Chirurgia generale Flashcards
Trattamento chirurgico ragadi anali
Sfinterotomia laterale interna
Dermatomo
Strumento chirurgico, solitamente elettrico o ad aria compressa, utilizzato per prelevare innesti di cute a spessore parziale, regolari per spessore e ampiezza
classificazione AAST (American Association of Surgeons in Trauma) per la valutazione delle lesioni traumatiche degli organi parenchimatosi
è utilizzata anche in Italia per la valutazione delle lesioni traumatiche degli organi parenchimatosi.
Si distinguono cinque gradi.
Grado I: lacerazione parenchimatosa < 1cm di profondità, ematoma sotto-capsulare < 1cm di diametro
Grado II: lacerazione parenchimatosa tra 1 e 3 cm di profondità, ematoma sotto-capsulare tra 1 e 3 cm di diametro
Grado III: lacerazione parenchimatosa tra 3 e 10 cm di profondità, ematoma sotto-capsulare tra 3 e 10 cm di diametro
Grado IV: lacerazione parenchimatosa > 10 cm di profondità, ematoma sotto-capsulare > 10 cm di diametro; lacerazione che coinvolga un intero segmento epatico o almeno il 25% della milza
Grado V: avulsione completa dell’organo
Classificazione per definire le emorragie acute
- Classe I: perdita di sangue < 15% del volume circolante totale. Questa perdita è completamente compensata, il paziente è asintomatico e non c’è necessità di adeguamento volemico
- Classe II, la perdita di sangue è compresa tra il 15 e il 30% del volume di sangue circolante. Rappresenta la fase compensata dell’ipovolemia, la pressione è ancora normale, ma sono attivi tutti i meccanismi di compenso: tachicardia, vasocostrizione periferica (estremità fredde) e splancnica (può esserci traslocazione batterica nell’intestino)
- Classe III: stato di shock emorragico, con perdita dei meccanismi di compenso, ipotensione, attivazione del metabolismo anaerobio (produzione di lattati) e alterazione della coscienza. La perdita di sangue è compresa tra il 30 e il 45% del volume circolante
- Classe IV: MOF (multi organ failure), quando la perdita di sangue è > 45%. Può essere irreversibile
Cause di appendicite acute per età
Adolescenti: iperplasia linfoide
Adulti: coproliti
Anziani: neoplasie
Causando ostruzione -> iperproliferazione batterica
Mastectomia totale: 3 possibilità
Mammella + LN +
- Secondo Hasteld: entrambi i pettorali
- Secondo Patey. piccolo pettorale
- Secondo Madden: nessun pettorale
Rettocele
Erniazione della parete anteriore del retto in vagina, dovuta ad un cedimento dell’impalcatura muscolare del pavimento pelvico, in particolare dei muscoli elevatori dell’ano, e del setto retto-vaginale
Cause più frequenti: gravidanze multiple, parti distocici, obesità
Spesso il rettocele è asintomatico
Sintomi: stipsi, sensazione di incompleta evacuazione, con necessità di spinte eccessive e/o aiuto manuale
Diagnosi: clinica, rx defecografia
Ttt: conservativo, riabilitazione pavimento pelvico, chirurgia
Classificazione di Goligher
Gradi delle emorroidi
- G1: non prolassate
- G2: prolassano, si riducono spontaneamente
- G3: si riducono solo manualmente
- G4: irriducibili
Terapia emorroidi stadio 3-4
Chirurgia
- Emorroidectomia secondo Milligan Morgan (può dare stenosi)
- Emorroidopessi secondo Longo (se prolasso circonferenziale)
- Disfagia
- Anemia sideropenica
- Membranee esofagee
Sindrome di Plummer Vinson
Ernia di Littrè
ernia inguinale o crurale contenente diverticolo di Meckel
Enia di Amyand
Ernia inguinale contenente l’appendice
Ernia de Garengot
Ernia crurale contenente appendice
Ernia di Richter
Contenente un’ansa intestinale dal versante opposto
Ernia di Peterson
Ernia interna nel peritoneo
Ernia di Spigelio
Ernia laterale ai muscoli retti
Triade di Charcot e pentade di Reynolds
FID= febbre + ittero+ dolore addominale
Si aggiungono shock+ confusione per la pentade
Sindrome di Saint
- Ernia iatale da scivolamento
- Diverticolosi colica
- Colelitiasi
Sindrome di Bouveret
stato di occlusione causato dall’arresto di un calcolo biliare nel piloro o nel bulbo duodenale. Il primo caso è causato da una fistola colecisto-gastrica, il secondo da una fistola colecisto-duodenale
Sindrome di Mirizzi
Complicanza rara della litiasi biliare, in cui un calcolo va ad incunearsi nell’infundibolo della colecisti o nel dotto cistico, determinando la stenosi del dotto epatico comune o del coledoco, con ittero
Classificazione ferite chirurgiche per rischio infettivo
- Pulito: non apertura tratto GI né genitourinario (no profilassi)
- Pulito-contaminato:apertura tratto Gi o GU (profilassi atb)
- Contaminato: ampi tratti GI/infezioni circoscritte (tp atb)
- Sporco: ascessi infetto o traumi aperti (tp atb o debridement chirurgico
Punto di Sudek
Punto critico nella vascolarizzazione intestinale critico, è localizzato tra le arterie sigmoidee e la rettale superiore
Punto di Reiner
Il segmento critico di Reiner è il tratto dell’arteria mesenterica comprendente le origini delle collaterali per la seconda ansa digiunale, per il cieco, il colon ascendente e il colon trasverso; una sua ischemia porta a infarto intestinale completo
Punto di Griffith
Il punto di Griffith rappresenta il punto di debolezza del circolo di Riolano, situato a livello dell’angolo colico sinistro
Intervento di Hartmann
Resezione del sigma-retto con colostomia ed affondamento del moncone rettale
indicazioni
- Complicazioni acute di patologie benigne del colon e del sigma
perforazione in corso di diverticolite
Volvolo necrotico del colon sigma
Traumi del colon sigma
Colite ischemica
- Complicazioni acute di patologie maligne del colon sigma
Perforazione di cancro del colon-retto in pazienti che non possono tollerare la Resezione addomino perineale
- Cancro del colon-retto
Pazienti che non possono tollerare l’amputazione addomino-perineale
Chirurgia palliativa
Trattamento cisti pilonidale
Dx: clinica + eco
In acuto il trattamento: drenaggio dell’ascesso
Poi esecuzione di una ecografia per valutare le dimensioni, la presenza di parete ed eventuali tramiti fistolosi e l’eventuale pianificazione di un intervento chirurgico di asportazione radicale
è una patologia che tende a recidivare frequentemente per cui non basta il solo drenaggio della tumefazione
Differenza tra irresecabilità ed inoperabilità
- L’irresecabilitià è un criterio di tipo chirurgico per cui, in virtù della diffusione della neoplasia, l’intervento chirurgico non è tecnicamente realizzabile (o sicuro) o non garantisce una radicalità oncologica tale da determinare un guadagno prognostico per il paziente
- L’inoperabilità è un criterio di tipo medico-anestesiologico che valuta la capacità del paziente, in relazione alle sua riserva funzionale e alle proprie morbidità, di superare con successo l’intervento chiururgico