilità di protesizzazione successiva non rileva il soggetto dal punto di vista penale: il delitto è comunque stato compiuto.
Qual è la differenza tra guarigione e cura?
Guarigione
Riguarda il processo di ritorno alla salute o alla normalità dopo una malattia o un infortunio, implica che il corpo abbia superato la condizione patologica.
Cura
Interventi e ai trattamenti specifici utilizzati per eliminare, ridurre o gestire una malattia. La cura NON sempre porta alla guarigione.
Quali sono le condizioni definenti LESIONI PERSONALI GRAVISSIME?
È una malattia certamente o probabilmente insanabile, NON guaribile. Si considera INSANABILE una malattia quando essa, non essendo suscettiva di revisione nemmeno con i sussidi dell’arte sanitaria, durerà certamente o probabilmente tutta la vita (es. diabete).
- PERDITA DI UN SENSO.
- PERDITA DELL’USO DI UN ORGANO.
- PERDITA DI UN ARTO O MUTILAZIONE CHE RENDE L’ARTO INSERVIBILE.
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PERDITA DELLA POSSIBILITÀ DI AVERE FIGLI
a) Impotentia coeundi: incapacità dell’atto sessuale.
b) Impotentia generandi: incapacità di procreare.
c) Impotentia gestandi: incapacità di portare a termine la gravidanza.
d) Impotentia parturiendi: incapacità di partorire naturalmente. -
PERMANENTE E GRAVE DIFFICOLTÀ NELLA FAVELLA
Anche quando non c’è una perdita completa ma c’è una grave e permanente difficoltà, la lesione è ugualmente gravissima. La FAVELLA è il linguaggio articolato e comprensibile che permette all’uomo di mettersi in relazione con gli altri mediante la parola. I disturbi del linguaggio possono essere: afasia, disartria oppure disfonie/afonie, -
DEFORMAZIONE E SFREGIO PERMANENTE DEL VISO
Con VISO si intende la parte anteriore del segmento cefalico delimitata in alto dalla linea di impianto dei capelli, ai lati dai padiglioni auricolari compresi ed in basso dal margine inferiore della mandibola. Il collo è escluso.
Con SFREGIO si intende ciò che toglie l’ornamento, un’alterazione permanente che turba l’armonia del viso rendendola meno bello ed espressivo (es. cicatrici, ptosi palpebrale, esoftalmo, strabismo, perdita incisivi).
Con DEFORMAZIONE si intende ciò che toglie forma e che provoca ribrezzo e disgusto nell’osservatore (es. cheloidi, avvallamenti ossei, gravi asimmetrie).
Come si classificano le LESIONI PERSONALI COLPOSE?
- SEMPLICI: Lievissime e lievi delle dolose.
- GRAVI: uguali alle dolose.
- GRAVISSIME: uguali alle dolose.
Sono tutte procedibili a querela di parte. La querela di parte può essere sempre revocata, ad eccezione della violenza sessuale (in modo che la persona non ritiri la querela per paura).
NON c’è obbligo di rapporto/referto, tranne che per le gravi e gravissime (SOLO SE queste dipendono da fatti commessi con violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro o relative all’igiene del lavoro o che abbiano determinato una malattia professionale).