Capitolo 34 - I contratti bancari Flashcards

1
Q

Imprese bancarie

A

Le imprese bancarie sono imprese commerciali la cui attività consiste nella raccolta del risparmio fra il pubblico e nell’esercizio del credito

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2
Q

Operazioni di raccolta

A

Le operazioni di raccolta si definiscono operazioni passive in quanto rendono la banca debitrice.

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3
Q

Operazioni di concessione

A

Le operazioni di concessione di credito si definiscono operazioni attive.

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4
Q

Operazioni accessorie

A

Si definiscono operazioni accessorie o servizi bancari le altre operazioni a carattere finanziario o strumentale.

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5
Q

Ruolo delle banche

A

Le banche svolgono oggi un ruolo centrale anche nei nuovi settori dell’attività finanziaria (leasing, factoring, carte di credito…), che non rientrano nella tipica funzione creditizia.

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6
Q

Norme bancarie uniformi

A

La regolamentazione dei contratti bancari è stata in larga parte affidata alle cosiddette norme bancarie uniformi. Le n.b.u. rappresentano la principale fonte normativa dei contratti bancari. Viene tutelato maggiormente il contraente debole: il cliente.

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7
Q

la legge 154/1992

A

la legge 154/1992 ha introdotto una disciplina generale dei contratti bancari e finanziari, che puntualizza diversi aspetti.

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8
Q

Doveri delle banche

A

Le banche sono tenute a rendere note ai clienti le condizioni economiche delle operazioni e dei servizi offerti, mediante un avviso esposto nei locali aperti al pubblico contenente i principali diritti del cliente e fogli informativi tenuti a disposizione della clientela.

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9
Q

Forma del contratto bancario

A

I contratti bancari devono essere redatti per iscritto. Un esemplare del contratto deve essere consegnato al cliente. L’inosservanza della forma scritta comporta la nullità del contratto.

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10
Q

Contenuto minimo obbligatorio

A

è fissato per legge

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11
Q

rinvio agli usi

A

È vietato il rinvio agli usi per la determinazione dei tassi di interesse e di ogni altro prezzo e condizione praticati.

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12
Q

clausole contrattuali

A

Le relative clausole contrattuali sono nulle. Tale nullità comporta l’applicazione del tasso di interesse e delle altre condizioni economiche fissate per legge (per le operazioni attive si applica il tasso nominale minimo dei buoni ordinari del Tesoro annuali; per gli altri prezzi e condizioni, trovano applicazione quelli pubblicizzati).

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13
Q

ius variandi

A

Nei contratti di durata può essere pattuita la facoltà della banca di modificare unilateralmente le condizioni contrattuali (ius variandi), solo a condizione che la modifica sia sorretta da un giustificato motivo.

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14
Q

Contratti a tempo determinato

A

Nei contratti a tempo determinato tale potere della banca non può concernere la modifica dei tassi di interesse quando il cliente è un consumatore o una microimpresa; fuori da queste ipotesi, la clausola è ammessa.

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15
Q

contratti a tempo indeterminato

A

Nei contratti a tempo indeterminato il cliente ha la facoltà di recedere in ogni momento senza penalità o spese di chiusura. Nei contratti di durata è fatto l’obbligo alla banca di fornire per iscritto, almeno una volta all’anno, una comunicazione in merito allo svolgimento del rapporto, mediante la consegna del rendiconto e di un documento di sintesi delle principali condizioni contrattuali. Il cliente ha diritto di ottenere, a proprie spese, copia della documentazione inerente a singole operazioni attuate negli ultimi dieci anni.

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16
Q

un sistema stragiudiziale

A

Per agevolare la composizione delle liti di valore non elevato riguardanti la prestazione di servizi bancari e finanziari, è attivo dal 2009 un sistema stragiudiziale di risoluzione delle controversie, al quale possono ricorrere i clienti delle banche e degli intermediari finanziari: l’arbitro bancario finanziario (ABF).

