CONGEDI E PERMESSI E ORARIO DI LAVORO, LAVORO NOTTURNO Flashcards
Che cos’è l’orario di lavoro?
L’orario di lavoro è qualsiasi periodo in cui il lavoratore si trova al lavoro, a disposizione del datore di lavoro, e nell’esercizio della sua attività o delle sue funzioni.
Qual è l’orario normale di lavoro secondo il decreto legislativo 66 del 2003?
L’orario normale di lavoro è fissato su base settimanale a 40 ore.
Qual è la durata massima del lavoro per settimana?
La durata massima del lavoro per settimana è di 48 ore, comprensive delle ore di lavoro straordinario.
Cosa costituiscono le ore lavorate in più rispetto all’orario contrattuale ma fino al limite legale?
Le ore lavorate in più rispetto all’orario contrattuale, ma fino al limite legale, costituiscono lavoro supplementare, non straordinario.
Come deve essere compensato il lavoro straordinario?
Il lavoro straordinario deve essere compensato con maggiorazioni retributive oppure, in alternativa o in aggiunta, con riposi compensativi.
Qual è il limite massimo della prestazione lavorativa giornaliera?
La prestazione lavorativa giornaliera non può durare continuativamente più di 13 ore, compreso l’eventuale straordinario.
In quali circostanze è legittimo il ricorso al lavoro straordinario in assenza di previsioni contrattuali?
Il ricorso al lavoro straordinario è legittimo solo previo accordo tra il datore di lavoro e i lavoratori per un periodo che non superi le 250 ore all’anno.
Qual è l’obbligo di riposo settimanale secondo il decreto legislativo 66 del 2003?
Il lavoratore ha diritto ogni sette giorni a un periodo di riposo di almeno 24 ore consecutive, di regola coincidente con la domenica, da accumulare con le ore di riposo giornaliero.
Cosa prevede il decreto legislativo 80 del 2015 riguardo la cessione dei riposi?
Prevede la possibilità di cedere a titolo gratuito i riposi maturati dal lavoratore in favore di lavoratori dipendenti dallo stesso datore di lavoro per agevolare l’assistenza dei figli minori che necessitano di cure costanti.
Cosa si intende per lavoro notturno secondo il decreto legislativo 66 del 2003?
Si parla di lavoro notturno quando l’attività è svolta nel corso di un periodo di almeno 7 ore consecutive comprendenti l’intervallo tra la mezzanotte e le ore 5 del mattino.
Quali tutele prevede la contrattazione collettiva per i lavoratori notturni?
La contrattazione collettiva prevede la riduzione dell’orario di lavoro e una maggiorazione retributiva rispetto al lavoro diurno per i lavoratori notturni.
Quali sono le conseguenze del lavoro notturno sulla salute del lavoratore?
Il lavoro notturno comporta un maggiore affaticamento psicofisico e sacrifici alla vita affettiva, familiare e sociale del lavoratore.
Quali obblighi ha il datore di lavoro nei confronti dei lavoratori notturni?
Il datore di lavoro ha l’obbligo di accertare lo stato di salute dei lavoratori notturni attraverso controlli preventivi e periodici adeguati al rischio.
Chi non può essere adibito al lavoro notturno secondo il decreto legislativo 66 del 2003?
Non possono essere adibite al lavoro notturno le donne in stato di gravidanza e fino al compimento di un anno di età del bambino, nonché i lavoratori minori di età.
Chi può rifiutarsi di svolgere lavoro notturno secondo il decreto legislativo 80 del 2015?
Possono rifiutarsi di svolgere lavoro notturno i genitori adottanti o affidatari, in particolare la lavoratrice madre adottiva o affidataria di un minore nei primi tre anni dall’ingresso del minore in famiglia, e comunque non oltre il dodicesimo anno di età, o in alternativa il lavoratore padre adottivo o affidatario convivente con la stessa.