Memoria Flashcards

1
Q

Quali sono le principali forme di memoria?

A

Le principali forme di memoria sono la memoria sensoriale (breve e legata agli stimoli sensoriali), la memoria a breve termine (temporanea e limitata) e la memoria a lungo termine (duratura e suddivisa in dichiarativa e non dichiarativa).

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2
Q

Qual è la differenza tra memoria dichiarativa e non dichiarativa?

A

La memoria dichiarativa riguarda fatti ed eventi consapevoli (episodica e semantica), mentre quella non dichiarativa include abilità e apprendimenti inconsci, come le abitudini motorie e il priming.

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3
Q

In che modo la codifica influenza l’efficacia del recupero?

A

Una codifica più elaborata, che coinvolge significati e associazioni, facilita un recupero più rapido e accurato delle informazioni memorizzate.

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4
Q

Qual è la differenza tra memoria primaria e secondaria?

A

La memoria primaria (a breve termine) è la memoria immediata utilizzata per informazioni temporanee, mentre la memoria secondaria (a lungo termine) conserva informazioni stabili e accessibili nel tempo.

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5
Q

Quali esempi illustrano memoria primaria e secondaria?

A

Ricordare un numero di telefono appena ascoltato è un esempio di memoria primaria. Ricordare il proprio numero di telefono di casa è un esempio di memoria secondaria.

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6
Q

Quali sono i componenti principali del modello modale di Atkinson-Shiffrin?

A

Il modello include tre componenti: memoria sensoriale (immagazzinamento breve di stimoli sensoriali), memoria a breve termine (limitata e temporanea) e memoria a lungo termine (duratura e capace di contenere grandi quantità di informazioni).

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7
Q

Come le informazioni si spostano tra i diversi sistemi di memoria nel modello di Atkinson-Shiffrin?

A

Le informazioni entrano nella memoria sensoriale, poi, se ricevono attenzione, passano alla memoria a breve termine. Con una ripetizione o codifica elaborata, le informazioni possono essere trasferite nella memoria a lungo termine.

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8
Q

Qual è il ruolo della ripetizione nella memoria a breve termine secondo il modello?

A

La ripetizione è essenziale per mantenere le informazioni nella memoria a breve termine e aumentare la probabilità che vengano trasferite nella memoria a lungo termine.

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9
Q

Qual è la principale limitazione del modello modale di Atkinson-Shiffrin?

A

Il modello modale di Atkinson-Shiffrin assume un flusso unidirezionale dell’informazione dalla memoria a breve termine alla memoria a lungo termine , senza prevedere feedback dalla memoria a lungo termine a quella a breve termine. Tuttavia, è evidente che le conoscenze preesistenti nella memoria a lungo termine influenzano l’elaborazione delle nuove informazioni, rendendo il modello troppo rigido e semplificato. Inoltre, il modello sottovaluta l’importanza della profondità di elaborazione nell’apprendimento e non riesce a spiegare come i pazienti con deficit della memoria a breve termine possano avere una memoria a lungo termine intatta.

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10
Q

Come i casi di pazienti con deficit selettivi della memoria a breve termine mettono in discussione il modello modale?

A

Il caso del paziente di Warrington e Shallice, con un deficit selettivo della memoria a breve termine verbale ma una memoria a lungo termine intatta, contraddice il modello modale. Secondo il modello, un deficit alla memoria a breve termine dovrebbe impedire il trasferimento di informazioni alla memoria a lungo termine. Tuttavia, questo paziente dimostra che esiste un percorso alternativo per il consolidamento delle informazioni in memoria a lungo termine, suggerendo una maggiore complessità e flessibilità dei processi di memoria rispetto a quanto previsto dal modello modale.

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11
Q

Chi era il paziente HM e perché è famoso?

A

HM era un paziente che, a causa di un’epilessia grave, subì la rimozione bilaterale dei lobi temporali mediali, inclusi gli ippocampi. Questo intervento chirurgico lo rese incapace di formare nuovi ricordi espliciti, rendendolo uno dei casi più studiati di amnesia

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12
Q

Quali sono i principali deficit di memoria presentati da HM?

