Eraclito Flashcards
Dove nacque Eraclìto?
Ad Efeso.
Eraclìto era detto il “Luminoso”.
Vero o Falso?
Falso.
Al contrario, era invece soprannominato l’Oscuro (Ὅ Σκότενος) per la difficoltà di comprensione che poneva il suo pensiero. Il pensiero di Eraclìto possedeva la stessa enigmaticità degli oracoli di Delfi.
Qual è il tema centrale del pensiero di Eraclìto?
Il divenire delle cose.
Le cose sono proprio in quanto passano da un contrario all’altro.
Perché Eraclito scelse proprio il divenire delle cose per spiegare la realtà?
Perché della realtà è ciò che appare con più evidenza ed è comune a tutto: tutte le cose nascono, si trasformano e muoiono.
Rispetto ai filosofi che lo avevano preceduto, Eraclìto si interroga in modo più radicale sulla natura molteplice del cosmo e sul carattere diveniente di questa molteplicità.
È corretto dire che, secondo Eraclito, l’essere di qualcosa è dato necessariamente dal non-essere precedente e da ciò che sarà nel futuro?
Sì, è corretto e rispecchia esattamente il suo pensiero.
In un famoso frammento, Eraclìto usa una metafora per descrivere il divenire. Qual è questa metafora?
Quella del fiume: “A chi discende nello stesso fiume sopraggiungono acque sempre nuove”.
La metafora del fiume di Eraclìto può essere riprodotta in termini moderni con l’idea di una pellicola che scorre.
In che modo?
Immaginando che su una pellicola sia stato riprodotto lo scorrere del tempo.
Si potrebbe allora verificare che ciascun fotogramma rappresenta lo stato di cose solo confrontandolo con il fotogramma precedente e con quello successivo.
Dunque, ciascun istante non è in sé qualcosa se non lo si mette in relazione con l’istante che lo precede e con quello che lo segue, cioè il darsi di qualcosa è condizione del non-darsi più e del non-darsi ancora di qualcos’altro.
Oltre che in relazione al tempo, Eraclìto parla dell’essere delle cose anche secondo una prospettiva sincronica.
In che modo?
Evidenziando che ogni cosa è determinata dal suo essere quella e non un’altra.
Se così non fosse, non sarebbe possibile distinguere alcunché di ciò che ci circonda.
Eraclìto presuppone le seguenti condizioni dell’essere di una cosa:
1. Il non —– — e il non —– —— di quella medesima cosa
2. Il non —— —– di quella cosa
- Il non darsi più e il non darsi ancora
- Il non essere altro
Il concetto di divenire delle cose influenzò negativamente qualche filosofo immediatamente posteriore a Eraclito, relativamente al tema della conoscenza?
Sì, Cratilo.
Cratilo trasse, quale conseguenza del divenire eracliteo che, dato che tutto scorre così velocemente, è impossibile qualsiasi conoscenza delle cose.
Che cosa è davvero padre di tutte le cose, secondo Eraclìto?
Il Conflitto (Ὅ Πόλεμος).
Il conflitto di cui parla Eraclito è anche causa di disarmonia nel cosmo?
No.
Al contrario, gli opposti si conciliano continuamente generando le cose e dando a ciascuna il proprio senso.
Ad esempio, ciò che è amaro ci fa gustare la dolcezza delle cose, la fatica il riposo, la malattia la salute e così via.
In altre parole, ogni cosa si spiega in ragione di tutte le altre.
Quale tra i maggiori filosofi tedeschi della modernità ha ripreso il concetto di contrapposizione o, meglio, di condizione eternamente dialettica della realtà?
Georg Wilhelm Friedrich Hegel ( 1770 – 1831).
Perché Eraclìto parla di conflitto tra le cose?
Perché l’essere di ciascuna esclude e si contrappone all’essere di tutte le altre.
In altre parole, la condizione di possibilità dell’essere è il non-essere e viceversa.
Se l’esistenza è data dal divenire, c’è qualcosa che permane sempre, secondo Eraclìto?
Sì, la contrapposizione (o πολεμος) e il logos, cioè la legge secondo cui è appunto la contrapposizione tra le cose a determinare l’esistenza di ciascuna.