Attenzione selettiva visiva Flashcards

1
Q

Cos’è l’attenzione selettiva visiva?

A

L’attenzione selettiva visiva è la capacità di focalizzare le risorse cognitive su specifici stimoli visivi, ignorandone altri. È come un filtro che ci permette di selezionare le informazioni più rilevanti in un ambiente visivo complesso e ricco di stimoli.

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2
Q

Cosa si intende per “change blindness”?

A

La change blindness è un fenomeno per cui non notiamo cambiamenti significativi in una scena visiva, soprattutto quando questi cambiamenti coincidono con brevi interruzioni visive. Questo dimostra come la nostra capacità di percepire la realtà visiva sia limitata e selettiva.

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3
Q

Quali sono le principali modalità di attenzione visiva?

A

Le due principali modalità di attenzione visiva sono: (1) l’attenzione spaziale, che seleziona regioni del campo visivo, e (2) l’attenzione oggetto-centrica, che si concentra su caratteristiche specifiche di un oggetto, come forma o colore

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4
Q

Cos’è il Biased Competition Model dell’attenzione?

A

Il Biased Competition Model propone che gli stimoli competano per le risorse neurali, e l’attenzione selettiva risolva questa competizione aumentando l’attività dei neuroni che rispondono allo stimolo rilevante, mentre inibisce gli altri

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5
Q

In che modo la “Biased Competition Theory” spiega il filtro degli stimoli irrilevanti?

A

La teoria suggerisce che gli stimoli competono per l’elaborazione nei diversi livelli della gerarchia visiva, con l’attenzione che amplifica i segnali rilevanti riducendo quelli irrilevanti

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6
Q

Qual è il ruolo del Biased Competition Model nell’attenzione visiva?

A

Il modello spiega come il sistema visivo filtri gli stimoli irrilevanti, focalizzando le risorse su ciò che è rilevante per il compito o il contesto. Questa selezione migliora la percezione e la risposta agli stimoli di interesse

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7
Q

Qual è la differenza tra processi di attenzione top-down e bottom-up?

A

I processi top-down sono guidati dagli obiettivi e dalla conoscenza dell’individuo, mentre i processi bottom-up sono stimolati da caratteristiche salienti degli stimoli, come colori vivaci o movimenti improvvisi

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8
Q

Come interagiscono i processi top-down e bottom-up nell’attenzione visiva?

A

I due processi lavorano in modo complementare: il top-down filtra gli stimoli in base agli obiettivi del compito, mentre il bottom-up richiama l’attenzione su eventi inaspettati o rilevanti per la sopravvivenza, garantendo un’attenzione flessibile

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9
Q

Qual è la differenza tra l’attenzione spaziale e l’attenzione basata sull’oggetto?

A

L’attenzione spaziale si focalizza su una regione specifica dello spazio visivo, mentre l’attenzione basata sull’oggetto si concentra su caratteristiche specifiche di un oggetto, indipendentemente dalla sua posizione nello spazio

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10
Q

Descrivi il paradigma di Posner per studiare l’attenzione spaziale

A

Nel paradigma di Posner, un indizio (cue) indica la posizione più probabile di uno stimolo target. I tempi di reazione sono più rapidi quando il target compare nella posizione indicata dal cue (prove valide), dimostrando che l’attenzione può essere orientata in modo volontario verso una specifica regione dello spazio

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11
Q

Quali risultati emergono dal compito di Posner?

A

Il compito di Posner mostra che l’attenzione migliora le prestazioni quando il cue è valido (indica correttamente la posizione del bersaglio), mentre peggiora quando è invalido, dimostrando l’efficacia dell’orientamento anticipato dell’attenzione

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12
Q

Cos’è una feature search e come si caratterizza?

A

La feature search è un compito di ricerca visiva in cui un bersaglio differisce dagli altri stimoli per una singola caratteristica, come il colore o la forma. Questo tipo di ricerca è veloce e indipendente dal numero di distrattori grazie al processamento parallelo

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13
Q

In cosa consiste la conjunction search e quali sono le sue caratteristiche?