A

HM soffriva di una grave amnesia anterograda, ovvero l’incapacità di formare nuovi ricordi espliciti. Presentava anche un’amnesia retrograda limitata, con difficoltà a ricordare eventi avvenuti negli anni immediatamente precedenti l’intervento

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13
Q

Quali tipi di memoria sono rimasti intatti in HM?

A

HM conservava la memoria a breve termine e la memoria non dichiarativa, come l’apprendimento motorio. Ad esempio, poteva migliorare in compiti di disegno allo specchio nonostante non ricordasse di averli eseguiti

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14
Q

Qual è l’importanza scientifica dello studio di HM?

A

Il caso di HM ha dimostrato che: 1.la memoria non è unitaria, ma è composta da diversi sistemi specializzati. 2.L’ippocampo è essenziale per la formazione di nuovi ricordi espliciti. 3.Esistono diverse forme di memoria, come la memoria a breve termine e la memoria procedurale, che possono essere preservate anche in presenza di gravi deficit della memoria esplicita.

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15
Q

Qual è il ruolo dell’ippocampo nella memoria secondo il caso di HM?

A

L’ippocampo è cruciale per la formazione di nuove memorie dichiarative (episodiche e semantiche). Nel caso di HM, la rimozione bilaterale dell’ippocampo ha causato un’amnesia anterograda, impedendo la creazione di nuove memorie a lungo termine

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16
Q

Perché il caso di HM ha sfidato il modello modale di Atkinson-Shiffrin?

A

Il caso di HM ha mostrato che è possibile avere una memoria a lungo termine relativamente intatta nonostante un grave deficit della memoria a breve termine. Questo contraddice il modello modale, che prevede un flusso lineare di informazioni dalla memoria a breve termine alla memoria a lungo termine

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17
Q

Cosa si intende per span nella memoria?

A

Lo span rappresenta il numero massimo di elementi che una persona può ricordare correttamente in ordine immediatamente dopo la loro presentazione. Solitamente, per gli adulti, è di 7±2 elementi

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18
Q

Cosa si intende per supra-span?

A

Il supra-span si riferisce a compiti in cui il numero di elementi da ricordare supera la capacità dello span. Questi compiti richiedono strategie di codifica e ripetizione per memorizzare più informazioni

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19
Q

Cosa descrive la curva di posizione seriale?

A

La curva di posizione seriale illustra come la probabilità di ricordare un elemento in una lista vari in base alla sua posizione. Gli elementi iniziali (effetto primacy) e finali (effetto recency) sono ricordati meglio rispetto a quelli centrali

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20
Q

Quali processi sottendono l’effetto primacy e l’effetto recency?

A

L’effetto priorità è attribuito al trasferimento degli elementi iniziali nella memoria a lungo termine grazie alla ripetizione, mentre l’effetto di recenza deriva dal mantenimento degli ultimi elementi nella memoria a breve termine

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21
Q

Quali deficit si osservano in pazienti con danni simili a quelli di HM?

A

Pazienti con lesioni bilaterali all’ippocampo mostrano amnesia anterograda, con difficoltà a formare nuove memorie episodiche e semantiche, mentre mantengono intatte le memorie procedurali e a breve termine

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22
Q

Qual è l’importanza dello studio di pazienti con deficit simili a HM?

A

Questi studi confermano il ruolo dell’ippocampo nella memoria dichiarativa e mostrano come altre strutture cerebrali (es. corteccia prefrontale) possano supportare memorie a breve termine o non dichiarative

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23
Q

Qual era la teoria di Lashley sulla memoria e come il caso di HM l’ha modificata?

A

Lashley credeva che la memoria fosse una funzione distribuita nel cervello, basandosi su esperimenti con lesioni nei ratti. Il caso di HM ha dimostrato che l’ippocampo ha un ruolo chiave nella formazione dei ricordi, evidenziando che la memoria non è totalmente distribuita ma dipende da strutture specifiche

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24
Q

Qual è il ruolo dell’ippocampo nella memoria secondo gli studi successivi?

