PART TIME, APPRENDISTATO E TIROCINIO Flashcards
Cos’è l’apprendistato?
L’apprendistato è un contratto di lavoro speciale caratterizzato dalla causa mista, ovvero dalla funzione formativa del lavoratore, dove il datore di lavoro si obbliga a corrispondere all’apprendista una retribuzione e gli insegnamenti necessari per il conseguimento di una qualifica professionale.
Quali sono le tipologie di apprendistato previste dal decreto legislativo 81 del 2015?
Le tipologie di apprendistato sono: apprendistato di primo livello (per la qualifica e il diploma professionale), apprendistato professionalizzante (per il conseguimento di una qualifica professionale ai fini contrattuali) e apprendistato di terzo livello (alta formazione e ricerca).
A quale fascia di età è rivolto l’apprendistato di primo livello?
L’apprendistato di primo livello è rivolto ai giovani dai 15 ai 25 anni.
Qual è la durata dell’apprendistato di primo livello?
La durata dell’apprendistato di primo livello è di tre anni.
A quale fascia di età è rivolto l’apprendistato professionalizzante?
L’apprendistato professionalizzante è rivolto ai giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni.
Qual è la durata massima dell’apprendistato professionalizzante?
La durata massima dell’apprendistato professionalizzante è di tre anni.
A quale fascia di età è rivolto l’apprendistato di terzo livello?
L’apprendistato di terzo livello è rivolto ai giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni in possesso di un diploma di istruzione secondaria superiore.
In che forma deve essere stipulato il contratto di apprendistato?
Il contratto di apprendistato deve essere stipulato in forma scritta ai fini probatori e deve indicare per iscritto anche in forma sintetica il piano formativo individuale previsto per l’apprendista.
Quali sono le sanzioni previste in caso di mancata attività di formazione?
In caso di mancata attività di formazione, il datore di lavoro deve restituire maggiorati i benefici contributivi connessi all’assunzione di apprendisti.
È consentito il cottimo come forma retributiva nell’apprendistato?
No, vige il divieto del cottimo poiché tale forma retributiva, imponendo un determinato ritmo di lavoro, ostacolerebbe la piena realizzazione della funzione formativa del contratto.
Come può essere inquadrato l’apprendista durante il periodo di formazione?
Il datore di lavoro può inquadrare l’apprendista fino a due livelli inferiori rispetto alla categoria spettante ai lavoratori addetti a mansioni corrispondenti.
Può il datore di lavoro recedere dal contratto di apprendistato durante il periodo di formazione?
No, al datore di lavoro è fatto divieto di recedere dal contratto salvo giusta causa o giustificato motivo.
Cosa accade alla scadenza del contratto di apprendistato se nessuna delle parti esercita il recesso?
Alla scadenza del contratto di apprendistato, se nessuna delle parti esercita la facoltà di recesso, il rapporto prosegue automaticamente come rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato.
Cosa sono i tirocini formativi e di orientamento?
I tirocini formativi e di orientamento, noti anche come stage, sono strumenti normativi introdotti dalla legge 196 del 1997 per favorire l’accesso dei giovani al mondo del lavoro, consentendo di conoscere e sperimentare la realtà lavorativa attraverso formazione professionale e addestramento pratico.
Quali soggetti sono coinvolti nel rapporto di tirocinio?
Il rapporto di tirocinio coinvolge il promotore (che attiva lo stage), il soggetto ospitante (azienda o ente pubblico) e il tirocinante (beneficiario dell’esperienza formativa).
Cosa deve essere allegato alla convenzione tra promotore e soggetto ospitante?
Alla convenzione deve essere allegato il progetto formativo per ciascun tirocinante, che definisce il tipo di tirocinio, area professionale di riferimento, sede, durata e periodo di svolgimento.
Chi è tenuto a designare un tutor e qual è il suo ruolo?
Il soggetto ospitante (azienda o ente) deve designare un tutor che affianca il tirocinante sul luogo di lavoro, assicurando la realizzazione del percorso di tirocinio come previsto nel progetto formativo.
Quali erano le tre tipologie di tirocini previste dalle linee guida del 2013?
Le tre tipologie erano: tirocini formativi e di orientamento (durata non superiore a sei mesi), tirocini di inserimento o reinserimento al lavoro (durata non superiore a 12 mesi) e tirocini per lavoratori svantaggiati e disabili (durata non superiore rispettivamente a 12 e 24 mesi).
Cosa ha introdotto l’accordo Stato-Regioni del 25 maggio 2017?
L’accordo ha introdotto una nuova definizione e disciplina in materia di tirocini, eliminando il quadro definitorio delle tre tipologie di tirocinio extracurriculare e innalzando la durata massima dei tirocini formativi e di orientamento da 6 a 12 mesi (fino a 24 mesi per i disabili).
Qual è la durata massima dei tirocini per i disabili secondo le nuove linee guida del 2017?
La durata massima per i tirocini per i disabili è di 24 mesi.
