Q ch 5 Flashcards

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1
Q

RIMANENZE

A

le rimanenze di magazzino includono i beni destinati alla vendita o che concorrono alla loro produzione nella loro attività d’impresa. Le rimanenze di magazzino sono costi imputabili a beni ancora in giacenza che si rinviano in quanto possono essere recuperati tramite i ricavi di futuri periodi:
1. materie prime, sussidiarie e di consumo;
2. prodotti in corso di lavorazione e semilavorati;
3. lavori in corso su ordinazione;
4. prodotti finiti e merci;
5. acconti.

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2
Q

Iscrizione

RIMANENZE

A

si collocano in SP nell’attivo alla voce C “attivo circolante” nella classe rimanenze “lavori in
corso su ordinazione”.

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3
Q

COSTO MEDIO PONDERATO

valutazione delle rimanenze beni fungibili

A

tale metodo prevede due alternative: quella per periodo e quella per movimento.
L’alternativa per periodo è basata sulla media dei prezzi di acquisto dei beni ponderata con le quantità
acquistate nel periodo. In pratica, la somma dei prezzi di acquisto del periodo viene rapportata alle quantità
acquistate nello stesso periodo (inteso come esercizio amministrativo).
L’alternativa per movimento, invece, si basa sul calcolo di un prezzo ponderato, che varia ogni qualvolta si effettua un nuovo acquisto

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4
Q

FIFO

valutazione delle rimanenze beni fungibili

A

(primo entrato-primo uscito, first in-first out)
il metodo fifo si basa su una movimentazione delle
rimanenze più razionale e concreta, in quanto vengono vendute o utilizzate prima quelle da più tempo disponibili, mentre restano in magazzino gli acquisti o le produzioni più recenti.

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5
Q

LIFO

valutazione delle rimanenze beni fungibili

A

(ultimo a entrare-primo a uscire, last in-first out)
il metodo LIFO prevede l’uscita dal magazzino
prima degli acquisti più recenti, rimanendo in deposito beni acquistati nei primi periodi.

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6
Q

La valutazione più prudente

rimanenze

A

è realizzata adottando il criterio LIFO che attribuisce il valore più alto ai prelievi e il valore più basso alle rimanenze finali. Il LIFO conduce generalmente ad una sottovalutazione delle rimanenze dello stato patrimoniale. Al contrario gli scarichi di magazzino, che avvengono al valore maggiore, determinano sul conto economico l’effetto contrario di incrementare il costo del venduto. Nella nota integrativa bisogna indicare lo scostamento del valore delle rimanenze rispetto ai costi correnti alla chiusura dell’esercizio.

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7
Q

Svalutazione

rimanenze

A

Quando le rimanenze finali hanno valore inferiore a quello di mercato occorre effettuare una
svalutazione, che va a detrazione del valore delle rimanenze esposte nell’attivo dello SP, mentre il costo per la svalutazione operata va a CE voce B11 “variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo”; la svalutazione può essere diretta, inserendo un minor valore delle rimanenze finali, oppure indiretta, scrivendo nell’attivo dello SP il valore delle rimanenze finali originario e creando poi un fondo di svalutazione che servirà da rettifica per il suo valore. Per conferire maggior chiarezza al bilancio, è consigliabile operare la svalutazione indiretta, inserendo le rimanenze finali al loro costo e svalutarle
mediante un apposito fondo di rettifica. Se al termine dell’esercizio successivo gli stessi beni presentano un
valore di mercato superiore al costo, allora la svalutazione deve essere eliminata, ripristinando il bilancio il costo originario (rivalutazione).

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8
Q

LAVORI IN CORSO SU ORDINAZIONE (LICSO)

A

Sono dei contratti che vincolano una parte a creare e
fornire un bene ad una controparte; sorgono quando il bene da costruire richiede più esercizi e dunque la
costruzione non avviene in maniera immediata, quindi c’è una contabilizzazione dei costi che va a pari passo
con la creazione del bene e la cessione che avviene al termine. Secondo il documento numero OIC 23 i
lavori in corso su ordinazione presentano le seguenti caratteristiche:
* carattere formale: deve esistere un apposito contratto stipulato con il committente;
* durata: la durata delle attività è ultrannuale;
* oggetto: realizzazione di opere (beni o servizi) risultanti di un unico progetto, eseguite su ordinazione del committente, secondo le specifiche tecniche da queste richieste.
L’aspetto determinante risiede nel fatto che le caratteristiche tecniche dell’oggetto richiesto derivino da specifiche del committente, tali da richiedere un progetto unico e non destinato a sviluppare una
produzione di serie.

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9
Q

Valutazione

LICSO

A

I lavori in corso su ordinazione prevedono due metodi di valutazione: quello della percentuale di completamento e quello della commessa completata.

— METODO DELLA PERCENTUALE DI COMPLETAMENTO:
tramite questo metodo viene attribuito ad ogni esercizio una quota del reddito pattuito dal contratto, in modo da distribuire il margine reddituale lungo tutti gli esercizi nei quali si protrae la costruzione dell’opera. Rilevo costi, ricavi e risultato di commessa negli esercizi in cui sono eseguiti, non viola il principio della prudenza.

— METODO DELLA COMMESSA COMPLETATA: invece con questo metodo, il margine reddituale è imputato ad un solo esercizio, che è quello in cui avviene la cessione dell’opera (ultimo). Questo metodo genera andamenti irregolari.
Vi sono tre casi in cui è applicabile il criterio della commessa completata:
1. quando il criterio della percentuale di completamento non è attendibile
2. quando la commessa è infrannuale
3. quando l’azienda pur potendo utilizzare il criterio della percentuale di completamento preferisce
adoperare quello della commessa completata per conseguire dei vantaggi fiscali
È preferibile utilizzare il metodo della percentuale di completamento.

Una volta scelto il metodo l’azienda non può più cambiarlo se non in casi eccezionali; tuttavia è possibile la coesistenza di entrambi i metodi quando:
1. si utilizza la percentuale di completamento per le stime attendibili e la commessa completata per le stime inattendibili;
2. si utilizza la percentuale di completamento per le commesse ultrannuali e la commessa completata per
quelle infrannuali.

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10
Q

oneri finanziari su percentuale di completamento

A

Sia gli oneri che i proventi non vengono considerati
come ricavi e costi di commessa e vengono rilevati direttamente a CE nel momento in cui maturano. Gli
oneri possono essere capitalizzati tra i costi di commessa quando sono recuperabili con i ricavi di
commessa, quando l’appaltatore non riceve anticipi.

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