TIROIDITE DI HASHIMOTO Flashcards
IMPORTANZA TIROIDITE DI HASHIMOTO
causa più comune di ipo
tiroidismo in zone del mondo con sufficiente apporto iodico
DISTURBI AUTOIMMUNI TIROIDEI PIU FREQUENTI
sono i due disturbi immuno-mediati
della tiroide più comuni.
CARATTERISTICHE TIROIDITE DI HASHIMOTO
progressiva evoluzione verso l’insufficienza funzionale della ghiandola a causa della
graduale distruzione del parenchima a patogenesi autoimmune.
EPIDEMIOLOGIA
45 e i 65 anni di età
- colpisce con maggior frequenza il sesso femminile
- rapporto donne-uomini da 10:1 fno a 20:1,
- può verificarsi anche nei bambini costituendo una delle principali cause di gozzo non endemico
- - Anche età pediatrica è interessata, rappresenta la maggiore causa di gozzo non endemico nei bambini
- È la causa più comune di ipotiroidismo, colpisce con netta prevalenza il sesso femminile (rapporto
12:1) e interessa un’ampia fascia di età ma principalmente insorge tra i 35 e i 65 anni
GENETICA
- la tiroidite di Hashimoto ha una forte componente genetica.
- polimorfismi nei geni multipli associati all’immunoregolazione,
- associazione con i polimorfismi dell’antigene 4 dei linfociti T citotossici (CTLA4)
- Polimorfismo funzionale nel gene della proteina tirosinfostatasi 22
Ha una forte componente genetica (concordanza nei gemelli monozigoti del 40%), legata ai geni CTLA4 e PTPN22, entrambi implicati nella regolazione delle risposte T.
FUNZIONE CTL A 4
regolatore negativo delle risposte T cellulari e non
FUNZIONE TIROSINFOSFATASI
Sembrerebbe inibire funzione t cellulare
PATOGENESI
causata da una degradazione dell’autotolleranza agli antigeni self tiroidei. La patogenesi è autoimmune, come dimostrato dalla presenza nel siero di anticorpi antitireoglobulina e anti-perossidasi tiroidea e fa parte di un ampio spetto di malattie autoimmuni della tiroide che comprende anche il morbo di Graves e l’oftalmopatia tiroidea. Inoltre, può associarsi ad altre malattie autoimmuni tra cui il LES, la sindrome di Sjogren, l’artrite reumatoide e il diabete di tipo 1. Nonostante la presenta nel siero di autoanticorpi, il danno a carico della tiroide in corso di tiroidite di Hashimoto è principalmente di tipo citotossico ad opera dei linfociti T CD8+ e in parte cellulo-mediato ad opera di macrofagi attivati da linfociti T CD4+, con distruzione progressiva del parenchima ghiandolare.
C’è una predisposizione familiare, è descritta in pazienti omozigoti. La patogenesi è collegata molto probabilmente ad un’alterazione genetica che determina un anomalo funzionamento del sistema dei linfociti T, e predispone alle malattie autoimmunitarie, questa è la ragione per cui oltre la tiroidite di Hashimoto il paziente può avere a tre malattie autoimmuni. La patogenesi prevede una rottura della tolleranza verso degli autoantigeni tiroidei, quindi la produzione di anticorpi anti-tireoglobulina e anti-microsomi, anche se il meccanismo non è perfettamente chiaro. Il risultato di ciò è che ci sarà una progressiva distruzione delle cellule tiroidee, i tireociti, da parte del sistema immune con un meccanismo che porta alla
perdita della funzionalità delle cellule, e dall’altra porta ad una sostituzione dei tireociti con i linfociti. Quindi a livello anatomopatologico quello che ci aspettiamo è una ghiandola progressivamente e massivamente infiltrata da linfociti, che
assumono diversi aspetti morfologici, i quali si accompagnano a proliferazione anche plasmacellulare per la produzione di autoanticorpi, e contestualmente una riduzione delle cellule tiroidee follicolari con meccanismi intermedi di alterazione morfologica verso la degenerazione e la morte.
Gli anticorpi circolanti sono: anti-tireoglobulina, anti-perossidasi, anti-tiroxina, anti-T3, anti recettori del TSH che possono essere stimolanti o inibenti la crescita e la
funzione delle cellule.
COME SI ESEMPLIFICA PATOGENESI AUTOIMMUNE
- presenza in circolo di autoanticorpi contro la tireoglobulina e la
perossidasi tiroidea
EVENTI INIZIANTI CHE PORTANO ALLA DEGRADAZIONE DELL’ AUTOTOLLERANZA
- non sono ancora ben chiari,
- tra le possibilità vi sono anomalie dei linfociti T regolatori
- esposizione ad antigeni tiroidei normalmente sequestrati
A CHE COSA SI ACCOMPAGNA INDUZIONE AUTOIMMUNITA TIROIDEA
progressiva deplezione dei tireociti per apoptosi
- sostituzione del parenchima tiroideo per infiltrazione e fibrosi di cellule mononucleate
POSSIBILI MECCANISMI IMMUNOLOGIA RESPONSABILI DELLA PERDITA DI CELLULE TIROIDEE
o Morte cellulare mediata da cellule T citotossiche CD8+: le cellule T citotossiche CD8+ possono causare la distruzione dei
tireociti.
- Morte cellulare citochino-mediata: un’eccessiva attivazione
T cellulare porta alla produzione di citochine infiammatorie
- Legame degli anticorpi antitiroide (anticorpi antitireoglobulina
e antiperossidasi tiroidea) seguito da citotossicità cellulo-mediata anticorpo-dipendente
MORFOLOGIA
- La tiroide è spesso diffusamente aumentata di volume,
-talvolta ingrandimenti più localizzati. - capsula integra,
- netta separazione della ghiandola dalle strutture circostanti.
TAGLIO
- appare pallida,
- giallo-brunastra,
- consistenza sostenuta e finemente nodulare
MICROSCOPIA
- diffuso interessamento del parenchima da parte di un infiltrato
infiammatorio mononucleato - infiltrato mononuc|eato costituito da piccoli linfociti, plasmacellule e centri germinativi
ben formati
MORFOLOGIA FOLLICOLI TIROIDEI
atrofici
- rivestiti in molte aree da cellule epiteliali
- abbondante citoplasma eosinofilo e granulare, denominate cellule di Hürthle.
- connettivo interstiziale appare aumentato e può essere abbondante
- parenchi ma tiroideo residuo mostra segni di tiroidite infiammatoria
NATURA DELLA TRASFORMAZIONE
trasformazione metaplastica del normale epitelio
follicolare cuboidale conseguente alla lesione infiammatoria.
CARATTERISTICA CITOLOGICA FONDAMENTALE TIROIDITE DI HASHIMOTO
presenza
di cellule di Hürthle associate a una popolazione eterogenea di linfociti.
VARIANTE FIBROSA, CARATTERISTICHE
marcata atrofia follicolare
- densa fibrosi “simil-cheloidea” con spesse bande di collagene acellulare inglobanti il
tessuto tiroideo residuo.
DIFFERENZE CON TIRODITE DI REIDEL
La fibrosi, a differenza della tiroidite di
Riedel non si estende oltre la capsula tiroidea.