Blocco 1 - FONTI DELL'INNOVAZIONE Flashcards

1
Q

Da dove può scaturire l’innovazione?

A

L’innovazione può scaturire da molte fonti diverse: il genio di un inventore solitario, i suggerimenti degli utilizzatori, gli sforzi di ricerca degli scienziati.
Il motore fondamentale dell’innovazione rimane però l’impresa, con la sua capacità di far convergere la creatività individuale e di team organizzativi verso nuovi prodotti e tecnologie innovative. L’innovazione può scaturire da molte fonti diverse e dipende dalle relazioni e dai collegamenti che si stabiliscono tra di esse: Imprese
Individui
Organizzazioni non profit + fondazioni private
Università
Enti pubblici di ricerca

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2
Q

Che ruolo ha la creatività nell’innovazione?

A

La creatività, intesa come processo alla base della generazione di nuove idee.
Da analizzare come la creatività si converte in prodotti innovativi, realizzati sempre più spesso da un network di attori: non solo l’impresa, ma anche fornitori, clienti, università e tutti gli elementi che compongono il sistema complesso (ecosistema) delle fonti dell’innovazione e a cui l’azienda può attingere.
La creatività è la capacità di produrre qualcosa di utile e di nuovo.
Le capacità creative di un individuo sono funzione di molti fattori:
* le sue capacità intellettuali;
* le conoscenze che possiede;
* la sua forma mentis;
* la sua personalità;
* le motivazioni che lo ispirano;
* l’ambiente che lo circonda.

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3
Q

Parlami del caso Pillcam

A

PROBLEM FINDING
Eitan Scapa, gastroenterologo, spinse Gavriel Iddan a scoprire una tecnica diagnostica più efficace per esplorare l’intestino tenue
PROBLEM SETTING
Gavriel Iddan, un ingegnere elettro-ottico alle dipendenze dell’Israel’s Rafael Armament Development Authority, si chiese allora se fosse possibile realizzare un dispositivo miniaturizzato, a forma di missile, in grado di attraversare l’intestino e cominciò a svolgere i primi esperimenti. Iddan presentò la sua idea a Gavriel Meron, amministratore delegato di Applitec, una società che già realizzava microcamere endoscopiche. Meron ne fu colpito e decise di fondare Given Imaging, per sviluppare e commercializzare la nuova tecnologia.
Intanto anche un altro gruppo di scienziati, guidati dal dottor Swain nel Regno Unito stava lavorando da tempo a un metodo di endoscopia wireless.
PROBLEM SOLVING
Gavriel Meron incontrò il dottor Swain e i due fecero della complementarità delle conoscenze e delle competenze acquisite dai due team il fattore critico di successo per la realizzazione di una capsula endoscopica

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4
Q

Che cosa si intende per creatività di una organizzazione? Come si può incoraggiare?

A

La creatività di un’organizzazione dipende da:
* la creatività degli individui che la compongono; * i processi sociali che plasmano il modo in cui
questi individui si comportano e interagiscono. Come incentivare la creatività di un’organizzazione?
Con sistemi per la raccolta di idee (la cassetta dei suggerimenti).
Con “angoli delle idee”, focus group e attività di brainstorming.
Con programmi di training creativo.
Con una cultura aziendale che incoraggia (ma non paga direttamente per) la creatività

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5
Q

Che cosa è la Serendipity?

A

Serendipity …innovazioni che nascono in modo fortuito
Un’innovazione per caso: il Post-it. Ricerca nata per un adesivo potente capendo che invece si poteva impiegare in modo alternativo creando un nuovo prodotto

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6
Q

Come si passa dalla creatività all’innovazione?

A

In primis CREATIVITÀ (nuove idee)
e poi attraverso le RISORSE e le
COMPETENZE
si arriva all’ INNOVAZIONE (idee utili)

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7
Q

Una innovazione può arrivare da un inventore o da un utilizzatore, quali sono le rispettive caratteristiche?

