TUMORI DELLA TIROIDE Flashcards
CLASSIFICAZIONE TUMORI DELLA TIROIDE
Le neoplasie tiroidee vengono distinte in primitive, secondarie e lesioni simil tumorali:
A) Primitivi;
1) Tumori Epiteliali:
a) Benigni: (il tumore benigno a cellule parafollicolari non esiste, può bensì esistere
iperplasia delle cellule C)
Adenoma Follicolare;
Altri;
b) Maligni:
Da Cellule Follicolari Carcinoma Papillifero;
Carcinoma Follicolare;
Carcinoma poco differenziato;
Carcinoma Indifferenziato;
Altri;
Da Cellule C -Parafollicolari Carcinoma Midollare;
c)Altri tumori Mucinoso, Squamoso, Mucoepidermoide;
2) Tumori non epiteliali:
Sarcomi, Emangioendotelioma Maligno
Linfomi Maligni (Hodgkin, Non-H, Plasmacitomi)
Tumori non classificati
- 3) Vari:
Paratiroide, Paraganglioma, Teratoma;
B) Metastatici:
Melanoma, polmone, mammella, rene;
COME DIFFERENZIARE LESIONI METASTATICHE TUMORI PRIMITIVI
Le lesioni metastatiche possono essere difficili da differenziare dai tumori primitivi, specialmente le metastasi da tumori a carico di mammella, e melanoma, poiché possono simulare neoplasie tiroidee, ma solo le cellule tireocitarie follicolari captano iodio e sono in grado di sintetizzare tireoglobulina,
quini in condizioni in cui la diagnosi è dubbia si può facilmente indagare con tecnica immunoistochimica la capacità di sintetizzare Tg del tumore con Ab antiTg.
TIPI DI TUMORI TIROIDEI
I tumori tiroidei si distinguono prima di tutto in PRIMITIVI (derivati dalle cellule follicolari o parafollicolari) e
SECONDARI (metastasi).
TIPI DI TUMORI PRIMITIVI
I tumori primitivi sono a loro volta divi in BENIGNI (ADENOMI) e MALIGNI (CARCINOMI).
MACRO
Si presentano nella maggior parte dei casi come formazioni nodulari di dimensioni variabili,
singole o multiple, captanti o non captanti.
COSA FARE DI FRONTE A NODULO TIROIDEO
Sebbene le forme benigne siano molto più frequenti, il riscontro
di un nodulo tiroideo deve sempre essere indagato accuratamente per escluderne la natura maligna. I
principali esami diagnostici che seguono all’esame obiettivo sono rappresentati dall’ecografia e
dall’agoaspirato cui possono seguire eventualmente altre indagini più specifiche, valutare clinica
COSA FARE DI FRONTE ALLA PRESENZA DI UN NODULO
Importante, in presenza di un nodulo, valutare anche la funzionalità tiroidea tramite il dosaggio degli ormoni tiroidei e del TSH.
EPIDEMIOLOGIA
- Fattori geografici
- Sesso: F : M = 3 : 1 (>rischio Sesso maschile)
- Eta’ tutte, picco 40-60 aa
FATTORI EZIOLOGICI
- Gozzo?: Incidenza simile (aree con gozzo > carcinomi follicolari),
- Patologia tiroidea benigna
- Adenomi?: Carcinomi solitari ex adenomi
- Età: simile al carcinoma contro ipotesi di origine
- Radiazioni: Tonsille, Timo, Acne (Chernobyl 1986)
- TSH
- Fattori etnici e ambientali
- Deficit iodio: esempio di Islanda e Svizzera
- Fattore età:Tempo di latenza perché un cancerogeno agisca
- Somma di più cancerogeni
- Familiare: Carcinoma midollare (mutazione del proto- oncogene RET nella MEN-2 per il carcinoma midollare)
- Fattori ormonali
MORTALITA’ TUMORI TIROIDEI
- La mortalità annua per 100.000 persone è compresa tra 0.4 e 2.8 nelle donne e tra 0.2 e 1.2 negli uomini.
- In ogni registro la mortalità per neoplasia tiroidea è nettamente inferiore all’incidenza
- Rappresenta meno dell’1% di tutti i decessi per cancro neoplasia indolente
- Potenziale maligno non elevato con basso tasso di mortalità
PROGNOSI TURMOI TIROIDEI
diversa per tipo istologico
TUMORI DELLA TIROIDE IN ETA’ PEDIATRICA, QUALI
- Papilliferi
- Spesso associati a metastasi
- Prognosi eccellente
ALTERAZIONI GENETICHE K PAPILLIFERO
Gene RET/PTC, TRK, PAX8/PPARgamma
* Riarrangiamenti genici nel 20-40% carcinomi papilliferi;
* Più spesso il gene RET /PTC (10q11);Il recettore transmembrana della tirosin Kinasi
* Coinvolto sia nel papillare che nel midollare
* Gene RET/PTC è un gene chimerico da fusione RET con altri geni che determinano persistente attivazione del recettore della tirosin kinasi indipendentemente dal ligando
* RET descritto fuso con altri 12 geni risultanti in almeno 17 condizioni chimeriche
* RET/PTC1 2/3 dei casi
* RET/PTC3 1/3 dei casi
* RET/PTC2 meno del 5% dei casi
* Altri rarissimi
* RET/PTC associati con esposizione a radiazioni terapeutiche o ambientali (Chernobil)
* Associato a K Papillifero bambini e giovani adulti In genere sono più blandi , meno proliferazione, meno recidive andamento favorevole meno quadri di deffirenziazione no prognosi
* Attivazione MAP kinasi (mitogen activated protein kinasi pathway) (funzione di proliferazione, sopravvivenza cellule, differenziazione) e consegue a riarrangiamenti genici, mutazioni attivanti (RET/PTC, BRAF, RAS)
* NTRK1: poco frequenti, attivazione indipendente della tirosin Kinasi
* BRAF: mutazioni attivanti nel 30-70% dei K papillifer
TUMORI DELLA TIROIDE, PATOGENESI K FOLLICOLARE E ASPETTI PROGNOSTICI
RAS : K, N, H RAS, mutazioni correlano con aspetti clinici sfavorevoli, perdita di differenziazione, evoluzione sfavorevole
* PAX8/PPARgamma, correla con genere femminile, giovane età, alta cellularità, invasività
* PI-3K/PTEN/AKT: sindrome di Cowden
TUMORI DELLA TIROIDE, PATOGENESI K INDIFFERENZIATO
CTNNB1: (Beta catenina): 5-65%
* RAS: 10-50%
* BRAF 10-40%,
* PIK3CA: 5-25%
* PTEN: 5-20%
* TP53
* PI3K/PTEN/AKT