papato, impero e regni 12 Flashcards
progetti di supremazia dell’impero
Dopo il concordato di Worms nel 1122 l’azione politica del papato divenne irreversibile.
* allo stesso modo le elezioni di Federico I nel 1155 restaurò l’autorità imperiale sulla scena europea e mediterranea.
* entrambi i poteri dovettero affrontare però forze ostili alla loro pretesa di egemonia: gli imperatori furono costantemente impegnati a gestire l’autonomia rivendicata dai principi territoriali tedeschi e delle città italiane.
* i Papi entrarono invece in conflitto con i grandi monarchi per il controllo delle cariche ecclesiastiche.
- alla base dell’idea di supremazia imperiale di Federico I era un rigoroso senso dell’autorità imperiale: il potere imperiale era conferito direttamente da Dio attraverso l’unzione e non era mediato dall’incoronazione del pontefice.
- l’imperatore era vicario di Cristo e sacre le sue leggi: fu probabilmente durante il suo dominio che cominciò a essere utilizzata l’espressione di sacrum imperium.
- da qui la determinazione di non riconoscere la supremazia papale e il sostegno dell’elezione dell’antipapa Vittore IV che aprì uno scisma.
- a sua volta il nipote Federico II rilanciò il concetto di una dominazione illimitata, alimentato dal recupero dell’ideologia classica e del diritto romano.
- Federico II ingaggiò con i pontefici un conflitto durissimo fino alla sua deposizione che scioglieva i sudditi dal giuramento di fedeltà sancito da Innocenzo IV nel 1245.
il progetto egemonico di Federico I
Federico I nella politica italiana aprì un conflitto con le città.
* nel 1158 convocò a Roncaglia un’assemblea pubblica in cui riaffermò con la Costitutio de regalibus le prerogative, ovvero le regalie, dell’autorità regia: l’esercizio della giustizia, la riscossione delle imposte, il controllo di strade e fortezze.
* Milano non si è assoggettò e fu attaccata dall’esercito di Federico I che ne distrusse le mura e vi insediò un funzionario imperiale.
* la crescita della pressione fiscale spinse in molte città la formazione di un’alleanza detta Lega lombarda, sostenuta da Papa Alessandro III che sconfisse militarmente e costrinse Federico I a concedere attraverso la pace stipulata a Costanza nel 1183 l’esercizio delle regalie ai comuni in cambio del riconoscimento formale dell’autorità imperiale.
Federico II
Prima di morire durante la terza crociata, Federico I assicurò al figlio Enrico VI l’eredità del Regno di Sicilia, combinandone il matrimonio con Costanza d’Altavilla.
* Enrico VI morì però nel 1197, quando il figlio Federico era bambino. la madre ne affidò la tutela al Papa Innocenzo III, di cui i re di Sicilia erano vassalli.
* l’elezione a re di Germania nel 1212 aprì a Federico II la strada dell’incoronazione imperiale nel 1220.
* fu solo nel Regno di Sicilia che egli riuscì a perseguire una politica di piena affermazione della propria sovranità, disciplinando le forze baronali e le autonomie urbane e impiantando un’efficiente apparato burocratico.
* vano fu invece il tentativo di imporre l’autorità imperiale sulle città del centro - nord, sostenute da Papa Gregorio IX, che scomunicò Federico II per eresia nel 1227 e gli scatenò contro una violenta campagna diffamatoria.
la fine della dinastia sveva
- Federico II morì nel 1250, lasciando incompiuto il progetto di unificare il potere imperiale della Germania alla Sicilia.
- dopo la morte nel 1254 del figlio Corrado IV la dinastia Sveva si estinse con il figlio di questi, Corradino, dapprima usurpato dallo zio Manfredi e poi sconfitto e condannato a morte dal nuovo sovrano Carlo I d’Angiò nel 1268.
- si aprì allora una grave fase di stabilità politica che vide sia il titolo Regio tedesco sia quello imperiale vacanti fino al 1273, quando fu eletto imperatore Rodolfo I d’Asburgo.
