CONTRATTO DI LAVORO, PATTO DI PROVA, CATUC, CERTIFICAZIONE Flashcards
Quali sono i requisiti del contratto di lavoro?
Il contratto di lavoro deve essere frutto di accordo o volontà delle parti. La causa deve essere lecita, l’oggetto deve essere lecito, determinato o determinabile. La forma è generalmente libera, ma in alcuni casi la legge prevede una forma particolare.
Che cos’è la forma ad substantiam?
È quando la mancanza dell’atto scritto determina la nullità del rapporto di lavoro, come nel caso del contratto di somministrazione, del periodo di prova e del termine finale del rapporto.
Cos’è l’elemento accidentale nel contratto?
Gli elementi accidentali sono requisiti non essenziali all’esistenza del contratto, ma se inseriti diventano parte integrante del suo contenuto. Possono essere condizioni, termine o patto di prova.
Qual è la funzione del patto di prova?
Il patto di prova serve al datore di lavoro per valutare la capacità e l’idoneità del lavoratore alle mansioni affidate e al contesto aziendale. Per il lavoratore, serve per valutare la convenienza dell’occupazione del posto di lavoro.
Qual è la durata massima del patto di prova?
La durata massima del patto di prova è di sei mesi.
Come può essere risolto il rapporto durante il periodo di prova?
Durante il periodo di prova, il datore di lavoro può recedere senza preavviso, giusta causa o giustificato motivo. Anche il lavoratore può recedere senza preavviso e motivazione.
Cosa succede se nessuna delle parti recede durante il periodo di prova?
Compiuto il periodo di prova, se nessuna delle due parti recede, il rapporto diventa definitivo e l’attività prestata si computa nell’anzianità aziendale del lavoratore.
Cosa è il contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti?
È una tipologia di contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato introdotto nel nostro ordinamento con il secondo decreto di attuazione della delega contenuta nel Jobs Act del 2015.
Qual è la differenza principale tra il contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti e il contratto a tempo indeterminato tradizionale?
La differenza principale riguarda il regime di tutela in caso di licenziamenti illegittimi. Il contratto a tutele crescenti prevede tutele crescenti solo per l’aspetto della tutela in caso di licenziamento illegittimo, mentre il regime tradizionale continua ad applicarsi ai lavoratori assunti prima del 7 marzo 2015.
In cosa consistono le tutele crescenti nel contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti?
Le tutele crescenti sono principalmente di natura risarcitoria e si basano sull’anzianità di servizio. Prevedono la corresponsione di un’indennità monetaria ai lavoratori licenziati per motivi economici, proporzionale all’anzianità di servizio e compresa tra 4 e 24 mensilità dell’ultima retribuzione.
A chi si applica la disciplina del contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti?
Si applica ai lavoratori assunti a tempo indeterminato a partire dal 7 marzo 2015, esclusi i dirigenti, con qualifica di operaio, impiegato o quadro. Si applica anche nei casi di conversione del contratto a tempo determinato e del contratto di apprendistato in contratto a tempo indeterminato, e quando viene superato il requisito dimensionale di 15 dipendenti.
Che cos’è la certificazione del contratto di lavoro?
La certificazione del contratto di lavoro consiste in una dichiarazione certificativa della qualificazione di un contratto data dalle parti e della sua rispondenza alla fattispecie astratta.
Chi effettua la certificazione del contratto di lavoro?
La certificazione viene effettuata da apposite commissioni di certificazione istituite ad iniziativa degli enti bilaterali, delle sedi territoriali dell’ispettorato del lavoro, delle università e dei consigli provinciali dei consulenti del lavoro.
Qual è il procedimento per ottenere la certificazione?
Il procedimento di certificazione viene avviato con un’istanza presentata alla competente commissione di certificazione, redatta per iscritto e sottoscritta da entrambe le parti del contratto di lavoro. L’istanza deve essere comunicata anche alla Direzione Territoriale del Lavoro.
Qual è l’effetto dell’atto di certificazione in sede giudiziale?
In sede giudiziale, il giudice non può discostarsi dalle valutazioni delle parti espresse in sede di certificazione riguardo alla qualificazione del contratto di lavoro e all’interpretazione delle clausole.