VZV Flashcards
DEFINIZIONE
- manifestazioni primarie, varicella
- riattivazione, herpes zoster,
PERMANENZA, E RIATTIVAZIONE
herpes anche dopo anni, il virus rimane latente a livello dei gangli sensitivi.
EPIDEMIOLOGIA VARICELLA E ZOSTER
- riattivazione si ha principalmente negli adulti e negli anziani,
- riattivazione rara nei bambini, frequente la varicella,
- riattivazione molto frequente negli immunodepressi,
- prevalenza maggiore, nei bambini con età tra i 4 e i 10 anni,
PERIODO DI INCUBAZIONE
VARICELLA,
tra i 14-21 gg.
DEFINIZIONE, VARICELLA
- manifestazione dell’infanzia molto contagiosa,
DOVE SI PRESENTA ESORDIO VARICELLA
- tronco e al capillizio,
- successivamente agli arti ( con risparmio palmoplantare)
- viso;
MANIFESTAZIONI, COSA INTERESSA,
- sia le mucose orali che i genitali,
- associata a micropoliadenopatia,
- lieve splenomegalia
- transitorio aumento dei mononucleati,
- Prurito.
QUADRO CLINICO :
FASI,
- periodo di incubazione (periodo prodromico),
- Manifestazioni vere e proprie,
- SINTOMI PERIODO PRODROMICO
- sintomi aspecifici come febbricola, malessere generale e cefalea
- SINTOMI CONCLAMATI, DURATA
- Rash cutaneo, durata di 7-10 gg,
- Lesioni maculari
- Seguono vescicole
ZONE INTERESSATE DA MANIFESTAZIONI,
Tutte le aeree del corpo
- principalmente volto, tronco ed estremità in gittate successive al primo evento
- LESIONI CARATTERISTICHE,
- papule sormontate da vescicole
- contenuto sieroso, limpido che vengono definite a “goccia di rugiada” ;
- ombelicate ( con un incavo verso l’interno)
- tendono a rompersi con formazioni di croste;
- ulcere del cavo orale, nel palate duro,
- gittate si hanno in tempi successive, aspetto definito a “cielo stellato”,
- nello stesso paziente si hanno lesioni vescicolose, papulose e delle croste; Quadro non uniforme,
GUARIGIONE
12 14 GG
COMPLICANZE
-
- Molto rare nei brare nei bambini,
- più frequenti nelle persone adulte;
TIPI DI COMPLICANZE,
- Polmonite Varicellosa •
- Sovrinfezione locale •
- Manifestazioni neurologiche •
- Porpora fulminante ( da CID); •
- Epatite,
- miocardite,
- trombocitopenia,
- glomerulo nefrite in rari casi
DIAGNOSI
- Clinica,
- test IF o immunoistochimica ricerca Ac virali;
- culture;
- PCR
- biopsia.
FORMA CONGENITA VARICELLA
-
- nelle donne in gravidanza, soprattutto durante il primo trimestre di gravidanza,
- Virus è teratogeno,
MANIFESTAZIONI VARICELLA, CONGENITA,
COSA FARE NELLE PZ INCINTE
- Lesioni cutanee
- ipoplasia degli arti,
- sordità
- lesioni oculari e cerebrali
COSA FARE NELLE PZ INCINTE
INCINTE valutare anche lo stato immunitario della madre
ZOSTER, LATENZA
- In gangli,
- Ogni alterazione dello stato immunitario dell’ospite può causare slatentizzazione,
FATTORI SCATENANTI SLATENTIZZAZIONE
raggi UV, immunodepressione
, AIDS
COME AVVIENE RIATTIVAZIONE VIRALE
- si porta lungo l’assone del ganglio giungendo nella zona innervata dalla radice nervosa,
- per cui in quel determinato dermatomero si sviluppa l’infezione da Zoster.
QUADRO CLINICO ZOSTER
- Manifestazione cutanea
- Dolore,
- fuoco di sant’antonio
- bruciore molto intenso.