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17
Q

il deposito di danaro

A

il deposito di danaro è la principale operazione passiva delle banche. Esso costituisce un tipo particolare di deposito irregolare, che si caratterizza per il necessario intervento di una banca in veste di depositario. Con questo contratto la banca acquista la proprietà della somma ricevuta e si obbliga a restituirla nella stessa specie monetaria alla scadenza del termine, oppure a richiesta del depositante, con o senza preavviso

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18
Q

Il tasso di interesse

A

Il tasso di interesse deve risultare dal contratto. Esso non può essere inferiore a quello predeterminato in via generale e pubblicizzato dalla banca. Gli interessi sono capitalizzati con la periodicità pattuita ed indicata in contratto e sono liquidati in occasione dell’estinzione del deposito.

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19
Q

Depositi bancari semplici

A

non possono essere alimentati da successivi versamenti e non prevedono la possibilità di prelevamenti parziali prima della scadenza. Fra questi ricordiamo i buoni fruttiferi e i certificati di deposito.

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20
Q

I depositi a risparmio

A

I depositi a risparmio danno la facoltà di effettuare successivi versamenti e prelevamenti parziali. Questi possono essere però effettuati solo in contanti. I depositi a risparmio sono comprovati da un libretto di deposito a risparmio, nel quale devono essere annotate tutte le operazioni. Il libretto ha un valore probatorio. Le annotazioni devono essere firmate dall’impiegato della banca e fanno piena prova nei rapporti fra banca e depositante. La banca ed il depositante non possono avvalersi di altri mezzi di prova per contestare il contenuto delle annotazioni sul libretto e la banca non potrà eccepire la difformità delle stesse rispetto alle proprie scritture contabili.

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21
Q

I libretti nominativi

A

I libretti nominativi, i cui prelevamenti possono essere effettuati solo dall’intestatario

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22
Q

Nei libretti nominativi

A

Nei libretti nominativi pagabili al portatore, invece, i prelevamenti potevano essere effettuati anche da soggetto diverso dall’intestatario

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23
Q

libretti al portatore

A

libretti al portatore il mero possesso del libretto abilitava di per sé alla riscossione delle somme depositate

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24
Q

emissione di libretti

A

L’emissione di libretti di deposito è stata ammessa solo in forma nominativa. I libretti nominativi non sono titoli di credito. Non sono destinati alla circolazione e la loro funzione è solo quella di identificare l’avente diritto alla prestazione.

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24
Q

emissione di libretti

A

L’emissione di libretti di deposito è stata ammessa solo in forma nominativa. I libretti nominativi non sono titoli di credito. Non sono destinati alla circolazione e la loro funzione è solo quella di identificare l’avente diritto alla prestazione.

25
Q

Apertura di credito

A

è il contratto con il quale la banca si obbliga a tenere a disposizione dell’altra parte una somma di denaro, per un dato periodo di tempo o a tempo indeterminato. L’apertura di credito è un’operazione bancaria attiva.

26
Q

Differenza col mutuo

A

Non è un mutuo perché si perfeziona indipendentemente dalla consegna del denaro. Il cliente è libero di utilizzare o meno, in tutto o in parte, il credito concessogli, se e quando lo riterrà opportuno. Gli interessi sono dovuti dal cliente non sul fido concessogli, ma sulle somme effettivamente utilizzate.

27
Q

una commissione onnicomprensiva

A

Oltre gli interessi, è in genere dovuta alla banca anche una commissione onnicomprensiva, calcolata in proporzione all’intera somma messa a disposizione del cliente e alla durata dell’affidamento. Sono nulle le clausole che prevedono oneri ulteriori.

28
Q

una commissione onnicomprensiva

A

Oltre gli interessi, è in genere dovuta alla banca anche una commissione onnicomprensiva, calcolata in proporzione all’intera somma messa a disposizione del cliente e alla durata dell’affidamento. Sono nulle le clausole che prevedono oneri ulteriori.

29
Q

Libertà di uso

A

Il cliente può utilizzare la somma in una o più volte; può inoltre ripristinare la disponibilità con successivi versamenti. I modi di utilizzo dell’apertura di credito sono quelli propri del conto corrente bancario.

