Attenzione selettiva visiva Flashcards

1
Q

Cosa si intende per attenzione selettiva visiva?

A

L’attenzione selettiva visiva è il processo cognitivo che consente di focalizzare le risorse su specifici stimoli visivi, ignorando quelli irrilevanti. Questo meccanismo è essenziale per gestire l’elaborazione delle informazioni in ambienti complessi

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2
Q

Quali sono le principali modalità di attenzione visiva?

A

Le due principali modalità di attenzione visiva sono: (1) l’attenzione spaziale, che seleziona regioni del campo visivo, e (2) l’attenzione oggetto-centrica, che si concentra su caratteristiche specifiche di un oggetto, come forma o colore

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3
Q

Cos’è il Bias Competition Model dell’attenzione?

A

Il Bias Competition Model propone che gli stimoli competano per le risorse neurali, e l’attenzione selettiva risolva questa competizione aumentando l’attività dei neuroni che rispondono allo stimolo rilevante, mentre inibisce gli altri

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4
Q

Qual è il ruolo del Bias Competition Model nell’attenzione visiva?

A

Il modello spiega come il sistema visivo filtri gli stimoli irrilevanti, focalizzando le risorse su ciò che è rilevante per il compito o il contesto. Questa selezione migliora la percezione e la risposta agli stimoli di interesse

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5
Q

Qual è la differenza tra processi di attenzione top-down e bottom-up?

A

I processi top-down sono guidati dagli obiettivi e dalla conoscenza dell’individuo, mentre i processi bottom-up sono stimolati da caratteristiche salienti degli stimoli, come colori vivaci o movimenti improvvisi

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6
Q

Come interagiscono i processi top-down e bottom-up nell’attenzione visiva?

A

I due processi lavorano in modo complementare: il top-down filtra gli stimoli in base agli obiettivi del compito, mentre il bottom-up richiama l’attenzione su eventi inaspettati o rilevanti per la sopravvivenza, garantendo un’attenzione flessibile

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7
Q

Cos’è il compito di Posner e quale principio indaga?

A

Il compito di Posner misura la capacità di spostare l’attenzione visiva. Richiede ai partecipanti di rispondere a uno stimolo bersaglio che appare in una posizione indicata da un segnale (cue), indagando l’efficienza dell’orientamento attentivo

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8
Q

Quali risultati emergono dal compito di Posner?

A

Il compito di Posner mostra che l’attenzione migliora le prestazioni quando il cue è valido (indica correttamente la posizione del bersaglio), mentre peggiora quando è invalido, dimostrando l’efficacia dell’orientamento anticipato dell’attenzione

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9
Q

Cosa si intende per attenzione basata sull’oggetto?

A

L’attenzione basata sull’oggetto si concentra su caratteristiche specifiche di un oggetto piuttosto che su una regione spaziale. Consente di elaborare tutte le proprietà dell’oggetto selezionato, ignorando gli altri

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10
Q

Come si distingue l’attenzione oggetto-centrica dall’attenzione spaziale?

A

Mentre l’attenzione spaziale si focalizza su una posizione specifica del campo visivo, l’attenzione oggetto-centrica elabora tutti gli attributi di un oggetto indipendentemente dalla sua posizione nello spazio. Questo processo permette un’elaborazione più completa delle caratteristiche visive

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11
Q

Cos’è una feature search e come si caratterizza?

A

La feature search è un compito di ricerca visiva in cui un bersaglio differisce dagli altri stimoli per una singola caratteristica, come il colore o la forma. Questo tipo di ricerca è veloce e indipendente dal numero di distrattori grazie al processamento parallelo

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12
Q

In cosa consiste la conjunction search e quali sono le sue caratteristiche?

A

La conjunction search richiede di individuare un bersaglio che differisce dagli altri per una combinazione di caratteristiche (es. colore e forma). È un processo più lento e dipendente dal numero di distrattori, richiedendo attenzione seriale per discriminare tra gli stimoli

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13
Q

Come sono organizzate le connessioni tra le aree visive?

