3.3 Infettive - malattie esantematiche Flashcards

1
Q

caratteristiche virus morbillo

A

virus a RNA (Morbillivirus) della famiglia delle Paramyxoviridae

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Q

timeline morbillo

A
  • 10gg circa incubazione (prima viremia a 1-2gg, seconda viremia a 5-6gg)
  • compaiono i prodromi
  • 2-4gg dopo i prodromi compare l’esantema
  • dopo 4gg dall’esantema cessa la viremia e compaiono anticorpi specifici

CONTAGIOSO DA -7GG/+4

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3
Q

sintomi morbillo fase prodromica

A
  1. Febbre ingravescente
  2. Coriza
  3. Congiuntivite
  4. Cough (tosse)
  5. Macchie di Koplik
  6. Vomito e diarrea
  7. Linfoadenopatia non spiccatissima
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4
Q

com’è l’esantema del morbillo?

A

maculopapulare con tendenza alla confluenza, di colore rosso acceso, talvolta
color vinaccia, e si estende in senso cranio-caudale, quindi parte da regioni frontale e retroauricolare e estende a tutta la cute.
La remissione va di pari passo, ovvero comincia a scomparire prima al volto e poi più giù sempre in senso cranio-caudale. Persiste per 5-6 giorni e alla risoluzione si può osservare una fine desquamazione tipo simil forforacea.

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5
Q

cosa sono le macchie di Koplik?

A

sono delle piccole chiazze rosso vivo con una zona centrale biancastra.
Tipicamente le si vanno a ricercare con l’abbassalingua perché le si possono vedere sulla mucosa delle guance, in corrispondenza dei molari. Hanno un aspetto tipico “a spruzzatura di calce” a livello della mucosa e sono un segno patognomico della fase di mucositi del morbillo.

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6
Q

complicanze acute e tardive morbillo

A
  1. immunodepressione
  2. polmonite interstiziale
  3. sovrainfezione batterica: polmonite, otite, tracheite, sepsi
  4. encefalite primaria

tardive:

  1. encefalite demielinizzante e PESS
  2. miocardite
  3. morbillo emorragico (fatale)
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7
Q

encefaliti morbillo

A
  1. Encefalite morbillosa primaria - può esordire nella fase esantematica del morbillo, entro i primi 7 giorni
  2. Encefalite acuta disseminata (demielinizzante) - 2-3 settimana
  3. PESS - latenza circa 7 anni
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8
Q

terapia morbillo + quando faccio il vaccino

A

sintomatica

one shot 12-15mesi, booster 5-6 anni

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9
Q

du cazzate sulla rosolia

A

Il virus è un Rubivirus a RNA appartenente alla famiglia dei Togaviridae.

La caratteristica che ci può orientare verso la rosolia è una linfoadenopatia retroauricolare, retronucale e cervicale posteriore, in quanto sono tipici. Se c’è un ingrossamento di questi e un “esantemino” si può sospettare clinicamente una rosolia.

L’esantema in media compare a 14 giorni dal contagio, è maculopapuloso, ma, a differenza di quello del morbillo, NON tende alla confluenza, quindi gli elementi restano separati, ed è tenue, rosa, talvolta si vede appena.
Ha un’estensione e una remissione, così come il morbillo, in senso cranio-caudale.
Può persistere per 3-4 giorni.

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10
Q

agente eziologico scarlattina

A

tossine pirogeniche prodotte dal batterio Streptococcus pyogenes (streptococco di gruppo A)

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11
Q

ddx scarlattina

A
  • malattia di kawasaki
  • esantemi virali
  • reazioni da farmaci
    (abbastanza meh)
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12
Q

diagnosi scarlattina

A
  • ASO elevatissimo

- tampone SBEGA+

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13
Q

complicanze scarlattina

A
  • GN post streptococcica

- febbre reumatica

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14
Q

terapia scarlattina

A

amoxicillina 50mg/kg/die in 3 somministrazioni per almeno 10gg

in alternative macrolidi o cefalosporine

isolamento fino al 2o giorno di antibiotico

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15
Q

agente eziologico varicella

A

VZV virus (Herpesviridae)

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16
Q

trasmissione varicella

A

secrezioni orofaringee o contenuto vescicole

17
Q

incubazione varicella

A

10-21gg

18
Q

tempo di contagiosità varicella

A

1-2gg dalla comparsa delle eruzioni fino a quando tutte le lesioni sono diventate crostose

19
Q

tempo di contagiosità varicella

A

-2gg dalla comparsa delle eruzioni fino a quando tutte le lesioni sono diventate crostose

20
Q

esantema varicella

A

Si presenta con il caratteristico aspetto “a cielo stellato” con presenza di varie lesioni in uno stato di differenziamento diverso contemporaneamente presenti (macule, papule, vescicole, pustole, croste).

L’esantema della varicella è, nella fase florida, tipicamente vescicoloso, quindi la diagnosi di varicella viene fatta quando è
presente l’evidenza di lesioni
vescicolose. Queste sono, però, co-presenti alle diverse fasi evolutive della vescicola
stessa, perché inizia come macula, poi diventa una papula, poi una vescicola,
che evolve sempre in pustola, anche senza sovrainfezione batterica. Dalla pustola c’è l’evoluzione in crosta e, poi, la risoluzione. Questa è l’evoluzione di ogni singola
lesione.

ha una comparsa e una diffusione centrifuga: le prime manifestazioni le abbiamo al tronco, nella parte centrale del corpo, poi sul volto, cuoio capelluto, addome e poi gli arti.

È un esantema caratterizzato, inoltre, da prurito intenso, che è causa di eventuali sovrainfezioni batteriche (possibile complicanza).

21
Q

complicanze varicella

A
  1. polmonite varicellosa
  2. atassia cerebellare (diretta o indiretta)
  3. porpora trombocitopenica
  4. impetige da grattamento
  • artrite, miocardite, orchite, pancreatite
22
Q

quinta malattia

A

La quinta malattia, o megaloeritema infettivo, è un’infezione virale benigna (Parvovirus B19) dell’età infantile, caratterizzata da febbre e dalla comparsa di tipiche macchie rossastre sul viso (esantema facciale) che conferiscono un aspetto a “guance schiaffeggiate”.