Plotino e il Neoplatonismo Flashcards

1
Q

In che epoca visse e dove fece i suoi studi Plotino?

A

Plotino nacque nel 203/205 d. C. a Nicopoli (Egitto) e morì nel 270.

Il platonismo e certa cultura ellenistica si erano ormai spostati ad Alessandria e in Egitto.

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2
Q

Come si chiamava il maestro di Plotino?

A

Ammonio Sacca.

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3
Q

Plotino influenzò gli interpreti e i filosofi fino all’inizio del XIX secolo.

A

Vero.

In effetti, fino all’inizio del XIX secolo, quasi tutti gli autori che si occuparono di Platone lo fecero attraverso la mediazione del pensiero di Plotino.

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4
Q

Quale filologo tornò per primo a interpretare i testi originali di Platone?

A

Friedrich Schleiermacher (1768-1834).

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5
Q

Plotino partecipò ad un’importante spedizione militare.

A

Vero.

Con Gordiano III contro i Persiani.
Riuscì a sfuggire rocambolescamente alla morte e si spostò a Roma, dove fondò una sua scuola.

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6
Q

Da un punto di vista metodologico, in che modo Plotino contribuì a definire meglio la dottrina platonica?

A

Tentando di dare con le proprie opere una veste sistematica agli scritti di Platone.

La dottrina di Platone è alquanto“dispersiva”, dato che è contenuta soprattutto nei Dialoghi.

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7
Q

Come è chiamato il corpus degli scritti di Plotino?

A

Le Enneadi.

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8
Q

Le Enneadi sono così chiamate perché sono nove in tutto.

A

Falso.

L’Enneadi è un’opera in sei libri, ciascuno dei quali contiene nove trattati.
Ciascun trattato concerne una diversa tematica.

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9
Q

Quale discepolo organizzò la dottrina di Plotino nelle Enneadi?

A

Porfirio.

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10
Q

Si suol dire che le Enneadi sono state scritte con un’impostazione monistica.
In che senso?

A

Nel senso che Plotino fa risalire tutto ad un unico principio, il Bene.

Platone parla del Bene soprattutto nella Repubblica. È dunque da lì che Plotino attinge nel dare questa impostazione.

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11
Q

In che senso si può dire che le Enneadi siano uno scritto che ha un’impostazione processuale?

A

Nel senso che Plotino afferma che tutta la realtà, soprasensibile e sensibile, scaturisce in modo processuale dal primo principio.

Un termine utilizzato per processione è emanazione, ma è meno appropriato.

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12
Q

Nel Credo cristiano si utilizza un termine plotiniano.

A

Vero.

L’articolo in cui si afferma che “Lo Spirito santo procede dal Padre e dal Figlio”.

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13
Q

Processione significa anche mediazione.

A

Falso.

Al contrario, significa che le cose non sono in alcun modo mediate dal primo principio.

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14
Q

Qual è il primo principio, secondo Plotino?

A

L’Uno.

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15
Q

L’Uno non è onnipotente.

A

Falso.

Anzi, nell’Enneade 5-3 (quinta Enneade, trattato terzo) dice Plotino che l’Uno è δύναμις τόν πάντον.

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16
Q

Qual è l’ipostasi che procede direttamente dall’Uno?

A

Il Νοῦς.

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17
Q

Nous dovrebbe essere tradotto con Spirito piuttosto che con Intelletto perché corrisponde meglio al pensiero di Plotino.

A

Falso.

Sono stati soprattutto i traduttori tedeschi che hanno tradotto erroneamente con Spirito il termine Nous, rifacendosi evidentemente al pensiero di Hegel.

18
Q

Perché, in definitiva, Plotino attribuisce all’Uno l’origine delle cose?

A

Perché è precisamente l’unità a dare identità alle cose.

Il concetto espresso non è semplicemente logico, ma soprattutto ontologico.

19
Q

Plotino era d’accordo con Aristotele quando diceva che “dire uomo e dire un uomo è la stessa cosa”.

A

Falso.

Per Plotino,, al contrario, dire “È un uomo” equivale a dire tre cose:
1. È dire l’unità dell’uomo, che è principio fondativo delle altre due
2. È anche dire l’essere
3. È anche dire “essere uomo”

20
Q

Qual è l’ipostasi che procede dal Nous?

A

L’Anima.

21
Q

Il dio di Plotino è l’Uno, non il Nous né l’Anima.

A

Falso.

Tutti e tre i principi (l’Uno, l’Intelletto e l’Anima) sono dio, secondo Plotino.
L’Uno è però il primo principio, che è presente in tutti gli altri.

