TRASFERIMENTO D'AZIENDA E PRINCIPI GENERALI SUL SINDACATO Flashcards
Cosa disciplina l’articolo 2112 del codice civile?
Disciplina il trasferimento d’azienda e offre tutela in termini di stabilità dell’occupazione ai lavoratori dipendenti dell’impresa trasferita.
A cosa si applica la tutela del trasferimento d’azienda?
Si applica a qualsiasi operazione che comporti il mutamento nella titolarità di un’attività economica organizzata con o senza scopo di lucro, purché la sua identità sia conservata nel trasferimento.
Che cosa è il ramo d’azienda?
È un’articolazione funzionalmente autonoma di un’attività economica organizzata, identificata come tale dal cedente e dal cessionario al momento del trasferimento.
Cosa succede al rapporto di lavoro durante il trasferimento d’azienda?
Il rapporto di lavoro continua con il cessionario, evitando che il passaggio di mano dell’azienda porti al licenziamento dei lavoratori. Avviene un’automatica cessione del rapporto di lavoro senza necessità del consenso dei lavoratori.
Quali diritti mantengono i lavoratori dopo il trasferimento d’azienda?
Mantengono i diritti già maturati, come gli scatti di anzianità e anzianità di servizio. Vi è responsabilità sia del cedente che del cessionario per garantire il soddisfacimento dei crediti vantati al lavoratore all’epoca del trasferimento.
Può il trasferimento d’azienda essere motivo di licenziamento?
No, il trasferimento d’azienda non può costituire di per sé motivo di licenziamento. Tuttavia, se le condizioni di lavoro subiscono una sostanziale modifica, il lavoratore ha diritto a prestare le dimissioni nei tre mesi successivi al trasferimento, con presunzione di giusta causa di recesso se a tempo determinato, o senza preavviso se a tempo indeterminato.
Qual è la procedura preventiva per il trasferimento d’azienda?
Il datore di lavoro che intende effettuare un trasferimento d’azienda deve attivare una procedura preventiva disciplinata dalla legge 428 del 1990. Deve dare comunicazione scritta del trasferimento alle rappresentanze sindacali almeno 20 giorni prima, e se richiesto, avviare un esame congiunto della situazione con le forze sindacali.
In quali casi è possibile derogare alla conservazione dei diritti dei lavoratori durante il trasferimento d’azienda?
È possibile derogare al principio della conservazione dei diritti dei lavoratori in aziende in stato di crisi, in amministrazione straordinaria, sottoposte a fallimento, o in altre situazioni specifiche come omologazione del concordato preventivo o liquidazione coatta amministrativa. In questi casi, prevale l’obiettivo della salvezza dell’impresa rispetto agli interessi dei lavoratori.
Qual è il principio affermato dall’art. 39 Cost.?
L’organizzazione sindacale è libera.
Qual è il rapporto tra l’art. 39 e l’art. 18 Cost.?
Si trovano in un rapporto di genere a specie, con l’art. 39 che rappresenta una norma speciale rispetto all’art. 18.
Chi è titolare della libertà sindacale secondo l’art. 39 Cost.?
Oltre ai lavoratori subordinati, anche i lavoratori autonomi che svolgono un’attività personale e duratura sono titolari della libertà sindacale.
Quali sono le principali garanzie contenute nel primo comma dell’art. 39 Cost.?
Il primo comma garantisce la libertà di costituire un’organizzazione sindacale, di aderirvi e di svolgere attività di proselitismo.
Cosa implica la libertà sindacale secondo il testo?
Implica sia la libertà di aderire a un’organizzazione sindacale (libertà sindacale positiva) sia la libertà di non aderire ad alcuna associazione sindacale (libertà sindacale negativa).
Cosa si intende per pluralismo sindacale?
Il pluralismo sindacale implica la possibilità che sorgano più sindacati, anche all’interno della stessa categoria.
Qual è la struttura organizzativa dei sindacati in Italia?
I sindacati sono strutturati secondo una linea verticale (rappresentanze sindacali aziendali, provinciali, regionali, nazionali) e una linea orizzontale (unione sindacale territoriale).