T ch 10 Flashcards
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LIQUIDITÀ (SOLVIBILITÀ)
ha come obiettivo l’analisi della capacità della configurazione del patrimonio
aziendale a tenere in equilibrio entrate ed uscite monetarie nel breve termine, capacità dell’impresa di
adempiere agli impegni di pagamento di breve periodo tramite la liquidità esistente e le entrate attese a breve. La liquidità si collega all’equilibrio finanziario e monetario di breve periodo. Un’azienda con adeguata liquidità alla capacità di generare flussi finanziari e monetari tali da mantenere un costante bilanciamento tra attivo e passivo a breve, ovvero l’attitudine a far fronte tempestivamente ed economicamente ai propri impegni verso i finanziatori. In parole semplici, un’azienda è solvibile quando con le disponibilità di cassa e/
o banca riesce a far fronte agli impegni ordinari di gestione.
- limit: orizzonte limitato all’intero prossimo esercizio, durante il quale entrate ed uscite monetarie possono
non essere sincronizzati; non fornisce un adeguato giudizio finale sulla liquidità in quanto non considera i
flussi di cassa futuri.
INDICI DI LIQUIDITÀ
Sono utilizzati per indagare sulle condizioni di liquidità dell’impresa. In sostanza sono dei rapporti calcolati tra varie grandezze del bilancio riclassificato dell’impresa, il cui scopo è quello di evidenziare qual è la capacità dell’impresa di far fronte in modo tempestivo ed economico agli impegni
assunti
MARGINE DI DISPONIBILITÀ
(o ATTIVO CIRCOLANTE NETTO) (o CAPITALE CIRCOLANTE NETTO)
pone l’attenzione sulla gestione caratteristica corrente dell’impresa, rappresenta la capacità dell’impresa a far
fronte autonomamente alla passività di breve periodo facendo leva sulle liquidità e sulla disponibilità di
magazzino.
MARGINE DI DISPONIBILITÀ = ATTIVO CORRENTE - PASSIVO CORRENTE;
QUOZIENTE DI DISPONIBILITÀ (CURRENT RATIO) = attivo corrente / passivo corrente.
Esprime la capacità dell’impresa di far fronte alle uscite correnti generate dalle passività a breve, con le
entrate correnti generate dalle attività breve.
Quando è maggiore di 1 : attività correnti > passività correnti, e quindi vuol dire che l’impresa è in grado di
far fronte alle uscite future con le entrate future provenienti delle attività correnti;
Quando è uguale di 1 : attività correnti = passività correnti, e quindi vuol dire che la situazione di liquidità dell’impresa è critica poiché le entrate future provenienti dalle attività correnti sono appena sufficienti a coprire le uscite future;
Quando è minore di 1 : attività correnti < passività correnti, e quindi vuol dire che la situazione dell’impresa è grave poiché le entrate future provenienti dalle attività correnti non sono sufficienti a coprire le uscite future.
MARGINE DI TESORERIA
indice di liquidità primaria
Fornisce in valore assoluto il divario tra investimenti prontamente liquidabili e finanziamenti esigibili nel breve termine. Corrisponde al margine di disponibilità (capitale circolante netto) escludendo le rimanenze. Analizza la disponibilità monetaria dell’azienda.
MARGINE DI TESORERIA = (LIQUIDITÀ DIFFERITE + LIQUIDITÀ IMMEDIATE) - PASSIVO CORRENTE;
QUOZIENTE DI TESORERIA (QUICK RATIO)(ACID TEST) = (liquidità differite + liquidità immediate) / passivo
corrente = attivo corrente - rimanenze / passivo corrente.
Detto anche indice di liquidità primaria: Esprime la quota di impegni a breve che può fronteggiare l’azienda attingendo dalle risorse liquide. Si avvicina raramente a 1 perché non è conveniente detenere liquidità per un’impresa, infatti si potrebbe pensare che delle riserve che perdurano nel tempo sono simbolo di incapacità di crescere e investire nel business oppure nel non saper diversificare.
Qualora il margine di tesoreria fosse NEGATIVO ci potrebbero essere diverse motivazioni: sono presenti in magazzino troppe rimanenze che non sono state trasformate in liquidità; è stato finanziato l’acquisto di
magazzino con il passivo consolidato; ciò che è stato prodotto è rimasto invenduto; ci si trova in fase di
crescita di una start-up; la liquidità immediata è stata impiegata per nuovi investimenti.
DURATA MEDIA DEL CICLO DEL CIRCOLANTE
è il tempo che intercorre dal momento del pagamento dei fattori produttivi al momento dell’incasso dei ricavi ottenuti con la vendita del prodotto. La formula della
durata media del ciclo del circolante :
gg. medi di giacenza delle scorte \+ gg. medi di incasso dei crediti — gg. medi di pagamento dei debit = durata media del ciclo del circolante.
Un ciclo del circolante POSITIVO comporta un
fabbisogno da finanziare, in quanto l’incasso dei
crediti successivo al pagamento dei debiti.
Un ciclo del circolante NEGATIVO comporta
un’eccedenza da investire, in quanto l’incasso di
crediti è precedente al pagamento dei debiti.
Liquidità netta
liquidità immediate - liquidità negative
esprime la posizione netta nei confronti delle banche confrontando le forme più liquide di attività e
passività a breve