A

L’ippocampo è cruciale per la formazione di nuovi ricordi e per il consolidamento a lungo termine. Tuttavia, i ricordi consolidati si depositano nelle rispettive cortecce sensoriali da cui provengono

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25
Q

Cosa afferma la legge di Ribot e come si applica al caso di HM?

A

La legge di Ribot stabilisce che i ricordi remoti sono più resistenti alla perdita rispetto a quelli recenti. HM ricordava eventi autobiografici e semantici remoti, ma non era in grado di formare nuovi ricordi, mostrando un gradiente temporale di memoria

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26
Q

Quali tipi di memoria erano intatti in HM e quali compromessi?

A

HM conservava memoria episodica e semantica remota, ma era incapace di formare nuovi ricordi episodici e semantici, evidenziando un deficit di memoria anterograda

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27
Q

Qual è la differenza tra memoria dichiarativa e non dichiarativa?

A

La memoria dichiarativa, o esplicita, riguarda informazioni consapevoli e verbalizzabili, come fatti ed eventi. La memoria non dichiarativa, o implicita, include abilità procedurali, priming e condizionamento, non facilmente verbalizzabili

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28
Q

Quali sistemi cerebrali supportano memoria dichiarativa e non dichiarativa?

A

La memoria dichiarativa dipende dall’ippocampo e dalle regioni mediali temporali, mentre la memoria non dichiarativa coinvolge i gangli della base, il cervelletto e le aree sensoriali e motorie

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29
Q

Qual è la relazione tra ippocampo e memoria semantica?

A

L’ippocampo è essenziale per acquisire nuove conoscenze semantiche. Tuttavia, nei casi di amnesia, come HM, le conoscenze semantiche remote possono essere mantenute, mentre l’apprendimento di nuove informazioni è compromesso

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30
Q

I pazienti con lesioni ai lobi temporali mediali, come HM, possono acquisire nuove conoscenze semantiche?

A

Sebbene l’ippocampo sia cruciale per la formazione di nuovi ricordi episodici, alcuni studi suggeriscono che i pazienti con lesioni a questa area possono acquisire nuove conoscenze semantiche, seppur in modo più lento e rigido rispetto ai soggetti sani

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31
Q

Quali sono le caratteristiche della nuova memoria semantica acquisita in assenza dell’ippocampo?

A

La nuova memoria semantica acquisita in assenza dell’ippocampo è spesso: 1.stimolo-specifica->piccoli cambiamenti nello stimolo possono compromettere il recupero dell’informazione. 2.Lenta e laboriosa->richiede molte ripetizioni per essere consolidata. 3.Priva di contesto->i pazienti non sono in grado di ricordare quando e dove hanno appreso l’informazione

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32
Q

Cosa dimostrano i casi di “amnesia evolutiva” sulla memoria semantica?

A

Studi come quelli di Vargha-Kadem mostrano che, nonostante gravi deficit di memoria episodica, i pazienti con lesioni ippocampali precoci possono sviluppare una memoria semantica relativamente normale, suggerendo processi di apprendimento alternativi

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33
Q

Come si manifesta la memoria procedurale nei pazienti amnesici come HM?

A

HM poteva apprendere abilità motorie, come il “mirror drawing”, nonostante non ricordasse di aver eseguito il compito. Questo dimostra che la memoria procedurale è indipendente dall’ippocampo.

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34
Q

Quali strutture cerebrali supportano la memoria procedurale?

A

La memoria procedurale dipende dai gangli della base e dal cervelletto, ed è associata alla dopamina, prodotta dalla substantia nigra. È compromessa in malattie come il Parkinson.

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35
Q

Cos’è il priming percettivo e come funziona?

A

Il priming percettivo è un fenomeno in cui l’esposizione precedente a uno stimolo migliora il riconoscimento successivo dello stesso stimolo, basandosi sulle sue caratteristiche percettive, come forma o colore.

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36
Q

Quali aree cerebrali sono coinvolte nel priming percettivo?

A

Il priming percettivo è associato all’attività nelle aree sensoriali specifiche, come la corteccia visiva per gli stimoli visivi. Non dipende dall’ippocampo ma coinvolge memorie implicite.

