Genesi e natura della Filosofia Flashcards

1
Q

Qual è l’oggetto proprio della filosofia?

A

La realtà nella sua totalità.

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2
Q
  1. L’oggetto proprio della filosofia è – -e-lt- n—- — -o—–à
  2. L’oggetto proprio di una scienza particolare è q—la —te —– r—– che – c–p–e
A
  1. “la realtà nella sua totalità”
  2. “quella parte della realtà che le compete
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3
Q

Caratteristica comune nella ricerca filosofica

I diversi filosofi hanno tentato di individuare ciascuno un principio diverso della realtà, ma che doveva essere comunque un principio di ——

A

Ordine.

Capace cioè di regolare il cosmo.

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4
Q

La pretesa di ogni filosofo del periodo antico era quella di dare una risposta non ulteriormente questionabile sull’oggetto della loro ricerca, cioè sulla realtà.
Vero o Falso?

A

Vero.

Implicito, per il fatto che la ricerca filosofica era orientata a conoscere la realtà nella sua interezza, oltre la quale non può esserci altro.

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5
Q

Il principio come capacità -e–l—ic- della realtà.

I vari principi dovevano essere comuni a tutta la realtà. Secondo i greci, però, ciò implicava un’ulteriore caratteristica o capacità, quasi divina, insita nel principio ricercato.
Qual era tale caratteristica/capacità che doveva essere presente nel principio?

A

La capacità regolatrice del cosmo.

Cioè, di essere λογος del cosmo.

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6
Q

Anche delle scienze particolari si può dire che lo scienziato si predispone alla ricerca di un principio regolatore.
Quali sono, ad esempio, i principi ricercati nelle seguenti scienze?
* Cosmologia
* Medicina

A
  • In Cosmologia, si ricercano le leggi presenti nel cosmo e che determinano i vari fenomeni che in esso si manifestano.
  • In Medicina, si ricercano quei principi che possono curare una certa categoria di persone o quei sintomi che si riscontrano frequentemente in persone affette da una determinata malattia
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7
Q

Detto in altro modo, il principio comune a tutta la realtà, rappresentava, per la ricerca filosofica l’i-e—tà co–n- a tutte le d-f-e–n–.

A

L’dentità comune a tutte le differenze.

Anche la stessa differenza che ciascun oggetto ha rispetto agli altri è una caratteristica comune a tutti.

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8
Q

Qual è il metodo della filosofia?

A

Quello puramente razionale, il logos.

Secondo i filosofi, non è sufficiente la sola esperienza per indagare la realtà, ma è necessario cercare le ragioni, le cause e i principi dei dati di esperienza.

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9
Q

Qual è, in estrema sintesi, il contenuto della filosofia?

A

Cercare di spiegare la totalità delle cose.

L’espressione “totalità delle cose” viene contrapposta all’ambito particolare che è oggetto d’indagine delle altre scienze.

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10
Q

Come inizia Aristotele la sua Metafisica (Libro A)?

A

Con lo status quaestionis su ciò che i filosofi prima di lui hanno detto riguardo alle questioni metafisiche.

In particolare, Aristotele scrive su quale fosse, secondo i filosofi a lui precedenti, il principio di tutte le cose.

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11
Q

Come vengono definiti da Aristotele i filosofi a lui precedenti?

A

Φυσόλογοι, cioè filosofi della natura.

Φύσις, fusis in greco significa “natura”.
Molti filosofi, prima di Aristotele, intitolavano le loro opere allo stesso modo: Περί Φυσεος, De Naturae.

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12
Q

Il concetto di “Natura” degli antichi filosofi, corrisponde esattamente al nostro?

A

No. Il significato di Φύσις è, piuttosto, quello di “totalità” (della realtà).

La totalità, per il filosofo greco, era appunto quell’orizzonte oltre al quale non vi è più nulla e indagare la φύσις significava indagare la natura universale delle cose, cioè l’essere (oltre il quale vi è solo il non-essere).

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13
Q

Dire fusis oppure l’essere (“tutto ciò che è”) non era esattamente la stessa cosa, per i filosofi della natura.
Vero o Falso?

A

Falso.
I due concetti erano invece perfettamente sovrapponibili.

Con ciò, si dovrebbe comprendere quanto il nostro concetto legato alla natura sia diverso da quello dei filosofi greci.

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14
Q

Dire che la natura è tutto ciò che è e non altro, ci consente di dire che l’—— è ciò che si può predicare di tutte le cose.

A

“Essere”

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15
Q

La fusis è anche il principio che regola tutte le cose.
Vero o Falso?

A

Vero.

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16
Q

Per Aristotele, lo studio della fisica (da fusis) è lo studio di tutta la realtà.
Vero o Falso?