A

La conjunction search richiede di individuare un bersaglio che differisce dagli altri per una combinazione di caratteristiche (es. colore e forma). È un processo più lento e dipendente dal numero di distrattori, richiedendo attenzione seriale per discriminare tra gli stimoli

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14
Q

Qual è il ruolo delle connessioni feedforward, feedback e orizzontali nelle aree visive per l’attenzione?

A

Le aree visive sono connesse in una rete gerarchica e parallela. Le connessioni feedforward mediano l’elaborazione bottom-up, le connessioni feedback supportano l’attenzione top-down, mentre le connessioni orizzontali modulano l’interazione tra i neuroni all’interno di una stessa area visiva

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15
Q

Qual è il ruolo delle connessioni feedback nelle aree visive?

A

Le connessioni feedback permettono alle aree corticali superiori di influenzare l’elaborazione visiva nelle aree inferiori. Questo processo è essenziale per l’attenzione visiva, poiché migliora la selezione degli stimoli rilevanti e inibisce quelli irrilevanti

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16
Q

Come l’attività neurale in V4 cambia in risposta a stimoli attesi e inattesi?

A

Gli studi neurofisiologici hanno dimostrato che la risposta neuronale in V4 è più forte per gli stimoli attesi rispetto a quelli inattesi. Questo suggerisce che l’attenzione può modulare l’attività neurale a livelli relativamente precoci dell’elaborazione visiva

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17
Q

Cos’è un template attenzionale e come viene utilizzato?

A

Un template attenzionale è una rappresentazione mentale dello stimolo che il soggetto sta cercando. Il template attenzionale può preattivare i neuroni sensibili alle caratteristiche del target, facilitando il rilevamento dello stimolo e aumentando la sua rappresentazione neurale

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18
Q

Dove si trovano le rappresentazioni dei template attenzionali nel cervello?

A

I template attenzionali sono rappresentati nella corteccia prefrontale e parietale, che dirigono l’attività delle aree visive inferiori per focalizzare l’attenzione sugli stimoli che corrispondono al modello

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19
Q

Cos’è l’inibizione di ritorno?

A

L’inibizione di ritorno è un fenomeno per cui siamo meno propensi a tornare a controllare una posizione spaziale che abbiamo già esplorato. Questo meccanismo serve a evitare di ricontrollare ripetutamente le stesse informazioni e a favorire l’esplorazione di nuove regioni dello spazio.

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20
Q

Qual è la funzione adattiva dell’inibizione di ritorno?

A

L’inibizione di ritorno ci permette di esplorare l’ambiente in modo efficiente, evitando di rimanere “bloccati” su stimoli già processati. Questo meccanismo è fondamentale per la ricerca visiva e l’orientamento nello spazio

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21
Q

Cos’è l’attenzione divisa?

A

L’attenzione divisa è la capacità di allocare le risorse attentive a due o più compiti contemporaneamente. Tuttavia, le nostre capacità attentive sono limitate, quindi la performance in compiti multipli è spesso compromessa rispetto a quando si esegue un singolo compito

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22
Q

Quali fattori influenzano la capacità di svolgere due compiti contemporaneamente?

A

La capacità di svolgere due compiti contemporaneamente dipende da diversi fattori, come la similarità dei compiti, la pratica e la complessità dei compiti stessi

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23
Q

Quali sono alcuni disturbi dell’attenzione?

A

Alcuni disturbi dell’attenzione includono il deficit di attenzione/iperattività (ADHD), il neglect spaziale e l’agnosia visiva. Questi disturbi possono compromettere la capacità di selezionare, mantenere e spostare l’attenzione sugli stimoli rilevanti

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24
Q

Come l’attenzione selettiva è compromessa nel neglect spaziale?

A

Nel neglect spaziale, i pazienti tendono a ignorare lo spazio controlesionale, suggerendo un deficit nell’orientamento dell’attenzione verso quella parte dello spazio

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25
Q

Qual è la differenza nella risposta neuronale tra uno stimolo atteso e uno inatteso?