Quali condizioni devono rispettare le aziende con più di 20 dipendenti per inserire nuovi tirocinanti?
Possono inserire nuovi tirocinanti solo se hanno già un numero di tirocinanti pari al 10% dei dipendenti assunti a tempo determinato o indeterminato e hanno assunto con contratto di lavoro subordinato di almeno sei mesi una certa quota dei tirocinanti inseriti nei 24 mesi precedenti.
Cos’è il dossier individuale previsto per i tirocinanti?
Il dossier individuale è un documento contenente una valutazione del tirocinante da parte del tutor, da effettuare alla fine del periodo di tirocinio.
Che ruolo ha il tutor nel tirocinio?
Il tutor ha il compito di affiancare il tirocinante sul luogo di lavoro e assicurare la realizzazione del percorso formativo secondo quanto previsto nel progetto formativo.
Quali sono i principali cambiamenti introdotti dalle linee guida del 2017?
Le linee guida del 2017 eliminano il quadro definitorio delle tre tipologie di tirocinio extracurriculare e innalzano la durata massima dei tirocini formativi e di orientamento da 6 a 12 mesi, e per i disabili fino a 24 mesi. Inoltre, prevedono la possibilità per le aziende con più di 20 dipendenti di inserire nuovi tirocinanti a determinate condizioni.
Quali sono le tre tipologie di tirocinio mantenute nelle nuove linee guida del 2017?
Le tre tipologie mantenute sono: tirocini formativi e di orientamento, tirocini di inserimento o reinserimento lavorativo, e tirocini per lavoratori svantaggiati e disabili.
Come si attua il tirocinio secondo le linee guida del 2017?
Il tirocinio si attua mediante una convenzione tra il soggetto promotore e l’ospitante, con allegato un progetto formativo che definisce tipo di tirocinio, area professionale, sede, durata e periodo di svolgimento. Inoltre, viene designato un tutor che affianca il tirocinante e garantisce la realizzazione del progetto.
Cos’è il lavoro a tempo parziale?
Il lavoro a tempo parziale è un contratto di lavoro speciale in cui l’elemento di specialità è costituito dalla collocazione della prestazione lavorativa con un orario inferiore rispetto all’orario di lavoro a tempo pieno.
Quali sono le tipologie di part time?
Le tipologie di part time sono: part time orizzontale (si lavora tutti i giorni della settimana lavorativa ma per un minor numero di ore), part time verticale (si lavora a tempo pieno solo in alcuni giorni/settimane/mesi) e part time misto.
Cos’è il part time orizzontale?
Il part time orizzontale è una tipologia di lavoro a tempo parziale in cui si lavora tutti i giorni della settimana lavorativa ma per un minor numero di ore rispetto al tempo pieno.
Cos’è il part time verticale?
Il part time verticale è una tipologia di lavoro a tempo parziale in cui si lavora a tempo pieno solo in alcuni giorni della settimana, o per alcune settimane del mese, o per alcuni mesi dell’anno.
Cos’è il part time misto?
Il part time misto è una combinazione delle tipologie orizzontale e verticale, ad esempio lavorando tutti i giorni della settimana ma con orario pieno alcuni giorni e in part time altri giorni.
In che forma deve essere stipulato il contratto di lavoro a tempo parziale?
Il contratto di lavoro a tempo parziale deve essere stipulato in forma scritta ai fini della prova della sussistenza del rapporto a tempo parziale.
Cosa succede se non si riesce a fornire la prova della stipulazione del contratto di part time?
Su richiesta del lavoratore, potrà essere giudizialmente dichiarata la sussistenza tra le parti di un rapporto di lavoro a tempo pieno.
Cosa deve contenere il contratto di lavoro a tempo parziale?
Il contratto deve contenere l’indicazione della durata della prestazione lavorativa e la collocazione temporale dell’orario con riferimento al giorno, settimana, mese e anno.
Cosa sono le ore di lavoro supplementare nel contratto di part time?
Le ore lavorate in più rispetto alla durata convenuta del part time danno luogo al lavoro supplementare, per lo svolgimento del quale non è necessario il consenso del lavoratore se il contratto collettivo prevede la facoltà di richiedere tali prestazioni.
Quando si parla di lavoro straordinario nel contratto di part time?
Si parla di lavoro straordinario quando viene superato l’orario legale settimanale, ovvero 40 ore.
Cosa sono le clausole di elasticità nel contratto di lavoro a tempo parziale?
Le clausole di elasticità consentono di variare l’arco temporale in cui deve essere eseguita la prestazione o di aumentare la durata della prestazione lavorativa.
Quali diritti ha il lavoratore in caso di prestazioni elastiche?
Il lavoratore ha diritto a riposi compensativi o a maggiorazioni della retribuzione.
Il lavoratore part time ha diritto alla trasformazione del rapporto a tempo pieno?
No, la trasformazione del rapporto a tempo parziale in rapporto a tempo pieno non è un diritto del lavoratore part time, ma ha il diritto di precedenza in caso di nuove assunzioni a tempo pieno da parte del datore di lavoro.