A

Falso.
Aristotele distingue tra fisica (studio dei corpi mobili) e metafisica (Motore Immobile e tutto ciò che supera la fisica).

17
Q

Dai la definizione dei seguenti termini greci:
1. Ἥ ἀρχή (he arché)
2. Ἄρχω (arco)

A
  1. Principio
  2. Cominciare/comandare/governare

Tucidide inizia la sua Storia del Peloponneso parlando di arché degli ateniesi indicando con il termine arché “impero”.

18
Q

Ciò che i filosofi greci ricercavano, non era un principio che fosse la scintilla di tutte le cose, ma un principio che continua a governare le cose per sempre.
Sottoscriveresti questa affermazione?

A

Sì.
A differenza del pensiero meccanicista, secondo il quale l’universo viene “avviato” da Dio, ma non governato per sempre, i filosofi ritenevano che l’arché fosse un principio eternamente “attivo” nella materia e “regolamentante” della natura.

19
Q

Perché Aristotele afferma (Metafisica A), che i filosofi a lui precedenti erano convinti che nel cosmo“nulla si crea, nulla si distrugge”?

A

Perché il principio (ἀρχή) delle cose sempre permane sul continuo mutare delle cose.

20
Q

Aristotele, nel presentare nella sua Metafisica i filosofi a lui anteriori, ha mai fatto accenno alle quattro cause, sconosciute prima di lui?

A

Sì, nel tentativo di spiegare e adattare il pensiero di quei filosofi al suo.

L’intento era evidentemente quello di spiegare che anche prima che lui stesso esplicitasse i propri principi, anche i filosofi a lui anteriori li avevano intuiti.

21
Q

Solo dopo Aristotele vi è una distinzione tra Fisica e Metafisica. Dunque è solo dopo Aristotele che la filosofia perde la sua connotazione corporeista e materialista distinguendo i due ambiti.
Vero o Falso?

A

È vero che fu Aristotele a distinguere per primo lo studio della Metafisica da quello della Fisica, ma è falso dire i filosofi a lui antecedenti non erano interessati alla questione metafisica.

Tutti i filosofi prima di Aristotele ricercavano negli elementi corporei l’origine metafisica della realtà.
Ogni elemento da essi supposto come ἀρχή non poteva appartenere solo al mondo del sensibile, ma anche alla sfera del sovrasensibile, in quanto immutabile e regolatore di tutto.

22
Q

In quale epoca alcuni sacerdoti egiziani sostenevano che la filosofia greca derivasse dalla sapienza egiziana?

A

In epoca tolemaica (305-30 a.C.).

23
Q

La tesi dell’origine orientale della filosofia trovò credito in Grecia quando, ormai, la filosofia aveva perduto il suo vigore speculativo e cercava in una superiore rivelazione la propria fondazione e giustificazione.
Vero o Falso?

A

Vero.

24
Q

Quali analogie con le dottrine orientali cominciò a manifestare la filosofia greca nel suo ultimo periodo?

A

Un certo misticismo e ascetismo.
Questo indusse alcuni filosofi greci a ritenere la filosofia greca inventata dai popoli orientali.

25
Q

Un particolare gruppo di ebrei sosteneva che la filosofia greca derivasse da Mosé e dai Profeti.
Dove vivevano questi ebrei?

A

In Alessandria d’Egitto, presenti in quest’area sin dal II sec. a.C.

26
Q

Quali tra questi filosofi sosteneva che “Platone non è altro che un Mosé atticizzante”?
1. Aristotele
2. Pitagora
3. Epicuro
4. Numenio
5. Parmenide

A

Numenio di Apamea, neopitagorico del II secolo d.C.

27
Q

In quale dei seguenti periodi storici o movimenti si è maggiormente diffusa la tesi secondo la quale la filosofia greca avrebbe avuto la sua origine in Oriente?
1. Illuminismo
2. Romanticismo
3. Umanesimo/Rinascimento
4. Medioevo

A

Durante il periodo denominato “Romanticismo” (XVII-XIX sec.).

28
Q

La filosofia nacque prima nella madre patria o nelle colonie?

A

Nelle colonie d’Oriente e in quelle d’Occidente (Italia meridionale).

Con il commercio, fondamentale nelle colonie, arrivò presto il benessere e con il benessere la cultura.

29
Q

Qual è e da cosa nasce il problema iniziale della filosofia?

A

Dal voler spiegare la totalità delle cose con una riflessione logica e coerente, dato che la realtà è costituita da un insieme di cose fra loro distinte, anche se strettamente collegate.

30
Q

Che cosa contraddistingue la concezione del divino dei presocratici rispetto a quella dell’epica omerica?

A

I presocratici avevano una concezione naturalistica del divino, a differenza di ciò che ritroviamo nell’epica omerica, nella quale gli dèi non sono elementi naturali, ma sono separati dalla natura.