Il duplice Compito dell'Etica Flashcards
Quale differenze vi sono tra le parole “etica” e “morale”?
Punto di vista etimologico = nessuna differenza!
Mos, moris = ethos
Cicerone traduce come moralis l’aggettivo “etico” del greco.
Dal punto di vista della riflessione di alcuni autori (Hegel, Ricoeur, Habermas) vi è una distinzione tra i due termini
Quali sono i possibili significati di “etica”?
> > Secondo libro dell’Ethica Nicomachea di Aritstotele:
distinzione tra virtù dianoetiche ed etiche = queste ultime derivano dall’abitudine, da cui hanno tratto anche il nome
Gioco di parole tra ethos (scritto con epsilon, vocale breve) che indica il costume, l’abitudine, la consuetudine ed ethos (scritto con eta, vocale lunga) che ha tra significati:
1) abitazione, dimora
2) consuetudine, costume
3) carattere, indole
Aristotele lega il secondo ed il terzo significato possibile = la formazione del carattere, la cura della propria indole avviene attraverso la ripetizione costante, l’abitudine ad un certo tipo di atteggiamento nei confronti delle passioni = tra abitudine e carattere vi è un forte legame che porta all’insorgenza delle virtù, come disposizioni stabili dell’animo sulla base dei quali noi ci rapportiamo alle passioni.
primo significato = ripreso e sottolineato da Heidegger = Vento per Eraclito nella traduzione classica “l’indole è per l’uomo il suo demone”, traduzione Heidegger “il dimorare/il soggiornare è per l’uomo il presentarsi del divino”
= enfasi sul concetto di abitare.
In che modo Hegel riprende il primo ed il secondo significato del termine ethos?
> > ripresa del concetto di ethos come dimora e come costume, abitudine
concetto di Sittilichkeit (eticità) = sottolinea il rapporto tra i costumi (Sitten) e il dimorare = l’uomo vive in un determinato ethos, in un insieme d costumi, consuetudini, abitudini, tradizioni che lo determinano.
Come si deve configurare il rapporto tra ethos ed etica?
> > soggetto deve avere uno sguardo critico nei confronti dell’ethos in cui vive, comprenderlo, analizzare il suo legame con esso per allontanarvisi o abbracciarlo completamente
rapporto tra ethos ed etica deve essere un rapporto di OSMOSI, di COMUNICAZIONE continua = no appiattimento dell’etica sull’ethos (conformismo, adozione acritica delle norme della società), no separazione tra ethos ed etica (si ricade nell’astrattismo, nella visione di un bene che trascende l’ethos nel quale il soggetto è collocato)
Quali sono i due compiti dell’etica?
1) la cura di sè, la realizzazione della propria persona, l’affinamento del proprio carattere (sviluppo delle proprie virtù per diventare la versione migliore di uomo secondo Aristotele)
2) ruolo di critica continua nei confronti delle istanze dell’ethos, dei costumi e delle norme vigenti = non critica fine a sè stessa ma critica attenta, volta a conoscere queste istanze nella propria interezza per avere una visione più esatta possibile del proprio rapporto con esse.
Secondo Socrate come è possibile conoscere che cosa sia bene e che cosa sia male?
= massima tempio di Delfi “conosci te stesso” = solo attraverso la conoscenza e la cura di sè, della propria anima e della propria interiorità è possibile riconoscere che cosa sia il bene e il male
» percorso individuale e necessario, continua critica di ogni certezza consolidata
» IMPORTANZA DELLA RICERCA = la virtù nasce dalla ricerca interiore, dal ricercare dentro di sè ed interrogare sè stessi = l’ignoranza e la schiavitù nascono dalla mancanza di questa ricerca ed interrogazione interiore
» attraverso la critica di sé é possibile interrogarsi sull’ethos vigente, criticare le opinioni della gente, svincolarsi dal conformismo
Secondo Kohlberg quali sono i tre livelli fondamentali nello sviluppo della coscienza morale?
1) LIVELLO PRECONVENZIONALE
2) LIVELLO CONVENZIONALE
3) LIVELLO POSTCONVENZIONALE
» studia lo sviluppo morale di diversi bambini provenienti da contesti culturali e sociali diversi
Come si divide il livello preconvenzionale secondo Kohlberg e quali caratteristiche ha?