A

Le aree visive sono connesse in una rete gerarchica e parallela. Le connessioni feedforward trasmettono informazioni dagli strati più bassi (come V1) alle aree superiori (come V4 e IT), mentre le connessioni feedback modulano l’elaborazione nelle aree precedenti

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14
Q

Qual è il ruolo delle connessioni feedback nelle aree visive?

A

Le connessioni feedback permettono alle aree corticali superiori di influenzare l’elaborazione visiva nelle aree inferiori. Questo processo è essenziale per l’attenzione visiva, poiché migliora la selezione degli stimoli rilevanti e inibisce quelli irrilevant

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15
Q

Cos’è un template attenzionale e come viene utilizzato?

A

Un template attenzionale è una rappresentazione mentale dello stimolo che il soggetto sta cercando. Questo template guida l’attenzione visiva verso gli stimoli che corrispondono al modello predefinito, migliorando la selezione degli elementi rilevanti

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16
Q

Dove si trovano le rappresentazioni dei template attenzionali nel cervello?

A

I template attenzionali sono rappresentati nella corteccia prefrontale e parietale, che dirigono l’attività delle aree visive inferiori per focalizzare l’attenzione sugli stimoli che corrispondono al modello

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17
Q

Qual è il principio dell’esperimento sull’attenzione endogena?

A

L’attenzione endogena è guidata da segnali interni e volontari. In un esperimento, un cue viene presentato per indicare la posizione probabile di un bersaglio, e si misura la velocità e l’accuratezza della risposta al bersaglio quando il cue è valido o invalido

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18
Q

Quali risultati emergono dagli esperimenti sull’attenzione endogena?

A

Gli esperimenti mostrano che i partecipanti rispondono più velocemente e con maggiore precisione quando il cue è valido, evidenziando che l’attenzione endogena migliora l’elaborazione degli stimoli previsti rispetto a quelli inattesi

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19
Q

Qual è l’effetto dell’attenzione su stimoli attesi rispetto a quelli inattesi?

A

Gli stimoli attesi ricevono una priorità maggiore nell’elaborazione visiva, con un aumento dell’attività neurale nelle aree visive corrispondenti. Gli stimoli inattesi possono comunque catturare l’attenzione, ma con una risposta più lenta e meno accurata

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20
Q

Quali aree cerebrali sono coinvolte nell’elaborazione di stimoli attesi e inattesi?

A

La corteccia parietale e prefrontale sono cruciali per l’elaborazione degli stimoli attesi, mentre eventi inattesi attivano anche il sistema bottom-up, coinvolgendo regioni come il collicolo superiore e l’insula

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21
Q

Cosa succede quando due stimoli si trovano nello stesso campo recettivo?

A

Quando due stimoli si trovano nello stesso campo recettivo, competono per le risorse neurali. L’attenzione selettiva determina quale stimolo sarà elaborato preferenzialmente, mentre l’altro viene inibito o ignorato

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22
Q

Come influisce l’attenzione sulla competizione tra due stimoli?

A

L’attenzione amplifica la risposta dei neuroni verso lo stimolo rilevante e sopprime l’elaborazione dello stimolo irrilevante. Questo meccanismo di competizione attenzionale è alla base della selezione visiva efficace

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23
Q

Qual era l’obiettivo dell’esperimento di Moran e Desimone (1985)?

A

L’obiettivo era studiare come l’attenzione influisce sulla competizione tra stimoli nel campo recettivo di un neurone visivo in V4. Hanno dimostrato che l’attenzione può migliorare la risposta a uno stimolo rilevante e sopprimere quella agli stimoli irrilevanti.

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24
Q

Come l’attenzione influenza la competizione tra due stimoli nel campo recettivo?

A

Quando due stimoli (uno rilevante e uno irrilevante) competono, l’attenzione filtra lo stimolo irrilevante, restringendo il campo recettivo attorno allo stimolo rilevante. Questo aumenta la risposta neuronale allo stimolo rilevante e riduce l’ambiguità.

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25
Q

Qual era il compito dell’animale nell’esperimento con 2 stimoli?

A

L’animale doveva prestare attenzione a uno dei due stimoli (rosso o verde) nel campo recettivo del neurone in V4, ignorando l’altro. La correttezza del compito era monitorata tramite ricompense.

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26
Q

Quali risultati emersero dall’esperimento con 2 stimoli?