- Primo sintomo, dolore, precede di 2 3 gg le lesioni cutanee,
EPIDEMIOLOGIA FUOCO DI SANT ANTONIO
PIU’ DI 50 YO
LESION CUTANEE ZOSTER
lesioni cutanee, di tipo vescicoloso, asimmetriche,
- Lesioni permangono tra i 20 e i 30 gg,
- nell’area interessata, permangono delle zone ipercromiche, che possono perdurare anche a lungo.
SINTOMATOLOGIA GENERALE
febbre,malessere generale e linfadenopatia satellite.
DOVE AVVIENE RIATTIVAZIONE ZOSTER
- principalmente a livello toracico (53%)
- nelle regioni innervate dal trigemino (15%)
- livello cervicale (20%)
- livello lombo sacrale (11-13%).
COMPLICANZE MAGGIORI
- nevralgia posterpetica,
- congiuntivite,
- ulcerazioni corneali
- sovrinfezione batterica data dai batteri della cute (questo determina la formazione di cicatrici “scodelli formi”, depresse)
MANIFESTAZIONI GRAVI ZOSTER
- Disseminata,
- Emorragica
- necrotica
- Oftalmico
- Genicolato
- IN QUALI PZ SI VERIFICA PREVALENTEMENTE RIATTIVAZIONE ZOSTER DISSEMINATA
HIV
- LESIONI ZOSTER VARIANTE NECROTICA,
- lesioni assumono un aspetto ulcerative
ZOSTER OFTALMICO, MANIFESTAZIONI
- associazione tra le lesioni cutanee (tipiche vescicole che tendono a raggrupparsi con successiva formazione di croste siero mucose) - interessamento oculare
MANIFESTAZIONI ZOSTER OCULARE
- edema palpebrale,
- lesioni dolorose ed emorragiche,
- linfadenopatia preauricolare,
- possibile coinvolgimento oculare con cheratiti e uveiti).
- interessamento monoculare, che aiuta molto nella diagnosi
MANIFESTAZIONI ZOSTER GENICOLATO
- spesso è difficile evidenziare le lesioni erpetiche;
- il paziente avverte un dolore molto intenso a livello dell’orecchio,
- paralisi facciale
- solo analizzando l’interno del condotto uditivo esterno si possono ritrovare le tipiche lesioni,
DIAGNOSI
-
- di solito è sufficiente analisi clinica,
- dati anamnestici,
- per conferma eventuale test citodiagnostico di Tzanck,
COME VIENE ESEGUITO TEST CITODIAGNOSTICO DI TZANCK,
-
- prelevare con un bisturi smusso il materiale dal fondo della manifestazione erpetica,
- Materiale su un vetrino e colorarlo con le colorazioni classiche e analizzare le cellule,
- COME APPAIONO CHERATINOCITI A TEST CITODIAGNOSTICO DI TZANCK,
- i cheratinociti appariranno ingrossati, hanno inglobato il virus (cellule balloniformi, all’interno delle quali il virus si replica).
- vescicole sono ripiene di liquido e sono uniloculari, ulteriore prova dell’effetto citopatico dei virus herpes
- analisi istologica attraverso biopsia,
- immunoflorescenza con ac monoclonali, contro hsv1 hsv2, vzv, solo in problematiche diagnostiche
INDICATIVITA’ DELLA PRESENZA DI ANTICORPI,
- la presenza di anticorpi non è indicativo di malattia in atto,
- Indicativi del contatto con il virus,
- Di solito mai microscopia elettronica,culture virali o PCR.
- COSA SI OSSERVA ALL’ANALISI ISTOLOGICA
- epidermide si ha uno scompaginamento globale,
- cellule cheratinocitarie inglobano il virus,
- cellule gonfie, grosse, polinucleate che si staccano e formano degli spazi che si riempiono di liquidi da cui originano le tipiche vescicole;
PROCESSO PATOLOGICO INTERESSANTE CHERATINOCITI
-
degenerazione balloniforme dei cheratinociti
TERAPIA HERPES
- Acyclovir, azione sulla sintesi di DNA,
- Altri profarmaci, valaciclovir e il famciclovir, metabolizzati come acyclovir,
- Acyclovir ha emivita molto breve, uso profarmaco la aumenta,
- Terapia herpes labiale, di solito si usa solo la forma in crema,
- applicare il farmaco prima delle manifestazioni,alla comparsa della disestesia,
PERCHE’ APPLICARE TERAPIA IN MANIERA PREVENTIVA
nel momento in cui compaiono le lesioni il virus si sta gà replicando ed è molto difficile bloccarlo.