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37
Q

Cos’è il free recall e come viene utilizzato nella ricerca?

A

Il free recall è un test di memoria in cui i partecipanti devono richiamare una lista di elementi in qualsiasi ordine, senza suggerimenti. Viene utilizzato per studiare la memoria episodica e il recupero spontaneo di informazioni.

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38
Q

Quali fattori influenzano le prestazioni nel free recall?

A

Le prestazioni sono influenzate dalla lunghezza della lista, dall’intervallo di tempo tra la presentazione e il recupero e dagli effetti di primacy (inizio lista) e recency (fine lista).

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39
Q

Qual è la differenza tra free recall e cue recall?

A

Nel cue recall, il recupero di informazioni è facilitato da indizi (cue) che aiutano a richiamare il materiale memorizzato. Nel free recall, invece, non vengono forniti aiuti esterni.

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40
Q

Quali tipi di cue migliorano il recupero nella cue recall?

A

Gli indizi più efficaci sono quelli semanticamente o contestualmente legati all’informazione memorizzata, poiché richiamano reti associative nel cervello.

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41
Q

Cos’è il word-stem completion task?

A

È un compito di memoria implicita in cui ai partecipanti vengono forniti gli inizi di parole (es. “cam___”) e devono completarle con la prima parola che viene in mente, spesso influenzati da esposizioni precedenti.

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42
Q

Qual è il significato del word-stem completion task nella ricerca sulla memoria?

A

Questo test è usato per misurare il priming e le memorie implicite, dimostrando che l’esposizione a parole precedenti influenza risposte successive senza che il soggetto ne abbia consapevolezza.

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43
Q

Cosa si intende per soppressione sensoriale?

A

La soppressione sensoriale è la riduzione della sensibilità neurale a uno stimolo ripetuto, considerata un meccanismo adattativo che permette al cervello di rispondere più efficacemente ai cambiamenti nell’ambiente.

44
Q

Quali meccanismi neurali sottendono la soppressione sensoriale?

A

È mediata da sinapsi inibitorie e meccanismi di plasticità a livello delle aree sensoriali corticali. Contribuisce a filtrare informazioni ridondanti e a migliorare l’elaborazione di stimoli nuovi.

45
Q

In cosa differisce il priming concettuale dal priming percettivo?

A

Il priming concettuale si basa su somiglianze semantiche o concettuali tra stimoli, mentre il priming percettivo si basa su caratteristiche fisiche. Ad esempio, vedere “cane” facilita il riconoscimento di “gatto”.

46
Q

Quali aree cerebrali sono implicate nel priming concettuale?

A

Coinvolge le regioni frontali e temporali, legate al significato e al linguaggio, piuttosto che le aree sensoriali come nel caso del priming percettivo.

47
Q

Cos’è l’apprendimento associativo e quali sono i suoi principi di base?

A

L’apprendimento associativo è un processo attraverso il quale due stimoli o un’azione e una conseguenza vengono associati tra loro. È alla base del condizionamento classico e operante.

48
Q

Qual è il ruolo dell’ippocampo nell’apprendimento associativo?

A

L’ippocampo è essenziale per l’apprendimento associativo complesso che coinvolge relazioni contestuali o sequenziali, mentre il condizionamento semplice può avvenire senza di esso.

49
Q

Cosa dimostra il fenomeno di Claparede?

A

Claparede ha mostrato che i pazienti amnesici possono sviluppare apprendimento implicito: un paziente evitava di stringere la mano del medico dopo un’esperienza dolorosa precedente, pur non ricordando l’episodio.

50
Q

Qual è il significato del fenomeno di Claparede per la memoria implicita?

A

Questo fenomeno dimostra che la memoria implicita può influenzare il comportamento anche in assenza di consapevolezza o memoria esplicita dell’evento.

51
Q

Qual è la struttura anatomica dell’ippocampo?

A

L’ippocampo è una struttura bilaterale situata nel lobo temporale mediale, composta da tre regioni principali: il giro dentato, il corno d’Ammone (CA1-CA4) e il subicolo. È circondato dalla corteccia entorinale, che funge da principale porta d’ingresso e uscita delle informazioni.