A

L’attenzione alza le risposte neuronali per lo stimolo rilevante, ignorando l’altro. In assenza di attenzione, i due stimoli si cancellano parzialmente a vicenda, generando risposte neuronali meno chiare.

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27
Q

In che modo l’attenzione basata sull’oggetto differisce da quella spaziale?

A

L’attenzione spaziale seleziona aree nello spazio, mentre quella basata sull’oggetto seleziona oggetti specifici e le loro proprietà, indipendentemente dalla loro posizione.

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28
Q

Quali evidenze supportano l’attenzione basata sull’oggetto?

A

Esperimenti dimostrano che, una volta selezionato un oggetto, le sue proprietà vengono elaborate più accuratamente rispetto a quelle di altri oggetti, anche se nello stesso spazio.

29
Q

Come si è studiata l’attenzione basata sull’oggetto nell’uomo?

A

Con risonanza magnetica funzionale, si è osservato che l’attenzione a uno stimolo (es. rosso) in una posizione spaziale aumenta l’attivazione in V4 per quel colore, anche in assenza di cambiamenti fisici.

30
Q

Qual è il ruolo della preattivazione nell’attenzione basata sull’oggetto?

A

Quando un soggetto si aspetta di prestare attenzione a una proprietà specifica (es. colore o movimento), aree come V4 o V5 si preattivano, facilitando l’elaborazione dello stimolo.

31
Q

Come Corbetta ha studiato il circuito parieto-prefrontale?

A

Utilizzando la PET, ha dimostrato che l’allocazione dell’attenzione spaziale attiva il lobulo parietale superiore (SPL) e il giro frontale superiore (SFG), evidenziando il ruolo di questo circuito.

32
Q

Qual è il limite degli studi di imaging di Corbetta?

A

Non è chiaro se le attivazioni osservate siano cause (spostamento dell’attenzione) o effetti (risposta allo stimolo attentivo). Per discriminare, è necessario separare temporalmente cue e target.

33
Q

Cos’è l’attenzione esogena e come differisce da quella endogena?

A

L’attenzione esogena è automatica e guidata da stimoli salienti nell’ambiente (es. flash improvviso), mentre quella endogena è volontaria e richiede un controllo cognitivo superiore.

34
Q

Quali esperimenti dimostrano l’attenzione esogena?

A

L’esperimento di Posner con indizi periferici mostra che un flash attira automaticamente l’attenzione, migliorando la risposta a un target nello stesso lato, indipendentemente dalla volontà.

35
Q

Come si distinguono effetti e cause dell’attenzione visiva?

A

Gli effetti sono aumenti della risposta neuronale agli stimoli rilevanti, mentre le cause includono meccanismi di controllo come il circuito parieto-prefrontale che guida lo spostamento dell’attenzione.

36
Q

Quali aree cerebrali sono coinvolte nelle cause dell’attenzione visiva?

A

Il lobulo parietale superiore (SPL) e il giro frontale superiore (SFG) sono cruciali per lo spostamento dell’attenzione, mentre le aree visive elaborano gli effetti dell’attenzione.

37
Q

Qual è il ruolo del lobulo parietale superiore (SPL) nell’attenzione visiva?

A

L’SPL è coinvolto nel controllo dell’attenzione spaziale, facilitando lo spostamento dell’attenzione verso stimoli rilevanti nel campo visivo. Contribuisce alla selezione dello spazio visivo e alla pianificazione di movimenti oculari.

38
Q

Qual è la funzione del giro frontale superiore (SFG) nell’attenzione?

A

L’SFG fa parte del circuito dorsale fronto-parietale ed è cruciale per il controllo top-down dell’attenzione visiva. Coordina lo spostamento volontario dell’attenzione e la selezione degli stimoli rilevanti.

39
Q

Qual è l’importanza del circuito parieto-prefrontale nell’attenzione visiva secondo Corbetta?

A

Corbetta ha dimostrato che il circuito parieto-prefrontale, che include SPL e SFG, è fondamentale per il controllo volontario dell’attenzione. L’attivazione di queste aree è associata alla preparazione per il processamento di stimoli rilevanti.

40
Q

Quali sono le differenze tra le aree coinvolte nel circuito parieto-prefrontale?