GESTIONE DI GRAVIDANZA, HZV
- molto utile,
- soprattutto nelle persone che hanno manifestazioni importanti come herpes in sede perioculare e recidive importanti
- importante anche in pz che hanno importanti recidive a livello genitale, in modo da ridurre eliminazione e contagiosità
- terapia sistemica, per un lungo period, in modo da ridurre il numero delle recidive
IGESTIONE DI GRAVIDANZA, HZV
- raccomandato il cesareo in infezione primaria,
- se presenta lesioni al momento del parto o compaiono nelle ultime 6 settimane.
- se presenza di lesioni genital evidenti si può somministrare farmaco nelle ultime settimane di gestazione,
- ridurre il passaggio attraverso canale del parto del virus,
INFEZIONI NEONATALI, TRATTAMENTO DI ELEZIONE,
- acyclovir per 14-21 gg,
- Riduzione del tasso di mortalità associati all’infezione disseminata e a quella localizzata nel SNC.
TERAPIA ZOSTER
- Valaciclovir 1000 mg per 3 volte/die •
- Famciclovir 250-500 mg per 3 volte/ die •
- Brivudin 125 mg per 1 volta/die per 7 gg (di solito la scatola stessa è fatta di 7 compresse)
BRIVUDIN, CHE COS’E’
-
- analogo nucleosidico pirimidinico,
- è utile utilizzarlo quando l’infezione è iniziata da poco,
- si procede direttamente con l’acyclovir,
- Infatti hanno un’azione più lenta, devono essere prima metabolizzati ad acyclovir.
CONTRONDICAZIONI AD USO BRIVUDIN,
- non possono essere utilizzati in pz che fanno chemioterapie,
- importante ricordarlo per l’interazione farmacologia,
- molto spesso lo zoster si verifica nei pazienti che fanno questo tipo di trattamenti, in quanto si ha una riduzione delle difese immunitarie
NEVRALGIA POST ERPETICA,
- EPIDEMIOLOGIA,
- PATOGENESI
- Perlopiù persone anziane,
- Crea danno a livello della radice nervosa
NEVRALGIA POSTERPETICA,
MANIFESTAZIONE
- Sindrome dolorosa neuropatica,
NEVRALGIA POST ERPETICA, DIAGNOSI
- dopo che sono passate le lesioni cutanee,
- quando il paziente a distanza di mesi continua ad avere dolori importanti a livello dei medesimi dermatomeri,
- PROGNOSI PZ
- vita quotidiana).
NEVRALGIA POST ERPETICA
- influisce negativamente sulla qualità di vita del pz (qualità del riposo notturno, concentrazione, umore, attività della vita
EZIOLOGIA NEVRALGIA POSTERPETICA,
È causata dai danni arrecati al sistema nervoso a livello assonal
DANNI DETERMINA A LIVELLO DEL SISTEMA NERVOSO DA HERPES
- deafferentazione,
- sensibilizzazione centrale o periferica,
- distruzione della guaina mielinica dei tronchi nervosi,
- infiammazione
- alterata afferenza cerebrale),
EPIDEMIOLOGIA NEVRALGIA POST ERPETICA
- circa nel 20% dei pazienti,
- soprattutto in soggetti con un’età avanzata, di solito > 60 anni,
- con uno stato di immunodepressione
TERAPIA NEVRALGIA POST ERPETI
- Non esiste una terapia specifica,
- si ricorre a trattamenti palliativi,
- anestetici locali di solito in forma di cerotti
- oppure si effettua una terapia con antidolorifici,
- si può anche ricorre a dei farmaci più specifici come gli antidepressivi triciclici nortriptilina e amitriptilina) o anticonvulsivanti (gabapentin o pregabalin)