- i llungo interregno incrinò il prestigio dell’autorità imperiale: l’imperatore si ridusse ad essere un sovrano tedesco.
- la lunga vacanza seguita alla morte di Federico II contribuì anche a rafforzare l’idea che l’impero cristiano dovesse essere soggetto al potere universale del pontefice.
l’idea di universalismo pontificio
- Affinando la teoria teocratica, fu Innocenzo III a sviluppare una dottrina che ne affermava la supremazia universale, attraverso la metafora del sole e della luna (la chiesa che brilla di luce propria, l’impero che brilla di luce riflessa) egli sancì il principio per cui il Papa, vicario di Cristo, riceveva da Dio sia il potere spirituale sia quello temporale, delegando l’autorità temporale ai sovrani, che dovevano esercitarla sotto la guida della Chiesa.
- Bonifacio VIII ribadì la subordinazione del potere civile a quello religioso, che poteva concederlo o toglierlo a suo arbitrio.
- la pretesa dei Papi si fondava sulla donazione di Costantino, un documento che falsamente attribuiva la concessione a Papa Silvestro il dominio su Roma e sulla pars occidentis dell’impero.
Innocenzo III
Con il pontificato di Innocenzo III l’affermazione del potere Pontificio al vertice della Chiesa cattolica raggiunse il suo punto più alto.
* il Papa si impegnò attivamente nelle vicende politiche dell’epoca con un ruolo spesso determinante.
* egli dapprima appoggò l’elezione a imperatore di Ottone IV e poi sostenne l’alleanza tra il re di Francia e Federico II, che lo sconfisse nel 1214.
* elaborò inoltre l’idea di crociata che ispirò il rilancio della reconquista spagnola con la vittoria a Las Navas de Tolosa, le spedizioni in Oriente e la crociata contro i catari.
Celestino V e Bonifacio VIII
Alla fine del secolo si succedettero due Papi che incarnavano opposte concezioni della Chiesa.
* nel 1294 fu eletto con il nome di Celestino V l’eremita Pietro del Morrone, che invocava un rinnovamento evangelico. Resosi conto dell’insormontabile difficoltà che si opponevano ai suoi progetti, tuttavia, egli abdicò dopo pochi mesi.
* a succedergli fu Bonifacio VIII: egli celebrò l’autorità pontificia attraverso la proclamazione nel 1300 del primo anno Santo (Giubileo) che promise l’indulgenza plenaria ai pellegrini che avessero visitato le tombe degli apostoli a Roma.
* tuttavia, Il re di Francia Filippo IV revocò l’immunità fiscale del clero, aprendo un duro conflitto che minò ogni residua pretesa universalistica dei successivi pontefici.
* L’elezione del Papa, di cui il Concilio lateranense III ribadì l’esclusiva pertinenza ai cardinali, fu definitivamente disciplinata con l’istituzione del conclave.
* I cardinali erano nominati dal Papa che in genere li sceglieva tra la propria clientela.
* Il Papa si riservò anche la nomina dei vescovi, che fu progressivamente sottratta al clero diocesano.
* le decretali, cioè i pareri richiesti ai Papi sulle materie più varie, acquisirono valore di norma e furono integrate nel diritto canonico.
il regno di Francia
Le conquiste territoriali avviate da Filippo II Augusto furono consolidate dai successori Luigi VIII e Luigi IX.
* la pace di Parigi sancì la definitiva acquisizione di gran parte di territori francesi dei plantageneti.
* Luigi IX operò sul piano internazionale, favorendo la conquista del Regno di Sicilia da parte del fratello Carlo d’Angiò e promuovendo due sfortunate crociate in cui trovò la morte.
* contribuì a rafforzare l’ideologia regia che collegava la dinastia capetingia alla tradizione carolingia.
* sul piano amministrativo istituì le inchieste nel Regno, per raccogliere le denunce degli abusi dei suoi ufficiali.