52
Q

Quali sono le connessioni principali dell’ippocampo?

A

L’ippocampo riceve informazioni dalla corteccia entorinale e le proietta a diverse aree del cervello, incluse la corteccia prefrontale, l’amigdala e il talamo, formando un circuito essenziale per il consolidamento della memoria.

53
Q

Cos’è la plasticità sinaptica e perché è importante?

A

La plasticità sinaptica è la capacità delle connessioni sinaptiche di rafforzarsi o indebolirsi in risposta all’attività neuronale. È alla base dell’apprendimento e della memoria.

54
Q

Quali sono i tipi principali di plasticità sinaptica?

A

I due tipi principali sono il potenziamento a lungo termine (LTP), che aumenta l’efficacia sinaptica, e la depressione a lungo termine (LTD), che la riduce. Entrambi sono fondamentali per la regolazione della memoria.

55
Q

Cos’è il potenziamento a lungo termine (LTP)?

A

L’LTP è un aumento duraturo dell’efficacia sinaptica che si verifica quando due neuroni vengono attivati contemporaneamente in modo ripetuto. Questo fenomeno è essenziale per il consolidamento della memoria.

56
Q

Quali meccanismi molecolari supportano l’LTP?

A

L’LTP è mediato dai recettori NMDA per il glutammato, che permettono l’ingresso di calcio nei neuroni. Questo attiva una cascata di segnali intracellulari che rafforzano le sinapsi tramite l’aggiunta di nuovi recettori AMPA.

57
Q

Cos’è la depressione a lungo termine (LTD)?

A

L’LTD è una riduzione duratura dell’efficacia sinaptica che si verifica quando i neuroni sono attivati debolmente o in modo asincrono. È essenziale per eliminare connessioni inutili e prevenire la saturazione della memoria.

58
Q

Qual è il ruolo dell’LTD nella plasticità cerebrale?

A

L’LTD contribuisce all’eliminazione delle connessioni sinaptiche non necessarie, facilitando l’adattamento del cervello a nuove esperienze e il rimodellamento delle reti neuronali.

59
Q

Che cosa dice la legge di Hebb?

A

Sintetizzata nella frase “cells that fire together, wire together”, descrive come le connessioni tra neuroni si rafforzino in base alla loro attività simultanea. Quindi, se due neuroni comunicano tra di loro e io li ho fatti comunicare artificialmente stimolandone uno (regola di Hebb) = questa connessione va rinforzata

60
Q

Cos’è il potenziamento a lungo termine associativo?

A

È un tipo di LTP che si verifica quando un neurone debole viene attivato contemporaneamente a uno forte. L’associazione temporale rafforza entrambe le sinapsi, favorendo l’apprendimento associativo.

61
Q

Qual è il significato funzionale dell’LTP associativo?

A

L’LTP associativo è alla base di meccanismi di apprendimento come il condizionamento classico, in cui due stimoli associati temporalmente diventano collegati nella memoria.

62
Q

Cosa sono le place cells e dove si trovano?

A

Le place cells sono neuroni dell’ippocampo che si attivano quando un individuo si trova in una posizione specifica di uno spazio conosciuto, contribuendo alla rappresentazione spaziale.

63
Q

Qual è il ruolo delle place cells nella memoria spaziale?

A

Le place cells creano una mappa mentale dell’ambiente, aiutando a navigare e a ricordare percorsi o posizioni di oggetti nello spazio.

64
Q

Qual è il ruolo delle grid cells nella navigazione spaziale?

A

Le grid cells, situate nella corteccia entorinale, si attivano in schemi regolari a forma di griglia per rappresentare velocità e direzioni, completando la funzione delle place cells.

65
Q

Cosa fanno le head-direction cells e le border cells?

A

Le head-direction cells codificano l’orientamento della testa rispetto all’ambiente, mentre le border cells si attivano vicino ai confini dello spazio, contribuendo a delimitare la mappa mentale.

