Etica Normativa Flashcards
Di che cosa si occupa l’etica normativa?
L’etica normativa si occupa di giustificare le diverse modalità di argomentazione morale e di formulazione di giudizi e norme morali (come vengono formulate le norme morali e come possono essere giustificate razionalmente?)
Quali sono le TRE TEORIE NORMATIVE FONDAMENTALI indentificate da Broad nel 1930?
1) TELEOLOGISMO (CONSEQUENZIALISMO)
2) DEONTOLOGISMO
3) ETICA DELLE VIRTU’
Perchè l’identificazione dell’etica delle virtù con una teoria normativa è problematica?
> > TELEOLOGIA E DENTOLOGIA SONO ETICHE DELL’ATTO = si focalizzano sulla valorizzazione dell’atto morale o sulle sue conseguenze
ETICA DELLE VIRTU’ è ETICA DELL’AGENTE = si focalizza sul soggetto morale che agisce e sull’importanza del percorso di formazione del proprio carattere, della cura di sé che il soggetto deve intraprendere = importanza della riflessione su COLUI che compie gli atti e sulla formazione in esso di disposizioni stabili (virtù).
atti sono importanti ma SECONDARI rispetto alla valorizzazione del soggetto che li compie e che è responsabile della cura di sè e del proprio carattere.
Che cosa si intende per teorie teleologiche?
Dottrine teleologiche = ruotano attorno al concetto di “telos”, di “fine” = viene stabilito ciò che un fine dell’agire, un oggetto finale e ciò che è bene è stabilito sulla base di quel fine = se permette di raggiungerlo o meno
» il criterio centrale di giudizio morale è la conseguenza dell’agire umano, sulla base della quale viene stabilità la moralità di un’azione
Che cosa s’intende per teorie deontologiche?
Dottrine deontologiche = ruotano attorno a concetto di “dovere”, “deon”. Il dovere è originario e fondante e quindi prioritario rispetto ai concetti di fine, bene, virtù e valore
» vi sono delle azioni che sono intrinsecamente buone e azioni che sono intrinsecamente giuste, e che quindi vanno perseguite o rifuggite in sè.
Quali sono i più classici esponenti delle dottrine teleologiche e deontologiche?
Teleologiche = utilitarismo di Bentham e Mill
Deontologiche = pensiero Kantiano, in particolare nella critica della ragion pratica e nella fondazione della metafisica dei costumi
Quali caratteristiche presenta l’utilitarismo che permette di categorizzarlo come teoria teleologica?
> > presenza del concetto centrale di FINE = BENE = identificato con l’UTILE
le azioni sono giudicate moralmente sulla base delle loro conseguenze, ovvero se permettono o meno di raggiungere l’utile (felicità di tutti, non felicità individuale)
Mill “le azioni sono moralmente corrette nella misura in cui tendono a procurare felicità, moralmente scorrette se tendono a procurare il contrario della felicità”
In che modo si può distinguere tra una riflessione teleologica in senso metaetico ed in senso normativo?
Necessaria distinzione tra senso metaetico e normativo
» senso metaetico (ontologico, metafisico) = anche la dottrina aristotelica delle virtù (o di Tommaso) può essere definita come teleologica»_space; uomo desidera molti beni diversi ma vi sono dei beni che desideriamo solo per sè stessi e non per approdare al fine ultimo = felicità
» senso normativo = approccio utilitaristico = ci si interroga sulla moralità delle azioni sulla base delle loro conseguenze
Quale distinzione propone John Rawls nella formulazione della sua teoria della giustizia?
> > distinzione tra teorie teleologiche e deontologiche a partire dal concetto di GIUSTIZIA
TEORIE TELEOLOGICHE = FINE/BENE > GIUSTIZIA = subordinazione di ciò che è giusto a ciò che è un bene (permette di raggiungere un fine)
TEORIE DEONTOLOGICHE (da lui sostenute) = GIUSTIZIA > BENE = alcune azioni sono giuste o ingiuste e vanno perseguite o meno a prescindere dalle conseguenze ottenute o dal fine che si vuole raggiungere
Che cosa s’intende per consequenzialismo?
Consequenzialismo è un concetto che viene molto spesso accomunato al concetto di utilitarismo = spesso vi è identificazione tra i due elementi, in quanto dottrina che considera le conseguenze per valutare gli atti.