A

L’SPL si occupa della rappresentazione spaziale e della selezione del focus attentivo, mentre l’SFG guida lo spostamento volontario dell’attenzione, interagendo con altre regioni corticali.

41
Q

Quali deficit attentivi possono derivare da una lesione della corteccia prefrontale?

A

Le lesioni della corteccia prefrontale possono causare difficoltà nel controllo dell’attenzione volontaria, come problemi nello spostamento top-down e nella selezione di stimoli rilevanti, oltre a un aumento della distraibilità.

42
Q

Come la lesione prefrontale influisce sulla memoria di lavoro visiva?

A

La corteccia prefrontale è cruciale per mantenere attiva l’informazione visiva rilevante. Una lesione può ridurre la capacità di aggiornare e utilizzare le informazioni in modo efficace durante compiti complessi.

43
Q

Cos’è il neglect e quali sono le sue caratteristiche principali?

A

Il neglect è un disturbo dell’attenzione spaziale in cui il paziente ignora gli stimoli nel lato opposto alla lesione cerebrale, spesso a seguito di danni all’emisfero destro, coinvolgendo l’SPL e altre aree parietali.

44
Q

Qual è la differenza tra neglect egocentrico e allocentrico?

A

Nel neglect egocentrico il paziente ignora gli stimoli rispetto al proprio corpo, mentre nel neglect allocentrico il paziente ignora una parte degli oggetti, indipendentemente dalla loro posizione nello spazio.

45
Q

Come si manifesta la simultanagnosia?

A

La simultanagnosia è l’incapacità di percepire più di un oggetto alla volta, spesso associata alla sindrome di Balint. È causata da lesioni bilaterali della corteccia parietale posteriore.

46
Q

Quali deficit di spostamento dell’attenzione sono legati alle lesioni parietali?

A

Le lesioni parietali possono causare difficoltà nel disimpegno attentivo, rendendo più difficile spostare l’attenzione da uno stimolo a un altro, un deficit noto come “sticky attention”.

47
Q

Come l’attenzione migliora la risposta agli stimoli attesi?

A

Gli stimoli attesi vengono elaborati più rapidamente e con maggiore precisione grazie all’attivazione preattentiva delle aree visive, che facilita la risposta neurale ai target previsti.

48
Q

Quali sono gli effetti dell’attenzione su stimoli inattesi?

A

Gli stimoli inattesi possono comunque catturare l’attenzione in modo automatico, attivando il circuito ventrale fronto-parietale, che risponde a eventi salienti e inaspettati.

49
Q

Qual è il ruolo del circuito fronto-parietale dorsale nell’attenzione visiva?

A

Questo circuito controlla l’attenzione volontaria (top-down) ed è coinvolto nella selezione e mantenimento degli stimoli rilevanti. Comprende il lobulo parietale superiore (SPL) e il giro frontale superiore (SFG).

50
Q

Qual è la connessione tra SPL e SFG nel circuito dorsale?

A

L’SPL fornisce mappe spaziali per la selezione attentiva, mentre l’SFG guida lo spostamento dell’attenzione. La loro interazione permette un controllo preciso degli stimoli rilevanti.

51
Q

Come il circuito ventrale si differenzia dal dorsale?

A

Il circuito ventrale, composto dal giro frontale inferiore (IFG) e dal solco temporale superiore (STS), controlla l’attenzione esogena (bottom-up) e risponde a stimoli salienti o inattesi.

52
Q

Qual è il contributo del giro frontale inferiore (IFG) nell’attenzione?

A

L’IFG è cruciale per rilevare cambiamenti improvvisi nello stimolo e spostare rapidamente l’attenzione verso eventi inaspettati o significativi.

53
Q

Quali sono le caratteristiche principali del neglect?

A

Il neglect è un deficit dell’attenzione spaziale, spesso causato da lesioni all’emisfero destro. Il paziente ignora gli stimoli presenti nel lato controlaterale alla lesione, nonostante non vi siano problemi sensoriali primari.

54
Q

Quali aree cerebrali sono comunemente coinvolte nel neglect?

A

Le aree più colpite includono il lobulo parietale inferiore, il giro temporale superiore e il solco temporale superiore, tutte nell’emisfero destro. Anche il circuito ventrale fronto-parietale è implicato.