30
Q

Garanzie sul credito

A

L’apertura di credito può essere allo scoperto o assistita da garanzie, reali o personali, a favore della banca. Le garanzie che assistono l’apertura di credito si intendono date per tutta la durata della stessa e non si estinguono fino alla fine del rapporto. Se le garanzie diventano insufficienti la banca può chiedere un supplemento di garanzia o la sostituzione del garante. In mancanza, la banca può ridurre proporzionalmente il credito concesso o recedere dal contratto.

31
Q

Recesso da contratto a tempo determinato

A

Il recesso della banca differisce a seconda dei casi. Nell’apertura di credito a tempo determinato, la banca può recedere anticipatamente dal contratto solo se sussiste una giusta causa. Il recesso sospende immediatamente l’ulteriore utilizzo del credito, ma la banca deve concedere un termine di almeno 15 giorni per la restituzione delle somme utilizzate.

32
Q

Recesso nell’apertura di credito a tempo indeterminato

A

Nell’apertura di credito a tempo indeterminato, la banca può recedere liberamente dal contratto. Deve però dare un preavviso di 15 giorni. Durante questo periodo il cliente può continuare ad utilizzare il credito concessogli ed alla scadenza dovrà immediatamente restituire le somme utilizzate. Nelle n.b.u. scompare ogni distinzione fra apertura di credito a tempo indeterminato o determinato. La banca può recedere liberamente, il recesso sospende immediatamente l’utilizzo del credito e il termine per restituire le somme è ridotto ad un giorno.

33
Q

Anticipazione bancaria

A

è una tipica operazione di finanziamento garantita da pegno. Si caratterizza per il fatto che:
- la garanzia reale offerta alla banca è costituita esclusivamente da titoli o delle merci il cui valore è facilmente accertabile;
- l’ammontare del credito concesso dalla banca è proporzionale al valore dei titoli o delle merci dati in pegno e si determina deducendo una percentuale, di regola non inferiore al 10% (lo scarto), dal valore di stima degli stessi fissato di comune accordo.

34
Q

Ritiro parziale del pegno

A

Il beneficiario, anche prima della scadenza, può ritirare parte dei titoli o delle merci date in pegno in proporzione alle somme rimborsate alla banca, purché il credito residuo risulti sufficientemente garantito.

35
Q

un supplemento di garanzia

A

La banca ha diritto di ottenere un supplemento di garanzia se il valore delle cose date in pegno diminuisce di un decimo rispetto a quello iniziale. In mancanza, la banca può procedere alla vendita delle cose date in pegno ed ha diritto al rimborso del credito residuo non soddisfatto col ricavato della vendita.

36
Q

un supplemento di garanzia

A

La banca ha diritto di ottenere un supplemento di garanzia se il valore delle cose date in pegno diminuisce di un decimo rispetto a quello iniziale. In mancanza, la banca può procedere alla vendita delle cose date in pegno ed ha diritto al rimborso del credito residuo non soddisfatto col ricavato della vendita.

37
Q

L’anticipazione propria

A

L’anticipazione è propria quando il pegno costituito è regolare. La banca non può disporre delle cose ricevute ed alla
scadenza dovrà restituire le stesse cose. Deve inoltre provvedere alla custodia a spese del cliente.

38
Q

L’anticipazione impropria

A

L’anticipazione è impropria se la proprietà dei titoli o delle merci passa alla banca che alla scadenza dovrà restituire solo titoli dello stesso genere.

39
Q

Lo sconto

A

è il contratto con il quale la banca (scontante) anticipa al cliente (scontatario) l’importo di un credito verso terzi non ancora scaduto, decurtato dell’interesse. Il cliente a sua volta cede alla banca, salvo buon fine, il credito stesso.

40
Q

sconto di cambiali

A

La forma più diffusa di sconto è lo sconto di cambiali che vengono girate alla banca. Lo sconto costituisce per gli imprenditori commerciali un utile strumento per monetizzare prima della scadenza il credito concesso alla clientela.