66
Q

Cos’è il Morris Water Maze e cosa misura?

A

Il Morris Water Maze è un test comportamentale in cui un animale deve trovare una piattaforma nascosta in una vasca d’acqua. È utilizzato per studiare la memoria spaziale e la funzione dell’ippocampo.

67
Q

Quali deficit si osservano in animali con lesioni ippocampali nel Morris Water Maze?

A

Gli animali con lesioni all’ippocampo hanno difficoltà a localizzare la piattaforma, dimostrando il ruolo cruciale dell’ippocampo nella navigazione spaziale e nella memoria di contesto.

68
Q

Qual è il ruolo dell’ippocampo nella memoria dichiarativa?

A

L’ippocampo è fondamentale per la formazione, il consolidamento e il recupero della memoria dichiarativa, che comprende sia la memoria episodica (eventi personali) che la memoria semantica (fatti e conoscenze generali).

69
Q

Come il danno ippocampale influenza la memoria dichiarativa?

A

Un danno all’ippocampo provoca amnesia anterograda, impedendo la formazione di nuovi ricordi dichiarativi. Tuttavia, i ricordi dichiarativi già consolidati prima del danno possono rimanere intatti.

70
Q

In che modo l’ippocampo contribuisce alla memoria episodica?

A

L’ippocampo lega insieme elementi di un’esperienza (tempo, luogo, emozioni) per creare un ricordo episodico completo, facilitando la rievocazione degli eventi passati nel loro contesto originale.

71
Q

Quali differenze emergono nei pazienti con lesioni ippocampali rispetto alla memoria episodica?

A

I pazienti con lesioni ippocampali non riescono a creare nuovi ricordi episodici, ma possono ricordare esperienze remote consolidate prima della lesione, suggerendo che i ricordi consolidati vengono memorizzati altrove (es. corteccia).

72
Q

Qual è il ruolo dell’ippocampo nella memoria episodica?

A

L’ippocampo è una regione cerebrale cruciale per la formazione e il consolidamento della memoria episodica, ovvero la memoria degli eventi specifici vissuti

73
Q

Quali sono le evidenze che supportano il ruolo dell’ippocampo nella memoria episodica?

A

Studi su pazienti con lesioni all’ippocampo, come HM, hanno dimostrato che questi pazienti hanno gravi deficit nella capacità di formare nuovi ricordi episodici. Inoltre, studi di neuroimaging funzionale hanno mostrato un’attivazione dell’ippocampo durante compiti di memoria episodica

74
Q

Qual è la differenza tra recollection e familiarity?

A

La recollection è un ricordo vivido e dettagliato di un evento, mentre la familiarity è un senso di familiarità senza dettagli specifici. L’ippocampo è più coinvolto nella recollection rispetto alla familiarity

75
Q

Come si manifesta l’attivazione dell’ippocampo durante i compiti di memoria episodica?

A

L’attivazione dell’ippocampo è maggiore durante la fase di encoding (apprendimento) e durante il recupero di ricordi episodici, soprattutto quando è presente un senso di recollection

76
Q

Quali regioni dell’ippocampo sono maggiormente coinvolte nei processi di encoding e retrieval?

A

Il giro dentato è maggiormente coinvolto nella fase di encoding, mentre il subicolo è maggiormente coinvolto nella fase di retrieval

77
Q

Come cambia l’attivazione dell’ippocampo durante l’apprendimento di nuove associazioni?

A

L’attivazione dell’ippocampo diminuisce gradualmente durante l’apprendimento di nuove associazioni, suggerendo un consolidamento progressivo della memoria

78
Q

Qual è il ruolo dell’ippocampo nella formazione di associazioni tra stimoli?

A

L’ippocampo è fondamentale per la formazione di associazioni tra stimoli, come ad esempio associare un volto a un nome

79
Q

Quali sono le implicazioni di questi studi per la comprensione dei disturbi della memoria?

A

Questi studi sottolineano l’importanza dell’ippocampo per la memoria episodica e forniscono importanti indizi per comprendere i meccanismi neurali alla base di disturbi come l’Alzheimer e l’amnesia

80
Q

Cosa distingue la memoria associativa dalla memoria per itemi singoli?