A

Quando uno stimolo è atteso, la risposta neuronale è più forte, specialmente in aree come V4. Questo è evidente nell’immagine, dove la curva della risposta neuronale per lo stimolo atteso è più alta rispetto a quella dello stimolo inatteso

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26
Q

Perché l’effetto dell’attenzione è più evidente in aree visive successive come V4 rispetto a V1?

A

V1 è più sensibile a qualsiasi stimolo visivo, rendendo difficile modulare la sua risposta con l’attenzione. Al contrario, aree come V4, che sono più specializzate nell’elaborazione di caratteristiche visive complesse, sono più suscettibili all’influenza dell’attenzione

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27
Q

Cosa dimostra l’esperimento di Moran e Desimone sulla competizione tra stimoli?

A

L’esperimento mostra che quando due stimoli sono presenti nel campo recettivo di un neurone, essi competono per attivare il neurone. L’attenzione può risolvere questa competizione, potenziando la risposta allo stimolo rilevante e inibendo quella allo stimolo irrilevante

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28
Q

Qual era l’obiettivo dell’esperimento di Moran e Desimone (1985)?

A

L’obiettivo era studiare come l’attenzione influisce sulla competizione tra stimoli nel campo recettivo di un neurone visivo in V4. Hanno dimostrato che l’attenzione può migliorare la risposta a uno stimolo rilevante e sopprimere quella agli stimoli irrilevanti.

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29
Q

Come l’attenzione modifica la forma del campo recettivo?

A

L’attenzione può restringere il campo recettivo di un neurone, rendendolo più selettivo per lo stimolo rilevante. In questo modo, l’attenzione filtra le informazioni irrilevanti e migliora la percezione dello stimolo desiderato

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30
Q

Cosa dimostra l’esperimento di Duncan sull’attenzione basata sull’oggetto?

A

L’esperimento di Duncan mostra che siamo più accurati nel riportare le caratteristiche di un singolo oggetto rispetto a quelle di due oggetti sovrapposti. Questo suggerisce che l’attenzione può essere limitata a un oggetto alla volta

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31
Q

Come l’esperimento di Corbetta dimostra la preattivazione di aree visive specifiche in base al compito?

A

L’esperimento di Corbetta mostra che quando un soggetto si aspetta un cambiamento di forma, l’area V4 (che è sensibile alla forma) viene preattivata. Questo dimostra che il cervello si prepara attivamente a elaborare le informazioni rilevanti

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32
Q

Qual è il ruolo del template attenzionale nell’esperimento di Corbetta?

A

Il template attenzionale è la rappresentazione mentale dell’informazione che il soggetto sta cercando. Questo template guida l’attenzione verso le caratteristiche rilevanti dello stimolo e preattiva le aree cerebrali coinvolte nell’elaborazione di quelle caratteristiche

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33
Q

Come influisce l’attenzione sulla competizione tra due stimoli?

A

L’attenzione amplifica la risposta dei neuroni verso lo stimolo rilevante e sopprime l’elaborazione dello stimolo irrilevante. Questo meccanismo di competizione attenzionale è alla base della selezione visiva efficace

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34
Q

Come Corbetta ha studiato il circuito parieto-prefrontale?

A

Utilizzando la PET, ha dimostrato che l’allocazione dell’attenzione spaziale attiva il lobulo parietale superiore (SPL) e il giro frontale superiore (SFG), evidenziando il ruolo di questo circuito.

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35
Q

Qual è il limite degli studi di imaging di Corbetta?

A

Non è chiaro se le attivazioni osservate siano cause (spostamento dell’attenzione) o effetti (risposta allo stimolo attentivo). Per discriminare, è necessario separare temporalmente cue e target.

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36
Q

Come l’attenzione influenza la competizione tra due stimoli nel campo recettivo?

A

Quando due stimoli (uno rilevante e uno irrilevante) competono, l’attenzione filtra lo stimolo irrilevante, restringendo il campo recettivo attorno allo stimolo rilevante. Questo aumenta la risposta neuronale allo stimolo rilevante e riduce l’ambiguità.

37
Q

Cosa succede quando due stimoli si trovano nello stesso campo recettivo?