41
Q

La banca

A

La banca a sua volta lucra la differenza (sconto) fra il valore centrale del credito cedutole e la somma anticipata al cliente. La banca attende la scadenza per riscuotere il valore nominale dal terzo debitore. Se nel frattempo ha esigenze di liquidità, può però utilizzare a sua volta il credito per scontarlo presso altra banca (risconto). La banca è tutelata contro il rischio di inadempimento del debitore ceduto. Per legge il credito le è ceduto salvo buon fine: cioè pro solvendo e non pro soluto. Lo scontatario resta perciò legato al pagamento se il debitore ceduto non paga.

42
Q

Le operazioni su ricevute bancarie

A

Le operazioni su ricevute bancarie si distinguono dallo sconto cambiario in quanto il cliente non cede il proprio credito alla banca, ma le conferisce solo un mandato in rem propriam all’incasso accompagnato dalle ricevute di pagamento quietanzate. La banca mette a disposizione del cliente, mediante accredito in conto corrente, il relativo importo senza attendere la scadenza.

43
Q

conto corrente

A

il deposito bancario, l’apertura di credito e le altre operazioni bancarie possono essere regolate in conto corrente. In tal caso il correntista può disporre in qualsiasi momento delle somme risultanti a suo credito. Il regolamento in conto corrente comporta due effetti essenziali:
- il deposito o l’apertura sono regolati nella forma del conto corrente. La banca apre un conto intestato al cliente nel quale vengono annotati tutti gli accreditamenti e gli addebitamenti. La somma algebrica determina l’ammontare del credito di cui il cliente può disporre in ogni momento.
- Il cliente può disporre delle somme non solo mediante prelevamenti in contanti, ma anche mediante l’emissione di assegni bancari. Può alimentare il conto anche mediante il versamento di assegni da riscuotere.

44
Q

conto corrente bancario o di corrispondenza.

A

Un altro contratto bancario non menzionato dal codice è il conto corrente bancario o di corrispondenza. Questo presenta alcune differenze rispetto all’apertura o al deposito. Il rapporto iniziale costitutivo della disponibilità può essere costituito dal deposito, dall’apertura o da entrambi. La banca è tenuta ad eseguire non solo gli ordini di pagamento a terzi, ma anche ogni altro ordine di pagamento (rimesse, bonifici…). La banca è inoltre tenuta a ricevere per conto del correntista tutti i versamenti disposti da terzi a favore dello stesso ed a eseguire gli specifici incarichi di riscossione di crediti verso terzi che le siano di volta in volta conferiti.

45
Q

conto corrente bancario o di corrispondenza.

A

Un altro contratto bancario non menzionato dal codice è il conto corrente bancario o di corrispondenza. Questo presenta alcune differenze rispetto all’apertura o al deposito. Il rapporto iniziale costitutivo della disponibilità può essere costituito dal deposito, dall’apertura o da entrambi. La banca è tenuta ad eseguire non solo gli ordini di pagamento a terzi, ma anche ogni altro ordine di pagamento (rimesse, bonifici…). La banca è inoltre tenuta a ricevere per conto del correntista tutti i versamenti disposti da terzi a favore dello stesso ed a eseguire gli specifici incarichi di riscossione di crediti verso terzi che le siano di volta in volta conferiti.

46
Q

L’apertura del conto

A

l’apertura del conto, il cui contratto deve essere redatto per iscritto a pena di nullità, è accompagnata dal rilascio del carnet di assegni, che il cliente deve custodire con diligenza redendosi responsabile dell’uso abusivo o illecito dei relativi moduli fin quando non ha dato comunicazione alla banca della perdita o sottrazione degli stessi. Il titolare deve depositare la propria firma, per consentire alla banca di controllare l’autenticità. Nello svolgimento del servizio di cassa la banca deve osservare la diligenza del mandatario.

47
Q

accrediti ed addebiti

A

Tutti i movimenti derivati dalle operazioni fra banca e cliente sono regolati mediante scritturazioni contabili. Gli addebiti riducono il credito disponibile. Gli accrediti ne determinano un incremento. Le somme accreditate sono immediatamente disponibili fino al successivo prelievo.