Tutte le dottrine utilitaristiche sono anche consequenzialistiche, ma non tutte le dottrine consequenzialistiche sono anche utilitaristiche (consequenzialismo non welfarista di Sen che implica l’adesione ad alcune riflessioni deontologiche)
Quale distinzione è possibile rinvenire all’interno del consequenzialismo?
CONSEQUENZIALISMO DELL’ATTO VS CONSEQUENZIALISMO DELLA NORMA
1) CONSEQUENZIALISMO DELL’ATTO = BENTHAM
il giudizio sulla moralità di un atto dipende dalla valutazione nel caso specifico delle conseguenze che quell’atto avrà = la valutazione deve essere compiuta ogni volta che ci troviamo davanti ad un atto
2) CONSEQUENZIALISMO DELLA NORMA = MILL
il giudizio sulla moralità di un atto si costruisce a partire dal rispetto di una norma che è considerata tale perchè, se rispettata, porta nella maggior parte dei casi a conseguenze positive = non è necessario valutare volta per volta la moralità di un’azione, vi sono norme derivanti dalle conseguenze che possono essere rispettate
Quali autori aderiscono ad una visione o all’altra del consequenzialismo?
Bentham = consequenzialismo dell’atto, morale è l’azione che produce la maggior quantità di conseguenze positive, immorale l’azione che maggior quantità di conseguenze negative = necessità di valutare la moralità di un’azione nella specificità dei singoli casi
Mill = consequenzialismo della norma, vi sono delle regole che vanno rispettate perchè le conseguenze dell’infrangerle non risultano mai positive = dire una menzogna nella maggior parte dei casi non porta a risvolti positivi
Quali critiche muove Philippa Foot alle teorie teleologiche/consequenzialistiche?
> > le teorie teleologiche sono molto INTUITIVE ma
1) OBIEZIONE OPPORTUNISMO = stiamo parlando del bene individuale o del bene collettivo? = utilitarismo considera sempre bene collettivo quindi obiezione non regge
2) OBIEZIONE TEMPORALE = le conseguenze su cui ci basiamo sono nel futuro immediato o nel futuro? = come collochiamo temporalmente le conseguenze?
3) OBIEZIONE IMPRATICABILITA’ = non c’è tempo davanti ad ogni azione per valutarla moralmente a partire dalle conseguenze
Mill = abbiamo avuto tutto il tempo della storia»_space; sappiamo che alcune azioni sono in sè e per sè morali o non morali in base alle conseguenze che abbiamo ripetutamente visto accadere, non ci serve fermarci davanti ad ogni situazione e valutarla.
Quali ulteriori critiche possono essere mosse al consequenzialismo?
- Non riesce a cogliere che alcune azioni sono intrinsecamente sbagliate = principio di Caifa = è meglio che un solo uomo muoia per il popolo»_space; non coglie che l’uccisione di un essere umano è un atto INTRINSECAMENTE SBAGLIATO, a prescindere dalle conseguenze che possa avere
- Utilitarismo chiede TROPPO AL SOGGETTO MORALE = WILLIAMS, il soggetto mette a repentaglio la propria integrità morale e personale subordinandola al concetto di bene collettivo, al concetto di fine = uomo è chiamato ad ignorare alcune istanze morali che avverte come esigenti (Hannah Arendt… non posso…)
- soggetto chiamato IN OGNI SITUAZIONE a fare sempre ciò che è ottimale = appiattimento di tutte le azioni morali
- non tiene conto delle RELAZIONI SPECIALI che si instaurano tra gli individui e che richiedono dei DOVERI speciali degli uni verso gli altri = tutti trattati allo stesso modo
Quale approccio porta avanti Amartya Sen nei suoi studi di economia?
> > economista, premio Nobel per l’economia, grande appassionato ed interessato alla filosofia morale
APPROCCIO CONSEQUENZIALISTA NON WELFARISTA nei suoi studi di tipo economico = importanza delle conseguenze nella valutazione delle azioni MA IMPORTANZA ANCHE DEI DIRITTI E DELLE LIBERTA’ FONDAMENTALI DI OGNI INDIVIDUO
approccio teleologico (tenere in considerazione conseguenze) + approccio deontologico (tenere in considerazione libertà e diritti fondamentali) = unione dei due livelli di riflessione permette al soggetto di dirimere i conflitti morali, evitando esisti paradossali o radicali