Le scuole ellenistiche: Scetticismo, Stoicismo ed Epicureismo Flashcards
In quale anno si può dire che termini l’età classica?
Nel 323 a.C., alla morte di Alessandro Magno.
Quale periodo copre, grosso modo, l’età ellenistica e delle filosofie ellenistiche?
Dalla morte di Alessandro Magno (323 a.C.) fino a circa il 27 a.C. (fondazione dell’Impero Romano).
Fin dove si era spinto con le sue conquiste Alessandro Magno?
Fino alla Sogdiana (attuale Uzbekistan) e la Batriana (attuale Pakistan e India).
Per quale motivo si crearono delle monarchie assolute, subito dopo la morte di Alessandro Magno?
Perché l’Impero di Alessandro fu smembrato e diviso tra i suoi luogotenenti e generali, che governarono il territorio loro assegnato per diritto di forza.
Quali difficoltà di partecipazione politica sorsero e perché, durante il periodo ellenistico?
Si stabilirono delle monarchie assolute che resero difficile la partecipazione alla vita politica.
Le città-stato (polis) non esistevano più e di conseguenza venne meno anche il rapporto dei cittadini con il potere centrale.
L’assolutismo monarchico mise in discussione sia le libertà politiche sia quelle civili.
Quali monarchie si erano stabilite, dopo la morte di Alessandro Magno?
I Lagidi e i Tolomei in Egitto, i Seleucidi in Siria.
In che modo la filosofia stoica entra in gioco nel panorama dell’età ellenistica?
Il problema della libertà e degli altri problemi sorti a causa dei cambiamenti repentini dell’epoca fu affrontato filosoficamente.
Lo stoicismo si pose essenzialmente come una cura ai mali dell’anima provocati dai tanti sovvertimenti politici e sociali dell’epoca.
Cosa significa il termine Εἱμαρμένη?
Heimarmene era una dea del fato.
Lo stoicismo si proponeva quale protezione contro le determinazioni avverse del fato.
Da cosa deriva il termine stoicismo?
Da στοά, “portico”.
La ἡ ποικίλη στοά (portico variopinto) era la sede della Scuola degli stoici.
Zenone, una volta trasferitosi ad Atene, non essendo cittadino ateniese, non potè acquistare un luogo per la sua scuola. Per questo motivo tenne le sue lezioni in un “Portico” che era stato dipinto dal celebre pittore Polignoto.
Da chi fu fondato lo stoicismo?
Da Zenone di Cizio (Cipro).
Zenone nacque a Cizio, nell’isola di Cipro, città greca che aveva avuto coloni fenici, intorno al 333/332 a.C.
Quale stoico fu anche un grandissimo logico?
Crisippo.
Crisippo nacque a Soli (Cilicia) nel 281 o 277 a.C. e morì ad Atene nel 208 o nel 204 a.C.
Quante opere scrisse Crisippo?
Circa 700.
Purtroppo, di queste opere ci è rimasto solo qualche frammento e qualche testimonianza.
Quale grande filosofo romano fu uno stoico?
Seneca.
Lucio Anneo Seneca nacque a Corduba (Cordova) nel 4 a.C. e morì a Roma nell’aprile del 65 d.C.
Seneca fu l’unico tra gli stoici a scrivere in latino.
Lo stoicismo fu abbracciato in modo esclusivo dalle classi più agiate.
Falso.
A testimonianza del fatto che fu una filosofia apprezzata da tutte le classi sociali, sappiamo che sia un liberto (Epitteto) sia un imperatore (Marco Aurelio) furono entrambi degli stoici.
A cosa si deve, soprattutto, la fortuna della filosofia stoica?
All’idea che permettesse di giungere ad una sorta di imperturbabilità (ἀταραξία).
In quali correnti si sviluppò lo scetticismo?
- Quella di Pirrone
- Quella dell’Accademia di Arcesilao
Quale caratteristiche aveva la scuola scettica di Pirrone?