48
Q

riserva di verifica o salvo buon fine

A

il correntista non ne può disporre fin quando la banca non ne abbia conseguito l’incasso

49
Q

saldo contabile

A

saldo contabile indica l’ammontare giornaliero del credito

50
Q

Saldo disponibile

A

Saldo disponibile indica il credito di cui il cliente può disporre

51
Q

saldo per valute

A

saldo per valute rileva solo per il conteggio degli interess

52
Q

conto corrente bancario è un contratto a tempo indeterminato

A

conto corrente bancario è un contratto a tempo indeterminato. Il cliente ha diritto di essere informato sullo svolgimento del rapporto, mediante invio da parte della banca di un estratto conto e può proporre opposizione entro sessanta giorni. Il conto corrente può essere intestato a più persone, con facoltà di operare congiuntamente o disgiuntamente

53
Q

Conto a firma disgiunta

A

Nel conto a firma disgiunta gli intestatari sono considerati creditori in solido del saldo attivo e
debitori in solido del saldo passivo. La banca può perciò liberarsi pagando il saldo ad uno qualsiasi degli intestatari.

54
Q

Conto a firma disgiunta

A

Nel conto a firma disgiunta gli intestatari sono considerati creditori in solido del saldo attivo e
debitori in solido del saldo passivo. La banca può perciò liberarsi pagando il saldo ad uno qualsiasi degli intestatari.

55
Q

Nel conto con intestazione congiunta

A

Nel conto con intestazione congiunta, gli atti di disposizione devono provenire da tutti i cointestatari. I versamenti possono essere fatti anche singolarmente.

56
Q

Pluralità di conti

A

Un soggetto può poi avere con la banca più conti. Questi restano fra loro autonomi, sicché la banca dovrà operare solo sul conto di volta in volta indicato dal cliente. Se un conto presenta un saldo attivo ed un altro uno passivo, i relativi saldi si compensano reciprocamente.

57
Q

Recessi cc tempo indeterminato

A

Quando il conto corrente è a tempo indeterminato, ciascuna delle parti può recedere dando un preavviso di uno o due giorni. Il conto corrente si scioglie anche per fallimento del correntista ed in tal caso il conto è in rosso.

58
Q

Fideiussione omnibus

A

è una garanzia personale e generale. Assicura alla banca l’adempimento di qualsiasi operazione, anche futura, assunta dal cliente. La posizione del fideiussore è gravosa in quanto si trova a dover garantire una serie di obbligazioni non determinate al momento della concessione della fideiussione. Nella fideiussione per obbligazioni future deve essere stabilito l’importo massimo garantito. Sono invalide le fideiussioni omnibus per le quali, all’atto della concessione della garanzia, non è fissato l’importo massimo. La fideiussione omnibus non è solo una fideiussione generale: è anche una garanzia in parte sottratta alla disciplina del diritto comune della fideiussione, con una serie di clausole tese a rafforzare la posizione della banca. Il fideiussore è tenuto a pagare immediatamente alla banca quanto dovutole.

59
Q

Fideiussione omnibus

A

è una garanzia personale e generale. Assicura alla banca l’adempimento di qualsiasi operazione, anche futura, assunta dal cliente. La posizione del fideiussore è gravosa in quanto si trova a dover garantire una serie di obbligazioni non determinate al momento della concessione della fideiussione. Nella fideiussione per obbligazioni future deve essere stabilito l’importo massimo garantito. Sono invalide le fideiussioni omnibus per le quali, all’atto della concessione della garanzia, non è fissato l’importo massimo. La fideiussione omnibus non è solo una fideiussione generale: è anche una garanzia in parte sottratta alla disciplina del diritto comune della fideiussione, con una serie di clausole tese a rafforzare la posizione della banca. Il fideiussore è tenuto a pagare immediatamente alla banca quanto dovutole.

60
Q
A

il pegno omnibus i beni costituiti in pegno a garanzia di un determinato rapporto possono essere utilizzati dalla banca a garanzia di tutti i crediti, presenti e futuri, vantati dalla stessa nei confronti del cliente. La clausola è valida nei rapporti fra banche e cliente.