TIROIDITE SUBACUTA, GRANULOMATOSA Flashcards
EPIDEMIOLOGIA
- incidenza nettamente inferiore rispetto alla tiroidite di Hashimoto.
- Più freq tra 40 e i 50 anni
- colpisce più spesso il sesso femminile di quello maschile (4:1).
EZIOLOGIA
Probabile infezione virale con andamento stagionale e picco in estate
- frequente pregressa infezione delle vie aeree superiori che precede di poco l’insorgenza della tiroidite
- probabile infezione virale in grado di produrre a seguito di danneggiamento tiroide antigene
- Antigene stimolerebbe i linfociti t citotossici, responsabili del danno alle cellule follicolari tiroidee
Si tratta di una tiroidite i cui meccanismi patogenetici non sono perfettamente chiari,
nel 50% dei pazienti si rilevano anticorpi contro RUBULAVIRUS, ECHO VIRUS, EBV, MORBILLO,
VIRUS INFLUENZALE: si determinerebbe stimolazione immunitaria con attivazione di linfociti T
CD8+ che infiltrerebbero la ghiandola causando distruzione dei follicoli tiroidei.
ANDAMENTO
- stagionale
- picco d incidenza in estate,
- alcuni casi si associano ad infezioni da virus coxsackie, parotite, morbillo, adenovirus e altre maIattie virali.
- la risposta immunitaria indotta dal virus non si automantiene e il processo è destinato a
estinguersi.
MORFOLOGIA
Aumento di volume mono o bilaterale
- consistenza solida, conservando una capsula normale.
- può presentare una lieve aderenza alle strutture circostanti
- tiroide con disomogeneo aumento di volume e consistenza. Al taglio,
- appare di colorito biancastro (espressione della colloide riversatasi all’esterno per rottura dei
follicoli) e le zone interessate dal processo infiammatorio appaiono edematose.
- Talora adesa a strutture circostanti,
TAGLIO
- aree interessate dal processo hanno consistenza dura
- colore bianco-giallastro
- processo patologico si distinguono nettamente dal tessuto tiroideo normale, di consistenza gommosa e colore brunastro.
ISTOLOGIA
- lesioni sono focali
- aspetto delle lesioni dipende dallo stadio evolutivo della malattia.
- . Il quadro varia con le fasi della malattia.
Prime fasi: distruzione follicolare con Infiltrazione di PMN con microascessi - Successivamente granulomi epiteliodo gigantocellulare su colloide
- Sclerosi riparativa
- coesistenza di fasi successive nella stessa ghiandola
- dd: granuloma da palpazione
MORFOLOGIA FASE INIZIALE
focale distruzione dei follicoli
- follicoli sostituiti da raccolte di neutrofili a formare microascessi.
- comparsa di alterazioni più specifiche, sotto forma di aggregati di linfociti, macrofagi attivati e plasmacellule che si raggruppano intorno ai follicoli tiroidei collassati e danneggiati.
PERCHÈ VIENE DENOMINATA TIRO IDITE GRANULOMATOSA
presenza all’interno di cellule giganti multinucleate di globuli o frammenti di colloide.
COSA AVVIENE NELLE FASI Più AVANZATE
- tessuto danneggiato viene sostituito da un infiltrato flogistico cronico e da fibrosi riparativa.
-Talvolta, all’interno della stessa ghiandola sono osservabill differenti stadi istologici, a suggerire la progressione in fasi successive del processo distruttivo.
CLINICA
- clinicamente si manifesta con febbricola e la ghiandola tiroidea si presenta estremamente dolente e dolorabile, è la causa più comune di dolore tiroideo
- Ingrossamento variabile della tiroide
- fase transitoria di infiammazione ghiandolare ed Ipertiroidismo
- fase di infiammazione si attenua in 2 6 settimane
- livelli scenici elevati di tireoglobulina eTSH
- captazione iodio radioattivo è ridotta
- Dopo la guarigione, occorrono generalmente 6-8 settimane affinché la ghiandola ritorni normalmente funzionante.
TIPI DI TIROIDITI SUBACUTE
- TIROIDITE SUBACUTA LINFOCITARIA, SILENTE
- TIROIDITE DI DE QUERVAIN
DEFINIZIONE
È definita anche tiroidite granulomatosa, poiché la tiroide è caratterizzata da una flogosi con componente granulomatosa.
L’altra terminologia utilizzata è tiroidite gigantocellulare: le cellule gigantocellulari si associano spesso ai granulomi. Per cui la denominazione più corretta dovrebbe essere Tiroidite granulomatosa gigantocellulare.
ASSOCIAZIONE CLINICA
Ha probabilmente una eziologia virale, è associata a diverse infezioni virali: parotite, influenza, polmonite, virus della mononucleosi e morbillo. Nel 50% dei casi sono presenti anticorpi anti- ECHO, EBV, morbillo e influenza virus. La presenza di più virus coinvolti fa comprendere che il meccanismo non sia diretto e sebbene non sia ancora del tutto chiaro, è comunque sicura la correlazione con l’ipotesa virale. Sicuramente non è coinvolta un’autoimmunità umorale né cellulo-mediata. La malattia tende ad avere un andamento stagionale
riassunto patogenesi
Infezione virale (spesso alte vie respiratorie e andamento stagionale)
* Esposizione ad antigeni virali o ad antigeni tiroidei conseguenti a danno tessutale indotto
dal virus
* Gli antigeni inducono T linfociti citotossici che danneggiano le cellule follicolare
* La risposta è virus-indotta e autolimitantesi
via di infezione
- Ematica
- Linfatica
- Traumatica