- 1 STADIO = ORIENTAMENTO A PUNIZIONE ED OBBEDIENZA = l’idea di vita buona è il max piacere ottenibile attraverso l’obbedienza, la sfera di validità è la famiglia (unico rapporto del bambino), la punizione è la sottrazione di gratificazione fisica
» ETERONIMIA = la legge proviene dall’esterno»_space; dai genitori - 2 STATO = ORIENTAMENTO STRUMENTALE RELATIVISTICO = idea di vita buona è il max piacere attraverso lo scambio equivalente, la sfera di validità è sempre la famiglia, inizia a svilupparsi un individualismo concreto = soggetto si mette in relazione con altri attraverso scambi e baratti
Stadi della fase CONVENZIONALE di Kohlberg
- 3 STADIO = ORIENTAMENTO BRAV RAGAZZO/RAGAZZA SIMPATICA = l’idea di vita buona è l’inserimento e l’accettazione all’interno di un gruppo sociale di riferimento per ottenere dei rapporti interpersonali soddisfacenti. Il soggetto si assuefà alle leggi della società, conformismo. La sanzione è l’esclusione dal gruppo e la conseguente vergogna
- 4 STADIO = ORIENTAMENTO LEGGE ED ORDINE = l’idea di vita buona è l’eticità concreta attraverso l’assunzione delle norme e delle leggi prescritte dalla società. Si assume interamente il punto di vista della società.
Stadi della fase POSTCONVENZIONALE di Kohlberg
- 5 STADIO = ORIENTAMENTO LEGALE SOCIAL-CONTRATTUALE = idea di libertà civile e pubblica beneficienza, il soggetto riconosce che la legge vigente può essere modificata nonostante continui ad adottarne il punto di vista.
-6 STADIO = ORIENTAMENTO PRINCIPI ETICI UNIVERSALE = FASE AUTONOMA DELLA MORALE, il soggetto adotta e stabilisce principi etici morali universali (regola d’oro, imperativo categorico) che possono essere trovati all’interno di vari contesti e risultano sempre validi.
La sanzione è la colpa, la reazione della coscienza morale.
Da quale stadio si dà l’autonomia morale?
Secondo Kohlberg già dal 5 stadio (autonomia giuridica) = problematico per la difficoltà di stabilire il concetto di intenzionalità all’interno della riflessione giuridica = spesso non si tiene in considerazione l’intenzione di compiere qualcosa che poi non viene compiuta.
Si realizza pienamente nel 6 stadio, con l’adozione di principi morali autonomi = non derivati da enti, fonti o motivazioni esterne ma che scaturiscono dal soggetto stesso e sono FORMALI.
Quale critica muove Carol Gilligan nella sua opera “In a different voice?” allo studio portato avanti da Kohlberg?
> > nello studio è evidente una disparità uomini e donne = le donne molto più difficilmente raggiungono il 6 stadio, quello dell’autonomia morale, fermandosi più spesso al 3 (convenzionale, conformismo)
riprende la critica di Freud secondo cui le donne non sarebbero capaci di formulare giudizi morali imparziali e giusti perchè troppo influenzate dalla propria sensibilità
propone un nuovo punto di vista = e se il raggiungimento del sesto stadio non fosse l’unico modo per intendere uno sviluppo morale adeguato?
Quale forma di etica viene proposta dalla Gilligan?
Forma di etica differente da quella impersonale, della terza persona, dell’imperativo e del dovere fondata da Kant ed espressa anche da Kohlberg.
ETICA PERSONALE, un’ETICA DELLA CURA (care ethics) del sé e degli altri, un’etica improntata alla responsabilità verso gli altri, un’etica della prima persona.
FORMALISMO, ETICA DELLA GIUSTIZIA VS ETICA SOGGETTIVA, DELLA CURA, DELLA RESPONSABILITA’ ETICA
» necessità di integrare le visioni per non scadere in assolutizzazioni, serve un’etica CONTESTUALE, DELLA PHRONESIS, che sappia riconoscere di volta in volta la necessità di mettere in atto un’etica o l’altra.
In che modo Kurt Baier in “The moral point of view” critica l’egoismo etico?
> > Non può essere universalizzato, non può avere carattere formale»_space; un mondo in cui tutti i soggetti facessero valere solamente il proprio interesse personale sarebbe un mondo infelice, estremamente conflittuale = i principi morali devono essere non interessati, in modo da valere per chiunque = oggettivi e non contingenti
Che cosa s’intende per MORAL POINT OF VIEW nella riflessione di Baier?
MPV = MORALITY AS SUCH = moralità in quanto tale
= insieme di tutte quelle convinzioni morali che sono vere a prescindere dalla loro concreta realizzazione in un contesto sociale o dalla loro condivisione sociale o meno = convenzioni morali formali, valide in molteplici contesti sociali come “Non uccidere”, “Non mentire” = al negativo per facilitare l’universalizzazione
Che rapporto ha il MPV con l’ethos vigente?
Rapporto di continua critica ed analisi delle forme dell’ethos per definire fino a che punto esse siano conformi con il punto di vista morale adottato
In quale contesto si colloca la riflessione su cosa sia la giustizia nella Repubblica di Platone?
