L'Esperienza Etica Flashcards
Che cosa s’intende con l’espressione “esperienza assiologica”?
= s’intende l’esperienza che fatti, oggetti, elementi del mondo presentano delle qualità assiologiche, ovvero di qualità che noi identifichiamo con i valori.
Nella vita quotidiana non facciamo esperienza diretta dei valori, ma le cose del mondo ci appaiono come giuste o sbagliate, buone o cattive = attraverso l’esperienza noi riusciamo a cogliere i valori che si danno oggettivamente nella loro immediatezza.
Come viene proposta l’analogia tra colori e valori da Scheler?
= sappiamo tutti dell’esistenza dei colori = nella vita quotidiana non esperiamo direttamente dei colori ma li riconosciamo ed essi diventano reali attraverso le cose in cui essi si manifestano
= allo stesso modo noi non esperiamo direttamente dei valori, ma esperiamo di cose concrete del mondo che si caricano di un valore assiologico.
I valori si rendono riconoscibili attraverso i beni dai quali vengono portati, e noi riconosciamo un atto come giusto o sbagliato in virtù di un valore a priori che non è identificabile con la cosa concreta.
In che senso i valori sono IN REBUS per Scheler?
Valori sono IN REBUS = NELLE COSE = i valori si rendono esperibili e riconoscibili attraverso le cose in cui si manifestano e che caricano di una valenza assiologica.
Il riconoscimento del valore di un fatto è sempre soggettivo o il valore può in qualche misura essere riconosciuto come un valore che non vale solo per quel soggetto e quindi essere dotato di una sorta di “oggettività”?
> > problema del soggettivismo nella valutazione dei valori.
MCDOWELL cerca di proporre una riflessione su questa questione: differenza tra
1) QUALITA’ PRIMARIE = tipicamente considerate oggettive (peso, misura, moto, quiete, estensione) = sono qualità che il mondo possiede indipendentemente dall’osservatore e nell’approccio naturalista sono sempre riconosciute come oggettive
approccio scientista e riduzionistico = qualità primarie oggettive/qualità secondarie soggettive
2) QUALITA’ SECONDARIE = implicano il riferimento al soggetto che valuta (colori, suoni, odori) = non si presentano come un fatto indipendente dall’osservatore, in quanto necessitano la sua esperienza, ma posso essere riconosciute da più soggetti = presentano un certo grado di oggettività.
In che modo i valori possono essere accomunati alle qualità secondarie?
I valori possono essere accomunati alle qualità secondarie perchè come esse si esprimono in un’esperienza particolare ma la TRASCENDONO, ovvero esistono al di là di quella esperienza particolare come qualità assiologiche a priori.
In che modo sia una visione naturalistica che una antinaturalistica appaiono semplicistiche ed inadeguate nell’espressione dell’esperienza etica?
VISIONE NATURALISTICA = pretende di astrarre dalle esperienze assiologiche della vita quotidiana = i valori vengono ridotti a qualcosa di meramente soggettivo ed arbitrario
VISIONE ANTINATURALISTICA = tende a confinare i valori in un mondo “al di fuori” dall’esperienza per preservarli dalla possibilità di corruzione e per esercitare un deferente rispetto (platonismo, primo Wittgenstein)
In che modo l’uomo può essere definito un ESSERE VALUTATIVO?
Nell’esperire la realtà il soggetto è continuamente chiamato ad esprimere valutazioni ma con diverse formulazioni possibili.
CHARLES TAYLOR= VALUTAZIONI FORTI VS VALUTAZIONI DEBOLI
1) DEBOLI = sono valutazioni di tipo contingente e di scarso valore morale nelle quali valutiamo sulla base degli esiti delle possibili azioni che vogliamo intraprendere = siamo mossi da desideri particolari e ci basta desiderare qualcosa per ritenerlo buono. (bere il caffè o l’acqua)
2) FORTI = chiamano in causa una valutazione di tipo morale, non basta che qualcosa sia desiderato perchè possa essere considerato buono (esistono anche desideri indegni) = queste valutazioni chiamano in causa l’integrità morale del soggetto che valuta e si esprimono attraverso “caratterizzazione contrastive”, ovvero tra alternative che non sono contingenti ma che sono caricate diversamente dal punto di vista morale.
» non ci si basa su meri calcoli dell’utile
» linguaggio usato è quello della differenza tra superiore/inferiore, giusto/sbagliato, degno/indegno
In che modo l’uomo può anche essere definito un ESSERE RIFLESSIVO?
> > la sorgente della valutazione morale è da CHRISTINE KORSGAARD indentificata nella RIFLESSIVITA’ = valutazione dei fatti, degli atti che compiamo, GIUSTIFICAZIONE E MOTIVAZIONE DEL NOSTRO AGIRE = siamo esseri sociali chiamati a motivare razionalmente le nostre scelte a noi stessi e agli altri.
Secondo la KORSGAARD in che modo la riflessività può essere autolegislatrice?
