Linfomi Larocca Flashcards
Linfoma mantellare
Da cell B naive che fuoriesce dal midollo e non ha incontrato l’antigene
Linfoma linfocitico (leucemia linfatica cronica B)
Ha incontrato l’antigene e si è attivata; in realtà due entità distinte:
-una che non entra nel centro germinativo x fare ipermutazione somatica
-un’altra che è una cell di memoria/piccolo linfocita
Importante è l’ipermutazione delle Ig
Linfoma di Burkitt
Cell che devono fare switching isotipico; CD10, CD 19, CD20 + MYC2
Linfomi a grandi cell B germinal-center related
Cell che stanno riarrangiando i geni
Linfoma follicolare
Cell che invece di andare incontro ad apoptosi nel centro germinativo dopo lo spegnimento ella riposa immune vengono trasformate in linfoma
Linfoma della zona marginale
Da cell fuoriuscite dal centro germinativo e che si stanziano nella zona marginale del linfonodo pronta ad esssre riattivata e a formare una plsmacellula
Linfomi a grandi cell B activated type
Da cell uscite dal centro germinativo
Leucemia/linfoma linfoblastico B
10% di tutti i linfomi linfoblastici, forma giovanile con eta mediana 14 anni, localizzato ++ al sottocute, ma anche tessuti molli e ossa.
Markers b linfocitari immaturi: pax-5, cd79a ,cd10, tdt, Hla-dr.
Può essre anche leucemica, coinvolgimento midollare etc, obv se localizzazione solo al livello della cute prognosi favorevole, solitamente rimuovo il tumore localizzato e il pz non ha più problems
Leucemia/linfoma linfoblastico T
90% dei linfomi linfoblastico, +++ nel timo e si manifesta con una grave sindrome mediastinico; è una forma infantile giovani, ++ maschi; nei bambini ++ da grave disagio cardio-respiratorio da effetto massa —> urgenza intervento diagnostico/terapeutico
Markersss: CD3cv. Cd99, cd1a, TdT
Linfomi a piccoli linfoci/B-LLC
Proliferazione relativamente monomofa, prevalenza piccoli linfociti CD5+, CD23+. CD20+, con bassa espressione di Ig di membra
CD10 - e BCL-6 - + quota variabile di prolinfociti e paraimmunoblasti.
B-LLC svolta leucemizzante
Al momento della diagnosi è i linea di massima diffuso, con interessamento di stazioni linfonodali multiple, spesso associata a componente leucemica con interessamento MO e milza con volume aumentato. Può evolvere in leucemia linfatica cronica tipo B
Istologia B-LLC
A basso ingrandimento ha un aspetto quasi pseudofollicolare con cell scure e aree chiare (centri di proliferazione); queste sono aree ricche di prolinfociti, cellule con nucleolo + grosso, nuclei vescicoloso con ampio citoplasma e rappresentano la zona che prolifera (Ki.67 +) e da origine a questi accumuli linfocitari con progressivo aumento di volume.
Marker B-LLC
Ki67 marker di proliferazione o mutazione BCL-2+ con rescue apoptotico.
Il CD23 è espresso in maniera evidente (Cd20, obv tutte le cell B)
Prognosi
Sopravvivenza media 7 anni con le forme atipiche (30-35%)che hanno sopravvivenza 3 anni e forme tipiche (65%) 10 anni;
Tra le caratteristiche della forma atipica: iperespressione proteina ZAP-70, CD38 o presenza anomalie cromosomiche come trisomia 12 etc
Evoluzione B-LLC
2-8% ha evoluzione in linfoma a grandi cell B (sindrome di Richter) che si associa a rapida evoluzione, (+frequente nelle forme atipiche, so rischio maggiore); questi linfomi a grandi cell B sono + resistenti alle terapie e piu a rapida evoluzione
Rare forme di evoluzione in Hodgkin (EBV +), forma con prognosi +- buona.
Fattori prognostici B-LLC
Mutazioni come NOTCH-1, TP53, BIRC3 e la grandezza dei centri di proliferazione.
Linfocitosi B monoclonale
In circolo linfociti B tipicamente CD5+, vengono studiati con citofluorimetria e mostrano chiara clonalita (Kappa-lambda)
LBM si ritrovano nel 12% della popolazione, aumentato con l’età e fa pensare a forme pre leucemiche.
2 tipi di LBM:
-linfociti bassi (meno di 500/mm3) difficilmente evolvono in senso leucemico
-alti (>500/mm3), presentano elevata tendenza all’evoluzione in LLC, comunque con forma mutata/tipica quindi prognosi favorevole
Leucemia prolinfocitica B
Forma molto rara 1%, caratterizzata dai prolinfociti che fanno parte dei centri di proliferazione del linfoma a piccoli linfociti;
Caratterizzata da piu di 100.000/mm3 e per una splenomegalia di discreta entità.
Forma abbastanza aggressiva, perde o esprime poco CD3, CD23 e cd5 e ha alti livelli di espressione delle Ig di superficie
Istologia: cellula rotondo ovale con nucleo vescicoloso e nucleoli prominenti che si ritrovano in circolo, midollo, milza
Linfoma della zona marginale splenico
Relativamente raro inizialmente, oggi circa il 10% di tutti i lonfimi (in part correlato ad infezione HCV)
Correlato ad importante splenomegalia (2-3 kg, supera linea ombelicale trasversa)
Associato a linfocitosi non abbondante, ma comunque di una certa entità e caratterizzato da linfociti B villosi (ad un’estremità una 15ina di estroflessioni di membrana digitiformi)
L. Zona marginale splenico e HCV
Ha capacita di legarsi a recettore cell B che possono essere infettate ed è stimolata la proliferazione delle cell ; le splenomegalie da hcv sono ++ da iperplasia polpa bianca x proliferazione dei piccoli linfociti B della zona marginale splenica che assume caratteristiche espansivo.
Caratteristiche cel linfoma delle zona marginale splenico
Solo cd20 e bel-2: diagnosi x esclusione.
A livello istologico come che danno origine a multinodularità biancastra alla superficie di taglio della milza; noduli caratterizzate da centro scuro, residuo di polpa bianca splenica, e zona chiara che è quella di proliferazione delle cell marginali