A

Quando due stimoli si trovano nello stesso campo recettivo, competono per le risorse neurali. L’attenzione selettiva determina quale stimolo sarà elaborato preferenzialmente, mentre l’altro viene inibito o ignorato

38
Q

Qual era il compito dell’animale nell’esperimento con 2 stimoli?

A

L’animale doveva prestare attenzione a uno dei due stimoli (rosso o verde) nel campo recettivo del neurone in V4, ignorando l’altro. La correttezza del compito era monitorata tramite ricompense.

39
Q

Quali risultati emersero dall’esperimento con 2 stimoli?

A

L’attenzione alza le risposte neuronali per lo stimolo rilevante, ignorando l’altro. In assenza di attenzione, i due stimoli si cancellano parzialmente a vicenda, generando risposte neuronali meno chiare.

40
Q

Quali evidenze supportano l’attenzione basata sull’oggetto?

A

Esperimenti dimostrano che, una volta selezionato un oggetto, le sue proprietà vengono elaborate più accuratamente rispetto a quelle di altri oggetti, anche se nello stesso spazio.

41
Q

Come si è studiata l’attenzione basata sull’oggetto nell’uomo?

A

Con risonanza magnetica funzionale, si è osservato che l’attenzione a uno stimolo (es. rosso) in una posizione spaziale aumenta l’attivazione in V4 per quel colore, anche in assenza di cambiamenti fisici.

42
Q

Qual è il ruolo della preattivazione nell’attenzione basata sull’oggetto?

A

Quando un soggetto si aspetta di prestare attenzione a una proprietà specifica (es. colore o movimento), aree come V4 o V5 si preattivano, facilitando l’elaborazione dello stimolo.

43
Q

Cos’è l’attenzione esogena e come si differenzia da quella endogena?

A

L’attenzione esogena è un processo automatico e involontario che orienta l’attenzione verso stimoli salienti nell’ambiente, mentre l’attenzione endogena è un processo volontario che permette di focalizzare l’attenzione su un obiettivo specifico.

44
Q

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi dell’attenzione esogena?

A

L’attenzione esogena è fondamentale per la sopravvivenza, permettendoci di rispondere rapidamente a stimoli nuovi o pericolosi. Tuttavia, può essere distraente e interferire con compiti che richiedono un’attenzione sostenuta.

45
Q

Descrivi il paradigma del cue periferico

A

Nel paradigma del cue periferico, un flash luminoso (cue) compare brevemente in una posizione periferica dello schermo, attirando automaticamente l’attenzione del soggetto verso quella posizione. Successivamente, un target compare in una delle due posizioni possibili. I tempi di reazione sono più rapidi quando il target compare nella stessa posizione del cue.

46
Q

Qual è la differenza tra un cue informativo e un cue non informativo nel paradigma del cue periferico?

A

Un cue è informativo quando predice in modo affidabile la posizione del target (es. il target compare più frequentemente nella stessa posizione del cue). Un cue non informativo non fornisce alcuna informazione sulla posizione del target.

47
Q

Quali esperimenti dimostrano l’attenzione esogena?

A

L’esperimento di Posner con indizi periferici mostra che un flash attira automaticamente l’attenzione, migliorando la risposta a un target nello stesso lato, indipendentemente dalla volontà.

48
Q

Quali aree cerebrali sono coinvolte nell’attenzione esogena?

A

L’attenzione esogena coinvolge una rete di aree cerebrali, tra cui la corteccia parietale posteriore e la corteccia frontale. Queste aree lavorano insieme per orientare l’attenzione verso stimoli salienti.

49
Q

Quali aree cerebrali sono coinvolte nelle cause dell’attenzione visiva?

A

Il lobulo parietale superiore (SPL) e il giro frontale superiore (SFG) sono cruciali per lo spostamento dell’attenzione, mentre le aree visive elaborano gli effetti dell’attenzione.

50
Q

Qual è il ruolo del lobulo parietale superiore (SPL) nell’attenzione visiva?