A

La memoria associativa implica il collegamento tra più elementi (es. un volto e un nome), mentre la memoria per itemi singoli riguarda la ritenzione di singoli elementi senza collegamenti (es. una parola isolata).

81
Q

Qual è il ruolo dell’ippocampo nella memoria associativa?

A

L’ippocampo è cruciale per la memoria associativa, poiché collega elementi distinti in una rappresentazione unitaria. La memoria per itemi singoli, invece, può essere supportata da altre aree corticali.

82
Q

Qual è il ruolo dell’ippocampo nella memoria relazionale?

A

L’ippocampo associa elementi disparati di un’esperienza (es. volti, case, luoghi) per creare ricordi relazionali. Permette di stabilire connessioni tra eventi diversi, grazie a proprietà come la convergenza, la ricorrenza e il potenziamento a lungo termine (LTP).

83
Q

Come si studia sperimentalmente la memoria relazionale?

A

Nei test di memoria relazionale, i soggetti associano stimoli (es. volti e case) e, successivamente, devono inferire legami non espliciti tra elementi. L’attivazione ippocampale è cruciale durante tali compiti, mentre le cortecce circostanti sono coinvolte nel riconoscimento delle associazioni.

84
Q

Cosa sono le rappresentazioni associative nella memoria episodica?

A

Le rappresentazioni associative collegano elementi di un episodio (es. persone, luoghi, eventi). Questo processo consente di integrare informazioni comuni tra episodi diversi, pur mantenendo la distinzione tra esperienze uniche.

85
Q

Qual è il problema principale nella creazione di rappresentazioni associative?

A

L’ippocampo deve bilanciare la separazione dei ricordi per eventi simili (pattern separation) e l’identificazione di elementi comuni (pattern completion), per evitare confusione tra episodi distinti.

86
Q

Cosa si intende per pattern separation e quale regione ippocampale è coinvolta?

A

La pattern separation è il processo di distinguere ricordi simili enfatizzandone le differenze. È principalmente associata al giro dentato dell’ippocampo, che crea rappresentazioni uniche per eventi simili.

87
Q

Perché la pattern separation è importante nella memoria?

A

È essenziale per evitare sovrapposizioni tra ricordi simili (es. due visite a un bar diverso). Senza di essa, eventi distinti potrebbero essere erroneamente uniti in un unico ricordo.

88
Q

Cos’è il pattern completion e come si manifesta nella memoria?

A

È il processo di ricostruzione di un ricordo completo a partire da un singolo indizio o cue. È associato al CA3 dell’ippocampo, che integra informazioni incomplete per riattivare l’intera rappresentazione.

89
Q

Qual è il ruolo del pattern completion nella rievocazione dei ricordi?

A

Consente di riattivare un ricordo basandosi su pochi dettagli, come un’immagine o una parola chiave, completando il resto del ricordo in modo automatico.

90
Q

Cos’è il modello degli attrattori nell’ippocampo?

A

Il modello degli attrattori è una metafora che descrive la rappresentazione dei ricordi nell’ippocampo come punti di minima energia in un paesaggio neurale. Ogni ricordo è associato a un attrattore, ovvero un punto stabile verso cui converge l’attività neurale

91
Q

Come gli attrattori supportano il recupero della memoria?

A

Quando un indizio attiva un’area neurale, l’attrattore guida il sistema verso il ricordo associato, stabilizzandolo e minimizzando errori nella rievocazione.

92
Q

Qual è il ruolo del giro dentato e del subicolo nel modello degli attrattori?

A

Il giro dentato è coinvolto nella fase di encoding (apprendimento) e sembra avere un ruolo nella pattern separation, ovvero nella distinzione tra ricordi simili. Il subicolo è invece coinvolto nella fase di retrieval (recupero) e sembra avere un ruolo nella pattern completion, ovvero nel completamento di informazioni parziali

93
Q

Cos’è il modello dei Complementary Learning Systems (CLS)?