22
Q

Secondo Plotino, l’Uno è in tutte le cose.

A

Vero.

È in tutte le cose, ma non è nessuna delle cose in cui esso si diffonde. L’Uno è la stessa condizione di esistenza di ogni singola cosa.

23
Q

Il concetto di Bene non ha, per Plotino, una connotazione anzitutto etica.

A

Vero.

Il bene di qualcosa è anzitutto la sua unità e indivisibilità, sebbene non sia eslcuso anche l’aspetto etico.

24
Q

L’uomo è capace di conoscere pienamente l’Uno (e il Bene).

A

No.

L’uomo può in qualche modo attribuire alcuni caratteri a questo primo principio, ma solo in forma didascalica e analogica.

25
Q

Cosa s’intende con il termine teologia apofatica?

A

Quella teologia che rigetta la capacità della ragione umana di coglere appieno la pienezza del Primo Principio (Dio).

Teologia negativa è un’altro modo di designare questo tipo di teologia.

26
Q

Plotino attribuisce l’essere all’Uno?

A

No, in quanto anche la sola attribuzione di qualcosa all’Uno è già un moltiplicarlo, cosa che non può essere fatta di un Principio indivisibile e fondante (anche dell’essere stesso) quale è l’Uno.

Se si volesse proprio dire qualcosa dell’Uno, si dovrebbe dire che esso non è, in quanto è prima dell’essere ed è fondante di tutto, anche dell’essere stesso.

27
Q

Quale teologo cristiano disse che è più corretto negare gli attributi di Dio, piuttosto che parlarne?

A

Lo Pseudo-Dionigi.

28
Q

La capacità generativa dell’Uno è data dalla sua p——–e.

A

Perfezione.

Secondo Plotino, tutto ciò che è perfetto è massimamente potente e in qualche modo “eccedente” se stesso e dunque capace di generare.

29
Q

In quale ipostasi plotiniana confluisce il Mondo delle Idee di Platone?

A

In quella dell’Intelletto.

30
Q

Cosa significa il termine ipostasi?

A

“Soggiacere”, “stare sotto” (ὐπόστασις).

31
Q

Qual è la differenza fondamentale tra il Mondo delle Idee platonico e l’Intelletto di Plotino?

A

Le Idee di Plotino sono esse stesse degli intelletti (in quanto poste nell’ipostasi dell’Intelletto) e quindi anch’esse sono soggetti pensanti, a differenza di Platone.

Secondo Platone, infatti, le Idee sono al più oggetti di pensiero del Demiurgo.

32
Q

Che cosa pensano le Idee, in Plotino?

A

Pensano eternamente a se stesse e a tutte le altre idee.

La seconda ipostasi di Plotino è, insomma, un’immensa rete di pensiero.

33
Q

Qual è la terza ipostasi di cui parla Plotino?

A

L’Anima.

34
Q

Qual è la funzione dell’Anima?

A

Quella di dare vita ai corpi.

35
Q

L’Anima dà vita ai soli corpi umani.

A

Falso.

Anche il cosmo è dotato di corpo, secondo Plotino (come afferma Platone nel Timeo).

36
Q

Secondo Plotino, il cosmo è una sostanza.

A

Falso.

Il corpo del Cosmo è una realtà esterna ed autonoma rispetto all’Uno, all’Intelletto e all’Anima.

37
Q

Il cosmo è l’ultima propaggine della processione dall’Uno-Intelletto-Anima.

A

Vero.

38
Q

Nel descrivere la processione, Plotino si serve di tre immagini.
Quali?

A
  1. Quella della sorgente luminosa che illumina tutte le cose senza perdere la propria luce, ma diminuendo nelle ipostasi inferiori
  2. Quella del profumo, che promana i suoi effluvi fino quasi ad esaurirsi
  3. Quella dei cerchi concentrici causati da un sasso gettato in uno stagno.
39
Q

Secondo Plotino, l’Anima ha comunicazione diretta con l’Uno.

A

Falso.

Per raggiungere l’Uno, l’Anima deve prima purificarsi con la pratica delle virtù.
L’Anima non può avere comunicazione diretta con l’Uno, dice Plotino, perché ha commercio con il corpo.

40
Q

Plotino afferma che l’Anima si è dimenticata del Padre.
Chi è questo padre?

A

L’Intelletto.

41
Q

Per quale motivo l’Anima si è dimenticata dell’Intelletto, suo Padre?

A

Perché tende verso ciò che da lei procede, cioè il corpo, mentre dovrebbe regredire verso ciò che la precede.

Agostino riprenderà questo tema del progressus verso il proprio deterioramento, mentre dovrebbe operare un regressus verso Dio.