Taglio ceareo (12, 17, 18, 19) Flashcards
12 DECK.
Il taglio cesareo
Valutati
17, 18, 19 DECK
Indicazioni al taglio cesareo
Valutati
Il taglio cesareo
Intervento chirurgico per mezzo del quale il ginecologo procede all’estrazione del feto. Può essere programmato o in urgenza.
Condizioni comuni che orientano verso taglio cesareo
- Età superiore a 45 aa
- Sofferenza fetale e distocie
- Precedenti esperienze di TC
- Gravidanza gemellare
- Peso fetale stimato >4000g o <2500g
- Richiesta materna
Indicazioni al taglio cesareo
- Presentazione podalica (3% a termine)
- Gravidanza plurima, se almeno uno dei due feti non è in cefalica
- Placenta previa, indicazione assoluta
- SCP in fase di travaglio
- Infezione da HCV in associazione ad HIV (non è consigliato il TC in solo HCV)
- Infezione da HSV, in caso di prima infezione nel primo trimestre, non chiara indicazione in infezione ricorrente
Timing del taglio cesareo:
E’ consigliato eseguire il TC dopo la 39esima settimana. Prima si riscontra maggiore incidenza di RDS (anche in neonati nati a termine tramite TC).
Preparazione al taglio cesareo (che controllo?)
In caso di gravidanza non complicata: Hb, hct, test di coagulazione, disponibilità di sacche di sangue. Non ci sono evidenze sull’uso di eco per valutare placenta e cordone ombelicale (in gravidanze normali).
Anestesia in Taglio Cesareo:
- TC programmato –> locoregionale
- TC in urgenza –> nel 41% dei casi totale
Monitoro Pulsossimetria, PA, ECG, BCF.
Si usano efedrina (per prevenire ipotensione) e antiacidi anti H2
Perché somministro antiacidi durante taglio cesareo?
per ridurre il rischio di RDS per aspirazione di acido dallo stomaco.
Tecnica chirurgica taglio cesareo
Varie tecniche possibili:
- Tecnica di Pfannestiel
- Tecnica di Pelosi
- Tecnica di Joel-Cohen
- Tecnica di Misgav-Ladach
Descrizione metodica più utilizzata:
Incisione preferibilmente di Joel-Cohen 3 cm sotto la linea bisiliaca.
Cute incisa per 8-9 cm; tessuto sottocutaneo e fascia incisi per 2-3 cm. Induco diastasi dei muscoli retti con le mani. Peritoneo aperto per digitoclasia.
Incisione uterina trasversale 2,3 cm sopra la cupola vescicale. Inizio con bisturi, allargo con dita o forbice smussa.
Estraggo feto con mano destra nella breccia uterina con aiuto operatore che effettua pulsione sul fondo uterino.
Secondamento spontaneo, se possibile, poi controllo che sia tutta la placenta e gli annessi.
Sutura in unico strato della breccia uterina.
Non si suturano peritoneo viscerale e parietale né i muscoli retti.
Non si consiglia l’esteriorizzazione dell’utero per la sutura della braccia.
Per ridurre rischio di emorragia si consiglia l’utilizzo di uterotonici dopo l’espulsione del feto.
Complicanze materne dopo TC:
Aumenta rischio di ricovero in terapia intensiva (ma probabilmente è dovuto ai fattori che portano al TC più che al TC stesso)
Perdita di una maggiore quantità di sangue in media.
L’incidenza di complicanze importanti è del 12%.
PVDTC (parto vaginale dopo taglio cesareo)
Recenti studi dimostrano, a differenza di quanto si pensava prima, che si può fare con buona percentuale di successo.
Comunque, le donne che optano per PVDTC devono essere strettamente sorvegliate e devono partorire in una maternità dove sia possibile eventualmente ricorrere a taglio cesareo d’urgenza.
Complicanze tardive TC:
- Infertilità
- Placenta previa (lieve aumento rispetto a precedente parto vaginale)
- Morte intrauterina (aumenta del 4% in donne post TC)