55
Q

Come sono correlati attenzione e movimenti oculari?

A

L’attenzione visiva precede i movimenti oculari, facilitando l’elaborazione degli stimoli nella direzione del movimento saccadico. Questo processo è noto come enhancement visivo presaccadico.

56
Q

Qual è il ruolo delle aree corticali nel controllo dei movimenti oculari?

A

Aree come i frontal eye fields (FEF) e il collicolo superiore sono essenziali per la pianificazione e l’esecuzione dei movimenti oculari, coordinandosi con le aree visive per ottimizzare l’attenzione.

57
Q

Cosa sostiene la teoria premotoria dell’attenzione spaziale?

A

La teoria afferma che l’attenzione spaziale si basa sugli stessi meccanismi neuronali utilizzati per pianificare i movimenti oculari e motori. Spostare l’attenzione equivale a prepararsi per un movimento.

58
Q

Quali evidenze supportano la teoria premotoria dell’attenzione spaziale?

A

Studi mostrano che l’attivazione di aree motorie (come i FEF) avviene anche in compiti attentivi in cui non si compiono movimenti oculari, suggerendo un legame tra attenzione e pianificazione motoria.

59
Q

Qual è il ruolo principale dei frontal eye fields (FEF)?

A

I FEF sono responsabili della pianificazione e controllo dei movimenti oculari, inclusi i movimenti saccadici. Inoltre, modulano l’attenzione visiva selettiva migliorando l’elaborazione di stimoli rilevanti.

60
Q

Come i FEF influenzano i neuroni di V4?

A

I FEF modulano l’attività dei neuroni in V4, amplificando la risposta agli stimoli rilevanti nel campo recettivo del neurone e sopprimendo quelli irrilevanti. Questo processo migliora la selettività visiva.

61
Q

Quali deficit derivano da lesioni nei FEF?

A

Lesioni ai FEF possono causare difficoltà nei movimenti saccadici volontari e nella selezione attentiva, portando a un’incapacità di spostare l’attenzione tra stimoli diversi.

62
Q

In che modo i FEF interagiscono con il circuito dorsale fronto-parietale?

A

I FEF collaborano con SPL e SFG per controllare l’attenzione volontaria e guidare i movimenti oculari. Questa interazione permette una coordinazione tra attenzione spaziale e movimenti visivi.

63
Q

Cos’è l’enhancement visivo presaccadico?

A

È un aumento dell’elaborazione visiva che si verifica prima di un movimento saccadico, migliorando la percezione dello stimolo nella direzione del movimento. Questo fenomeno è mediato da aree come i FEF e V4.

64
Q

Quali esperimenti dimostrano l’enhancement visivo presaccadico?

A

Studi hanno mostrato che, prima di un movimento saccadico, i neuroni in V4 aumentano la loro attività per lo stimolo nella posizione prevista, suggerendo un legame tra attenzione e pianificazione oculare.

65
Q

Qual è stato l’obiettivo dell’esperimento di Moore e colleghi?

A

L’esperimento ha studiato come la stimolazione artificiale dei FEF influenza l’attenzione visiva. Moore e colleghi hanno dimostrato che attivando i FEF si poteva migliorare la risposta neuronale in aree visive come V4.

66
Q

Quali risultati sono emersi dall’esperimento di Moore e colleghi?

A

La stimolazione dei FEF ha aumentato la selettività dei neuroni in V4 verso stimoli rilevanti, dimostrando che i FEF giocano un ruolo cruciale nel modulare l’attenzione visiva.

67
Q

Come i FEF modulano l’attività dei neuroni di V4?

A

I FEF influenzano l’attività di V4 amplificando la risposta dei neuroni agli stimoli visivi rilevanti presenti nel loro campo recettivo, migliorando così l’elaborazione visiva selettiva.

68
Q

Qual è il ruolo delle connessioni FEF-V4 nell’attenzione visiva?

A

Le connessioni FEF-V4 coordinano il controllo top-down dell’attenzione visiva, consentendo al cervello di concentrare le risorse sugli stimoli pertinenti e di sopprimere quelli irrilevanti.