Applicazioni della MRI strutturale (Lesion symptom mapping, voxel-based morphometry, diffusion tensor imaging) Flashcards
Che approcci posso utilizzare con l’MRI strutturale?
Quando io voglio studiare che relazione sussiste tra una struttura cerebrale e un processo cognitivo/comportamento (utilizzando la risonanza), potrei utilizzare due diversi approcci: causale o correlazionale.
Qual è l’applicazione principale della MRI strutturale?
Valutazione dell’anatomia cerebrale, utile nella diagnosi di lesioni e malformazioni.
Come funziona il lesion symptom mapping?
È il classico approccio della neuropsicologia. Si crea una mappa delle lesioni cerebrali nei pazienti per correlare l’area lesionata con la gravità dei sintomi cognitivi o comportamentali.
Che cos’è il Lesion Symptom Mapping?
È una tecnica che mappa le lesioni cerebrali e mette in relazione la sede della lesione con i sintomi cognitivi.
Cosa permette di studiare la Voxel-Based Morphometry (VBM) e qual’è un famoso esempio del suo utilizzo?
Ci permette di quantificare, voxel per voxel, la quantità di sostanza grigia, utilizzando l’MRI strutturale. Venne usata in uno studio condotto a Londra nel 2000 sui tassisti. L’ippocampo destro dei tassisti era molto più sviluppato rispetto a chi non faceva il tassista.
La Diffusion Tensor Imaging (DTI) cosa misura e come funziona?
Fornisce una stima della connettività strutturale, mappando la direzione e l’integrità delle fibre della sostanza bianca del cervello. La macchina di risonanza magnetica riesce a identificare una certa direzionalità passando da voxel a voxel. Se passando da un voxel a un altro vediamo che c’è una coerenza di orientamento, sulla base di questa informazione l’algoritmo riesce a identificare la presenza di una fibra.
Quali sono le tecniche dell’approccio correlazionale nell’imaging strutturale?
L’approccio correlazionale si usa ad esempio in partecipanti normali ma anche in pazienti con una diagnosi psichiatrica 2.1)studio di volume, spessore, morfologia di una certa struttura (es.la corteccia cerebrale, il cervelletto, i gangli della base ecc…). +Posso quantificare due informazioni molto importanti->2.2) sostanza grigia e 2.3)sostanza bianca. 2.2)Per la sostanza grigia userò un approccio che si chiama voxel-based morphometry /=/ 2.3)per la sostanza bianca invece la diffusion tensor imaging.
Fai un esempio di tecnica di imaging strutturale che si usa nell’approccio correlazionale
Esempio in cui si studiano le differenze di volume, spessore della corteccia cerebrale o della morfologia di alcune strutture. Io potrei prendere in esame un gruppo di adolescenti con problemi di sostanze rispetto a dei pazienti sani. Molto probabilmente le persone con problemi di sostanze avranno difficoltà nel mentalizzare/avere relazioni/empatizzare con gli altri—>area parietale meno sviluppata. Questo non vuol dire che la loro incapacità di mentalizzare sia influenzata dal ridotto volume in quell’area, perché le relazioni con gli altri sono sempre complesse.
Che cos’è l’imaging pesato in diffusione?
L’imaging pesato in diffusione si basa sul moto browniano. Il moto browniano dice che le molecole d’acqua nel nostro corpo si diffondono in maniera causale. Con semplici gradienti di codifica di diffusione le immagini di MRI possono essere rese sensibili a questo movimento. L’imaging pesato in diffusione permette di stimare e visualizzare i tratti di fibre di sostanza bianca con ottima risoluzione spaziale.
Spiega la tecnica dell’imaging pesato in diffusione e dì da che cosa è ostacolata la diffusione
Con 2 scansioni ravvicinate tra loro riusciró a sapere lungo quale asse ci sono stati spostamenti di acqua. Elaborando l’immagine posso creare rappresentazioni, con colori diversi, della direzione dell’acqua. Da questo io inferisco la direzione dei fasci di fibre. La diffusione dell’acqua in corrispondenza delle fibre assonali è asinotropica perchè le fibre sono rivestite di mielina che limita e costringe la diffusione lungo gli assi delle fibre. La diffusione è perciò ostacolata dalle membrane cellulari e dalla guaina melinica.