A

L’SPL è coinvolto nel controllo dell’attenzione spaziale, facilitando lo spostamento dell’attenzione verso stimoli rilevanti nel campo visivo. Contribuisce alla selezione dello spazio visivo e alla pianificazione di movimenti oculari.

51
Q

Qual è la funzione del giro frontale superiore (SFG) nell’attenzione?

A

L’SFG fa parte del circuito dorsale fronto-parietale ed è cruciale per il controllo top-down dell’attenzione visiva. Coordina lo spostamento volontario dell’attenzione e la selezione degli stimoli rilevanti.

52
Q

Come la salienza di uno stimolo influenza la risposta neuronale?

A

Gli stimoli salienti esplicitano una risposta neuronale più forte rispetto agli stimoli meno salienti. Questo fenomeno è particolarmente evidente in aree visive come V4.

53
Q

Descrivi il modello di come l’attenzione esogena seleziona gli stimoli salienti in una scena

A

Diverse mappe corticali analizzano le caratteristiche degli stimoli presenti in una scena (colore, forma, movimento). Queste mappe convergono in una mappa di salienza che identifica gli stimoli più salienti. La corteccia parietale posteriore, sulla base di questa mappa, orienta l’attenzione verso gli stimoli più salienti

54
Q

Qual è il ruolo della corteccia parietale posteriore nel controllo dell’attenzione esogena?

A

La corteccia parietale posteriore svolge un ruolo cruciale nell’orientamento dell’attenzione verso stimoli salienti. Essa riceve input da diverse mappe corticali e integra queste informazioni per creare una rappresentazione unitaria della salienza della scena

55
Q

Qual è la differenza tra studiare gli effetti e le cause dell’attenzione selettiva?

A

Gli studi sugli effetti dell’attenzione si concentrano sulle conseguenze dell’attenzione sulla risposta neuronale, mentre gli studi sulle cause dell’attenzione indagano i meccanismi neurali che sottendono il controllo dell’attenzione

56
Q

Qual è il ruolo del circuito parieto-frontale nel controllo dell’attenzione?

A

Il circuito parieto-frontale è fondamentale per il controllo dell’attenzione. La corteccia parietale posteriore è coinvolta nell’orientamento dell’attenzione, mentre la corteccia prefrontale svolge un ruolo più generale nel controllo cognitivo

57
Q

Quali sono gli effetti di una lesione della corteccia prefrontale sull’attenzione visiva?

A

I pazienti con lesioni della corteccia prefrontale mostrano difficoltà a mantenere l’attenzione su un compito e sono più facilmente distratti da stimoli irrilevanti. Inoltre, presentano difficoltà a spostare l’attenzione in modo volontario

58
Q

Come le lesioni della corteccia prefrontale influenzano i potenziali evocati?

A

I pazienti con lesioni della corteccia prefrontale mostrano alterazioni dei potenziali evocati, in particolare nelle regioni posteriori del cervello, suggerendo che la corteccia prefrontale svolge un ruolo cruciale nel modulare l’attività delle aree visive

59
Q

Qual è l’importanza del circuito parieto-prefrontale nell’attenzione visiva secondo Corbetta?

A

Corbetta ha dimostrato che il circuito parieto-prefrontale, che include SPL e SFG, è fondamentale per il controllo volontario dell’attenzione. L’attivazione di queste aree è associata alla preparazione per il processamento di stimoli rilevanti.

60
Q

Quali sono le differenze tra le aree coinvolte nel circuito parieto-prefrontale?

A

L’SPL si occupa della rappresentazione spaziale e della selezione del focus attentivo, mentre l’SFG guida lo spostamento volontario dell’attenzione, interagendo con altre regioni corticali.

61
Q

Quali deficit attentivi possono derivare da una lesione della corteccia prefrontale?

A

Le lesioni della corteccia prefrontale possono causare difficoltà nel controllo dell’attenzione volontaria, come problemi nello spostamento top-down e nella selezione di stimoli rilevanti, oltre a un aumento della distraibilità.

62
Q

Come la lesione prefrontale influisce sulla memoria di lavoro visiva?

A

La corteccia prefrontale è cruciale per mantenere attiva l’informazione visiva rilevante. Una lesione può ridurre la capacità di aggiornare e utilizzare le informazioni in modo efficace durante compiti complessi.