* Filippo IV il Bello limitando l’autonomia giurisdizionale e fiscale del clero non esitò a entrare in conflitto con Papa Bonifacio VIII, convocando per la prima volta il Parlamento per ottenere il sostegno dei sudditi e a rivendicare la discendenza diretta da Dio del potere Regio.
il regno d’Inghilterra
Le perdite in terra francese e la concessione della Magna Charta avevano indebolito le prerogative dei re inglesi.
* Enrico III dovette confrontarsi ripetutamente con le pretese dei Baroni, della piccola nobiltà e delle città, che limitarono il potere regio.
* il favoritismo nei confronti dei parenti francesi della moglie, Eleonora di Provenza, suscitò la ribellione dell’alta nobiltà, che ottenne l’espulsione degli stranieri e migliori condizioni fiscali con le cosiddette Provvisioni.
* il loro annullamento nel 1261 scatenò un’aperta guerra dei Baroni.
il regno di Sicilia
Il rafforzamento del potere regio in Sicilia fu perseguito da Federico II quando poté finalmente insediarvisi dopo l’incoronazione imperiale nel 1220.
* con alcune campagne militari egli rivendicò i diritti regi usupati dai Baroni e ribadì l’assoggettamento delle comunità urbane, alcune delle quali avevano tentato di rendersi autonome ponendosi sotto la protezione del papato.
* egli assicurò al clero la completa immunità giurisdizionale e fiscale.
* alla morte gli subentrò il figlio Corrado e alla morte di questi il minore Corradino, che fu usurpato nel 1258 da un’altro figlio di Federico, Manfredi, che non fu riconosciuto come sovrano dal Papa.
* le lotte di successione indussero il Papa francese Urbano IV ad affidarne la corona a Carlo d’Angiò, fratello del re di Francia Luigi IX che sconfisse Manfredi a Benevento nel 1266, occupò il Regno e ne ripristinò l’organizzazione amministrativa.
i regni di Castiglia e Aragona
- La sconfitta dei musulmani nel 1212 consentì ai regni iberici ulteriori conquiste territoriali.
- grazie ai mercanti catalani l’economia era soprattutto commerciale e proiettata sui traffici nel Mediterraneo, e sostenne l’espansione politica e militare dei re aragonesi che si insediarono in Sicilia e avviarono la conquista della Sardegna nel 1323.
lo stato pontificio
anche il Papa rafforzò i poteri temporali sul proprio territorio.
* nucleo iniziale era stato il cosiddetto patrimonio di San Pietro, cioè l’area tra Umbria e Lazio dove si concentravano i maggiori possessi fondiari pontifici, poi integrato dalle donazioni fatte dai sovrani Longobardi e carolingi nell’VIII secolo.
* fu Innocenzo III a espandere il territorio, facendosi giurare fedeltà dai nobili e città del Lazio, dell’Umbria e delle Marche.
* i pontefici curarono lo sviluppo di un apparato burocratico destinato a riscuotere in tutta la cristianità i vari tributi in un sistema fiscale.
i regni orientali
Fu la cristianizzazione a offrire un senso di identità a regioni su cui l’impero tedesco riuscì facilmente a estende la propria superiorità.
* intorno al IX secolo gli slavi orientali erano penetrati nelle grandi pianure tra il Danubio e il Don, stabilizzandosi nell’attuale Ucraina e nelle regioni vicine.
* contemporaneamente, dalla Scandinavia vi si erano insediati anche i gruppi di commercianti e guerrieri vareghi, che le popolazioni slave chiamavano rus.
* il loro capo Oleg nell’882 unificò il Principato settentrionale di Novgorod con quello meridionale di Kiev, dando vita al Principato di Kiev o Rus.
* il Regno adottò la lingua slava e sotto Vladimir I, che sposò la sorella dell’imperatore di Bisanzio Basilio II e si convertì al cristianesimo, si aprì all’influenza della civiltà bizantina e della Liturgia ortodossa.
* dall’inizio del XIII secolo venne formandosi nelle steppe asiatiche una vastissima dominazione per opera di tribù nomadi originarie della Mongolia.
* guidati da Gengis Khan, i mongoli conquistarono rapidamente la Cina,, l’Asia centrale e la Russia orientale.