A

Uno studio durato oltre dieci anni ha individuato le caratteristiche degli inventori di maggior successo
* Hanno una buona padronanza delle conoscenze fondamentali del settore in cui operano, che però non è l’unico campo in cui sono specializzati
* Sono curiosi e più interessati ai problemi che alle soluzioni
* Mettono in discussione i modelli di pensiero dominanti
* Percepiscono la conoscenza come sapere integrato
* Ricercano soluzioni globali, piuttosto che particolari, secondo un approccio “generalista”

Le innovazioni sviluppate dagli utilizzatori:

Gli utilizzatori posseggono una profonda conoscenza dei propri bisogni e un forte incentivo per escogitare soluzioni in grado di
soddisfarli
* Un esempio è il “Laser”, una barca a vela di grande successo nata dall’ispirazione creativa di tre ex velisti olimpionici

Le innovazioni sviluppate dagli utilizzatori possono condurre anche alla nascita di nuovi settori, come nel caso degli snowboard.

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8
Q

Un esempio di innovazione da utilizzatori e nascita nuovo settore: Lo snowboard

A

La nascita del settore dello snowboard
I primi snowboard sono stati sviluppati da alcuni appassionati alla ricerca di nuovi modi per sfrecciare sulla neve.
 Tom Sims realizzò il primo “ski board” in legno.
 Sherman Poppen creò uno “snurfer” nel tentativo di
realizzare un giocattolo originale per sua figlia.
 Jake Burton aggiunse delle cinghie di gomma a strappo
allo “snurfer” per averne un maggiore controllo.
Oggi lo snowboard si è trasformato in un settore di grande rilievo, con milioni di praticanti sia in Nord America che in Europa.

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9
Q

Il ruolo delle imprese nell’innovazione: Il dipartimento ricerca e sviluppo

A

La ricerca comprende:
Ricerca
di base (o pura), per approfondire la conoscenza di un argomento
o di un campo scientifico senza considerare le applicazioni commerciali immediate.

Ricerca applicata orientata volta all’aumento della comprensione di un problema allo scopo di soddisfare un particolare bisogno.

Per sviluppo si intendono tutte le attività che consentono di applicare la conoscenza alla realizzazione di nuovi prodotti, materiali o processi.

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10
Q

I due approcci della Ricerca & Sviluppo

A

Approccio science push all’R&S
Scoperta scientifica –> Invenzione –> Produzione –> Marketing

Approccio demand pull all’R&S
problemi–> suggerimenti dei clienti -> produzione

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11
Q

L’innovazione è un processo lineare?

A

La maggior parte degli studi recenti ha rilevato che l’innovazione non è un processo così semplice e lineare, ma che invece può scaturire da molteplici fonti e seguire molti percorsi di sviluppo differenti

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12
Q

Da dove nasce l’innovazione? Parlami della collaborazione?

A

Le strategie di collaborazione
Per sviluppare un progetto di innovazione spesso le imprese stabiliscono delle forme di collaborazione con clienti, fornitori,
università locali, produttori di beni complementari e persino con i concorrenti.
In caso di concorrenti multipli – ovvero di imprese che si confrontano in più aree di business
– il confine tra concorrenti e produttori di beni complementari diventa vago
Per esempio, Apple e Samsung sono concorrenti nel mercato degli smartphone e dei tablet.
Samsung però rappresenta anche un produttore di un bene complementare per Apple poiché fornisce all’impresa statunitense le memory chip.

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13
Q

Le fonti dell’innovazioni dell’impresa sono sia interne che esterne?
Ruolo della R&S in house in questo processo.

A

Le fonti di innovazione possono essere sia interne che esterne e sono complementari
Le imprese che svolgono R&S interna fanno al contempo molto ricorso alle reti di collaborazione esterna.
La R&S in-house contribuisce a costruire la capacità di assorbimento dell’impresa consentendo un apprendimento e un
uso più efficace della conoscenza acquisita da fonti esterne

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14
Q

Ruolo delle università e degli enti di ricerca nell’innovazione delle imprese.

A

Molte università sostengono attivamente le attività di ricerca che possono condurre a innovazioni utili
Per rafforzare i legami tra ricerca universitaria e sviluppo di innovazioni molte università hanno istituito delle strutture chiamate a favorire il trasferimento tecnologico (technology-transfer office).
In Usa, il Bayh-Dole Act del 1980 consente alle università di mantenere le royalty delle invenzioni finanziate con fondi pubblici

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15
Q

Anche la ricerca pubblica è una fonte dell’innovazione, spiega.