Pirrone tentò di attuare uno scetticismo votato a superare il dolore e le altre passioni.
Pirrone partecipò alla spedizione di Alessandro Magno in India, dove fece la conoscenza dei cosiddetti γυμνοσοφισταί, filosofi nudi (perché non indossavano indumenti) e che si esercitavano nelle pratiche di sopportazione del dolore.
Quali caratteristiche aveva la scuola scettica dell’Accademia?
La svolta scettica data all’Accademia da Arcesilao fu dovuta ad una sua interpretazione socratica di Platone, in base alla quale ciò che era veramente importante del pensiero platonico era la forma dialogica, la quale però non portava - secondo Arcesilao - ad alcuna conclusione certa.
Ciò comportava anche un’epoché, cioè ad una sospensione del giudizio sulle varie opinioni.
Ogni conclusione a cui si arrivava, doveva essere sottoposta a ulteriore discussione, e così ad libitum.
In quale modo furono riorganizzate le diverse discipline filosofiche, durante l’età ellenistica?
In tre branche:
1. Logica
2. Fisica
3. Etica
La Logica includeva la Dialettica e la Retorica.
Quale immagine veniva usata in età ellenistica per descrivere la filosofia?
Quella di un giardino coltivato.
Ce lo riferisce Sesto Empirico.
La Logica era rappresentata da un muro di cinta, la Fisica dalle piante, l’Etica dai frutti.
In generale, quali sono le caratteristiche principali delle filosofie ellenistiche?
Sono corporeistiche, antimetafisiche e immanentistiche.
In altre parole, sono filosofie che rigettano il sovrasensibile e il trascendente.
A quale filosofia antica si rifanno le filosofie ellenistiche?
Alla filosofia della natura (o della φύσις).
Le filosofie ellenistiche rigettano il culto religioso?
No.
Il divino e l‘anima sono però anch’essi considerati corporei.
Quale filosofo antecedente fu particolarmente preso di mira dalle filosofie ellenistiche.
Platone, in quanto riteneva che le Idee fossero separate dai corpi.
Gli stoici parlano di due principi presenti nella natura.
Quali?
Il principio attivo o Logos divino ed eterno, e un principio passivo (sostanza senza qualità o materia).
Il principio passivo, secondo gli stoici, è un principio atto a ricevere i semi (σπερματικοί) di quello attivo.
Gli stoici ritenevano che il cosmo fosse stato generato (e quindi non eterno).
Vero.
Sono tra i pochi filosofi antichi a credere ad una origine del cosmo.
Il principio passivo e il principio attivo di cui parlano gli stoici sono entrambi corporei?
Sì.
Cosa rappresentano gli avvenimenti, secondo gli stoici?
Tutti gli avvenimenti sono una manifestazione del Logos divino.
Quale importante commentatore di Aristotele trovò alquanto “strana” l’idea che due corpi potessero compenetrarsi tra loro?
Alessandro di Afrodisia (II-III secolo d.C.).
Gli stoici credevano negli dèi della mitologia?
No, ma credevano che anche gli dèi della mitologia fossero la manifestazione dell’unico dio o logos (la ragione divina).
In alcuni testi stoici si trovano nomi come Zeus, o il fuoco oppure pneuma (soffio vitale) sempre per indicare la divinità.
Tutti erano considerati elementi corporei.
Cosa significava, tecnicamente, destino, per gli stoici?
“Catena di cause” che determina necessariamente ciò che accade (determinismo).
Ciò è coerente con l’idea di una Intelligenza divina che governa il mondo.
Il dio degli stoici è personale?
No.
È possibile accostare l’idea di destino degli stoici alla provvidenza cristiana?
In parte sì.
Il destino è ciò che procura un bene complessivo al cosmo.
Si può conciliare la provvidenza degli stoici con il libero arbitrio?
No.