> > primo libro della Repubblica
protagonista Socrate, di ritorno da una festa al Pireo, viene invitato a fermarsi presso la casa di Cefalo. Accetta l’invito ed inizia discussione con Cefalo, con il figlio Polemarco, Trasimaco e i due fratelli di Platone Glaucone e Adimanto.
Quale visione della giustizia propone Cefalo?
- ETICA PARTICOLARISTICA E PERBENISTICA = la sua riflessione sulla giustizia si basa su un’esperienza di tipo personalistico ed individuale, non vi è alcuna aspirazione all’universalità
» ricco meteco = esprime la soddisfazione per successo raggiunto»_space; la giustizia va tributata e riconosciuta ad un soggetto arricchitosi, in quanto egli sicuramente si è arricchito essendo saggio ed assennato»_space; RICCHEZZA ATTESTA GIUSTIZIA DI UN UOMO.
Come risponde Socrate alla visione di giustizia proposta da Cefalo?
> > mostra il carattere ingenuo e riduttivo della visione della giustizia di Cefalo = se la giustizia consiste nella restituzione di quanto si abbia ricevuto, allora dobbiamo restituire le armi che abbiamo ricevuto in prestito da un amico nonostante egli ora sia impazzito?
la giustizia non può basarsi su definizioni parziali e su esperienze particolari
Quale visione della giustizia propone Polemarco?
ETICA DI GRUPPO = radicale separazione tra chi appartiene ad un determinato gruppo e chi no. Chi appartiene al gruppo di amici deve essere aiutato, chi appartiene ai nemici deve essere combattuto.
» visione che supera concezione personalistica portando ad un livello di generalizzazione più ampio.
Come ribatte Socrate alla definizione di Polemarco?
> > difficoltà nell’identificazione dell’appartenenza ad un gruppo piuttosto che all’altro = spesso coloro che sembrano amici si rivelano come nemici oppure potremmo danneggiare coloro che sembrano malvagi e non lo sono
DENUNCIA DEL CARATTERE INTRINSECAMENTE MALVAGIO DI OGNI ATTO VOLTO A DANNEGGIARE GLI ALTRI = non dovremmo mai arrecare danno ma cercare di sempre di migliorare gli altri = universalismo implicito
Quale visione della giustizia propone Trasimaco?
> > rappresenta le istanze dei sofisti
ETICA DELL’UTILE DEL PIU’ FORTE = GIUSTIZIA COME CIO’ CHE è UTILE PER IL PIU’ FORTE = l’uomo che detiene il potere stabilisce leggi che lo agevolino e lo incentivino»_space; la giustizia corrisponde alle leggi stabilite per legge»_space; l’utile del più forte corrisponde alle leggi e quindi alla giustizia
LA LEGGE DETERMINA CIO’ CHE è GIUSTO
ETICA DELLA CONVENIENZA = NON CONVIENE CERCARE DI PERSEGUIRE IL BENE = per chi ha la forza non conviene ricercare la giustizia e di non danneggiare gli altri ma conviene ricercare il proprio potere ed essere ingiusti. Quando anche gli uomini dovessero arrivare a rifiutare l’ingiustizia lo fanno per timore di patire azioni ingiuste, non di commetterle.
Quale visione antropologica porta avanti Trasimaco?
Visione antropologica fortemente negativa, disincantata ed egoistica nella quale l’uomo ricerca sempre il proprio utile anche a scapito degli altri.
Come ribatte Socrate alla visione di Trasimaco?
> > propone tre etiche:
1) ETICA COME TECNICA = argomentazione debole; il governare è un’arte paragonabile a quella della medicina e dovrebbe tendere verso il bene di coloro che ne sono sottoposti.
Trasimaco risponde ironicamente che anche il pastore e il bovaro fa il bene delle sue bestie per poterle macellarne ed averne un compenso.
2) ETICA MINIMALISTICA = NECESSITA’ COSTANTE DELLA PRESENZA DI UN BENE MINIMO = l’assunzione del criterio di ingiustizia in toto e la sua radicalizzazione annullerebbero completamente l’orizzonte morale rendendo impossibile la vita collettiva e del singolo. Un minimo di bene è necessario ovunque, anche per compiere azioni ingiuste (anche nelle bande di ladri per evitare di distruggersi a vicenda).
MAGGIORE CONVIENENZA NELL’ESSERE GIUSTI CHE INGIUSTI = evitare paralisi data dal continuo conflitto, dalla continua sopraffazione tra soggetti.
3) ETICA RETRIBUTIVA = si basa su una visione di tipo religioso. GLI DEI RETRUBUISCONO LE AZIONI GIUSTE E PUNISCONO LE AZIONI INGIUSTE = visione della religione che non rende giustizia della sua complessità.