A

I Governi di molti Paesi investono in ricerca attraverso:
1. la creazione di laboratori, science park (parchi scientifici) e incubatori di imprese
2. il finanziamento di enti di ricerca pubblici e privati
In Italia, la maggior parte delle attività di R&S sono finanziate con fondi pubblici.
Le prime esperienze di parchi scientifici risalgono agli anni Ottanta del secolo scorso.
I “pionieri” sono stati l’Area Science Park di Trieste e il Tecnopolis di Bari.

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16
Q

Il ruolo delle organizzazioni private non profit

A

Molte organizzazioni private non profit – quali gli istituti di ricerca privati, gli ospedali non profit, le fondazioni private, le associazioni professionali o tecniche – contribuiscono alle attività di innovazione. conducono programmi di R&S in-house finanziano le attività di R&S di diverse organizzazioni realizzano entrambe le attività

17
Q

Ruolo dei network collaborativi

A

I network collaborativi svolgono un ruolo importante nella realizzazione di innovazioni di successo
 jointventure
 concessione di licenza (licensing)
 associazioni di ricerca
 programmi di ricerca congiunti sponsorizzati dagli enti pubblici  network per lo scambio di conoscenze tecniche e scientifiche  network informali.
Sono particolarmente importanti nei settori high-tech per la complessità e la varietà delle conoscenze necessarie allo sviluppo dell’innovazione

18
Q

Cosa sono i cluster tecnologici? L’importanza della prossimità.

A

I cluster tecnologici sono reti di imprese connesse tra loro e di istituzioni associate
operanti in determinati campi, concentrate territorialmente, dove competono e allo stesso tempo cooperano, collegate da elementi di condivisione e di complementarità.
Es. Silicon Valley
L’ambito territoriale può variare da un’unica area urbana fino a un intero Paese, o perfino attraversare i confini nazionali (come il distretto biotecnologico dell’Oresund, fra Svezia e Danimarca)
La prossimità fisica può influenzare positivamente lo scambio di conoscenze tra le imprese in quanto può consentire:
1. un più efficace trasferimento di conoscenza complessa o tacita
2. la creazione di un linguaggio condiviso e di modalità di
comprensione e di elaborazione della conoscenza comuni
3. lo sviluppo di rapporti di fiducia e di consuetudini reciproche.
I cluster con un elevata produttività dei processi di innovazione possono innescare un circolo virtuoso:
* stimolando la nascita di nuove imprese nell’area e attraendone altre già esistenti
* incentivando lo sviluppo di mercati di fornitura e di distribuzione per soddisfare le esigenze del cluster
* attirando risorse umane più specializzate incoraggiando il miglioramento delle infrastrutture e dei servizi per la comunità

L’intensità del processo di concentrazione territoriale delle attività innovative (clustering) dipende da fattori quali:
§Natura della tecnologia
§Caratteristiche del settore
§Contesto culturale della
tecnologia

19
Q

Cosa sono gli spillover tecnologici?

A

Gli spillover tecnologici si manifestano quando i benefici delle attività di ricerca di un’impresa
(o di un’altra istituzione oppure di un cluster o di una regione) si riversano su altre imprese (istituzioni, cluster o regioni)
Fattori che sembrano incidere sugli spillover tecnologici
➢ L’efficacia dei meccanismi di protezione dell’innovazione (quali brevetti, marchi e segreti commerciali)
➢ La natura della base di conoscenze necessarie per condurre i processi di innovazione (la conoscenza tacita non si diffonde facilmente all’esterno dell’azienda)
➢ Il grado di mobilità del capitale umano

20
Q

Chi è il knowledge broker? Che ruolo ha?

A

Una ricerca di Hargadon e Sutton ha consentito di approfondire il ruolo fondamentale dei knowledge broker:
 individui o imprese che trasferiscono conoscenze da un ambito di applicazione ad un altro nel quale possono essere efficacemente sfruttate;
 e che, fungendo da ponte tra due campi separati, possono scoprire combinazioni uniche delle conoscenze presenti in ciascuno di essi.