63
Q

Qual è la differenza tra attenzione overt e covert?

A

L’attenzione overt implica un movimento oculare verso lo stimolo, mentre l’attenzione covert si riferisce allo spostamento dell’attenzione senza un corrispondente movimento oculare

64
Q

Qual è il ruolo dell’attenzione covert nella comunicazione sociale?

A

L’attenzione covert ci permette di osservare discretamente l’ambiente senza rivelare le nostre intenzioni. Questo è particolarmente importante nelle interazioni sociali, poiché possiamo inferire i pensieri e le intenzioni degli altri osservando la direzione del loro sguardo, anche se non stanno guardando direttamente verso di noi

65
Q

Come l’attenzione migliora la risposta agli stimoli attesi?

A

Gli stimoli attesi vengono elaborati più rapidamente e con maggiore precisione grazie all’attivazione preattentiva delle aree visive, che facilita la risposta neurale ai target previsti.

66
Q

Quali sono gli effetti dell’attenzione su stimoli inattesi?

A

Gli stimoli inattesi possono comunque catturare l’attenzione in modo automatico, attivando il circuito ventrale fronto-parietale, che risponde a eventi salienti e inaspettati.

67
Q

Qual è il ruolo del circuito fronto-parietale dorsale nell’attenzione visiva?

A

Questo circuito controlla l’attenzione volontaria (top-down) ed è coinvolto nella selezione e mantenimento degli stimoli rilevanti. Comprende il lobulo parietale superiore (SPL) e il giro frontale superiore (SFG).

68
Q

Qual è la connessione tra SPL e SFG nel circuito dorsale?

A

L’SPL fornisce mappe spaziali per la selezione attentiva, mentre l’SFG guida lo spostamento dell’attenzione. La loro interazione permette un controllo preciso degli stimoli rilevanti.

69
Q

Come il circuito ventrale si differenzia dal dorsale?

A

Il circuito ventrale, composto dal giro frontale inferiore (IFG) e dal solco temporale superiore (STS), controlla l’attenzione esogena (bottom-up) e risponde a stimoli salienti o inattesi.

70
Q

Qual è il contributo del giro frontale inferiore (IFG) nell’attenzione?

A

L’IFG è cruciale per rilevare cambiamenti improvvisi nello stimolo e spostare rapidamente l’attenzione verso eventi inaspettati o significativi.

71
Q

Cos’è il neglect e quali sono le sue caratteristiche principali?

A

Il neglect è un disturbo dell’attenzione spaziale in cui il paziente ignora gli stimoli nel lato opposto alla lesione cerebrale, spesso a seguito di danni all’emisfero destro, coinvolgendo l’SPL e altre aree parietali.

72
Q

Quali sono le caratteristiche principali del neglect?

A

Il neglect è un deficit dell’attenzione spaziale, spesso causato da lesioni all’emisfero destro. Il paziente ignora gli stimoli presenti nel lato controlaterale alla lesione, nonostante non vi siano problemi sensoriali primari.

73
Q

Quali aree cerebrali sono comunemente coinvolte nel neglect?

A

Le aree più colpite includono il lobulo parietale inferiore, il giro temporale superiore e il solco temporale superiore, tutte nell’emisfero destro. Anche il circuito ventrale fronto-parietale è implicato.

74
Q

Come sono correlati attenzione e movimenti oculari?

A

L’attenzione visiva precede i movimenti oculari, facilitando l’elaborazione degli stimoli nella direzione del movimento saccadico. Questo processo è noto come enhancement visivo presaccadico.

75
Q

Qual è il ruolo delle aree corticali nel controllo dei movimenti oculari?

A

Aree come i frontal eye fields (FEF) e il collicolo superiore sono essenziali per la pianificazione e l’esecuzione dei movimenti oculari, coordinandosi con le aree visive per ottimizzare l’attenzione.

76
Q

Cosa sostiene la teoria premotoria dell’attenzione spaziale?

