k indifferenziati Flashcards
definizione
carcinomi che non mostrano segni di differenziazione né in senso follicolare né parafollicolare.
tipi
la lunga lista dei tumori considerati scarsamente differenziati include, carcinomi papillari con variante a cc alte, k papillari variante a cc colonnari, k a cellule di hurtle, k insulare,
microscopia
Sono costituiti da cellule di derivazione follicolare, dunque tireociti poco differenziati che nella maggior parte dei casi hanno anche perso la capacità di captare iodio. Quest’ultima caratteristica raprresenta uno dei fattori prognostici peggiori
incidenza
Si tratta comunque di carcinomi rari (4%) che gradualmente dovrebbero scomparire. E’ più frequente nel sesso femminile, età di insorgenza più tarda rispetto alle forme ben differenziate
INCIDENZA
Incidenza 5% Questi carcinomi tendono a insorgere in soggetti anziani (7a-8a decade) tendenzialmente poco seguiti e/o
trascurati: in questi pazienti, se si effettua un’anamnesi accurata, si ritrova una storia di patologia tiroidea che risale a 20-30 anni prima. I soggetti prelaventemente colpiti sono quelli femminili che hanno una storia di gozzo di grandi dimensioni che improvvisamente o progressivamente degenera e si sdifferenzia.
Nelle fasi più avanzate la patologia tende ad accrescersi molto rapidamente ed è in questo momento che il paziente giunge all’attenzione del medico. Tuttavia, in queste fasi, nella gran parte dei casi non c’è più niente che si possa fare. La lesione viene, infatti, asportata in modo radicale ma questa tende a recidivare rapidamente, talvolta anche in poche settimane.
storia clinica
- Spesso preceduto da storia di carcinoma ben differenziato
- 25% accompagnati da carcinoma ben differenziato
- Molto maligno
- Storia di tumore con rapido accrescimento
- Rapida recidiva
macro
Il tumore si presenta macroscopicamente:
- solido, si presenta come una massa infiltrante di grandi dimensioni, che spesso si estende oltre la capsula tiroidea, raramente la neoplasia si presenta parzialmente capsulato. Spesso si estende oltre la capsula tiroidea,
- non capsulato,
- infiltrante,
- con necrosi,
- con emorragia,
- tendente allo sfaldamento durante l’asportazione.
- aspetto carnoso, pallido
superficie di taglio
Dura, aspetto solido e compatto, colorito bianco giallastro con aree emorragiche e o necrotiche diffuse
k indifferenziato, micro
La diagnosi di carcinoma scarsamente differenziato si basa sulla presenza di caratteristiche morfologiche di dedifferenziazione, pattern di crescita solido trabecolare, insulare, assenza di caratteristiche citonucleari tipiche del carcinoma papillare, presenza di una delle seguenti caratteristiche, ovvero nuclei convoluti, necrosi ,3 o più mitosi per campo
- Squamoide
* Cellule fusate (sarcomatoide)
* Cellule giganti
* Piccole cellule … Linfoma
eziopatogenesi k indifferenziato
è accettato che il k scarsamente differenziato possa avere tre linee di derivazione, dalla parziale progressione di k papillari, dalla parziale progressione di k follicolari, insorgenza de novo,
genetica
alterazioni più frequenti , molto precoci nella tumorigenesi e presenti anche nel k ben differenziato, predispongono anche ad ulteriori mutazioni peggioranti andamento neoplasia, alterazioni che comprendono le mutazioni di RAS e BRAF, e un secondo gruppo che comprende alterazioni presenti solo nelle componenti scarsamente differenziate, che sono quindi eventi tardivi, che guidano il processo di de differenziazione, mutazioni di TP53 e b catenina,
andamento
Molto maligno
* Storia di tumore con rapido accrescimento
* Rapida recidiva
forme possibili
Per quanto riguarda l’aspetto microscopico, esistono tre principali forme:
* squamoide,
* a cellule fusate,
* a cellule giganti.
In passato, oltre a queste tre entità, veniva citata una variante a piccole cellule. Tuttavia questa forma si
differenziava da quelle precedenti perché aveva prognosi favorevole: se le varianti citate sopra portavano a morte nell’arco di sei mesi, i pazienti affetti da quella “a piccole cellule” sopravvivevano a lungo e talvolta guarivano
completamente dalla patologia. In alcuni casi accadeva però che la patologia si complicasse con un linfoma.
Quando è stata introdotta l’immunoistochimica, si è potuto dimostrare come queste lesioni in realtà non fossero dei carcinomi indifferenziati a piccole cellule, bensì si trattava di linfomi a grandi cellule, interpretati erroneamente come variante del carcinoma a piccole cellule.
prognosi
I carcinomi indifferenziati hanno prognosi infausta a causa della loro rapidità di crescita e delle numerose metastasi linfonodali massive che possono dare. Danno mortalità a sei mesi dalla diagnosi nel 100% dei casi.
- Infiltrazione strutture contigue
- Metastasi linfonodali
- Mortalità 100%
- Media 6 mesi sopravvivenza,
- Rari successi con terapia combinata
indicatori prognostici
il carcinoma scarsamente differenziato ha di solito cattiva prognosi, responsività solo parziale alle terapie radio metaboliche