= la riflessività può essere legislatrice, attraverso di essa l’uomo può imporsi da sè le leggi e gli obblighi da rispettare = soggetto autonomo con legge morale autonoma = ripresa da Kant
» morale non intensa in senso soggettivistico (ognuno definisce una legge assolutamente particolare e soggettiva) MA attraverso la riflessività il soggetto può trarre da sè gli obblighi che deve rispettare in quanto uomo = valorizzare e riconoscere la propria umanità e quella altrui
In che modo l’uomo può essere considerato un ESSERE DESIDERATIVO?
L’uomo nella sua esperienza etica è sempre sospinto da una dimensione emotiva ed affettiva che lo spinge ad agire»_space; sospinto da un DESIDERIO (non un desiderio particolare, contingente ma da OREXIS/CONATUS di Spinoza)
» aspirazione alla vita buona, tensione verso la felicità, desiderio di realizzare sè stessi = siamo esseri che desiderano e che desiderano cose buone (rischio di confondersi ed inseguire cose che appaiono come buone ma non lo sono)
Questa dimensione desiderativa dell’uomo si può estirpare o annullare?
NO!
Secondo etica stoica le passioni andavano estirpate perchè contrarie al logos e causa di turbamento dell’anima che distolgono dalla vita virtuosa = IMPOSSIBILE = DESIDERIO è ELEMENTE FONDANTE DELLA NATURA UMANA (Aristotele/Spinoza) = l’esperienza contraddice idea che esse possano essere estirpate.
In che modo gli studi di DAMASIO e delle neuroscienze mettono in luce lo stretto legame tra la dimensione cognitiva e quella desiderativa?
> > studi di Damasio a partire dal caso di Phineas Gage (1948) = a seguito dell’incidente gravi cambiamenti nel carattere = comportamenti ANTISOCIALI ed INCAPACITA’ DI PRENDERE DECISIONI SENSATE e di MANIFESTARE CORRETTAMENTE LE EMOZIONI
sottolinea intreccio tra la dimensione cognitiva e quella desiderata = un danno all’area del cervello designata per le funzioni emotive provoca un’incapacità di prendere decisioni sensate sul piano dell’agire
NO DISTINZIONE TRA CONOSCENZA ED EMOZIONI = noi conosciamo ed esperiamo il mondo anche attraverso le emozioni = crollo del dualismo antropologico tra razionalità anaffettiva e calcolatrice e parte desiderativa irrazionale
In che modo l’uomo per Aristotele è visto come un intreccio di desiderio e ragione?
Uomo come «desiderio pensante e pensiero desiderante» = Etica nicomachea. = uomo guidato da un desiderio di fondo, dalla tensione per la vita buona, per la felicità»_space; questo desiderio guidato, consigliato, rientrato dalla ragione = portano all’insorgere delle virtù grazie all’esercizio del giusto mezzo (mesotes) della passione (posto a metà tra due estremi egualmente viziosi)
Che cosa ci spinge ad agire moralmente? Quale è il movente dell’azione morale per Hume e Kant?
1) HUME = PASSIONI > ELEMENTO RAZIONALE
“la ragione è e deve solo essere schiava delle passioni” = primato delle passioni e totale FIDUCIA, OTTIMISMO nei confronti delle passioni»_space; non sono cieche, non sono irrazionali, dobbiamo lasciarci guidare da esse
» ragione mette in luce infondatezza di alcuni desideri o falsi presupposti ma non può contrastare il desiderio
» se seguiamo le passioni esse ci permettono di CONVIVERE grazie al sentimento di SIMPATIA reciproca che accomuna tutti gli uomini
2) KANT = RAGION PURA PRATICA > movente RAGIONE!
Obiezione = ragione debole nel passaggio tra riconoscimento della moralità di un’azione e sua effettiva realizzazione
» entra in gioco il concetto del RISPETTO = la legge morale presentandosi all’anima dell’uomo ha un duplice effetto
- UMILIAZIONE = mostra al soggetto la sua limitatezza nei confronti della legge morale
- suscita RISPETTO nei confronti della legge morale e nei confronti delle persone, che meritano rispetto in quanto SOGGETTI MORALI capaci di porsi davanti alla legge stessa
» rientra in campo l’aspetto del SENTIMENTO.
In che modo il dibattito sul movente morale viene ripreso nella discussione contemporanea?
> > WILLIAMS = propone un agire morale basato sulla FORZA DEI DESIDERI rispetto alle credenze, che si presentano come deboli
Problema = come scegliere tra tanti desideri diversi? Perchè assecondarne uno rispetto ad un altro?
KORSGAARD = primato delle CREDENZE COGNITIVE rispetto ai desideri = importanza della riflessività pratica e della necessità di discernere tra i vari desideri (opporsi a desideri impropri e verificare la congruità dei desideri rispetto alla ragione pratica del soggetto.
Problema = come passare dalla consapevolezza della moralità di un’azione alla sua messa in atto?