A

La teoria afferma che l’attenzione spaziale si basa sugli stessi meccanismi neuronali utilizzati per pianificare i movimenti oculari e motori. Spostare l’attenzione equivale a prepararsi per un movimento.

77
Q

Quali evidenze supportano la teoria premotoria dell’attenzione spaziale?

A

Studi mostrano che l’attivazione di aree motorie (come i FEF) avviene anche in compiti attentivi in cui non si compiono movimenti oculari, suggerendo un legame tra attenzione e pianificazione motoria.

78
Q

Qual è il ruolo principale del frontal eye field (FEF)?

A

Il frontal eye field è una regione cerebrale cruciale per il controllo dei movimenti oculari e svolge un ruolo fondamentale nella preparazione e nell’esecuzione dei movimenti saccadici. Secondo la teoria premotoria, l’attivazione del frontal eye field è associata anche allo spostamento dell’attenzione spaziale

79
Q

Come i FEF influenzano i neuroni di V4?

A

I FEF modulano l’attività dei neuroni in V4, amplificando la risposta agli stimoli rilevanti nel campo recettivo del neurone e sopprimendo quelli irrilevanti. Questo processo migliora la selettività visiva.

80
Q

Quali deficit derivano da lesioni nei FEF?

A

Lesioni ai FEF possono causare difficoltà nei movimenti saccadici volontari e nella selezione attentiva, portando a un’incapacità di spostare l’attenzione tra stimoli diversi.

81
Q

In che modo i FEF interagiscono con il circuito dorsale fronto-parietale?

A

I FEF collaborano con SPL e SFG per controllare l’attenzione volontaria e guidare i movimenti oculari. Questa interazione permette una coordinazione tra attenzione spaziale e movimenti visivi.

82
Q

Cos’è l’enhancement visivo presaccadico?

A

È un aumento dell’elaborazione visiva che si verifica prima di un movimento saccadico, migliorando la percezione dello stimolo nella direzione del movimento. Questo fenomeno è mediato da aree come i FEF e V4.

83
Q

Quali esperimenti dimostrano l’enhancement visivo presaccadico?

A

Studi hanno mostrato che, prima di un movimento saccadico, i neuroni in V4 aumentano la loro attività per lo stimolo nella posizione prevista, suggerendo un legame tra attenzione e pianificazione oculare.

84
Q

Qual è stato l’obiettivo dell’esperimento di Moore e colleghi?

A

L’esperimento ha studiato come la stimolazione artificiale dei FEF influenza l’attenzione visiva. Moore e colleghi hanno dimostrato che attivando i FEF si poteva migliorare la risposta neuronale in aree visive come V4.

85
Q

Quali risultati sono emersi dall’esperimento di Moore e colleghi?

A

La stimolazione dei FEF ha aumentato la selettività dei neuroni in V4 verso stimoli rilevanti, dimostrando che i FEF giocano un ruolo cruciale nel modulare l’attenzione visiva.

86
Q

Qual è il legame tra la stimolazione del frontal eye field e la risposta dei neuroni di V4?

A

La stimolazione del frontal eye field, che induce la preparazione di un movimento oculare, aumenta la risposta dei neuroni di V4 situati nel campo recettivo corrispondente alla direzione del movimento oculare programmato. Questo dimostra una forte connessione funzionale tra le aree frontali coinvolte nel controllo dei movimenti oculari e le aree visive che elaborano le informazioni spaziali

87
Q

Quali implicazioni ha il legame FEF-neuroni di V4 per la comprensione dell’attenzione visiva?

A

Il legame tra frontal eye field e neuroni di V4 suggerisce che l’attenzione visiva e i movimenti oculari sono strettamente interconnessi e condividono meccanismi neurali comuni. Questa scoperta ha importanti implicazioni per la comprensione dei processi cognitivi alla base della percezione visiva e dell’interazione con l’ambiente

88
Q

Come influisce l’attenzione endogena rispetto a quella esogena sulle risposte neuronali in V4?

A

L’attenzione endogena amplifica selettivamente la risposta del neurone all’orientamento del movimento oculare programmato, mentre quella esogena è guidata da stimoli esterni.