Approccio correlazionale e approccio causale Flashcards
Cosa permette di determinare l’approccio causale nelle neuroscienze cognitive?
Stabilire se una regione cerebrale è critica per l’esecuzione corretta di un compito cognitivo specifico.
Qual è un esempio di approccio causale?
Studi con lesioni che mostrano come una regione specifica influisce su una funzione. Ad esempio su studi con lesioni e stimolazione transcranica (TMS).
Come si ottengono dati correlazionali?
Tramite l’osservazione e senza manipolazione.
Qual è la differenza tra approccio causale e approccio correlazionale nelle neuroscienze cognitive?
L’approccio causale cerca di identificare un rapporto di causa-effetto tra una manipolazione (es. lesione cerebrale o TMS) e una risposta comportamentale. L’approccio correlazionale, invece, studia l’associazione tra l’attività cerebrale (es. tramite fMRI) e specifici comportamenti o processi cognitivi senza stabilire un nesso causale diretto.
In che tipo di studi viene spesso usato l’approccio correlazionale?
Studi di neuroimaging funzionale come fMRI, EEG e PET, in cui si osservano correlazioni tra attività cerebrale e compiti cognitivi.
Perché la TMS è considerata un metodo causale?
Perché manipola l’attività cerebrale in aree specifiche, permettendo di osservare effetti diretti sui comportamenti.
L’approccio correlazionale è usato per:
Osservare associazioni tra attività cerebrale e comportamento.
Quale tipo di studio fornisce una visione più specifica del ruolo funzionale delle aree cerebrali?
Gli studi causali, perché permettono di interferire direttamente con l’attività di specifiche aree cerebrali.
Perché gli studi con lesioni sono considerati esempi di approccio causale?
Perché osservano le conseguenze dirette di danni a specifiche aree sul comportamento.
Cosa permette di determinare l’approccio causale nelle neuroscienze cognitive?
Stabilire se una regione cerebrale è critica per l’esecuzione corretta di un compito cognitivo specifico.