A

Il modello CLS propone che l’ippocampo e la neocorteccia formino un sistema complementare per la formazione e il consolidamento dei ricordi. L’ippocampo è coinvolto nella formazione iniziale della traccia mnestica, mentre la neocorteccia è responsabile del consolidamento a lungo termine

94
Q

Qual è il ruolo dell’ippocampo nel modello CLS?

A

L’ippocampo svolge un ruolo cruciale nella formazione iniziale della traccia mnestica e nella sua integrazione con le informazioni già presenti nella neocorteccia. L’ippocampo agisce come un “ponte” tra l’esperienza presente e le conoscenze passate

95
Q

Qual è il ruolo della neocorteccia nel modello CLS?

A

La neocorteccia è responsabile del consolidamento a lungo termine dei ricordi. Grazie a ripetuti processi di riattivazione, la traccia mnestica si consolida gradualmente nella neocorteccia, rendendo il ricordo indipendente dall’ippocampo

96
Q

Quali sono le implicazioni del modello CLS per la comprensione dei disturbi della memoria?

A

Il modello CLS aiuta a spiegare perché lesioni all’ippocampo causano deficit di memoria anterograda e retrograda. Inoltre, fornisce una base per lo sviluppo di nuovi trattamenti per i disturbi della memoria

97
Q

Cos’è il reinstatement e come coinvolge l’ippocampo?

A

Il reinstatement è la riattivazione delle tracce mnemoniche corticali da parte dell’ippocampo. Questo processo facilita il consolidamento e l’organizzazione dei ricordi nel tempo.

98
Q

Qual è il ruolo del sonno nel reinstatement?

A

Durante il sonno, l’ippocampo riattiva le connessioni corticali, rafforzando le associazioni tra elementi di un ricordo e consolidando la memoria.

99
Q

Come il reinstatement previene l’interferenza catastrofica?

A

Riattivando gradualmente i ricordi, l’ippocampo permette alla corteccia di integrare nuove informazioni senza sovrascrivere quelle precedenti, preservando le conoscenze acquisite.

100
Q

Quali sono i benefici cognitivi del reinstatement frequente?

A

Aumenta la stabilità delle connessioni corticali, migliora il recupero della memoria e riduce l’oblio, creando una rete mnemonica più robusta e organizzata.

101
Q

Cos’è l’interferenza catastrofica e come colpisce i sistemi di memoria?

A

L’interferenza catastrofica si verifica quando l’apprendimento di nuove informazioni sovrascrive o compromette ricordi preesistenti. È un problema comune nei modelli computazionali della memoria.

102
Q

Come l’ippocampo aiuta a prevenire l’interferenza catastrofica?

A

L’ippocampo funge da buffer temporaneo per nuove informazioni, consentendo alla corteccia di consolidare gradualmente i ricordi ed evitare sovrascrizioni.

103
Q

Qual è il ruolo dell’ippocampo nella teoria standard del consolidamento?

A

L’ippocampo è cruciale per il consolidamento iniziale della memoria episodica, ma i ricordi consolidati a lungo termine sono depositati nella corteccia cerebrale.

104
Q

Quali implicazioni ha il deficit della memoria procedurale nel morbo di Parkinson?

A

Il deficit si manifesta come difficoltà ad apprendere nuove abilità motorie, a causa della degenerazione dei gangli della base.

105
Q

Qual è il ruolo dell’ippocampo nella memoria e nello stress?

A

L’ippocampo è cruciale per la memoria episodica e sensibile allo stress e alla depressione. È anche influenzato positivamente dagli antidepressivi, che possono favorire la neurogenesi

106
Q

Come la neurogenesi nell’ippocampo influenza le capacità cognitive nell’adulto?

A

Sebbene la neurogenesi adulta sia controversa, alcune evidenze indicano che l’ippocampo può mantenere una capacità limitata di produrre nuovi neuroni, con implicazioni per il benessere cognitivo e psicologico

107
Q

Qual è la relazione tra memoria e apprendimento?

A

L’apprendimento si concentra sull’acquisizione di informazioni, mentre la memoria riguarda la conservazione e il recupero delle stesse per utilizzi futuri