incontinenza urinaria Flashcards
definizione
perdita involontaria di urina
epidemiologia
colpisce prevalentemente il sesso femminile e la sua incidenza aumenta con l’aumentare dell’età. Prevalenza varia dal 15 al 50% delle donne adulte a seconda dell’età e dei fattori di rischio della popolazione presa in esame, mentre prima veniva considerata una naturale conseguenza dell’età ora sappiamo che interessa tutte le età con cause diverse e con diversa gravità. Il 7% delle donne tra i 20 ed i 39 anni presenta almeno un episodio settimanale e mensile di perdita di urine, che sale al 32% nel caso di donne di 80 aa,
orifizi da cui può verificarsi
attraverso l’uretra o attraverso orifizi extraureterali come fistole o malformazioni congenite del tratto urinario basso,
fattori di rischio
- Forza dei muscoli del pavimento e dello sfintere ureterale, il tipo di attività fisica ed la quantità di liquidi ingerita,
- Sovrappeso
- fattori modificabili
- ginecologici
- cistocele
- prolasso dell’utero
- disordini della muscolatura del pacimento pelvico
- urologici e gastrointestinali
- infezioni ricorrenti del tratto urinario
- disuria
- incontinenza fecale
- stipsi
- problemi intestinali
- farmaci
- diuretici
- estrogeni
- benzodiazepine
- tranquillanti
- antidepressivi
- ipnotici
- lassativi
- malattie
- diabete
- ictus
- ipertensione
- parkinson
- demenza
- artrite
- fattori non modificabili
- fattori ginecologici
- isterectomia della donna anziana,
- chirurgia per il prolasso di utero
- fattori legati alle gravidanze
- parto vaginale
- parto operativo
- taglio cesareo
- multiparietà
- macrosomia fetale
- altri fattori
- età
- razza bianca
- educazione elevata
- enuresi nei bambini
fisiopatologia della minzione
in condizioni di normalità l’urina non esce dalla vescica in quanto esiste un’inibizione dell’arco sacrale riflesso da parte di centri nervosi superiori che impedisce la contraizone del muscolo vescicale o detrursore. Grazie a questa inibizione la pressione intraureterale supera quella vescicale e la vescicale non si contrae e si lascia distendere progressivamente dall’urina che affluisce in essa. Proseguendo il riempimento vescicale si avverte ad un certo punto variabile da individuo ad individuo il bisognodi mingere. Lo svuotamento può essere rinviato finchè la vescica non raggiunge il suo volume max di circa 500 ml . La corteccia interviene per inibire al minzione fino al momento voluto, fino a quando si decide di urinare e si assume la posizione corretta, con l’intervento di centri frontali ed ipotalamici la vescica viene convertita in unità dinamica ed espulsiva.
L’atto della minzione avviene con rilasciamento dei muscoli del pavimento pelvico, apertura ad imbuto del collo vescicale, poi cessa l’attività inibitoria sul detrursore e questo si contrae determinando apertura ed accorciamento dell’uretra, consentendo cosi inizio della minzione.
Subito dopo cessa l’attività inibitoria sul detrursore e questo si contrae determinando l’apertura e l’accorciamento dell’uretra, consentendo così l’inizio della minzione. La contrazione del detrursore è involontaria e si protrae fino allo svuotamento della vescica,
neurotrasmettitori coinvolti in meccanismo
acetilcolina, neutrotrasmettitore preganglionare, noreprinefrina post ganglionare,
da che cosa e’ dovuta la capacita’ di trattenere l’urina
esistenza di un gradiente pressorio positivo, tra l’uretra e la vescica in tutte le circostanze esclusa la minzione
definizione incontinenza urinaria
si definisce la perdita involontaria di urina dell’uretra
quando si verifica la perdita di urina,
si verifica quando la pressione intravescicale (forza espulsiva) supera quella intraureterale (forza di chiusura).