Oltre il Dovere - Stoicismo Flashcards
Chi sono i fondatori della scuola stoica e in che periodi può essere diviso lo stoicismo?
Stoà = fondata da Zenone di Cizio nel 301-300 a.C. (straniero), apre la scuola su esempio del Giardino di Epicuro ma si distanzia per alcuni concetti centrali
Altri protagonista della prima scuola stoica sono Cleante e Crisippo
» 3 PERIODI
1) ANTICO (IV-III secolo) = Zenone, Cleante, Crisippo
2) MEDIO (II-I secolo) = Ponezio e Posidonio
3) ROMANO (I-II secolo d.C) = Seneca, Marco Aurelio, Epitteto
In che contesto sociale e culturale si colloca lo stoicismo?
> > siamo negli anni del progetto universalistico di Alessandro Magno, il quale voleva fondare una monarchia universale capace di includere molti popoli diversi
la polis sta perdendo la sua centralità, si trova inserita in un sistema globale nel quale il cittadino della polis non si riconosce più = DISORIENTAMENTO CUTURALE E SPIRITUALE = le terapie stoiche ed epicuree per ovviare a questo forte disorientamento proporranno un ritorno nell’interiorità del sè
PROCESSO DI INDIVIDUALIZZAZIONE = soggetto non si riconosce più come soggetto politico ma vi è un processo di ritorno in sè = LIBERTA’ NON CONCEPITA COME POLITICA MA COME INTERIORE
MOVIMENTO DI APERTURA COSMOPOLITA = uomo greco entra in contatto con una moltitudine di popolazioni e culture diverse = NON PIU’ CITTADINO DELLA POLIS MA CITTADINO DEL COSMO
Quali fonti possediamo per la ricostruzione del pensiero stoico?
Non possediamo testi originali di Crisippo e Zenone, abbiamo un inno a Zeus di Cleante (testo poetico)
» nessun testo licenziato dall’autore stesso MA abbiamo moltissime testimonianze indirette e frammenti che sono riportati da altri autori
» miliardi di citazioni, frammenti, parafrasi di altri autori che commentano, si relazionano, criticano questi testi.
PROBLEMA = col passare del tempo l’importanza data ai testi stoici va scemando = la rilevanza maggiore viene attribuita alle scuole neoplatoniche e peripatetiche, che continuano a influenzare la riflessione filosofica per moltissimi secoli.
» TESTO FONDAMENTALE = STOICORUM VETERUM FRAGMENTA (Von Armin, 1903)
Contiene tre sezioni:
1) frammenti di Zenone e discepoli
2) frammenti di Crisippo su logica e fisica
3) frammenti di Crisippo e discepoli su etica
In che senso si può affermare che la scuola stoica avesse una chiara finalizzazione etica?
La riflessione stoica è finalizzata alla trasformazione del sè e della propria vita = portare un cambiamento nella propria esistenza.
Logica e fisica sono importanti ma sono subordinati all’etica = vero punto centrale della riflessione stoica
» poco interesse per la metafisica e le questioni di carattere ontologico = APPROCCIO MATERIALISTICO E PRIMATO DEL PRATICO SUL TEORETICO
In che modo la filosofia può essere considerata una TERAPIA per gli stoici?
La filosofia è considerata come una terapia perchè aiuta nel miglioramento della propria vita, nella trasformazione della propria persona. Esercizio per migliorarsi continuamente.
Come sono definite le passioni da Zenone?
Passioni definite come moti dell’anima irrazionale e contronatura, oppure spinte all’estremo = viste con sospetto, sono da estirpare.
Ci può essere un’anima irrazionale per gli stoici?
No! Anima per gli stoici è sempre razionale, ma può essere talmente stravolta da un moto da apparire come completamente irrazionale = anima degenera a causa delle passioni, i quali si tramutano in vizi.
L’unica parte razionale è chiamata EGEMONICA
Quali sono le quattro passioni originarie per Crisippo dalle quali derivano tutte le altre?
1) DESIDERIO
2) PAURA
3) DOLORE
4) PIACERE
» come si osserva, le prime due sono rivolte verso il futuro, le ultime due verso l’immediato passato o il presente
Da dove derivano le passioni secondo gli Stoici?
Le passioni derivano da un giudizio errato sulla realtà.
Vi sono diversi passaggi che portano al sorgere di un giudizio:
1) SENSAZIONE (aisthesis)
2) RAPPRESENTAZIONE (phantasia) = immagine mentale che il soggetto si costruisce e che deriva dalla sensazione
3) ASSENSO (synkathatesis)
4) IMPULSO SPINTO ALL’ECCESSO (hornè) = questo solamente nel caso l’assenso venga dato ad un giudizio errato
» se diamo l’assenso ad una rappresentazione adeguata della realtà, tale rappresentazione è CATALETTICA = non si generano passioni
» se diamo assenso ad una rappresentazione non adeguata della realtà la rappresentazione non è catalettica e porta allo sviluppo di un eccesso di PATHOS, che a sua volta produce passioni e vizi
Sul piano della fisica, come è concepito il COSMO per gli Stoici?
Cosmo tripartito:
1) DIO STESSO (immortale, ingenerato, demiurgo, ordinatore, ciclicamente consuma e rigenera la materia)
2) ORDINE
3) DIO E ORDINE INSIEME
Come è definito Dio per gli stoici?
Dio è il cosmo stesso con tutte le sue parti = tutte le parti sono appunto parti di un’unica realtà finita, vivente, eterna, divina, ingenerata.
Dio è logos, quindi il cosmo stesso è logos = spesso identificata con l’immagine del fuoco ripresa da Eraclito he tutto contiene nella sua vitalità
Quali sono i due principi che definiscono il cosmo per gli stoici?
PRINCIPIO ATTIVO = ragione insita nella materia = diffusa nella materia stessa
PRINCIPIO PASSIVO = materia stessa
» evidente lo stretto legame tra le due parti che può portare ad un’identificazione di un solo principio
In che modo viene spiegata la logica di necessità che governa il cosmo secondo Crisippo?
Il mondo è retto sia dalla provvidenza di dio che dal fato, ovvero dalla serie ordinata di cause grazie alla quale tutte le cose accadono
IMMAGINE DEL CARRO E DEL CANE = se un cane è legato ad un carro è costretto a seguire il procedere del carro, sia che lo voglia o no. Se lo seguirà pacificamente potrà camminare al suo fianco, se cercherà di opporsi verrà trascinato.
» La stessa logica funzione per l’intero cosmo = tutte le cose sono rette da necessità, la vera libertà non consiste nell’opporsi a questa logica ma nel riconoscimento della necessità dell’accadere delle cose.
In che modo la visione etica degli stoici si caratterizza da una mancanza di gradualità?
No gradualità tra virtù e vizio, linea di demarcazione estremamente rigida e netta.
Tutti i vizi sono uguali, tutte le virtù sono uguali, non esistono vizi più o meno gravi o virtù più o meno virtuose.
Appiattimento di tutti i gradi della virtù e del vizio anche dal punto di vista umano = vi sono i saggi e vi sono gli stolti e non vi sono posizioni intermedie. Una persona che non sia totalmente saggia è stolta.
Visione problematica per la sua rigidità
Questa assenza di gradualità è però assoluta e completa o lascia spazio a qualche contraddizione?
Contraddizione = in molti frammenti emerge un’idea di progressività, si riconosce che qualcuno possa in qualche modo aver compiuto dei progressi sulla via della saggezza = viene a più riprese inserita l’idea di una posizione intermedia tra uomo stolto ed uomo saggio.